Il ricordo di Gabriele Majo del "collega" direttore de "La Voce di Parma" scomparso nei giorni scorsi
Lo avevo ben ammonito prima della partenza: “Mi raccomando come minimo devi superare Cannoletta”, che per chi non lo sapesse è l’ex super-campione del programma “L’Eredità” su Rai 1: mio nipote Pietro Maio, figlio ventenne di mio fratello Massimo, non è riuscito, purtroppo, a centrare l’ambizioso obiettivo che gli avevo posto, però ha fatto lo stesso una bella figura, lasciando buona traccia di sé durante la trasmissione andata in onda
ieri sera Mercoledì 20 Aprile 2022. Durante la presentazione il conduttore Flavio Insinna lo ha lodato perché dopo essersi diplomato all’Istituto tecnico informatico, “a Giugno inizierà a prestare servizio civile sulle ambulanze”. Pietro ha superato agevolmente le prime due prove “gli abbinamenti”, sapendo individuare i piatti con o senza glutine, un gioco da ragazzi per lui che è uno
chef mancato, anche se mai dire mai, e il “cambia, aggiungi o leva”, alla fine della quale, però, è stato sfidato per il “Duello” da un altro concorrente, Federico, che poi avrebbe prevalso per soli sette secondi. Comunque complimenti davvero perché lo stesso ha tenuto alto il nome di Parma. Gabriele Majo
Finalmente riesco a ritagliarmi qualche attimo per ricordare, in questo spazio, mio fratello, Massimo Maio. Sì, con la “i” normale nel cognome perché la “j” è un mio vezzo artistico, dal momento che all’anagrafe siamo entrambi “Maio”. Fratelli diversi, per certi versi, perché lui era tutto quello che non sono io. Non contrari, ma complementari. Appena – io, etereo – avevo bisogno di qualcosa di pratico, ecco che ricorrevo a lui, non a caso ingegnere, anche se magari c’era bisogna di qualcosa di più semplice da risolvere che non necessitasse un percorso di studi così impegnativo come il suo. E lui accorreva sempre a risolvermi i problemi, e mo’ dovrò arrangiarmi… a meno che non si mettano una mano sul cuore i nipoti Pietro e Chiara a dare una mano a quello zio un po’ così… Che magari non si vede dal vivo
troppo, ma che almeno col pensiero (che è più comodo…) c’è. Morire a 60 anni neanche compiuti è una ingiustizia bestiale, che ci sarebbe da far causa all’Organizzatore del gioco, a volte sadico, sovente pessimo, che si chiama vita, con disegni imperscrutabili su quello che è il nostro percorso di – mi si scusi per il plagio di cui usufruisco di sovente – discese ardite e di risalite. Ma, tolto quest’ultimo anno, penso che Massimo, nell'esiguo tempo che ha avuto a disposizione, abbia vissuto una vita bella, invidiabile, per lo meno per quelli che sono i valori che abbiamo ereditato dai nostri genitori e che a nostra volta abbiamo cercato di riproporre al prossimo. Massimo ha saputo costruirsi una bella famiglia, scegliendo come moglie Cristina che ha saputo accompagnarlo sempre nel modo migliore non solo nelle gioie, ma anche (e soprattutto) nei dolori, quando è più semplice scappare o nascondersi. Invece lei si è dedicata a lui con amorevoli cure in questi 12 mesi di calvario ed era pronta ad affrontarne ancora, pur di avere il suo Massimo ancora lì. “Anche così”
(virgoletto, perché sono parole sue), come era ultimamente, immobilizzato su una poltrona attrezzata dove, con gli occhi, continuava a seguire tutto, dispensando poche parole, ma sempre profonde e mai di lamento, pur con quel male dentro. Serenità. Massimo è sempre rimasto sereno, che, se fosse toccato a me, invece, probabilmente avrei reagito in maniera più “spettacolare”. Massimo ha saputo scegliersi, nel bacino della Parrocchia di Maria Immacolata (chiesa nella quale questa sera, Venerdì 25 Marzo 2022, alle ore 21, si terrà il Rosario, mentre l’esequie, avverranno domani, Sabato 26 Marzo 2022, circa alle ore 11.15, dopo la
partenza dall’Ospedale Maggiore di Parma alle 11) anche tutta una serie di affiatati amici saputisi naturalmente alternare quasi fosse una “comune” per non lasciarlo mai solo, dando così ulteriore carburante a Cristina per tirare avanti, scusatemi la deformazione professionale, una partita così difficile. Top player anche Enrico Tateo, medico del Pronto Soccorso di Parma, che il pronto soccorso lo ha fatto costantemente in tutto questo anno a casa Maio, stando vicino a Massimo più che suo fratello (io). Proprio Enrico, guardandolo in faccia e vedendo il labbro (impercettibilmente per chiunque, ma non per lui) non naturale, aveva scoperto che qualcosa non andava. Poi la botta di scoprire cosa effettivamente non andava, botta che lo ha fatto letteralmente sprofondare sulla sedia. Massimo era consapevole di tutto, anche che era stato nel frattempo fatto partire il cronometro con il conto alla rovescia, e l’epilogo, con una precisione cronometrica, è arrivato appunto ieri, lasciando in tutti noi il vuoto più profondo. Ricordo ancora la telefonata di Massimo per comunicarmi la diagnosi precisa, e appunto la severa prognosi: avevo appena finito di filmare una partita delle Giovanili del Parma, un derby con la
Reggiana al campetto sportivo “Bellarosa” di Calerno: se fosse stato possibile glielo avrei estirpato io con le tenaglie quello sgradito ospite. Purtroppo, però, non era possibile né per le mie meccaniche brusche maniere, né tanto meno per la scienza che subito ha alzato le mani di fronte alla posizione occupata. Io non ci stavo: dentro la mia testa c’era il lieto fine, come per Filippo di “Un posto al Sole”, ma la vita non è una fiction, per cui il ragionamento “Se Enrico si è accorto di questa cosa, vuol dire che c’è modo di risolverla” valeva solo per me, ma non per l’Organizzatore, nonostante Massimo, a quell’Organizzatore fosse particolarmente devoto. L’ultimo pranzo esterno con mio fratello, a Maggio dell’anno scorso, fu al Circolo Toscanini (foto in apertura) e ci trovammo assieme al Presidente del Centro Coordinamento Parma Clubs Angelo Manfredini (che ringrazio come tutti gli associati per le condoglianze, così come dico grazie a tutti – e sono davvero tanti, e questo mi conforta – coloro che hanno esternato a me e ai famigliari il
proprio sentimento di compartecipazione al dolore): in quella occasione parlammo, magari, di tribolazioni sportive, distraendoci dalle altre tribolazioni da poco iniziate.
Durante le mie visite a Massimo frequentemente ricordavamo i tempi (lontani) della nostra gioventù: dei leit motiv, magari ripetitivi, con un nostro slang, e frequenti riferimenti a letture di fumetti di allora, o a episodi simpatici come quando, da piccola associazione a delinquere, in Piazza Lubiana ci inventavamo regole inesistenti per vincere a figurine, l’un chiamando l’altro come giudice nelle dispute con gli ignari avversari, facendo finta di non conoscerci. Minuscole licenze giocose, in una vita specchiata di valori. Ricordavo prima la vicinanza a Massimo della famiglia e degli amici nella malattia: penso che abbia saputo seminare bene e nel momento del bisogno ha raccolto. E questa resta una grande lezione di vita oltre che una consolazione. Massimo continua a vivere in chi lo ama. Gabriele Majo
1^ Giornata della “Poule Promozione” del Campionato Regionale Emilia Romagna di Eccellenza Femminile, domenica 20 Marzo 2022, sul campo in sintetico “Felsina” di Bologna, il Parma supera il Fossolo 76 1-3. Nel primo impegno della 2^ Fase la squadra di Mister Ilenia Nicoli fatica a trovare la via della rete, cadendo spesso nella trappola del fuorigioco delle bolognesi, con la difesa particolarmente alta schierata dall’allenatore Albano Monciatta: sarà solo verso la fine della prima frazione (40′) che le Crociate riusciranno a passare con Zaira Cuciniello che, pescata con un filtrante da Gaia Iacuzzi sul filo dell‘off side, con freddezza supererà il portiere Marianna Romiti. Il primo tempo si chiuderà così sullo 0-1. Ad inizio ripresa (3′ st) il raddoppio è di Gaia Iacuzzi: Marta Baccanti ruba palla a metà campo, intelligentemente vede il movimento a rimorchio della centravanti e la serve in mezzo all’area per la conclusione vincente (0-2). Al 21′ st il Parma allunga ulteriormente (0-3) con Rosanna Avendato, la più lesta di tutte ad avventarsi, sul cross teso sul secondo palo di Zaira Cuciniello (0-3). Nel mezzo del lungo recupero (6′) il gol della bandiera delle felsinee è di Lisa Paini, autrice di un tap in sotto rete dopo respinta miracolo di Matilde Ravanetti sulla precedente conclusione ravvicinata di Laura Cardi. Per la numero 1 del Parma si tratta del primo gol stagionale subito, il secondo per il Parma, dopo quello in fase 1 realizzato dalle Biancorosse Piacenza.
FOSSOLO 76-PARMA 1-3 (1^ GIORNATA DELLA POULE PROMOZIONE DEL CAMPIONATO REGIONALE DI ECCELLENZA FEMMINILE) / IL TABELLINO
Marcatrici: 40′ Cuciniello, 3′ st Iacuzzi, 21′ st Avendato, 48′ st Paini
FOSSOLO 76 – 1. Marianna Romiti; 2. Roberta Coticone (V. Cap.), 3. Elisa Ziliani; 4. Alice Meggiolaro (26′ st 19. Lara Spazzoli), 5. Elena Montanari, 6. Nicole Canfora (Cap., 13′ st 17. Francesca Soverini); 7. Laura Cardi, 8. Ilaria Cappa, 9. Isabella Linda Patelli (34′ st 16. Francesca Bedetti), 10. Chiara Brutti (11′ st 14. Lisa Paini), 11. Margherita Mingardi (22′ st 18. Chiara Fiorenza). Allenatore: Albano Mocciatta
A disposizione: 12. Costanza Nicola; 13. Elena Berselli, 15. Silvia Borsari, 20. Sara Greco
PARMA – 1. Matilde Ravanetti; 2. Francesca Alfieri, 3. Giorgia Cocconi; 4. Marta Baccanti (V. Cap.) 5. Giulia Scaffardi, 6. Alice Gennari (1′ st 20. Beatrice Parizzi); 7. Carlotta Vasirani (24′ 17. Rosanna Avendato), 8. Zaira Cuciniello, 9. Gaia Iacuzzi (34′ st 15. Lucia Frati), 10. Debora Fragni (Cap.), 11. Francesca Fulgoni (13′ st 18.Giorgia Tommasini). Allenatore: Ilenia Nicoli
A disposizione: 12. Sara Filomarino; 13. Giulia Soncini, 14. Naike Naummi, 16. Giulia Fontanesi, 19. Cristina Miani
Arbitro: Sig. Luca Solito della Sezione AIA di Bologna
VIDEO DAL CANALE UFFICIALE YOUTUBE DEL PARMA CALCIO 1913 SETTORE FEMMINILE
di Gabriele Majo, Responsabile Ufficio Stampa & Comunicazione del Settore Giovanile e delle Squadre Femminili del Parma Calcio 1913