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Il quadro d'insieme dell'economia parmense però resta difficile. La Camera di Commercio di Parma presenta i rapporti sulla Congiuntura nel secondo trimestre e sul sistema imprenditoriale nel terzo trimestre dell'anno.
Parma 30 dicembre 2014 - I trend positivi di export e ordini dall'estero si consolidano in due settori chiave per l'economia del territorio, mentre prosegue la recessione nelle costruzioni, nel commercio e nell'artigianato, seppure in modo meno intenso dell'anno scorso. Anche i dati aggiornati sull'anagrafica delle imprese offrono segnali timidamente positivi: nel terzo trimestre le aziende presenti in provincia di Parma sono aumentate di 58 unità.
C'è spazio per luci e ombre negli ultimi rapporti statistici dell'anno prodotti dall'Ufficio studi della Camera di Commercio di Parma, il Rapporto congiunturale sul secondo trimestre 2014 e il Rapporto sul sistema imprenditoriale parmense nel terzo trimestre.
Permane senza dubbio un quadro recessivo, come evidenziano i dati negativi relativi ad artigianato, commercio e costruzioni, ma anche alla gran parte dei settori in cui opera l'industria manifatturiera. Tuttavia i settori dell'industria alimentare e della meccanica hanno consolidato trend positivi, specialmente legati agli affari con i mercati esteri, e hanno così contribuito a mantenere i valori congiunturali per il settore dell'industria a un livello migliore rispetto all'anno precedente.
In lieve miglioramento pure la fotografia dello stock delle imprese parmensi al 30 settembre del 2014: aumentano soprattutto le imprese di capitali che portano il tasso di crescita imprenditoriale a un valore, seppur di poco, positivo (+0,1 per cento).
Rapporto congiunturale
Nel secondo trimestre del 2014 la produzione delle imprese dell'industria manifatturiera di Parma è diminuita dello 0,3 per cento, un calo sensibilmente più contenuto rispetto a quello dei dodici mesi precedenti (-1,8). La contrazione ha riguardato le imprese fino a 9 dipendenti (-1,1 per cento) e quelle tra 10 e 49 dipendenti (-1,6 per cento) mentre la produzione delle aziende più grandi, tra i 50 e i 499 dipendenti, più propense ad esportare, è cresciuta dell'1,2 per cento. La flessione produttiva è stata più intensa nelle industrie della moda (-5,7 per cento), della fabbricazione e lavorazione dei minerali non metalliferi (-6,2 per cento), delle "altre manifatturiere" (tra queste chimica, ceramica, carta-stampa-editoria) e del trattamento dei metalli (-2,7 per cento). Variazioni positive si registrano invece nell'industria alimentare (+3 per cento) e nelle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto (+1,9 per cento).
Il fatturato ha ricalcato l'andamento della produzione. La lieve diminuzione (-0,1 per cento) è apparsa più contenuta rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-1,3 per cento) e più lieve di quella regionale (-0,9 per cento). Anche in questa dimensione si distinguono le buone performance dell'industria alimentare, che fattura il 4,2 per cento in più rispetto al secondo trimestre 2013, e, in modo più contenuto, quelle delle industrie meccaniche elettriche e dei mezzi di trasporto (+1,6 per cento). Le imprese minori, fino a 9 dipendenti, soffrono un calo dell'1,3 per cento così come le piccole imprese (da 10 a 49 dipendenti) perdono lo 0,9 per cento. Cresce invece dell'1,2 per cento il fatturato delle aziende da 50 a 499 dipendenti.
Ad allentare la morsa della recessione sono soprattutto le vendite all'estero che da aprile a giugno sono cresciute del 4,7 per cento rispetto all'anno scorso.
Le industrie alimentari e quelle meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto hanno realizzato ottimi risultati segnando una crescita del fatturato estero rispettivamente del 6,9 e del 4,6 per cento. Le imprese minori, quelle da 10 a 49 dipendenti, sono state le più dinamiche (+5,1 per cento) seguite dalle medie, da 50 a 499 dipendenti (+4,5 per cento).
I progressi nello sviluppo dei mercati esteri si evidenziano anche attraverso l'indicatore degli ordini esteri, in crescita del 6,2 per cento. Anche in questo caso, i migliori risultati arrivano dalle industrie alimentari (+7,2 per cento) e dalle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto (+7,7 per cento).
Non va bene invece l'artigianato, dove tutti gli indicatori congiunturali hanno segnato risultati peggiori rispetto ai dati della totalità delle imprese manifatturiere. Il secondo trimestre si è chiuso per le imprese artigiane con un bilancio nuovamente negativo, anche se in misura meno accentuata rispetto al trend dei dodici mesi precedenti. A livello provinciale, tutti gli indicatori sono negativi ad eccezione delle vendite e degli ordini verso il mercato estero. La produzione è diminuita dell'1,3 per cento, ma nei dodici mesi precedenti il calo era stato del 3,9 per cento; le vendite calano pure dell'1,3 per cento, tuttavia quelle all'estero crescono del 3,3 per cento, accelerando rispetto al +1,5 per cento registrato nel primo trimestre. Crescono inoltre gli ordini dall'estero (+3,7 per cento), con un miglioramento rispetto al trimestre precedente (+2,6 per cento).
L'industria delle costruzioni accusa una nuova contrazione del volume d'affari del 6,6 per cento, in misura minore rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-8,1 per cento). L'Emilia-Romagna mostra un andamento meno pesante (-3 per cento) mentre l'Italia accusa una flessione analoga (-6,7 per cento).
Nuovamente recessivo il quadro legato al commercio al dettaglio: le vendite sono diminuite del 4 per cento nel secondo trimestre, dopo un primo trimestre in cui il calo era stato del 3,1 per cento. La recessione in questo settore prosegue ininterrottamente ormai da sei anni. A soffrire di più sono le vendite di prodotti alimentari (-5,2 per cento), mentre i generi non alimentari si attestano al -4 per cento. Diminuiscono lievemente anche le vendite nel contesto della GDO (ipermercati, supermercati e grandi magazzini): -0,2 per cento, in miglioramento rispetto al dato del primo trimestre (-3,5 per cento).
Rapporto sistema imprenditoriale
Durante il terzo trimestre 2014 sono nate 506 imprese a fronte di 448 cessate. Il flusso iscrizioni-cessazioni ha quindi originato un saldo positivo di 58 imprese pari a un tasso di crescita imprenditoriale del +0,1 per cento (era -0,1 per cento nello stesso trimestre del 2013). Il tasso regionale si è attestato allo stesso valore (+0,1 per cento), leggermente inferiore rispetto a quello nazionale (+0,3 per cento).
Le poche iscrizioni registrate nel periodo riescono comunque a generare un saldo positivo a causa della flessione delle cessazioni. In particolare, sono le società di capitali che, crecendo in numero, compensano la contrazione di società di persone e di imprese individuali.
Tra l'inizio di luglio e la fine di settembre si sono iscritte al Registro Imprese 135 società di capitale, 41 società di persone, 314 imprese individuali, 16 imprese costituite in "altre forme". Nello stesso periodo sono state invece cessate 58 società di capitale, 44 società di persone, 340 imprese individuali e 6 imprese costituite in "altre forme".
Si è riscontrato un aumento delle attività di servizi di alloggio e ristorazione (+24 unità) e delle costruzioni (+ 17 unità), mentre calano le imprese del commercio e dell'agricoltura, le attività manifatturiere e le attività immobiliari.
(fonte CCIAA Parma)
(Documenti Allegati in pdf)
Da via Verdi un bando per le aziende colpite dall'alluvione del 13 ottobre. Si potranno chiedere contributi fino a 10mila euro per i danni subiti. Domande dal 7 gennaio al 27 febbraio, assegnazione in base all'ordine cronologico di presentazione, liquidazioni in 3-4 settimane. Zanlari: "Avevamo promesso interventi rapidi e concreti e nonostante i tagli alle Camere di Commercio ritorniamo dagli imprenditori alluvionati a settanta giorni dal cataclisma con il bando più cospicuo mai definito dal nostro ente. Ci sembra il miglior modo di augurare un buon Natale a loro e a tutto il sistema economico parmense".
Parma, 24 dicembre 2014 -
A settanta giorni dall'alluvione che ha duramente colpito famiglie e imprese di Parma e provincia, la Camera di commercio presenta il bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle aziende danneggiate dal fango e dall'acqua del 13 ottobre. La Camera erogherà un contributo pari al 100% delle spese sostenute per far fronte ai danni subiti, fino a un massimo di 10mila euro. L'intervento fa capo a uno stanziamento di 360mila euro interamente ricavato da risorse nella disponibilità della Camera di Commercio.
"Nonostante il momento istituzionale complesso e i tagli che subisce il sistema delle Camere di Commercio italiane – ha commentato Andrea Zanlari, presidente dell'ente camerale di Parma -. tra gli interventi direttamente rivolti alla imprese questo è uno dei più cospicui degli ultimi anni Avevamo promesso interventi rapidi e concreti e, a poche settimane dall'alluvione, offriamo agli imprenditori danneggiati un segnale tangibile, forse piccolo, ma sicuramente importante sotto il profilo del sostegno morale. Ci sembra il miglior modo di augurare un buon Natale a loro e a tutto il sistema economico parmense".
Potranno fare domanda le imprese danneggiate dall'alluvione del 13 ottobre che hanno sede legale o unità locale operativa nel Comune o nella provincia di Parma, regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di commercio, attive e che non hanno in corso procedure di scioglimento o liquidazione o fallimento o altra procedura concorsuale. Devono inoltre aver presentato la segnalazione di impresa danneggiata al proprio comune di riferimento.
Le spese finanziabili devono essere successive al 13 ottobre, giorno dell'alluvione, e possono riguardare una pluralità di interventi: il ripristino degli immobili adibiti all'attività d'impresa, compresi lo sgombero e lo smaltimento in discarica di fanghi, detriti e materiale alluvionale; la riparazione o il riacquisto, in caso di danno non riparabile, di impianti produttivi, macchinari, attrezzature e arredi; le spese tecniche collegate alle precedenti come progettazione, direzione lavori e collaudi. Il contributo può essere richiesto anche per il riacquisto di scorte di materie prime, semilavorati o prodotti finiti danneggiati e non più utilizzabili.
Le domande potranno essere presentate a partire dal 7 gennaio; se valutate ammissibili, i contributi saranno liquidati dalla Camera di commercio entro 15 giorni. Le richieste dovranno essere inviate via posta elettronica certificata (Pec) o consegnate a mano. Il termine per la consegna è il 27 febbraio, salvo chiusura anticipata per esaurimento dei fondi. I contributi saranno assegnati in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande.
Il bando e lo schema di domanda possono essere scaricati dal sito web della Camera di Commercio, www.pr.camcom.it. Ulteriori informazioni possono essere richieste al Servizio Affari economici, contattabile ai numeri 0521 210205.243.246 o all'e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: Ufficio Stampa Camera di commercio di Parma)
Al via un percorso di laboratori con l'esperto Walter Sancassiani di Focus Lab -
Parma, 11 dicembre 2014 -
Welfare aziendale, conciliazione tempi di vita e di lavoro, sostenibilità ambientale, lavoro e giovani: ruota attorno a questi temi fondamentali il percorso di laboratori sulla RSI, o Responsabilità Sociale d'Impresa, che Camera di commercio di Parma e Provincia di Parma, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, hanno presentato stamattina in via Verdi a una folta platea di imprese e professionisti.
Si tratta di un ciclo di incontri che si svolgeranno a cadenza mensile, da gennaio a giugno, per favorire la costruzioni di progetti in partnership con istituzioni e altri attori del territorio, sotto la guida di un esperto, Walter Sancassiani di Focus Lab.
Workshop, gruppi di lavoro tematici, forum e momenti di formazione saranno i metodi utilizzati nello svolgimento del percorso laboratoriale. Gli incontri si svolgeranno anche presso imprese locali per dare opportunità di conoscere da vicino diverse realtà e filiere produttive.
L'iniziativa si rivolge a tutte le imprese di Parma e provincia interessate a sperimentare attività di RSI come fattore di sviluppo qualitativo e di distinzione dal punto di vista commerciale. Coinvolgerà inoltre funzionari di enti e istituzioni locali che svolgono servizi per le imprese e che vogliono aumentare le loro conoscenze sulle logiche e gli strumenti di RSI.
"Molte imprese parmensi applicano già iniziative coerenti con criteri di RSI su vari ambiti – commenta Andrea Zanlari, presidente della Camera di Commercio -, sono attive nel welfare aziendale verso i dipendenti, nei rapporti di collaborazione con il territorio e nell'innovazione green sia nei prodotti sia nei processi. Questo progetto vuole accompagnare imprese ed enti a impegnarsi sui temi di innovazione gestionale e in applicazione di obiettivi strategici su scala Europea. Crediamo sia fondamentale favorire lo scambio diretto di esperienze, conoscenze e competenze da impresa a impresa, in un vero approccio a rete".
Maurizio Vescovi Consigliere della Provincia di Parma Delegato a Formazione professionale e Lavoro, ha dichiarato: "Ritengo che questo progetto rivesta una particolare rilevanza nell'attuale momento di crisi. Già con il Premio "Luisa Sassi" da alcuni anni promuoviamo la responsabilità sociale d'impresa, stimolando le assunzioni di disabili oltre gli obblighi di legge, per favorire il pieno soddisfacimento del diritto del lavoro delle persone diversamente abili. Qui abbiamo un ulteriore e concreto passo in avanti, con l'estensione del progetto ad altri ambiti che interessano le imprese, dal welfare aziendale all'economia green, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro."
Dopo la relazione di Sancassiani, sono state presentate alcune testimonianze in ambito di progetti di RSI. Si sono alternati al podio Irene Rizzoli di Delicius Rizzoli Spa, Luciano Mazzoni di Gesin Proges Gruppo Cooperativo e Paolo Moscatti di Tec Eurolab e membro dell'associazione di aziende modenesi per la responsabilità sociale.
Hanno concluso la mattina gli interventi della Provincia di Parma, di associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali, del mondo del volontariato e della scuola.
Per informazioni e adesioni sul progetto si può inviare un'e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare ai numeri 0521 210257–246 o 0521 931775–931899.
(Fonte: Ufficio stampa Camera di Commercio)