E-commerce. Il presidente Bonaccini incontra a Pechino i vertici del grande portale cinese Jd.com. I rappresentanti del colosso commerciale (260 milioni di utenti) sono stati invitati in Emilia-Romagna per incontrare imprese, associazioni e istituzioni
Bologna - Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha incontrato, lo scorso 25 novembre, a Pechino presso la sede dell'ambasciata d'Italia in Cina, Jerome Ma, vice presidente di Jd.com, colosso di e-commerce del Paese asiatico e il più grande dettagliante cinese di 'business to consumer', attivo anche sul mercato europeo.
Jd.com conta attualmente 260 milioni di utenti attivi e un fatturato di 15 miliardi di dollari, caratterizzandosi per la rigidissima selezione dei prodotti in vendita, puntando a mantenere il primato dell'alta qualità sul mercato dell'e-commerce cinese.
Il presidente Bonaccini, che all'incontro era accompagnato dall'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli, ha invitato i vertici di Jd.com a venire in visita in Emilia-Romagna per poter incontrare imprese, associazioni di categoria e istituzioni.
Impennata dei falsi e-shop e vetrine online. Tra i metodi più utilizzati dai cybercriminali per estorcere o sottrarre denaro e dati delle carte di credito
Una vera e propria esplosione della cybercriminalità economica si è verificata nei primi otto mesi dell'anno in corso, così come evidenziato dalle forze di polizia o organizzazioni e società europee che si occupano di sicurezza del web.
Sono migliaia gli indirizzi di shop e vetrine online registrati e poi soppressi perché truffaldini. Soltanto nel mese di agosto la fondazione elvetica Switch ha cancellato ben 4.500 siti fraudolenti registrati sotto il dominio ".ch", contro i 700 dell'anno scorso. Quindi, anche i domini svizzeri identificati con il suffisso ".ch, un tempo ritenuti garanzia di sicurezza, non lo sono più e questo vale per i tanti italiani che tentano di acquistare prodotti o servizi online.
Così come raccomandato dalla fondazione svizzera, anche Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", invita a prestare particolare attenzione quando online si trovano delle offerte straordinariamente convenienti.
È possibile riconoscere l'affidabilità di un sito da alcuni segnali nella fase del pagamento, tra cui la presenza del prefisso "https://" al posto di "http://". Spesso i criminali utilizzano degli indirizzi appartenenti a dei siti legittimi, ma che sono stati soppressi. E bene, inoltre, che i siti web ritenuti fraudolenti vadano segnalati prontamente alla Polizia Postale per evitare che altri ignari cittadini vi incappino.
Sul sito istituzionale https://www.denunceviaweb.poliziadistato.it/polposta/wfintro.aspx è possibile compilare l'apposito formulario seguendone le relative istruzioni. E se in ogni caso abbiate subìto la sottrazione dei vostri dati sensibili o di denaro, potrete contattare per assistenza la nostra associazione agli indirizzi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il colosso di Jeff Bezos punta a lanciare una serie di prodotti conservati grazie ad una tecnologia militare
Affondo sul mercato alimentare di Amazon. Il colosso di Jeff Bezos lancia una nuova serie di prodotti pronti che non richiedono di essere surgelati. Il gruppo statunitense, forte dell'acquisizione di Whole Foods, potrebbe iniziare a consegnare i nuovi articoli già il prossimo anno e ha già avviato trattative in questo senso. I test sono in corso e sono basati sulla tecnologia all'avanguardia sviluppata inizialmente per l'esercito americano.
La procedura di riferimento, riferisce Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è la Microwave assisted thermal sterilization (MATS) e consente di non doversi preoccupare della loro refrigerazione. Il cibo pronto, infatti, è confezionato con acqua pressurizzata ed è sufficiente scaldarlo nel forno a microonde per alcuni minuti per uccidere i batteri.
Questa soluzione consente, quindi, agli alimenti di mantenere il loro naturale gusto anche se restano sugli scaffali a lungo.
In provincia di Reggio Emilia i portalettere fanno correre il commercio elettronico. Dall'inizio dell'anno recapitati oltre 300mila pacchi derivanti da acquisti on line
Reggio Emilia, 17 agosto 2017 - Nei primi sei mesi dell'anno i volumi di pacchi consegnati attraverso la rete dei portalettere e del corriere espresso del Gruppo (SDA) sono arrivati a toccare nel Reggiano, il numero di oltre 300mila da ordini effettuati su Internet.
Il successo registrato in questi primi mesi dell'anno è legato alla capillarità del servizio di recapito di Poste Italiane disponibile per i grandi e piccoli merchant delle vendite on line. Di fatto la figura storica del portalettere, punto di riferimento insostituibile per le comunità locali sta cambiando il proprio ruolo di pari passo alle nuove abitudini di consumo.
Dotato di palmare, Pos e stampante, il postino telematico versione 2.0, viaggia equipaggiato di una vera e propria piattaforma tecnologica che garantisce sicurezza ed efficienza nel processo di recapito.
Poste Italiane sta innovando e investendo in mezzi e persone introducendo nuovi macchinari per lo smistamento dei pacchi, in particolare quelli internazionali, migliorando i sistemi di tracciatura per assicurare un monitoraggio puntuale e accurato delle spedizioni. In alternativa al recapito a casa, i pacchi si possono ritirare in 82 uffici postali della provincia di Reggio Emilia.
Poste Italiane sta affrontando una grande riorganizzazione per conciliare la sostenibilità del business con la qualità del recapito. Venticinque milioni di pacchi sono già stati consegnati nei primi sei mesi del 2017, di cui oltre 2 milioni e 400mila in Emilia Romagna, con l'obiettivo di superare i 50 milioni entro la fine dell'anno.