Sono anni che la Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma denuncia pubblicamente che l'Invalsi, ente statistico preposto alla rilevazione dei livelli scolastici di apprendimento, è l'unica amministrazione pubblica che pretende dalle persone prestazioni lavorative gratuite, uno vero e proprio sfruttamento che viene imposto al personale scolastico, docente e non docente.
Ci riferiamo alle complesse operazioni di data entry che servono all'Invalsi e che i suoi dirigenti, meritoriamente nominati dalla politica, per nulla organizzano. Quest'anno il fenomeno dovrebbe riguardare solo la scuola primaria, infatti pare che negli altri ordini di scuola l'Invalsi si sia finalmente attrezzato. La Gilda di Parma e Piacenza ha chiesto più volte all'Invalsi di sedersi ad un tavolo per negoziare questo lavoro extra, uno sfruttamento a "nero" talvolta imposto con metodi da vero e proprio caporalato: certi dirigenti scolastici, fortunatamente non tutti, pretendono di reclutare manovalanza intellettuale a costo zero per un ente che non ha sottoscritto alcun contratto con il personale delle scuole.
Dice Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma: "Per questo ci dispiace che l'Invalsi venga citato come modello positivo sulla stampa per dire che i ragazzi del "Respighi" hanno risultati eccellenti, ciò certamente non lo neghiamo, ma coniugare una struttura che sfrutta il lavoro con quanto riguarda l'educazione dei ragazzi stona con i principi di legalità di cui i dirigenti delle scuole dovrebbero essere garanti".
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(Foto tratta da Piacenzantica.it )
Uno dei candidati parmensi del Pd sta "vendendo" agli elettori come un successo della sua parte politica la recente firma apposta da Cgil, Cisl e Uil al contratto degli insegnanti della scuola statale, sottoscritto chissà perchè proprio a pochi giorni dalle elezioni.
In realtà si tratta di un incremento stipendiale risibile, il governo del Pd non ha voluto destinare agli insegnanti la gran parte delle risorse economiche disponibili per il settore, scegliendo di continuare ad utilizzarle per tenere in vita quella legge chiamata truffaldinamente "Buona Scuola", la quale tra l'altro toglie diritti ai docenti: introducendo la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici (i quali sono nominati per cooptazione concorsuale) e statuisce il licenziamento dei precari storici.
La firma messa a pochi giorni dalle elezioni ad un contratto, che è l'ennesima umiliazione inflitta dalla politca agli insegnanti, è solo una messinscena per favorire il Pd affinché esso possa presentare agli elettori quello si vuole far passare per un "successo", il sindacalismo indipendente e non politicizzato non si è prestato ad un'operazione di propaganda elettorale sulla pelle degli insegnanti. Il candidato Pd, anche grazie al silenzio dei suoi oppositori politici, addirittura sostiene che "è uno degli atti del governo di cui è più orgoglioso", 10mila 800voti in meno alle scorse comunali di Parma e Piacenza non gli sono bastati, perseverano nella loro azione. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, ricorda ai politici ed ai loro addentellati all'interno del sindacalismo politicizzato ed a certi dirigenti scolastici che sul territorio parmense "la Gilda non molla e non rimarrà spettatore passivo delle questioni di governance scolastica che riguardano il territorio".
I cittadini di Parma che risiedono nella zona di Carignano hanno diritto ad avere una scuola dell'infanzia, spetta al Ministero dell'Istruzione e non a soggetti privati garantire i servizi scolastici.
La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza invita i cittadini interessati a fare pressione sulla politica locale affinché abbandoni la "privatizzazione" delle scuole consegnandole all'Amministrazione istituzionalmente preposta a gestirle, il Ministero dell'Istruzione.
Secondo l'associazione sindacale che riunisce esclusivamente docenti della scuola statale, l'unica soluzione è che la scuola dell'infanzia di Carignano, attualmente in mano ai privati che la stanno chiudendo, venga inglobata nell'Istituto Comprensivo di Corcagnano, quindi nel novero delle scuole statali, così come negli anni scorsi è già avvenuto nella vicina Felino.
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito invita i cittadini interessati, l'amministrazione comunale e tutti gli altri soggetti a vario titolo coinvolti a compiere gli opportuni passi verso la sede parmense dell'Ufficio Scolastico Regionale (Ambito Territoriale di Parma e Piacenza) e verso l'Ufficio Scolastico Regionale, anzi sarebbe opportuno che la politica imponesse questa soluzione.
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(Foto: immagine di repertorio)
Sette anni fa furono sottoposte ad un linciaggio mediatico durissimo: ieri dopo tanto tempo sono state finalmente dichiarate innocenti dal giudice Laura Ghidotti, non solo su richiesta dei loro avvocati Bonati e Delsignore, ma anche della pubblica accusa rappresentata dal Pm Antonella De Stefano.
Si tratta di due docenti di scuola dell'infanzia di Borgo Val di Taro che nel gennaio del 2011 furono indagate per abbandono di minore, come se fossero state loro le dirette responsabili dell'organizzazione scolastica.
Un bambino, approfittando che la scuola avesse molte porte verso l'esterno e non tutte adeguatamente sorvegliate, appena entrato nell'edificio ne uscì subito dopo andandosene a casa da solo, senza che le malcapitate docenti se ne potessero accorgere. Le due maestre che hanno rischiato di essere condannate ad una pena compresa tra i sei mesi ed i cinque anni, solo oggi dopo tanta amarezza hanno ricevuto giustizia, poco prima che il processo si prescrivesse.
In merito alla vicenda interviene la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, il cui coordinatore Salvatore Pizzo, esprime solidarietà e vicinanza alle docenti, rammaricandosi di non averlo potuto fare prima, purtroppo nel 2011 non aveva incarichi sindacali.
Il coordinatore della Gilda in merito alla vicenda, precisa: "Le docenti sono state vittime di un effetto deleterio che affligge a scuola italiana, fino al 2010 l'organizzazione di ogni istituto era oggetto di trattativa sindacale, oggi si pretende che l'Amministrazione decida tutto unilateralmente senza tenere conto delle indicazioni di quelli che sono il perno principale affinché la scuola possa esistere, gli insegnanti" - continua Pizzo - "speriamo che le due colleghe possano rivalersi contro chi ingiustamente le ha trascinate sul banco degli imputati come se fossero delle delinquenti – conclude - è da notare che l'Amministrazione scolastica a tutti i livelli non ha mai mosso un dito per dare sostegno alle docenti, segno che l'Ufficio Scolastico Regionale nel momento del bisogno non difende i suoi docenti lì abbandona, talvolta li sanziona anche, nei momenti più difficili".
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Parma: maestre e maestri a rischio licenziamento, gli esponenti del Pd ed i loro fiancheggiatori predicano bene e razzolano male.
Dopo la recente decisione del Consiglio di Stato che rischia di provocare il licenziamento di decine di insegnanti della scuola primaria anche a Parma e provincia, parlamentari e fiancheggiatori del Pd si sono apprestati a portare "solidarietà" ai docenti che ieri hanno manifestato davanti all'Ufficio Scolastico Provinciale, una presenza che ha portato gli operatori politici ad avere, a livello locale, un certo ritorno in termini medicatici
Evidentemente il clima preelettorale gli ha fatto dimenticare che loro sono gli esponenti i quello stesso partito che controlla da anni il Ministero dell'Istruzione, il quale in questi anni ha compiuto la scelta di politica di incaricare l'Avvocatura dello Stato a costituirsi in giudizio, "combattendo" contro i docenti che rivendicavano il riconoscimento del diploma magistrale.
Se i ministri del Pd avessero dato indicazioni diverse senza "combattere" i colleghi sul piano giudiziario non si sarebbe arrivati ai licenziamenti.
"Inoltre - commenta Salvatore Pizzo coordinatore della Gilda degli insegnanti di Parma e Piacenza - : "il Pd con la famigerata legge che esso chiama Buona Scuola ha tolto la possibilità a questi docenti anche di essere precari, la norma attuale prevede che gli insegnanti non possano ricevere più di tre incarichi annuali a decorrere da settembre 2016" – conclude Pizzo – "siamo vicini alle elezioni e non possiamo dimenticare il male fatto da Pd alla nostra categoria"
Parma: grido di dolore della scuola, presentate le richieste della Gilda. Affollata assemblea sindacale all'Istituto Melloni di Parma
Difesa della libertà di insegnamento, lotta all'impiegatizzazione e alla burocratizzazione della professione docente, istituzione di un'area contrattuale separata, incremento delle risorse da destinare all'aumento stipendiale dopo 9 anni di blocco contrattuale.
Sono questi i cardini della piattaforma della Gilda degli Insegnanti per il rinnovo del contratto scuola, illustrata dal coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza durante l'assemblea sindacale dei docenti parmensi, convocata all'Istituto "Melloni"
Alla folta platea di docenti che ha partecipato all'iniziativa di mobilitazione, che contemporaneamente si è svolta in tutta Italia, Pizzo ha spiegato che la trattativa per il comparto scuola non è ancora iniziata ma ha messo in chiaro che la Gilda si impegnerà sin dalla convocazione del primo tavolo negoziale affinché le scarse risorse stanziate dal Governo per l'aumento stipendiale siano incrementate attraverso il trasferimento direttamente in busta dei fondi della cosiddetta "Buona Scuola" (per la Gilda tuttaltro che Buona), relativi al bonus merito e alla carta del docente.
Sempre sul fronte delle rivendicazioni economiche, la piattaforma della Gilda prevede il ripristino dello scatto di anzianità congelato del 2013 e il raggiungimento della retribuzione massima dopo 30 anni di servizio anziché dopo 35, abbreviando così il percorso di carriera.
Tra i punti riguardanti la parte normativa del contratto, le richieste della Gilda puntano ad equiparare tutti i diritti dei docenti assunti a tempo determinato con quelli di ruolo.
In merito all'aspetto professionale, invece, il sindacato chiede, tra l'altro, di fissare limiti orari per la formazione obbligatoria e prevederne la retribuzione. "Non siamo disponibili, in cambio di pochi spiccioli, a svendere i nostri diritti acquisiti e – ha detto il coordinatore della Gilda - contrasteremo qualunque peggioramento normativo".
Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo , San Secondo Parmense, Zibello, Soragna, Roccabianca, Fidenza, Fiorenzuola d'Arda e Villanova d'Arda
La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza ha avviato una campagna di ascolto, con assemblee in orario di lavoro, dei docenti delle scuole secondarie di 1° grado (ex medie) di: Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo , S. Secondo Parmense, Zibello, Soragna, Roccabianca, Fidenza, Fiorenzuola d'Arda e Villanova d'Arda.
La decisione dell'associazione sindacale dei docenti si è resa necessaria dopo l'ennesimo attacco che dall'interno delle istituzioni è stato rivolto alle scuole statali del territorio, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione del Comune di Busseto di cedere un immobile ad una scuola privata fino a pochi mesi fa adibito a plesso di scuola statale (nella frazione di Roncole Verdi), soppresso a causa della bassa natalità. Un aiuto improprio a favore di un'impresa privata, da parte di un ente pubblico, in un territorio dove già nascono pochi bambini.
Ciò nel prossimo futuro rischia di far calare le iscrizioni nelle Scuole Statali della zona privandole di importanti risorse, in quanto l'organico di docenti, bidelli e impiegati ed i finanziamenti ministeriali vengono calcolati in proporzione al numero degli alunni. Il Comune di Busseto ha offerto sostegno a questa scuola privata dopo che lo ha già fatto in passato il Comune di Fidenza, dove a causa del basso numero di iscritti la locale scuola media non raggiungere il numero necessario per avere un dirigente titolare.
Il fatto che due enti guidati da fazioni politiche diverse denota un inquietante sostegno trasversale e solo la Gilda degli Insegnanti, per adesso, sta infrangendo il muro di omertà che regna intorno a questa sgradevole situazione. Il coordinatore della Gilda degli insegnanti di Piacenza e Parma, Salvatore Pizzo, a tal proposito ha annunciato che sono un calendario una serie di assemblee nelle scuole interessate per fare in modo che la voce dei docenti della scuola pubblica statale non passi inosservata.
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Il recente provvedimento dell'Ufficio Scolastico dell'Emilia Romagna che, in applicazione di una legge nazionale, stanzia a fondo perduto complessivi 5milioni 119mila 660euro per le scuole non statali ubicate in Provincia di Parma è semplicemente una vergogna.
Addirittura si tratta di uno stanziamento che supera di quasi un milione di euro quello dello scorso anno. Il tutto avviene mentre ai dipendenti della scuola pubblica si chiedono sacrifici enormi, obbligandoli a percepire paghe miserevoli dovute ad un contratto oramai scaduto ben otto anni. Contemporaneamente per ottenere un risparmio è stato d'imperio congelato l'anno di anzianità dei docenti 2013 che, con una rapina perpetrata ai danni docenti della scuola statale, non viene conteggiato nel calcolo della retribuzione. In provincia di Parma stiamo oltre ai regali che arrivano da Roma alle scuole private, stiamo anche assistendo anche ad enti locali che forniscono vantaggi all'imprenditoria scolastica privata, come il caso di Busseto dove un immobile pubblico che ospitava una scuola statale è stato dato in gestione ad un privato. Questa è la pseudo Buona Scuola del Pd e dei suo finti oppositori, dare soldi ai privati fingendo di investire sulla scuola statale. Per la verifica di quanto
istruzioneer.it/2017/09/14/scuole-paritarie-dellemilia-romagna-piano-di-riparto-fondi-a-s-2016-2017/
Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, dichiara: "Oramai questi politicanti e i loro accoliti hanno perso il senso del pudore, ci meraviglia che certi dirigenti scolastici parmensi che non perdono occasione di cercare la ribalta mediatica questa volta nulla osservano".
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Roncole Verdi, la scuola di proprietà non statale è comunque privata. Alcuni esponenti istituzionali, di rilievo locale, hanno voluto puntualizzare sulla natura giuridica di una scuola non statale che grazie a rilevanti aiuti pubblici è stata insediata a Roncole Verdi, frazione del Comune di Busseto (Parma), in un edificio di proprietà pubblica.
Al di là della qualificazione giuridica dell'entità scolastica in questione, a quanto pare una scuola media, la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, ribadisce il grave dato che emerge: esponenti politici locali, trasversali a tutte le aree politiche, sin battono a sostegno di un'entità che ha una proprietà privata e non pubblica, provocando il depotenziamento delle scuole statali del territorio che in prospettiva possono perdere iscritti, quindi vedersi ridurre risorse economiche ed organici.
Se a Roncole Verdi si installa una scuola media che non è dello Stato Italiano in concorrenza a quelle Statali, è ovvio che questo costituisce un attacco diretto alle scuole medie degli Istituti Comprensivi di Busseto, Fontanellato, San Secondo, alla Scuola Media "Zani" di Fidenza ed all'Istituto Comprensivo di Cortemaggiore (scuola media di Villanova d'Arda).
Scuole in cui il personale docente e non docente è selezionato per forza, secondo i parametri imposti dal Contratto Collettivo Nazionale del comparto scuola ed alle norme ad esso collegate.
La Gilda degli Insegnanti, per il tramite del coordinatore di Parma e Piacenza Salvatore Pizzo, è vicina ai docenti delle scuole statali interessate.
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Roncole Verdi (Parma), tolgono una scuola statale e mettono una privata che toglie alunni alle scuole della Bassa Parmense e di Fidenza. Lo sdegno della Gilda degli Insegnanti.
Dopo la chiusura del plesso di scuola materna statale di Roncole Verdi che afferiva all'Istituto Comprensivo di Busseto, nello stesso immobile che è di proprietà pubblica verrà insediata una scuola media privata che fa concorrenza alle scuole statali della Bassa Parmense, ciò non solo usando un immobile di proprietà pubblica ma anche godendo di finanziamenti pubblici, erogati proprio nei giorni scorsi.
Una sorta di concorrenza sleale perpetrata verso l'istruzione statale, con avallo politico trasversale, un fatto che la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza denuncia con forza.
Il Coordinatore della Gilda Salvatore Pizzo ricorda che: "Nella Bassa ed a Fidenza vi sono importanti e qualificate scuole medie, quelle fanno parte degli Istituti Comprensivi di Busseto, San Secondo, Fontanellato, Sissa Trecasali e la Scuola "Zani" di Fidenza- continua- è grave che lo Stato non difenda le sue scuole che gli enti locali aiutino questo andazzo".
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