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Nonostante un leggero aumento delle nuove aperture e un calo delle cessazioni di attività, il numero delle imprese reggiane ha registrato una nuova flessione nel primo trimestre 2018.
Il deciso miglioramento della produzione manifatturiera (l'ultimo trimestre 2017 si è chiuso con un +5,5%) e il nuovo record delle esportazioni (10,3 miliardi nel 2017) non hanno dunque ancora trovato riscontro positivo sul numero delle imprese.
A fronte di 1.113 nuove attività aperte nel periodo gennaio-marzo 2018 (furono 1.107 nello stesso periodo del 2017), le cessazioni ammontano a 1.440 unità (45 in meno rispetto allo scorso anno); il saldo del primo trimestre - rileva l'indagine dell'Ufficio studi della Camera di Commercio - è così risultato negativo per 327 unità (erano 378 nel primo trimestre 2017), portando a 54.697 il numero delle imprese iscritte al Registro Imprese camerale.
Il saldo del primo trimestre - sottolinea la Camera di Commercio - è solitamente il più negativo, scontando l'effetto delle cessazioni decise dalle imprese sul finire dell'anno precedente e comunicate nelle settimane successive; non è dunque da escludere un recupero in corso d'anno, così come accadde nel 2017, quando il saldo annuale risultò assai meno negativo di quello dei primi tre mesi (-114 contro -378).
Guardando ai diversi settori economici, intanto, il primo dato trimestrale 2018 vede il maggior dinamismo nel comparto dei servizi di supporto alle imprese.
Gli incrementi più consistenti, infatti, si osservano fra le imprese che svolgono attività professionali, scientifiche e tecniche, passate da 1.893 della fine 2017 a 1.913 di marzo 2018 (+1,1%): in particolare sono cresciute le attività di direzione aziendale e consulenza gestionale, contabilità, consulenza e R&S. A queste vanno aggiunte le imprese che svolgono attività di noleggio, le agenzie di viaggio e altri servizi alle imprese che, con una crescita dello 0,4%, hanno raggiunto le 1.370 unità grazie all'aumento delle attività di supporto per le funzioni d'ufficio che, con un +2,5% si sono attestate a 571 imprese.
Positivo l'andamento dei servizi di informazione e comunicazione che, fra gli altri, comprendono la produzione di software e consulenza informatica cresciuti, nel periodo gennaio-marzo 2018, dello 0,5%.
Per quanto riguarda i servizi alla persona, il settore della Sanità e assistenza sociale è quello che, con un incremento del 2,9% (8 imprese in più nel trimestre in esame), vede aumentare in modo apprezzabile la propria base imprenditoriale.
Le flessioni più rilevanti in termini assoluti si registrano nelle costruzioni (-98 imprese), nell'agricoltura (-91 unità), nel settore del commercio (-76) e nel manifatturiero (-42). Negativo anche l'andamento dei trasporti e magazzinaggio, che in tre mesi sono calati di 25 unità, le attività di alloggio e ristorazione (-18) ed infine le immobiliari (-12).
Dall'analisi per forma giuridica emerge che l'unico contributo positivo al saldo è venuto dalle imprese costituite in forma di società di capitali, che nel primo trimestre dell'anno hanno registrato 276 nuove aperture e 190 cessazioni con un saldo positivo di +86 imprese.
A risentire maggiormente dell'andamento negativo sono state, invece, le ditte individuali per le quali, a fronte di 738 iscrizioni, hanno chiuso i battenti 1.014 imprese, registrando un saldo negativo pari a 276 unità. In flessione anche l'andamento riscontrato dalle società di persone, per le quali le nuove attività aperte nel primo trimestre dell'anno sono state 85 e le chiusure 196.
Cresce il numero di imprese della provincia di Reggio Emilia che esprime l'intenzione di assumere (62,3% delle imprese con dipendenti), ma cresce anche la difficoltà degli imprenditori reggiani nel reperire le figure professionali da inserire in azienda.
Il 29,8% delle assunzioni previste dalle imprese reggiane riguarda, infatti, figure di difficile reperimento, e il dato del territorio reggiano supera di quasi cinque punti e mezzo percentuali quello dell'Emilia-Romagna (24,4%) di oltre otto punti quello nazionale (21,5%).
La situazione è evidenziata dall'analisi effettuata dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati del sistema informativo Excelsior sulle previsioni di assunzione delle imprese private con dipendenti dell'industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere-ANPAL con la collaborazione delle Camere di Commercio.
Le imprese della provincia di Reggio Emilia continuano quindi a manifestare, in media, maggiori difficoltà a reperire personale specializzato.
Tre le cause fondamentali indicate dalle aziende: la non adeguata preparazione dei candidati (per il 37% delle assunzioni considerata di difficile reperimento), la mancanza di persone con caratteristiche personali adatte alla professione offerta (28,3%) e, infine, il ridotto numero di candidati (34,7%) a causa, ad esempio, di una forte richiesta di figure molto specifiche e di nuove professioni richieste dai cambiamenti indotti dalla globalizzazione e introdotti nell'organizzazione dei processi produttivi e del lavoro.
Dall'ultima edizione di Excelsior è emersa la richiesta crescente di competenze trasversali, ovvero quelle capacità che raggruppano le qualità personali, l'atteggiamento in ambito lavorativo e le conoscenze nel campo delle relazioni interpersonali. Fra le soft skills, quella maggiormente richiesta (95,7% del totale) è la flessibilità e adattamento, seguita dalla capacità di lavorare in gruppo (85,9%) e in autonomia (76,8%). Considerata importante anche la capacità di risolvere i problemi (70,9%).
Fra le competenze richieste dalle imprese reggiane, oltre alla capacità comunicativa scritta e orale in lingua italiana - che si colloca al primo posto con il 62,3% del totale – hanno assunto notevole importanza, proprio per le modifiche tecnologiche in atto, la richiesta di competenze digitali (54,3%) alla quale si aggiunge la capacità di gestire soluzioni innovative applicando tecnologie "4.0" (32,3%) e la capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici (47,8%).
Seminario gratuito giovedì 5 ottobre 2017, alle ore 9,30 nella Sala convegni dell'Ente camerale.
Per sostenere le imprese del territorio, la Camera di Commercio di Reggio Emilia e UniCredit hanno elaborato un piano di incontri formativi gratuiti sui temi dell'export. L'iniziativa ha l'obiettivo di supportare la crescita delle imprese nei mercati internazionali.
Il prossimo incontro si terrà il 5 ottobre con inizio alle 9:30, nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Reggio Emilia (Piazza della Vittoria, 3).
Nel corso della mattinata Patrizia Caiti, Specialista Trade Finance Sales Centro Nord di UniCredit, illustrerà le opportunità collegate alla globalizzazione. Più nel dettaglio la relatrice parlerà delle modalità di ingresso sui mercati esteri e delle varie tipologie del contratto internazionale.
Per maggiori informazioni consultare il sito della Camera di Commercio www.re.camcom.gov.it o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La partecipazione è gratuita.
E' obbligatoria l'iscrizione on line attraverso il sito www.re.camcom.gov.it.
(Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)