Tragico episodio mentre l'uomo stava prendendo parte ad un picchetto indetto dal sindacato Usb. Il cordoglio della Regione Emilia-Romagna. Gli assessori Costi e Bianchi: "Chiediamo vengano accertate le responsabilità. Preoccupati per il rischio che si creino situazioni di tensione, l'appello è che si assuma tutti un forte e coerente atteggiamento di responsabilità sociale".
Piacenza, 15 settembre 2016
Abd Elsalam Ahmed Eldanf, 53 anni 5 figli, operaio presso il magazzino Gls di Piacenza è stato ucciso nella tarda serata di ieri da un camion lanciato contro il picchetto.
Il tragico episodio è avvenuto verso la mezzanotte mentre l'uomo stava prendendo parte al picchetto indetto dal sindacato Usb, all'esterno dell'azienda logistica sita in via Riva a Montale, alla presenza degli agenti di Polizia presenti per motivi di ordine pubblico.
L'autista del camion è poi fuggito dal linciaggio degli altri operai prima di essere fermato dagli agenti. A nulla sono valsi i soccorsi, l'uomo è deceduto sul posto.
Il cordoglio della Regione Emilia-Romagna
"Esprimiamo profondo cordoglio per la scomparsa di una persona che stava tutelando il proprio e l'altrui posto di lavoro. Le dinamiche saranno accertate dalle autorità competenti e chiediamo vengano accertate le responsabilità, ma non nascondiamo la preoccupazione per il rischio che si creino situazioni di tensione che possano sfuggire alle civili relazioni che sempre devono esserci nei casi di vertenze aziendali, anche nelle più difficili". Queste le parole degli assessori regionali Palma Costi (Attività produttive) e Patrizio Bianchi (Lavoro) a fronte del drammatico decesso dell'operaio.
"Come Regione- sottolineano i due assessori- operiamo affinché prevalga sempre il senso di responsabilità di ogni parte in causa, e continueremo a farlo. Il nostro appello è che si assuma tutti un forte e coerente atteggiamento di responsabilità sociale, perché nessuna ragione può mai portare alla perdita di vite umane".
Il sindacato ha indetto scioperi e manifestazioni in tutto il Paese
La Usb ha dichiarato lo sciopero immediato di tutto il settore della logistica a livello nazionale dalle 05 di oggi 15 settembre alle 05 del 16 settembre. In tutte le principali città italiane si stanno svolgendo presidi di protesta presso gli Uffici del Governo. A Roma alle ore 15 si terrà una Mobilitazione sotto gli uffici del Ministro del Lavoro in Via Veneto dove USB chiede di incontrare il Ministro Poletti. Sabato 17 ore 12 si terrà la manifestazione a Piacenza.
I 29 volontari di Auser che, grazie alla convenzione con il Comune, da giovedì 15 settembre, muniti di pettorina arancione, paletta e fischietto presidieranno 16 scuole cittadine.
Parma, 9 settembre 2016
Tutto è pronto per il nuovo anno scolastico e ad assistere i bambini all'ingresso delle scuole per garantire la sicurezza non potevano mancare i nonni vigili.Sono 29 i volontari di Auser che, grazie alla convenzione con il Comune, da giovedì 15 settembre, muniti di pettorina arancione, paletta e fischietto presidieranno 16 scuole cittadine, con modalità analoghe a quelle dello scorso anno scolastico.
Gli ultimi dettagli sono stati messi a punto oggi in Municipio, in un incontro con la Polizia Municpale, che coordina l'attività, alla presenza dell'assessore alla sicurezza Cristiano Casa.
Insieme al comandante Gaetano Noè e al presidente di AUSER Arnaldo Ziveri, sono intervenuti il commissario Emma Monguidi e l'ispettore capo Massimo Marchinetti.
"Il vostro contributo è importante - ha affermato l'assessore Cristiano Casa nell'augurare buon lavoro ai volontari della vigilanza - perchè si tratta di un'attività volontaria preziosa spesa al servizio della città, e perchè ci consente di utilizzare in altri compiti gli agenti di polizia municipale. Dobbiamo essere grati a persone come voi che si spendono per la comunità".
Viene quindi garantita la continuità del servizio, ma c'è anche la prospettiva di un ampliamento, legato al reperimento di nuovi volontari: l'Auser li sta attivamente cercando per ampliare i servizi svolti in accordo con il Comune per svariate attività, a cominciare, appunto, dalla vigilanza all'ingresso e all'uscita dei ragazzi in altre scuole cittadine.
Gli interessati possono rivolgersi presso la sede AUSER in via La Spezia 156, tel. 0521 295006.
Il giovane è stato notato da un guardia giurata aggirarsi con un tubo di ferro. Si è poi opposto al controllo degli operatori di Polizia dando in escandescenza, inveendo e sferzando pugni e calci.
Modena, 8 settembre 2016
Intorno alle ore 3.00 di oggi una chiamata al 113 da parte di una guardia giurata segnalava nei pressi della tabaccheria "Tabarelli" di via Ganaceto, dove era appena scattato l'allarme, un individuo che si aggirava tra le auto in sosta, tenendo in mano un tubo in ferro. Grazie alle precise indicazioni fornite dall'uomo che teneva aggiornata costantemente la sala operativa sugli spostamenti del ragazzo, gli agenti sono riusciti ad individuarlo e bloccarlo in Piazza Matteotti all'angolo con la scalinata di Via Taglio.
Il giovane, in evidente stato di ebbrezza alcolica, fatto per cui è stato successivamente sanzionato, si è opposto al controllo degli operatori di Polizia dando in escandescenza, inveendo e sferzando pugni e calci al loro indirizzo. Tale atteggiamento violento ha cagionato traumi ad uno degli agenti, giudicati guaribili in 15 giorni.
Z.V. è stato accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti e ivi trattenuto in stato di arresto presso le celle di sicurezza, come disposto dal magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo. Il tubo in ferro è stato sottoposto a sequestro e il soggetto è stato altresì denunciato in stato di libertà per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
L'uomo, un tunisino pregiudicato, regolare sul territorio nazionale, disoccupato e senza fissa dimora è stato denunciato in stato di libertà per i reati di Violenza, Minaccia e Resistenza a Pubblico Ufficiale e Rifiuto di farsi identificare.
Parma, 8 settembre 2016
Nella tarda serata di martedì una Volante della Questura di Parma è intervenuta presso un esercizio pubblico di Via Garibaldi per la presenza di un uomo molesto.
Giunti prontamente sul posto, gli agenti hanno trovato un uomo di origine nordafricane in forte stato d'ebbrezza che, dal racconto del titolare, si era presentato pochi minuti prima chiedendo da bere. Visto l'evidente stato di alterazione al rifiuto di servirgli da bere, di tutta risposta sono iniziate offese e minacce, terminate con dei pugni sul bancone di vetro. L' uomo è risultato essere un tunisino pregiudicato, regolare sul territorio nazionale, disoccupato e senza fissa dimora.
La Volante, intervenuta prontamente sul posto, dopo vari tentativi di ricondurlo alla calma, non ottenendo alcuna collaborazione da parte dell'avventore molesto che, al contrario, ha continuato con un comportamento violento anche nei confronti degli stessi Agenti, rifiutandosi altresì di farsi identificare sul posto, ha proceduto ad allontanare l'uomo dall'esercizio commerciale e ad accompagnarlo in Questura, dove è stato compiutamente identificato e denunciato in stato di libertà per i reati di Violenza, Minaccia e Resistenza a Pubblico Ufficiale e Rifiuto di farsi identificare.
Morte inaspettata del feto nell'unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Un evento imprevedibile a fronte di una gravidanza decorsa regolarmente e un normale travaglio di parto.
Parma, 7 settembre 2016
Un caso di morte inaspettata del feto si è verificato alle 5 di ieri mattina nell'unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell'Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma. Lo rende noto l'Azienda USL che informa che la signora, con un decorso di gravidanza regolare e un travaglio di parto normale, è stata monitorata e assistita da personale ostetrico e ginecologico oltre che da un neonatologo, intervenuto prontamente al momento del parto.
"Sono attualmente in corso - spiega Tiziana Frusca, direttore dell'unità operativa - tutti gli accertamenti sulle eventuali cause di un evento così improvviso e inaspettato"
L'Azienda Ospedaliero-Universitaria, informate le autorità competenti, desidera esprimere vicinanza alla famiglia e a tutti gli operatori dell'équipe.
La Direzione dell'Azienda USL informa che è stato diagnosticato un caso di Dengue in una persona residente a Reggio Emilia, recentemente rientrata dalla Thailandia, area in cui questa malattia è endemica.
Reggio Emilia, 6 settembre 2016
Le condizioni di salute della persona ricoverata per fortuna non destano preoccupazione, fa sapere l'Azienda Usl di Reggio Emilia.
Sono immediatamente stati attivati, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, i protocolli del caso che contemplano l'effettuazione, in un'area corrispondente al luogo di permanenza del caso segnalato, di una serie ripetuta di disinfestazioni contro la zanzara tigre, sia in area pubblica sia privata, con modalità "porta a porta", per abbattere la popolazione di zanzare presenti nell'area dove la persona ha soggiornato al rientro dal viaggio.
La febbre di Dengue è una malattia virale trasmessa attraverso la puntura di zanzara e caratterizzata da febbre alta, forti dolori articolari e muscolari, dolore retrorbitario e rash cutaneo.
Si ricorda che la zanzara tigre è l'unico vettore di questa patologia: la febbre di Dengue, infatti, non si trasmette direttamente da uomo a uomo ma solamente attraverso la puntura di una zanzara infetta.
Ogni anno, visto il grande numero di viaggiatori in aree in cui la malattia è ormai diffusa, si registrano alcuni casi in Italia e anche nella nostra regione, in persone al rientro da viaggi all'estero. Non vi è, al momento, nessun altro caso sospetto e non sussiste alcun allarme sanitario.
Per maggiori informazioni sugli interventi messi in atto dalla Regione Emilia-Romagna per la protezione nei confronti delle zanzare invasive: www.zanzaratigreonline.it
Sono 46 da inizio anno i minori stranieri non accompagnati giunti a Modena. Nell'ultima settimana sono aumentati gli arrivi. Ritenuti dalla legge in stato di abbandono, è il Comune, attraverso i Servizi sociali, a doversene occupare.
Modena, 12 agosto 2016
Dall'inizio dell'anno sono 46 i minori stranieri non accompagnati giunti a Modena, lo rende noto il Comune. Ben 9 nell'ultima settimana: un dato, quest'ultimo, che se non è ancora ritenuto preoccupante, costituisce però un campanello di allarme per il Comune stesso. I minori stranieri non accompagnati sono infatti ritenuti dalla legge in stato di abbandono; il Comune è quindi obbligato a collocarli in un luogo protetto ed è chiamato ad assumerne, nella figura del sindaco, la funzione di tutore.
Sono attualmente 1141 i profughi e richiedenti asilo accolti sul territorio della provincia; di questi 677 sono a Modena e i restanti negli altri comuni ad esclusione di quelli della Bassa terremotata.
Numeri che già nei giorni scorsi hanno fatto dire al sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli "che nel territorio modenese e nella città di Modena in particolare, siamo al limite delle possibilità di accoglienza". Il sindaco ha anche scritto al ministro Angelino Alfano per chiedere "maggior equilibrio a livello nazionale e regionale delle quote di assegnazione".
Oltre a 677 profughi di Mare Nostrum, Modena ne accoglie altri 65 all'interno dello Sprar finanziato dal Ministero e gestito direttamente dal Comune e 113 minori non accompagnati per i quali i Servizi sociali hanno attivato progetti assistenziali ed educativi specifici. Di questi, 84 sono accolti in comunità e 29 in famiglie affidatarie. Tra loro, i 46 giunti dall'inizio del 2016 sono in gran parte ragazzi già 17enni e provengono principalmente da Pakistan, Marocco, Bangladesh e Albania. Gambia e Bangladesh sono i paesi d'origine degli ultimi 9 arrivati che i Servizi sociali hanno già collocato in strutture per minori. Se è infatti la Prefettura a occuparsi direttamente della gestione dell'accoglienza di profughi e richiedenti asilo adulti che arrivano dall'Hub di Bologna, è invece il Comune che si deve prendere cura dei minori, per ciascuno dei quali il Ministero dell'Interno eroga un contributo a parziale copertura dei costi.
Quando un minorenne extracomunitario risulta "non accompagnato", sul territorio vengono attivati sia Servizi sociali che Polizia municipale. La Municipale si occupa dell'identificazione e della raccolta dei dati che verranno inviati alla Questura. Il Servizio sociale educativo attiva invece un mediatore culturale nel più breve tempo possibile e individua la collocazione più adatta al minore, a seconda anche dell'età, del paese d'origine e delle condizioni psicofisiche in cui si trova. Il minore viene dunque affidato alla comunità o alla famiglia attraverso un verbale di affidamento trasmesso anche al Tribunale per i minorenni di Bologna.
La Polizia Stradale di Modena ha recuperato il volatile in fin di vita su una corsia di marcia, sull'autostrada A1 all'altezza del casello di Modena Nord.
Modena, 11 agosto 2016
Nelle prime ore di ieri mattina una pattuglia della Sottosezione Modena-Nord della Polizia Stradale percorrendo l'autostrada A1 all'altezza del casello di Modena Nord, ha avvistato, nonostante la scarsa visibilità dovuta all'orario, un esemplare di gufo adagiato sulla prima corsia di marcia.
Il volatile, immediatamente soccorso dagli Agenti anche per evitarne un sicuro investimento, pur non ferito in maniera evidente, appariva in precarie condizioni di salute, immobile e quasi incosciente. Una volta al sicuro, l'animale è stato consegnato al personale del Centro Fauna "Il Pettirosso" di Modena.
Due giovani si sono introdotti all'interno del veicolo mentre la famiglia di turisti dormiva. Intercettati, sono stati immediatamente bloccati dalla Polizia Stradale.
Modena, 11 agosto 2016
I due giovani si sono introdotti nel cuore delle notte all'interno del veicolo mentre i proprietari stavano dormendo, ma sono stati fermati grazie ad un automobilista di passaggio che ha avvertito le forse dell'ordine. E' successo intorno alle ore 3.00 di ieri mattina. Una pattuglia della Sottosezione Modena Nord della Polizia Stradale, unitamente a personale della Sottosezione Bologna Sud, ha intercettato, presso l'area di parcheggio denominata "Castelfranco Ovest", un'autovettura Mercedes Classe A di colore grigio a bordo della quale viaggiavano due persone che, come da segnalazione, poco prima con tutta probabilità avevano consumato un furto ai danni di un camper in sosta presso l'area di servizio Secchia Ovest.
Una volta fermata l'autovettura, sono stati identificati gli occupanti, tale H.D., nato a Piove di Sacco (PD), classe 1997, e una minorenne, entrambi con precedenti di Polizia. All'interno del veicolo sono state rinvenute una asta telescopica (afferra oggetti), due torce ed il biglietto di ingresso presso il Casello di Parma, oltre a denaro in contanti pari a € 585,00 nascosto all'interno del tunnel centrale del cambio.
Da successivi e più accurati controlli si è risaliti ai proprietari dell'autocaravan, una famiglia tedesca in vacanza in Italia, derubata mentre dormiva all'interno dello stesso veicolo.
H.D. è stato, pertanto, tratto in arresto per il reato di furto consumato in concorso e verrà processato con rito direttissimo nella giornata di oggi, mentre la minorenne è stata denunciata in stato di libertà per il medesimo reato e riaffidata ai famigliari. La refurtiva recuperata è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.
Gli agenti hanno trovato la coltivazione in un giardino, dove il proprietario era in vacanza e il cane disturbava i vicini. Denunciato quarantatreenne operaio residente il via Traversetolo.
Parma, 10 agosto 2016
Coltivava marijuana in giardino e sul balcone, se ne è andato tranquillamente in vacanza con la famiglia e ha lasciato le chiavi di casa ad un ragazzo sedicenne, con l'incombenza di innaffiare le "preziose piantine", confuse insieme ad altre più innocue coltivazioni e di accudire adeguatamente il cane.
Ma qualcosa non ha funzionato per il quarantatreenne operaio residente il via Traversetolo: lo hanno tradito il cane che abbaiava e una vicina disturbata, che lo ha ritenuto abbandonato, segnalando il fatto alla Polizia Municipale.
Gli agenti di via del Taglio, intervenuti lunedì in seguito alla segnalazione, per verificare la situazione dell'animale, hanno riscontrato che il realtà il cane era adeguatamente accudito dal sedicenne che se ne è preso cura su espresso incarico del proprietario, ma hanno anche notato che nel giardino di proprietà dell'uomo in via Traversetolo, insieme ai pomodori e altri ortaggi, si trovavano alcune piante di marijuana di diverse specie e dimensioni, la cui coltivazione è severamente vietata dalla legge.
A seguito di questa scoperta, le indagini sono proseguite sotto le indicazioni dell'autorità giudiziaria: è stata disposta la perquisizione dell'immobile e sono stati rinvenuti altri vasi di cannabis sul balcone di casa, oltre a semi e foglie di sostanza già trattata e pronta per l'uso.
L'uomo, denunciato all'autorità giudiziaria, è stato tempestivamente avvisato e ora rischia una pesante condanna. Infatti il reato di "coltivazione non autorizzata di vegetali per produzione di sostanze stupefacenti" (articolo 73 comma 1 del DPR 309/1990) prevede dai sei mesi ai quattro anni di reclusione, oltre ad una multa da 1.000 a 10.000 euro.