GCR " L'azione sarebbe stata meritevole di grande partecipazione, ma purtroppo, a nostro modesto parere, il modo in cui si è svolta ne ha compromesso il senso. "
Parma 18 Novembre 2013 - -
- Il Comunicato di GCR-
L'assemblea permanente contro gli inceneritori ha occupato sabato per alcune ore l'inceneritore di Parma.
Un gesto dovuto all'indignazione per dover subire e dover accogliere sul proprio territorio un impianto del genere: inutile, obsoleto e pericoloso.
L'azione sarebbe stata meritevole di grande partecipazione, ma purtroppo, a nostro modesto parere, il modo in cui si è svolta ne ha compromesso il senso.
Non possiamo approvare azioni come quelle che hanno visto protagonisti alcuni militanti che hanno imbrattato i muri del Paip.
Questa non è disobbedienza civile e purtroppo la sacrosanta ragione dei contenuti si trasforma in torto della forma.
Un'intera e lunga battaglia non si può riassumere in qualche scritta, che certo non serve a fermare l'impianto, per non parlare del fatto che non sappiamo chi sarà a pagare le spese per ripulire.
Da 7 anni GCR è in prima linea nella lotta contro l'inceneritore.
Si è reso protagonista di eventi unici nella nostra città, è riuscito ad avere la fiducia della gente e ha fatto tutto quanto era possibile per fermare l'impianto.
Altro ancora faremo per spegnerlo, ma queste modalità non ci appartengono.
Nella giornata di ieri sono state fatte anche affermazioni che respingiamo.
Ci sembra quanto meno irrazionale incolpare chi si è trovato a guidare il Comune a giochi fatti.
La responsabilità di quanto accaduto non è forse di chi ha voluto l'impianto ed ha fatto di tutto per realizzarlo?
L'attacco ripetuto all'attuale amministrazione, il cui assessore all'ambiente è stato per anni militante fra quelli che volevano fermarlo, è davvero fuori luogo.
Semmai noi avevamo sollecitato e incalzato gli amministratori precedenti, dei più diversi colori, proprio quelli che avrebbero avuto tempi e modi per fermare questo impianto, ma che non hanno voluto farlo.
Abbiamo vissuto in prima persona tutto il percorso del forno e possiamo davvero affermare di conoscere per nome e per cognome i responsabili di questa follia.
Siamo i primi a sollecitare l'amministrazione a non arrendersi, a non abbassare mai la guardia, a non smettere di cercare strade per spegnerlo, a insistere con azioni forti e concrete.
In quest'ottica siamo disponibili alla più totale collaborazione.
Ci dissociamo infine dalle minacce nei confronti del sindaco Pizzarotti, la protesta non deve mai essere utilizzata per fini politici.
Noi continuiamo a lottare ma con l'unica bandiera che ci sentiamo di innalzare, quella dei no ince, che condividiamo con tanti gruppi in lotta contro gli stessi mostri, a Torino come a Napoli.
Qualsiasi contributo venga alla nostra battaglia (che poi è la battaglia di tutti) da parte di chiunque è ben accetto, ma riteniamo che la disobbedienza ed il dissenso debbano continuare ad essere manifestati con correttezza e rispetto.
Soprattutto inquadrando con precisione gli obiettivi.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 17 novembre 2013
Il rispetto delle opinioni è il primo passo verso la democrazia.
di Lamberto Colla -
Parma, 2 settembre 2013 -
E' indubbio la questione dell'inceneritore acceso, forse in modo definitivo, è questione che fa "bruciare" e alle volte anche perdere di lucidità con il rischio di lasciarsi trasportare dalla emotività più che dalla ragione.
Il problema della gestione dei rifiuti ed il loro smaltimento è, a mio personale giudizio, molto complesso e non risolvibile con "inceneritore SI o inceneritore NO". Una domanda da porre eventualmente in via preliminare ai cittadini attraverso un referendum popolare dall'esito quasi scontato: "inceneritore NO".
Nel frattempo il problema rimarrebbe irrisolto per molti anni ancora.
Proprio per la complessità del problema risulta difficile pensare a una sola ed unica soluzione. Come spesso accade per i problemi complessi la soluzione definitiva si raggiunge attraverso una sequenza di risposte semplici.
Opinioni diverse possono produrre arricchimento alla discussione e, forse, indirizzare l'opinione collettiva verso una terza e migliore soluzione.
Perchè ciò accada è indispensabile che tutte le menti siano aperte e ricettive. Se esistono preconcetti o chiusure dogmatiche risulterà difficile trovare la migliore soluzione anche al più semplice dei problemi.
Così come si sta operando al mantenimento della massima "bio-diversità", alla salvaguardia della maggior numero di specie e razze, mi sembra impossibile che altrettanto non si possa fare con l'opinione.
E se poi qualcuno riporta un'opinione non totalmente allineata, magari "un giornaletto web in cerca di qualche click a buon mercato" lo si attacca ferocemente.
E' il caso del comunicato del wwf di Parma a firma del Presidente Rolando Cerri in relazione alla opinione di un attivista (ex Presidente del wwf di Parma) postata sul profilo facebook personale e riportata da un periodico digitale locale.
Il comunicato in questione, giustamente, sottolinea la posizione ufficiale dell'organizzazione sulla questione dell'inceneritore, ma si scaglia contro il giornale che ha riportato la notizia (documentata peraltro) e nulla riporta al riguardo del commento del proprio attivista.
Il rispetto delle opinioni e di chi le divulga è il primo passo verso la democrazia. Dalla "bio-diversità" alla "opinion-diversità" sarebbe auspicabile.
Il Comunicato wwf di Parma
Negli ultimi giorni un post pubblicato su FB dal nostro Attivista Enrico Ottolini, contenente una sua personalissima opinione sull'avviamento dell'inceneritore, è stato arbitrariamente contrabbandato come posizione del WWF di Parma.
Come Associazione siamo sempre stati contrari alla costruzione dell'impianto di Ugozzolo, contro la quale ci siamo attivati in molti modi in questi anni.
Manifestazioni pubbliche, comunicati stampa, atti formali come un ricorso al Capo dello Stato sono lì a ricordarlo.
Riteniamo che l'accensione dell'inceneritore sia un grave errore, una grande occasione persa per la Città, e una pesante sconfitta per noi. E' davvero inaccettabile che gli sforzi, la passione e la buona fede di tanti Soci e Attivisti vengano messi in ombra dalla scorrettezza di un giornaletto web in cerca di qualche click a buon mercato.
Rolando Cervi
WWF Parma
Federico Pizzarotti: "Ho fatto tutto ciò che era possibile fare con i poteri di un Sindaco."
Parma 28 agosto 2013 (20,00) --
"Oggi a Parma viviamo un momento particolare della nostra storia. Un evento che tutte le forze politiche, meno una, hanno fortemente sostenuto, e alla fine, dopo un lungo iter durato quasi un decennio, sono riuscite ad ottenere. Stiamo parlando dell'accensione dell'Inceneritore di Ugozzolo, l'ottavo in Emilia Romagna, che ha cominciato a funzionare a pochi chilometri dal centro storico.
Se oggi sono qui a comunicare un evento di questa portata, è perché per anni a Parma si è combattuta una battaglia politica ed etica che ha smosso le coscienze di molti - chi pro e chi contro – suscitando una discussione che dal livello locale ha finito per assumere un'importanza nazionale.
Questo, in sintesi, dal 2006 ad oggi ha significato l'Inceneritore di Ugozzolo.
E noi, come Movimento 5 Stelle, non ci siamo sottratti alla discussione, ma anzi ne abbiamo preso parte consapevoli. E alla fine della corsa abbiamo avuto ragione, ma al tempo stesso registriamo una grande delusione. Abbiamo avuto ragione perché oggi l'Emilia Romagna, dopo aver attivato 8 inceneritori nel cuore della Pianura Padana, si è detta pronta a invertire la rotta, e seguire il percorso ambientalista tracciato dall'Europa. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire.
Ma ci rammarichiamo perché l'Inceneritore di Parma non siamo riusciti a fermarlo. Si può dire quello che si vuole, perché in democrazia è libero il campo per ogni opinione politica: ma in campagna elettorale ci siamo dichiarati contrari - e questo è giusto dirlo - e abbiamo promesso di fare il possibile per arrivare ad un risultato che ci soddisfacesse. Per quel che mi riguarda, l'onestà nella battaglia politica che ho portato avanti, convinto di aver impegnato tutte le energie possibili e spendibili - le stesse che utilizzo per ogni azione politica intrapresa - mi portano oggi a parlarne a viso aperto, senza problemi e con assoluta onestà intellettuale.
Ho fatto tutto ciò che era possibile fare con i poteri di un Sindaco.
Come Amministrazione abbiamo portato alla luce un iter di costruzione dell'inceneritore a tratti poco chiaro, per certi aspetti davvero oscuro, rischiarando questioni di cui un domani si prenderà carico la Magistratura, se già non lo ha fatto. Come Amministrazione di Parma abbiamo lavorato con serietà, chiedendo e pretendendo il rispetto integrale di quelle che erano le normative di legge.
Ora guardiamo avanti, perché il declino di queste strutture è già iniziato, ed è iniziato proprio nell'anno in cui le forze politiche che lo hanno voluto, centrosinistra e centrodestra, ne festeggiano l'apertura, quasi fosse una nostra sconfitta, e non loro. Esultano nel loro interesse, dimenticandosi, e senza vergogna, di aver negato un referendum sull'Inceneritore richiesto da una cospicua parte della città.
Oggi il dibattito politico sull'Inceneritore ha bisogno di evolversi e smetterla di stagnare su quello che è stato detto in campagna elettorale. Purtroppo partiti e movimenti civici sono rimasti col pensiero a maggio 2012, mentre oggi c'è bisogno di guardare al futuro: perché pur importante che sia la lotta, non rappresenta comunque l'unico punto del nostro programma.
Sull'Ambiente, poi, non torneremo indietro ne' cambieremo posizione: è aumentata la raccolta differenziata in centro storico, è aumentata a livello generale su tutto il territorio del Comune di Parma; continuerà ad aumentare, e per questo diminuiranno per tutti i costi diretti a carico dei cittadini, quelli, per intenderci, delle bollette. Parleremo con Iren per arrivare a soluzioni condivise, di beneficio economico ed ambientale per la città. Siamo a lavoro per un nuovo piano di viabilità urbana, mai nemmeno discusso negli ultimi dieci anni. Lavoriamo e continueremo a lavorare.
Mi auguro che dell'Inceneritore, e degli inceneritori in generale, se ne continui a parlare, ponendo la riflessione su quello che è stato e su quello che sarà la nostra nuova politica.
Informate su chi lo ha voluto, su chi ha scelto di spendere più di 200 milioni per la sua realizzazione; su chi lo porterà ad essere mirino dei rifiuti delle altre Province emiliane; su chi ieri si sfregava le mani per la sua costruzione e oggi lo rinnega. E poi su chi lo ha contrastato e chi ha provato a fermarlo, con le armi della legge e col pensiero rivolto al nostro futuro."
(tratto da Facebook di Federico Pizzarotti)