Rete imprese Mo

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Rete Imprese Italia Modena: "Direzione giusta, ma sulle scorte di magazzino danneggiate il rimborso deve essere maggiore". L'invito è di passare dal 60% all'80%. "Opportuno inoltre prevedere misure di sostegno in vista della ripresa dei versamenti fiscali e contributivi sospesi fino al 31 ottobre 2014" -

Modena, 24 giugno 2014 -

Condivisibile secondo RETE Imprese Italia Modena – a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Confartigianato e CNA – la prima stesura dell'Ordinanza Regionale relativa alle pratiche per la concessione dei contributi destinati alle imprese gravate dai danni dell'alluvione del gennaio scorso. "Volendo esprimere un primo giudizio – afferma RETE – pare si voglia evitare, e questo è positivo, i diversi appesantimenti burocratici subiti dalle imprese per le domande di rimborso danni da sisma. Mentre si assicura anche una maggiore celerità nella liquidazione delle somme. Anche se riteniamo che la percentuale di rimborso per il ripristino delle scorte di magazzino debba essere elevata", elemento quest'ultimo che, unitamente alla previsione di una rateizzazione delle imposte e dei contributi sospesi fino al 31 ottobre prossimo, rappresentano la richiesta principale avanzata dalle associazioni imprenditoriali.

"Riteniamo inoltre positivo sia la Provincia, l'ente deputato ad esaminare le domande e quindi procedere alla liquidazione dei contributi: elemento che lascia intravedere il ripetersi della positiva esperienza avvenuta in occasione delle domande di delocalizzazione inoltrate a suo tempo dalle imprese colpite dal sisma. Così come il fatto che le perizie richieste relative ai danni siano asseverate e non giurate, allargando in questo modo la platea dei tecnici che possono eseguire i lavori e abbattendone i costi. Siamo a sottolineare però – evidenzia RETE - che la misura massima Destinata al rimborso delle scorte di magazzino danneggiate sia eccessivamente bassa considerato che rappresenta la voce che ha inciso maggiormente sui danni delle imprese 'alluvionate. In questo caso riteniamo un errore ricalcare l'Ordinanza 57 poiché le casistiche di danno occorse a causa del sisma sono diverse. Per cui chiediamo un incremento del totale del costo previsto in bozza d'Ordinanza: dal 60%, fino almeno all'80%."

"Occorrerà poi prevedere – conclude RETE - una misura di sostegno ulteriore alle imprese per la ripresa dei versamenti fiscali e contributivi sospesi fino 31 ottobre 2014. Il rischio è che molte imprese colpite non abbiano ancora a quella data ottenuto alcun rimborso danni, e debbano far fronte a pagamenti piuttosto consistenti. Visto e considerato che dovranno far fronte al versamento di IVA, contributi ed imposte per quasi tutto l'anno con conseguenti e prevedibili difficoltà finanziarie. Chiediamo pertanto alla Regione come pure ai Parlamentari di attivarsi ed impegnarsi in favore di misure di ulteriore proroga dei termini e quindi rateizzo a costo zero per le imprese così come avvenuto per tutte quelle colpite dal sisma nei tre anni successivi."

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia Modena)

Rete Imprese: "Serve interpretazione autentica e corretta della norma che porta a due anni la durata dei finanziamenti per il pagamento delle imposte". "I parlamentari si attivino il prima possibile. L'ABI deve intervenire, affinché le banche sospendano quanto prima l'invio di lettere che invitano gli imprenditori a regolarizzarsi" -

Modena, 3 giugno 2014 -

Imprenditori della zona colpita dal terremoto invitati ad andare in banca per rinegoziare il piano di restituzione delle rate dei mutui accesi per il pagamento delle tasse: "Semplicemente inammissibile", dichiara RETE Imprese Italia Modena, a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Confartigianato e CNA. "L'articolo 3 bis del dl 4/2014, che inserisce la proroga di due anni nella restituzione del prestito acceso presso le banche per il pagamento delle tasse e dei contributi da parte dell'aziende colpite dal sisma – continua RETE - viene interpretato da parte di alcuni istituti di credito come una semplice diluizione in un maggior numero di rate della somma da restituire. Ragione per cui, ad alcuni imprenditori della zona del cratere, è già arrivata la richiesta di rivolgersi con celerità alla banca per la rinegoziazione del piano di restituzione, con la scadenza per la prima rata fissata a giugno 2014."

"Visto e considerato dunque che – tiene ad evidenziare RETE Modena - di fronte agli atti intrapresi da parte di alcuni istituti di credito, non solo c'è il rischio quanto la seria possibilità di penalizzare ulteriormente le imprese che stanno solo ora e con fatica risollevandosi, chiediamo ai parlamentari di attivarsi immediatamente per ottenere la corretta ed autentica interpretazione della norma che di fatto ha portato a due anni la durata dei finanziamenti per il pagamento delle imposte per le imprese colpite dal sisma. E che quindi, la prima rata sia effettivamente fissata a partire dal 30 giugno 2015 in coerenza col provvedimento. Ci rivolgiamo inoltre alla Regione Emilia Romagna perché si attivi con la massima urgenza a tal senso ma anche pure e soprattutto nei confronti dell'ABI, affinché sia sospeso l'accordo siglato lunedì scorso 25 maggio 2014, in quanto a nostro avviso illegittimo e del tutto stravolgente la volontà del legislatore. Siano inoltre a chiedere e anche in questo caso con la massima urgenza, all'ABI di sollecitare gli istituti di credito affinché sospendano l'invio delle lettere in cui si invitano gli imprenditori terremotati alla ricontrattazione dei mutui relativi ai finanziamenti delle imposte sospese causa sisma."

"Oltre il 70% delle imprese della zona del cratere – ricorda RETE - al 30 giungo 2014 non avrà ancora ottenuto un solo euro di risarcimento per i danni subiti, considerata in primo luogo la lunghezza delle procedure Sfinge così come dell'appesantimento burocratico di tutto l'apparato risarcitorio. Quello sotto agli occhi di tutti, e qui lo sottolineiamo, è che risultano ancora fortemente esposte finanziariamente. Pur di non gettare la spugna e mantenere il lavoro hanno dovuto fare sforzi inauditi oltre che leva solamente sulle proprie risorse e non può essere che adesso vangano intimate di regolarizzarsi con le tasse sulla base di un'interpretazione data da ABI", conclude RETE.

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese MO)

Rete Imprese invita la Regione a mantenere fede all'impegno assunto di avviare i lavori per la messa in sicurezza del Nodo idraulico di Modena entro il prossimo mese di giugno -

Modena, 22 maggio 2014 -

Positivo secondo RETE Imprese Italia Modena – a cui aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Lapam-Confartigianato e CNA - quanto annunciato dalla Regione Emilia Romagna. Per voce del Presidente Vasco Errani e dell'Assessore alla Protezione Civile Paola Gazzolo, si è appreso che la Regione emetterà entro la fine di maggio 2014 le ordinanze relative alle modalità inerenti alle pratiche per la concessione dei contributi destinati a cittadini ed imprese gravate dai danni dell'alluvione del gennaio scorso. "Unica cosa – chiede RETE Imprese – ci sia l'impegno di evitare ogni sorta di appesantimento di tipo burocratico. Inoltre invitiamo la Regione di mantenere fede all'impegno di avviare a partire dal mese prossimo – giugno 2014 i lavori relativi alla messa in sicurezza del nodo idraulico di Modena. Cosicché da essere ultimatii entro l'autunno stagione considerata a rischio."

"Riteniamo che i cittadini e le imprese abbiano l'urgente necessità di ricevere i fondi che in gran parte hanno già anticipato per la bonifica dei locali, e la sostituzione di merci, arredi e attrezzature di lavoro danneggiati dall'alluvione del 20 gennaio scorso. C'è quindi la necessità pertanto – evidenzia RETE Imprese - che il sistema del riconoscimento dei danni e tutte le procedure per la liquidazione dei contributi, non assuma tutto il carico burocratico che sta rallentando le pratiche relative alla concessione di contributi a chi ha subito danni dal sisma. Visto e considerato soprattutto le peculiari caratteristiche di questi rimborsi (in questo caso non si tratta di intervenire sulla ricostruzione di immobili con conseguenti modifiche strutturali, bensì della sostituzione di macchinari, attrezzature, arredi e merci, operazioni che hanno una quantificazione economica molto più semplice), destinati a chi ha subito danni da alluvione. Ragione, per cui vorremmo quindi essere consultati in proposito al fine di poter dare un nostro concreto contributo, forti della grande esperienza maturata nella presentazione delle domande a SFINGE", conclude RETE Modena.
Secondo Rete Imprese Italia rimane poi da sciogliere il tema relativo alla fiscalità di vantaggio, a sostegno di un territorio soggetto a tanti eventi calamitosi in pochi mesi, una questione vitale per la sopravvivenza dei centri urbani.

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Modena)

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