Comune di Modena

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Apertura serale straordinaria della Torre il 6 nella serata per Pavarotti e dal 12 al 14 in concomitanza con Festival filosofia. Confermata l'apertura 6 giorni su 7 anche in ottobre -

Modena, 30 agosto 2014 -

Ghirlandina sempre più aperta, di giorno e, in concomitanza con eventi importanti e di richiamo, anche di sera. Dopo il successo delle visite in agosto, la Giunta comunale ha confermato l'apertura sperimentale in settembre e in ottobre sei giorni su sette, con la chiusura al lunedì. Inoltre, sabato 6 settembre in occasione dell'evento in memoria del Maestro Luciano Pavarotti che si svolge alle 21 in piazza Grande, si potrà salire sulla Ghirlandina fino a mezzanotte (ultimo ingresso alle 23.30). E l'apertura serale straordinaria della Torre Civica simbolo di Modena si ripeterà anche nel weekend del Festiva filosofia, dal 12 al 14 settembre.

La Torre civica, simbolo della città e inserita nel sito di piazza Grande patrimonio dell'umanità Unesco, sarà aperta al mattino dalle 9.30 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 15 alle 19 (ultimi ingressi alle 12 e alle 18.30); nelle giornate con apertura serale straordinaria si potrà visitarla al mattino dalle 9.30 alle 12.30 (ultimo ingresso alle 12) e nel pomeriggio dalle 15 alle 24 a orario continuato (ultimo ingresso 23.30). Il biglietto per la visita costa 2 euro.
In tutti i giorni della settimana sono visitabili gratuitamente anche le Sale storiche di Palazzo Comunale. Nei festivi l'ingresso costa 2 euro (3 euro il biglietto cumulativo che comprende la visita alla Ghirlandina e alle sale).

(Fonte: Comune di Modena)

Dall'inizio di settembre al via l'attività delle scuole nido e d'infanzia, mentre nel resto del complesso San Paolo i lavori di recupero e riqualificazione finiranno in novembre -

Modena, 28 agosto 2014 -

Saranno il nido e la scuola d'infanzia a inaugurare idealmente all'inizio di settembre il complesso San Paolo a Modena, dove sono nella fase conclusiva i lavori di recupero e riqualificazione, riportando in questo modo quel tipo di offerta scolastica in centro storico, con ingresso dal cortile di via Caselle. I bambini del nido comunale pronti all'inserimento sono 18, per i loro genitori è già stato fissato l'incontro organizzativo lunedì 1 settembre, mentre saranno 25 i bambini di 3 anni della scuola d'infanzia statale che apre il 15 settembre.

Nel primo anno verrà attivata una sola sezione su entrambe le scuole, utilizzando un'unica area e lo spazio aperto del chiostro interno, ma a regime saranno tre quelle del nido e altrettante nella scuola d'infanzia. Da subito, comunque, sarà operativa la cucina interna attrezzata per la preparazione dei pasti sul posto, così come saranno utilizzabili le aree attrezzate come atelier e biblioteche dove in questi giorni si stanno finendo i lavori di allestimento e pulizia.

Il punto sull'intervento, iniziato nel 2010 con un investimento della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena di 17 milioni e mezzo di euro, è stato fatto oggi, giovedì 28 agosto, nel corso di una conferenza stampa con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il presidente della Fondazione Andrea Landi, vice sindaco e assessore alla Scuola del Comune di Modena Gianpietro Cavazza.
La fine dei lavori è prevista per novembre nelle altre aree del complesso San Paolo, mentre per la Chiesa e l'Oratorio, inagibili dopo il sisma del 2012, saranno necessari lavori di restauro e consolidamento che sono finanziati dalla Regione Emilia Romagna.

Le scuole sono realizzate su più piani, tutti collegati sia da scale e rampe sia da ascensori. L'edificio, caratterizzato da chiostri e porticati, è antisismico. L'accesso è dal piano terra dove si trovano anche i servizi igienici utilizzati dai bambini quando sono all'aperto nel chiostro interno o nel giardino e i depositi per i passeggini e per i giochi, come biciclette e tricicli. Al primo e al secondo piano si sviluppano le sezioni delle due scuole, gli spazi comuni, l'area della cucina, gli spazi per i colloqui con i genitori, le biblioteche. Atelier di pittura e i laboratori trovano invece spazio al secondo e al terzo piano. Particolarmente suggestivo l'atelier del nido, realizzato nella parte più alta dell'edificio, con grandi finestre aperte sui tetti di Modena.

Tutta la struttura, comunque, è caratterizzata da una grande luminosità dei locali garantita da ricche infilate di finestre. I pavimenti delle aule e degli spazi didattici sono in legno, le pareti sono bianche, mentre i servizi igienici e la cucina sono in piastrelle di ceramica.
"Gli spazi sono stati progettati a misura di bambino – sottolineano i tecnici – e le scuole sono inserite in un bel contesto architettonico, favorendo il rapporto tra i bambini del nido e quelli più grandi sulla base delle indicazioni del progetto pedagogico del Comune di Modena".

(Fonte: Comune di Modena)

Testi e oltre 650 immagini per raccontare storia e curiosità delle figurine attraverso il patrimonio dell'istituto modenese. La pubblicazione sarà in vendita dal 12 settembre -

Modena, 27 agosto 2014 -

Dagli "antenati delle figurine", piccole stampe in serie, alla cromolitografia. Dall'uso pubblicitario associato più che a ogni altra ditta alla Liebig, all'avventura dell'azienda Panini. Oltre 650 immagini e testi specifici per comprendere un medium tanto amato quanto, probabilmente, poco conosciuto: la figurina.

Il nuovo catalogo generale del Museo della figurina, edito dalla Franco Cosimo Panini, dal titolo "Il Museo della figurina: dagli antecedenti alla figurina moderna", dal 12 settembre sarà in vendita al bookshop del Museo a Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) e disponibile nelle librerie. La data coincide con la riapertura degli spazi espositivi dove si inaugura "Celebrity, icone in figurina", la nuova mostra collegata al Festival filosofia, che sarà visitabile fino al 22 febbraio 2015.

La pubblicazione racconta la storia, le tecniche, gli artisti, le curiosità che ruotano attorno a questo mondo, senza dimenticare di individuare il contesto in cui si sviluppano, i mutamenti sociali che derivano dal loro uso, le caratteristiche proprie di ogni singola tipologia di oggetto, con le conseguenti specificità collezionistiche.

I capitoli seguono il percorso proposto nella mostra permanente del Museo, prendendo a modello la suddivisione tematico-storica dei sei grandi armadi espositori, e approfondendo alcuni ambiti come la nascita e la diffusione delle figurine nel mondo o la varietà dei materiali ad esse connessi. Si tratta, quindi, di un vero e proprio excursus attraverso la storia della piccola stampa a colori, in particolar modo pubblicitaria, dalla seconda metà del XIX secolo.

A partire dagli "antenati delle figurine", le stampe antiche di piccole dimensioni e in serie che mostrano già tantissime affinità, anche nei soggetti, con le figurine, si procede a indagare la tecnica principe, la cromolitografia. Dalla nascita - più o meno leggendaria - negli anni Settanta dell'Ottocento della prima figurina, si viaggia in Europa e negli Usa per scoprirne le diverse declinazioni nazionali fino ad arrivare alla ditta che più di ogni altra ha associato il proprio nome a questi piccoli cartoncini colorati: la Liebig. La figurina condivide tecniche e funzioni con tanti altri materiali cartacei che, ognuno a suo modo, interpretano con stili diversissimi i temi più disparati: scatole di fiammiferi, bolli chiudilettera, carta moneta, menu, calendarietti, etichette d'albergo, giornalini per ragazzi, album pubblicati dalle ditte per raccogliere le serie o creati per passatempo dai collezionisti seguendo il proprio gusto e la propria fantasia. Gli ultimi capitoli ci portano infine a un passato più recente, quello che tanti ricordano personalmente o hanno sentito raccontare da genitori e nonni: dal dopoguerra agli anni Ottanta e Novanta, passando per la grande avventura dell'azienda Panini.

La pubblicazione presenta, inoltre, una dettagliata bibliografia di riferimento e un'appendice con cenni biografici degli artisti citati.
Il catalogo è a cura di Paola Basile con la collaborazione di Thelma Gramolelli. Il testo dedicato agli anni ottanta e novanta è di Roberto Farné; il progetto grafico di Antonella Battilani. Pur non esaurendo la mole imponente di materiale esposto e conservato in Museo, il volume, spiegano i curatori, rappresenta un punto di partenza per la sistematizzazione dello studio delle figurine e dei materiali affini, pratico per il collezionista o il conoscitore, dilettevole per l'appassionato.

(Fonte: Comune di Modena)

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