Provincia di Reggio Emilia
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Il presidente Giammaria Manghi: "Controlli attivati da questa mattina e ormai ultimati, finora nessun problema per i 64 edifici scolastici e i 630 manufatti di nostra competenza".
Non hanno evidenziato fino ad ora problemi le verifiche compiute, e pressoché ultimate, sugli edifici ed i manufatti di proprietà della Provincia di Reggio Emilia dopo la scossa di terremoto di questa notte a Bagnolo. "Da questa mattina abbiamo immediatamente attivato tutti i controlli di natura preventiva e cautelativa nelle nostre sedi ed in particolare nei 64 edifici utilizzati dai 21 istituti scolastici superiori della provincia – dichiara il presidente Giammaria Manghi – Le verifiche hanno riguardato anche i 630 ponti ed i viadotti che la Provincia gestisce insieme a quasi mille chilometri di rete stradale".
I controlli di questa mattina hanno coinvolto per quanto riguarda i ponti i 12 sorveglianti stradali e l'Unità operativa Manufatti del Servizio Infrastrutture, mentre per i quasi 200.000 metri quadrati di sedi scolastiche sta operando il personale dell'Unità operativa Logistica e manutenzione del patrimonio.
"Così come previsto dal capitolato dell'appalto dei servizi integrati e manutentivi per la gestione immobiliare del patrimonio provinciale – aggiunge il presidente Manghi – abbiamo inoltre incaricato Gesta spa di provvedere ad una ulteriore operazione di verifica delle strutture edilizie a seguito dell'evento sismico, al fine di individuare eventuali problemi di qualunque ordine che possano presumibilmente provocare danno o pericolo alla pubblica e privata incolumità, inviando entro fine mese una rendicontazione tecnica sullo stato dei fabbricati e, in caso di eventuali criticità, una relazione sui necessari interventi manutentivi. Le prime ispezioni effettuate, in considerazione sia dell'entità della scossa, sia dell'attenzione che la Provincia ha sempre riservato alla sicurezza di scuole e strade, anche in quest'ultimo periodo di risorse economiche non adeguate, non hanno comunque evidenziato alcun problema".
Fonte: Provincia di Reggio Emilia
La Provincia di Reggio Emilia informa che dalle 8,30 alle 18 di giovedì 12 luglio, per un tratto di otto chilometri della Sp 62R Variante Cispadana, in comune di Guastalla, sarà istituito un senso unico alternato regolato da movieri con limite di velocità a 30 km/h.
I provvedimenti, che potrebbero essere adottati anche venerdì 13, si sono resi necessari per consentire lo svolgimento in sicurezza di lavori, da parte del Comune, di modifica dei preavvisi di intersezione presenti in questo tratto di Variante.
Senso unico alternato regolato da movieri con limite di velocità a 30 km/h anche nella giornata di sabato 14 sulla Sp 20 a Poviglio, per permettere l'abbattimento di una pianta di una abitazione privata.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
Pronto a partire ufficialmente il Piano strategico d'Area vasta "Terre di Canossa" grazie al Protocollo d'intesa sottoscritto da diversi Comuni e partner privati.
Dopo la presentazione, la scorsa primavera, dell'indagine preliminare "Canossa - Un ponte per l'Europa" promossa dal Comune, grazie ad un Protocollo d'intesa già sottoscritto da numerosi enti pubblici e partner privati è ora pronto a partire ufficialmente il Piano strategico d'Area vasta "Terre di Canossa". Contenuti e modalità del Piano - finalizzato a implementare lo sviluppo, la competitività e la qualità della vita nei territori matildici - sono stati illustrati questa mattina dal presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, dal sindaco di Canossa Luca Bolondi e dagli architett i Massimo Casolari e Paolo Soragni. Con loro, anche rappresentanti degli altri otto Comuni (Albinea, Baiso, Carpineti, Castellarano, Montecchio Emilia, Quattro Castella, Scandiano e San Polo d'Enza) e del primo gruppo di partner che ha già aderito al protocollo d'intesa: Coldiretti, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e la ditta Medici Ermete e Figli srl.
"E' un progetto fondamentale per la promozione del nostro territorio, un settore sul quale sentiamo di dovere lavorare alacremente, dal pubblico al privato, a maggior ragione in questa nuova stagione della Destinazione turistica che ci chiama ad allargare l'orizzonte da un'ottica provinciale ad una di area vasta insieme a Parma e Piacenza – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi – Lo studio preliminare e, oggi, il piano strategico promossi dal Comune di Canossa vanno proprio nella direzione di valorizzare il nostro territorio non più con azioni autonome, ma in chiave sinergica e in modo strutturale mettendo in relazione tra di loro tutte le risorse disponibili. La presenza dei privati, oltre a tanti Comuni e alla Provincia che avrà un ruolo di coordinamento e di assistenza, è fondamentale perché senza il loro coinvolgimento ci potremmo limitare a semplici azioni dimostrative".
Il sindaco di Canossa Luca Bolondi ha quindi ricordato i "mesi di duro lavoro che hanno prodotto a questo strumento innovativo che pensa al turismo, all'agroalimentare e allo sviluppo mettendo a contatto vari mondi, a partire dall'associazionismo e dall'imprenditoria privata". "Il piano strategico è una cornice all'interno della quale disegnare insieme il futuro del nostro territorio: il compito dei Comuni sarà principalmente quello di mettere in condizione chi vuole investire di poterlo fare ", ha aggiunto. Dopo l'illustrazione del piano da parte dell'architetto Massimo Casolari – "le vere potenzialità sono i prodotti, eccellenze che rappresentano l'avanguardia dello sviluppo" – sono intervenuti, tra gli altri, rappresentanti di Coldiretti e Confcommercio, Medici Ermete e Figli Srl, l'assessore Clementina Santi, Mario Bernabei del centro turistico "Andare a Canossa" e Vasco Mazzieri, coordinatore dei consistenti progetti già in corso da parte della Antichi poderi di Riverzana e Canossa San Biagio che si conta di terminare in un paio di anni.
Grande apprezzamento per "il lavoro svolto con lodevole condivisione sinergica" è stato espresso a nome della Diocesi da monsignor Tiziano Ghirelli , che ha ricordato come "la Chiesa sia depositaria di un enorme patrimonio culturale: curarlo e tutelarlo, in poche parole toglierlo da un contesto di polvere e naftalina, è una sfida fondamentale non solo per noi, perché promuovere cultura contribuisce a tenere viva e brillante la mente ".
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