Confcooperative Parma

Confcooperative Parma

Via Sidney Sonnino 35/a, 43126 Parma -  Fax. 0521/942635 - Tel. 0521/995809

Sito Ufficiale: www.confcooperativeparma.net

L’arte e la bellezza come contributo quotidiano per affrontare lo spaesamento e l’isolamento causati dall’emergenza sanitaria; il tempo lento, che avvolge tutti e che potrebbe non andare del tutto sprecato; il desiderio di sentirsi vicini, di continuare ad essere, oggi e nel futuro, una Comunità.

Questi sono gli ingredienti del Laboratorio di Comunità “Adornare il presente” che l’équipe del Centro Giovani Il Federale ha pensato di realizzare “per e con” la città, a partire dai ragazzi, dalle associazioni e dalle famiglie del quartiere San Lazzaro che hanno nel Centro un vero e proprio punto di riferimento, ricucendo il proprio ruolo di collante tra diverse esperienze che abitano quotidianamente questo luogo.

L’iniziativa, che coinvolge tutti senza distinzione, propone di decorare, disegnare, scrivere, o comunque adornare con qualsiasi tecnica e qualsiasi forma espressiva, una semplicissima bustina di tè lasciata ad asciugare dopo l’infusione.

Lo scopo è quello di realizzare, con il contributo di tutti quando sarà possibile, una grande opera d’arte collettiva.

Le bustine decorate, cucite insieme tra loro, andranno a comporre l’abito della comunità, un “vestito” che avrà i colori, i profumi i pensieri di tutti, per riconoscersi, incontrarsi e sentirsi nuovamente parte della comunità. In attesa della cucitura finale, le bustine decorate saranno un mezzo per parlarsi e incontrarsi virtualmente sulle pagine social del Federale e sul portale Parma Ritrovata, lo specchio virtuale dell’arte e della creatività cittadina recentemente istituito dall’Assessorato alla Cultura.

L’invito ad ogni cittadino è quindi quello di prendersi del tempo per provare a riscoprire la propria natura creativa, con un piccolo gesto di cura verso di sé e verso gli altri che si esprime nella bellezza.

Solo due linee guida per realizzare la propria bustina di tè: la libertà espressiva e la cura necessaria alla realizzazione.

Per essere parte del grande laboratorio di comunità è sufficiente inviare una foto della propria bustina, in attesa di consegnarla al Federale, tramite whatsApp al numero 345 9900511 e seguire lo sviluppo del Laboratorio sulle pagine social e sul portale www.parmaritrovata.it

 

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Giovedì, 02 Aprile 2020 15:16

Le cooperative a "domicilio"

Parma 2 aprile 2020 - Al tempo del coronavirus sono i negozi e le imprese di servizio a raggiungere il cliente. Un servizio utile a rispettare le condizioni di contenimento del Coronavirus attraverso la limitazione degli spostamenti ed il distanziamento sociale. 

Un servizio che, soprattutto in ambito cooperativo, non poteva mancare. E' infatti alla base della cooperazione che la solidarietà e le persone sono posti al centro delle attenzioni della società, in quanto risorse preziose per la costruzione  del "bene comune".

In questa straordinaria e irripetibile circostanza, dove il virus confina ognuno nella propria abitazione, la limitazione alla mobilità non devono influire sulla qualità dei prodotti e dei servizi di cui in precedenza si fruiva.

Ecco perciò, che al fine di rispondere alle esigenze dei cooperatori e dei singoli cittadini, Confcooperative Parma propone e manterrà aggiornato l'elenco delle imprese associate che offrono il servizio di consegna a domicilio.

L'elenco è organizzato per comune di residenza e ogni cooperativa, oltre a indicare la tipologia di merce o servizio disponibile, indica anche la disponibilità della consegna o prestazione di servizio domiciliare, alla spedizione con corriere, a entrambe le opzioni di consegna e spedizione e infine la eventuale apertura al pubblico, nel rispetto dei disposizioni nazionali e regionali.

A seguire il link al sito aggiornato: https://www.confcooperativeparma.net

Tabella (in allegato pdf)

sede società

prodotti

nome

indirizzo

link

consegne a domicilio

spedizione con corriere

aperto al pubblico si no

Calestano (PR)

Parmigiano Reggiano, salumi, vini e altri prodotti tipici

Caseificio Soc. di Ravarano e Casaselvatica / Delfante Damiano

Strada Ravarano 47 - Loc. Ravarano

https://www.facebook.com/Delfante-1245352048866157/

NO

SI

SI

Collecchio (PR)

Ortofrutta

Terra e Sole Soc. Coop. Agr. Sociale

Strada Campirolo 8

https://www.facebook.com/Terra-Sole-cooperativa-sociale-onlus-1497053713861698/

SI

NO

SI

Colorno (PR)

Parmigiano Reggiano, salumi, vini e altri prodotti tipici

Caseificio Soc. San Salvatore S.A.C.

Via Sanguigna 22

https://www.facebook.com/caseificiosocialesansalvatore/

SI (solo su Colorno)

SI

SI

Medesano -PR

Parmigiano Reggiano, salumi, vini e altri prodotti tipici

Latteria Soc. La Medesanese S.A.C.

Strada Carnevala 21/A

https://www.facebook.com/lamedesanese/

NO

SI

SI

Neviano degli Arduini (PR)

Parmigiano Reggiano

Latteria Soc. della Costa di Bazzano S.A.C.

Strada Le Piane 3 - Loc. Bazzano

https://www.facebook.com/Latteria-Sociale-Costa-di-Bazzano-136459923374092/

NO

NO

SI

Noceto (PR)

birra artigianale

Articioc soc. coop.va sociale

Via Marconi n. 6 - Noceto

https://www.facebook.com/articioc.coop.soc/

si

no

no

Palanzano (PR)

Parmigiano Reggiano, salumi, vini e altri prodotti tipici

Latteria Soc. Val d'Enza S.A.C.

Strada Vaestano Valcieca 46 - loc. Vairo

https://www.facebook.com/latteriasocialevaldenza/

NO

SI

SI

Parma

Parmigiano Reggiano, salumi, vini e altri prodotti tipici

Consorzio Produttori Latte S.A.C.

Via Puppiola 15

https://www.facebook.com/CPLPARMA/

NO

SI

SI

Parma

Ortofrutta

Fleming Ortofrutta Soc. Coop.

Via Fleming 26/A

https://www.facebook.com/Fleming-Ortofrutta-1978255609078443/

SI

NO

SI

Parma

Alimentari

Il Punto Verde Soc. Coop.

Via Costituente 35

https://www.facebook.com/PuntoVerdeParma/

SI

NO

SI

San Secondo Parmense (PR)

Parmigiano Reggiano, salumi, vini e altri prodotti tipici

Il Trionfo Caseificio Sociale S.A.C.

Strada Provinciale per Parma 3

https://www.facebook.com/caseificioiltrionfo/

SI

SI

SI

Sorbolo Mezzani (PR)

Parmigiano Reggiano, salumi, vini e altri prodotti tipici

Caseificio Soc. Bassa Parmense S.A.C.

Strada Chiozzola 33 - loc. Ramoscello

https://www.facebook.com/caseificiobassaparmense/

NO

SI

SI

Varano de Melegari (PR)

Parmigiano Reggiano, formaggi freschi, latte fresco, salumi, vini e altri prodotti tipici

Il Battistero S.A.C.

Via Provinciale 94 - Loc. Serravalle Ceno

https://www.facebook.com/CaseificioIlBattistero/

SI

SI

SI

 

Confcooperative Federsolidarietà, Legacoop Sociali e Agci Solidarietà  chiedono il rispetto del DL 18/2020: “Dobbiamo fatturare anche per i servizi non erogati  a causa delle chiusure imposte dall’emergenza, sono risorse già previste nei bilanci”. 

(Bologna, 1 aprile 2020) – “Le cooperative sociali dell’Emilia-Romagna devono poter fatturare le prestazioni già previste a bilancio dalle Amministrazioni pubbliche, anche quelle che non si sono potute svolgere a marzo e che non si potranno svolgere nelle prossime settimane per le chiusure dei servizi imposte dalle disposizioni nazionali e regionali per l’emergenza sanitaria. Non chiediamo privilegi, ma il rispetto delle norme di recente approvate dal Governo”.

Lo dichiarano i presidenti delle federazioni regionali di Confcooperative Federsolidarietà, Legacoopsociali e Agci Solidarietà - Luca Dal Pozzo, Alberto Alberani ed Emanuele Monaci - ricordando come l’art. 48.2 del DL 18 del 17 marzo 2020 autorizzi le Pubbliche amministrazioni a pagare i gestori privati dei servizi sospesi a causa dell’emergenza sanitaria, “sulla base di quanto iscritto nel bilancio preventivo”.
La richiesta delle centrali riunite nell’Alleanza Cooperative dell’Emilia-Romagna (che rappresenta oltre 900 cooperative sociali e 44.000 operatori che ogni giorno prestano servizi socio-assistenziali, socio-sanitari ed educativi a circa 65.000 persone tra anziani, disabili, svantaggiati e minori) è contenuta in una lettera spedita nei giorni scorsi al presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

“Sono circa 10.000 in regione i lavoratori delle nostre cooperative sociali interessati dalla chiusura dei servizi dovuta all’emergenza Coronavirus, alcuni di loro sono stati impiegati in altre mansioni ma la maggior parte si trova a casa – aggiungono i tre presidenti -. Registriamo ogni settimana danni per diversi milioni di euro a causa della mancata erogazione dei servizi, ma dato che le risorse per pagare le prestazioni interrotte sono già state previste nei bilanci dei Comuni e delle altre Amministrazioni pubbliche con cui lavoriamo, chiediamo che le fatture delle prestazioni vengano pagate altrimenti non sapremo come fare fronte agli stipendi dei nostri operatori e delle nostre educatrici, con gravissime ricadute sulla tenuta delle imprese sociali e sul sistema di welfare emiliano-romagnolo”.

A tal proposito, nella lettera spedita al presidente Bonaccini e che sarà indirizzata anche all’Anci, le centrali cooperative invocano un accordo nazionale tra Regioni, Comuni, Organizzazioni sindacali e Alleanza Cooperative “che possa indirizzare le Pubbliche amministrazioni e le cooperative verso un comportamento omogeneo per evitare l’insorgere di interpretazioni e controversie giudiziarie”. Insomma, niente decisioni a macchia di leopardo e maggiore chiarezza così da mettere al riparo gli amministratori pubblici da eventuali richieste di danno erariale da parte della Corte dei conti.

“Il riconoscimento da parte dei Comuni e delle Pubbliche amministrazioni delle prestazioni del mese di marzo e dei periodi in cui i servizi continueranno ad essere chiusi per l’emergenza Coronavirus – continuano Dal Pozzo, Alberani e Monaci – evita il ricorso a permessi, ferie e Fondo di integrazione salariale (Fis), consentendo alle lavoratrici e ai lavoratori delle cooperative sociali di godere degli stessi diritti dei dipendenti pubblici che svolgono il loro medesimo lavoro”.

“Questo significa – continua la lettera spedita a Bonaccini – che ai funzionari della Pubblica amministrazione è permesso di liquidare le fatture, a maggior ragione a fronte di risorse economiche che già erano state impegnate nei bilanci e che, pertanto, non costituiscono un aggravio della spesa pubblica”.
Infine, concludono le centrali cooperative, “la fatturazione regolare dei servizi permetterebbe di non ricorrere al Fondo integrativo salariale e alla cassa integrazione in deroga, così quelle risorse resterebbero a disposizione di altri lavoratori”.
 

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