Sabato 19 e domenica 20 Settembre degustazioni e acquisti negli stand delle cantine in compagnia di specialità gastronomiche e street food di qualità
L'emergenza covid non è terminata e le recrudescenze del fenomeno che si stanno riscontrando in alcune parti del paese confermano la bontà della scelta dell'amministrazione comunale di Parma di mantenere alta la guardia sul fenomeno.
L'Assessorato al Commercio del Comune di Parma ha emesso un avviso pubblico grazie al quale verrà selezionato un progetto di promozione degli stessi prodotti alimentari, da svilupparsi in piazza Ghiaia in nove diverse giornate del giovedì da maggio a luglio 2014 -
Parma, 19 aprile 2014 -
Dopo le ultime manifestazioni accolte in Piazza Ghiaia ora è la volta del mercato alimentare. Il nuovo bando del Comune giunge nell'ottica di promuovere i prodotti alimentari del territorio parmense e di valorizzare il comparto della Ghiaia facendolo tornare ad essere un punto di riferimento per il commercio della città, l'Assessorato al Commercio del Comune di Parma ha emesso un avviso pubblico grazie al quale verrà selezionato un progetto di promozione degli stessi prodotti alimentari, da svilupparsi in piazza Ghiaia in nove diverse giornate del giovedì da maggio a luglio 2014.
"Con questa proposta – ha affermato l'assessore Cristiano Casa – il Comune intende porre le basi per il rilancio di un comparto vitale del commercio cittadini all'insegna delle sue migliori tradizioni. Puntiamo ad avere almeno una trentina di banchi e soprattutto a poter scegliere fra progetti di qualità, che possano servire da lancio per rendere stabile questo tipo di manifestazioni. I mercato si svolgerà utilizzando 9 delle 25 giornate in cui la Piazza è a disposizione del Comune. Quindi è un'opportunità che speriamo i nostri operatori commerciali siano in grado di cogliere e sfruttare la meglio".
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate in Comune entro le ore 17 del prossimo 7 maggio e dovranno incentrarsi su un progetto in cui siano sviluppati la selezione degli operatori, l'organizzazione e la gestione della manifestazione, la realizzazione di attività di promozione e di divulgazione della manifestazione e la realizzazione di attività di animazione. L'attività di vendita e l'eventuale consumo sul posto dei prodotti alimentari parmensi, ovvero prodotti e trasformati nell'ambito del territorio della Provincia di Parma, potrà avvenire da parte di operatori commerciali, artigianali e imprenditori agricoli che hanno sede legale e operativa nel territorio della Provincia di Parma.
L'obiettivo principale è quello di accrescere la consapevolezza delle potenzialità e della fruibilità del territorio per contribuire allo sviluppo economico.
La manifestazione oggetto del progetto vincitore avrà luogo in piazza Ghiaia, nello spazio coperto all'aperto, dove dovranno essere realizzate una zona adibita alla commercializzazione dei prodotti alimentari, in cui saranno inseriti almeno 30 posteggi commerciali, e nella quale siano ben separate le aree riservate ai commercianti dagli imprenditori agricoli e dagli artigiani, e una zona adibita alle attività ludiche, ricreative e socio-culturali.
Il periodo di svolgimento va da maggio a luglio 2014; i mercati si svolgeranno settimanalmente al giovedì, ed in particolare il: 15, 22 e 29 maggio, il 5,12, 19 e 26 giugno, e il 3 e10 luglio 2014.
Lo sviluppo progettuale costituirà la sperimentazione di una forma di mercato alimentare da ipotizzare in futuro in piazza Ghiaia, quindi si auspica che tale sperimentazione metta in evidenza la potenzialità della continuità del progetto nel tempo.
(Fonte: Comune di Parma)
Parma, 29 agosto 2013 -
Ogni venerdì in Piazza Ghiaia dalle 9 alle 19 una ricca esposizione delle creazioni di artigiani e hobbisti -
Dopo il ritorno della "Fiera del Vintage e cose d' altri tempi", domani in Ghiaia sarà la volta della Fiera settimanale dedicata all'artigianato artistico e hobbistico di qualità. Ogni venerdì, dalle 9 alle 19, lo storico spazio commerciale di Parma ospiterà un'esposizione variegata e curiosa di oggettistica, idee regalo, fiori e piante, bigiotteria, accessori, cosmetici naturali, pelletteria, con prodotti realizzati da mani esperte e sapienti.
Il primo appuntamento del cartellone autunnale della "Fiera settimanale dell'Artigianato" è per domani, venerdì 30 agosto, con lo spazio dedicato all' handmade e alla creatività artistica. I visitatori potranno così ritornare a passeggiare sotto la grande copertura di piazza Ghiaia alla ricerca dell'oggetto particolare e originale, fra cuscini e tende ricamati a mano, dipinti, oggetti realizzati con materiali riciclati, gioielli in pietra dura, sciarpe e cappelli, essenze naturali, ecc...
La "Fiera settimanale dell'Artigianato", promossa da PromoGhiaia e organizzata dall'agenzia Bi&Bi comunicazione, vuole essere un omaggio alla creatività del fai da te, capace di rendere ogni oggetto unico, ben lontana dalle produzioni industriali sempre più standardizzate. Un'ulteriore conferma, dopo il mercatino settimanale del Vintage, per rivitalizzare la grande piazza del centro storico della nostra città.
(Fonte: ufficio stampa Bi&Bi comunicazione)
Parma, 28 agosto 2013 -
Riparte l' appuntamento del martedì con la "Fiera del vintage e dell' antiquariato" in Piazza Ghiaia -
"Fra tutti gli oggetti i più cari
Sono per me quelli usati.
Storti agli orli e ammaccati, i recipienti di rame,
I coltelli e forchette che hanno di legno i manici,
Lucidi per tante mani; simili forme
Mi paiono di tutte le più nobili..."
Tretto da "Fra tutti gli oggetti" di Bertolt Brecht
Nella tanto discussa Piazza Ghiaia riparte dopo la pausa estiva la "Fiera del vintage e dell'antiquariato" promossa da PromoGhiaia e organizzata dall' agenzia Bi&Bi comunicazione. Un appuntamento che anima a cadenza regolare, ogni martedì, il centro cittadino creando un punto di ritrovo per tutti i curiosi e appassionati di vintage. Oltre 50 espositori, provenienti dal Centro e Nord Italia propongono oggetti retrò di tutti i tipi, dall' accessorio giusto per dare personalità al proprio stile, come un occhialone da sole anni '50, ai bijoux artigianali, che prendono posto accanto a vinili, libri, pezzi da collezione, bobine d'epoca, oggetti di design e antiquariato. Una proposta variegata di oggetti di qualità, impreziosita dal fascino del passato che li lega, pezzi unici e introvabili ma ancora attuali e alla moda. Oggetti che come citano i versi di Bertold Brech "si fanno
preziosi perché tante volte apprezzati" e portano con sè il valore del tempo.
Un primo giorno dopo la pausa estiva, quello di ieri, che parte con segno positivo, di cui si mostrano entusiasti sia Danilo Bacchi responsabile dell' agenzia Bi&Bi che il Direttore di PromoGhiaia Filippo Mori. Quest' ultimo, incontrato nel pomeriggio, ha sottolineato come il successo dell' evento sia riscontrabile sia nelle continue richieste di partecipazione di nuovi espositori provenienti da gran parte d' Italia, che nella continuità di coloro che ritornano, ravvisando in questa fiera un appuntamento unico nel suo genere per l'importanza data all'evento proprio dalla cadenza settimanale. E non ultima nota positiva che richiama volentieri gli espositori, la posizione e la copertura, che caratterizza la location e protegge i banchi differenziando la Ghiaia dalle piazze abituali.
Appuntamenti fieristici settimanali, quello del martedì vintage e quello del venerdì dell' artigianato che rendono omaggio a ciò che rappresenta nell' immaginario collettivo dei parmigiani la ghiaia e al ricordo che rievoca alla memoria, di quando era fulcro del mercato e dell' aggregazione cittadina, con la volontà di fare sempre di più per riportarla davvero in auge. Un viaggio nel passato, alla ricerca di "piccoli tesori" perdendosi fra le bancarelle, dove girando tra vestiti griffati, valige e libri di una volta si possono trovare pezzi rari e da collezione. Hobbisty e commercianti, chi per pura passione chi per lavoro condividono lo spazio per il piacere di mostrare i propri oggetti del passato a cui vogliono dare una seconda possibilità. Oggetti amati e apprezzati che racchiudono un pezzo di storia; pronti per il passaggio di "testimone" a qualcuno che gli ridarà una seconda vita. Tra le bancarelle non solo oggetti usati, trova spazio anche la creatività di chi crea pezzi unici con materiale d' epoca, e ancora bottoni e passamanerie, stoffe e tappezzerie; una merceria vintage per chi ama riparare, confezionare o ritappezzare mantenendo intatta l' autenticità.
Pezzi di storia che rivivono tramite gli oggetti e si intrecciano a storie di persone diverse, disposte a mettersi in gioco. Un appuntamento che può dare una seconda piccola opportunità quando la crisi ha il sopravvento. Lo testimonia la Signora Cristina che dopo venticinque anni di attività è stata costretta a chiudere la sua videoteca e ora, grazie all'appuntamento in ghiaia ha "i suoi pensionati" che fanno un giro il martedì alla ricerca di vecchi film ormai fuori catalogo.
Molto si sta facendo, come dimostra la gente che passeggiava ieri tra i banchi rendendo viva la piazza e molto c'è ancora da fare. In primis serve la partecipazione dell' amministrazione comunale, come testimonia la voce corale degli espositori, per riportare sempre più in auge una piazza storica che i parmigiani amano e che ha ancora tanto da offrire.
di Giulio Bigliardi
Parma, 27 luglio 2013
Il più antico rinvenimento archeologico nel comune di Parma risale al 1847, oltre un secolo e mezzo fa. Da quel giorno ad oggi sono stati scoperti quasi 700 contesti archeologici e sono stati compiuti oltre 500 scavi archeologici, la maggioranza dei quali realizzati solamente dal 1990 in avanti. I più antichi tra questi rinvenimenti risalgono al Neolitico, circa 7000 anni fa, cioè ben 5000 anni prima della nascita di Cristo e oltre 2000 anni prima della costruzione delle grandi piramidi in Egitto.
Cosa rimane oggi di tutto questo?
Una storia appassionante. Una storia che getta le radici nel Neolitico, quando fioriscono i primi villaggi e quando i primi gruppi umani si insediano stabilmente nella pianura parmense, trasformandola e adattandola, poco alla volta, alle proprie esigenze. Da questo momento in poi la storia umana del territorio non conosce sosta: dai primi villaggi neolitici si passa ai grandi villaggi dell'Età del Rame, alle ricche terramare dell'Età del Bronzo e alla presenza etrusca, per giungere al dominio romano coronato dalla fondazione della colonia Parma, che segna per la città l'inizio del cammino storico che l'ha portata, attraverso alterne vicende, ad essere ciò che è oggi.
E' difficile raccontare in poche righe ciò che in decenni di lavoro gli archeologi hanno riportato alla luce. Altrettanto difficile è fare una selezione dei ritrovamenti archeologici più importanti o spettacolari: nel primo caso, poiché l'importanza è molto soggettiva e dipende dalla passioni, dalle inclinazioni, dalla formazione (e da tante altre cose) di chi deve giudicare; nel secondo caso, poiché la spettacolarità, intesa come sensazionalismo, meglio lasciarla ad una certa archeologia a cui i mezzi di divulgazione di massa ci hanno purtroppo abituato.
Per questi motivi qui troverete una classifica particolare, quella dei 5 ritrovamenti archeologici più rappresentativi dell'unicità della storia umana nel territorio parmense, quelli che lo hanno reso un punto di riferimento per l'archeologia nazionale e internazionale.
Eccoli qua, in ordine rigorosamente cronologico dal più antico al più recente.
A Vicofertile un scavo archeologico eseguito all'interno di un cantiere edile, ha riportatoalla lucei resti di un abitato e di una piccola necropoli, entrambi risalenti al V millennio a.C. (ca. 6000/7000 anni fa).
Nella necropoli erano presenti cinque sepolture: quattro uomini, un bambino e una donna di circa quarant'anni, quest'ultima posta al centro del gruppo. Nella sepoltura della donna è stato fatto un rinvenimento eccezionale, unico nel suo genere: si tratta di una statuetta femminile realizzata in ceramica, di ca. 20 cm di altezza e in buono stato di conservazione (solamente le gambe sono frammentate sotto il ginocchio). La statuetta, rinvenuta davanti al volto della defunta, raffigura una donna seduta, con il volto ovale, il naso prominente e la bocca segnata: è stata interpretata come un'immagine di dea in trono, probabilmente riconducibile alla "Signora della morte e della rinascita".
Si tratta di un ritrovamento straordinario, in quanto la presenza di statuine femminili nelle sepolture neolitiche è rarissima in Italia, mentre fuori dall'Italia gli unici confronti sono con le culture dell'Europa orientale e del Vicino Oriente.
(La statuetta è esposta presso il Museo Archeologico Nazionale di Parma. E' possibile vedere qualche immagine qui: http://www.archart.it/italia/Emilia-Romagna/provincia-Parma/Vicofertile-necropoli/index.html)
Nei pressi di Via Guidorossi, a partire dal 2007, gli archeologi hanno riportato alla luce un insediamento dell'Età del Rame, databile tra la fine del IV e l'inizio del III millennio a.C. (ca. 5000/6000 anni fa), costituito da strutture abitative eccezionali per numero e dimensioni.
Tra le strutture emerse durante gli scavi sono stati individuati almeno nove edifici rettangolari absidati, delimitati da grandi buche di palo ben allineate e da canalette di fondazione. Le dimensioni di questi edifici sono eccezionali per l'epoca: dai 4 ai 6,5 m di larghezza e dagli 11 ai 55 m di lunghezza. L'accesso è generalmente nel lato lungo settentrionale, mentre il focolare è posto nella zona absidale o all'estremità opposta. In relazione ad alcune di queste strutture sono state rivenute anche interessanti tracce di rituali di fondazione, costituiti da deposizioni di grandi ciottoli fluviali e di resti di animali in piccole fosse (tra i quali anche quelli di un cane).
Il sito di Via Guidorossi su Google Earth
A sud di Parma, durante i lavori per la costruzione del Centro Commerciale Eurosia, gli archeologi hanno scoperto una straordinaria testimonianza funeraria dell'antica Età del Bronzo: sono stati riportati alla luce otto piccoli tumuli funerari, organizzati attorno ad un tumulo principale del diametro di quasi venti metri.
Tutti i tumuli erano delimitati da una canaletta circolare, all'interno della quale si trovavano sepolture a inumazione accompagnate da deposizioni di vasi e resti di animali, e presentavano alla sommità una concentrazione di ciottoli che copriva una sepoltura o un cenotafio.
Si tratta di un rinvenimento estremamente raro, addirittura unico in Italia, e che trova confronti solo con l'Europa centrale e orientale.
(Guarda la presentazione della dr.ssa M. Bernabò Brea su YouTube: http://www.youtube.com/watch?v=DUDvZbf5SRQ)
La terramara scavata a più riprese sotto il centro storico di Parma, in un'area all'incirca compresa tra Stradello S. Girolamo e il cortile del Convento di Maria Luigia, è uno dei primi siti terramaricoli in cui vennero eseguiti scavi archeologici, nel lontano 1864 e nel 1907. Queste prime indagini portarono all'individuazione a 3 m di profondità di un doppio ordine di pali lunghi tra 2 e 6 m, molto numerosi e fitti tra loro.
Scavi più recenti, eseguiti circa quindici anni fa, hanno fornito nuovi dati: sono stati messi in luce ben 25 pali del diametro di 10-15 cm, in gran parte in quercia e olmo, e 4 travi poste di piatto. I pali attraversavano una serie di strati torbosi e molti avevano la punta infissa in un fango lacustre. In base a ciò, è verosimile che la terramara di Parma abbia avuto le caratteristiche di una vera e propria palafitta estesa in parte all'interno di una palude e in parte all'asciutto sulla sponda. I dati indicano che l'insediamento dovrebbe essersi sviluppato nella media età del Bronzo (XVI e XV sec. a.C. - ca. 3400/3500 anni fa) ed esser proseguito fino al Bronzo recente (XIII sec. a.C. - ca. 3300 anni fa). In quest'arco di tempo la terramara venne molto probabilmente riedificata, o almeno ristrutturata, più volte in alcune sue parti: da qui la particolarità della palificata che presentava un doppio, e forse anche triplo, ordine di pali.
Una fotografia dei primi scavi nella terramara di Parma
In occasione della realizzazione della nuova piazza (tralasciando per questa volta giudizi su di essa), durante i lavori per lo scavo dei piani interrati, sono venute alla luce testimonianze archeologiche di straordinaria importanza per la ricostruzione dell'antica colonia romana.Tra i 5 e gli 8,50 m di profondità gli archeologi hanno individuato fasi differenti, comprese tra l'Età Romana repubblicana e quella imperiale.
Alla fase repubblicana sono attribuibili una serie di pali lignei, ancora ben conservati, posti a 7 m di profondità, infissi verticalmente nel terreno a difesa della sponda destra del torrente Parma. Allo stesso periodo appartiene una grande buca, rinvenuta presso il margine sud-ovest della piazza, contenente migliaia di oggetti metallici: statuette, elementi decorativi e di abbigliamento, placchette iscritte e moltissime monete. Si tratta della testimonianza di un rito di passaggio che consisteva nel sacrificare alla divinità fluviale un obolo per garantirsi la buona sorte: le monete si datano a partire dalla fine del III secolo a.C. e arrivano fino alla prima età imperiale.
Questa buca rappresenta indubbiamente il più grande deposito monetale tra quelli fino ad ora recuperati in Emilia Romagna.
Statuetta di bronzo di divinità. Parma, piazza Ghiaia (I secolo a.C. – I secolo d.C.).
Voi cosa ne pensate? Li conoscevate? Avreste messo qualcos'altro in classifica?
Se volete saperne di più, fate un giro su ArcheoParma (www.archeologia.parma.it).