Una nota di CNA Pensionati per chiarire un controverso punto relativo all'aumento dell'assegno, che sarà automatico a partire dall'1 agosto. -
Modena, 15 giugno 2015 -
A fine maggio il Governo è intervenuto, a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale, a sbloccare, almeno parzialmente, la rivalutazione al costo della vita delle pensioni d'importo superiore ai 1.217 euro per gli anni 2012 e 2013. CNA Pensionati Modena ha accolto con favore la sentenza della Suprema Corte, mantenendo responsabilmente una posizione etica sulla questione nella consapevolezza che in questo momento socio-economico particolarmente delicato, occorra rispettare il principio dell'equilibrio di bilancio e di finanza pubblica. Fino alla definitiva approvazione, CNA Pensionati sarà impegnata, nei confronti del Governo affinché il decreto sia migliorato a maggiore tutela dei pensionati.
Il Decreto, infatti, potrà subito modifiche in sede parlamentare prima della sua definitiva conversione in legge dello Stato.
Il Decreto prevede un rimborso parziale attraverso un sistema a percentuale diversificato rispetto all'importo della pensione percepita:
Importo complessivo del trattamento Rivalutazione
Pensioni da € 1.443 a € 1.924 40%
Pensioni da € 1.925 a € 2.405 20%
Pensioni da € 2.406 a € 2.886 10%
Pensioni oltre € 2.886 Zero
Va precisato che non è necessaria la presentazione di alcuna domanda: l'Inps erogherà automaticamente l'importo previsto il 1° agosto di quest'anno.
CNA Pensionati Modena pertanto invita pertanto a non intraprendere azioni irrazionali in quanto inefficaci, sottoscrivendo domande o ricorsi che in questa fase rischiano di generare solo confusione e false illusioni.
CNA Pensionati Modena, insieme al Patronato EPASA, come sempre si adopererà per fornire tutto il supporto e l'assistenza possibili ai pensionati
(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)
A Reggio Emilia, tutti d'accordo: servono investimenti per creare opportunità e servizi agli iscritti alle casse professionali. Un sistema fiscale moderno non può essere penalizzante per chi genera pensioni di primo pilastro. No ad una "fiscalità di svantaggio"! A sorpresa, sì dei presenti all'accorpamento delle casse di nuova generazione -
Reggio Emilia, 3 marzo 2015 -
"Non c'è previdenza senza reddito e senza lavoro". La provocazione iniziale di Alberto Bergianti che per Profess@RE – il coordinamento degli Ordini e Collegi professionali di Reggio E. - ha introdotto il tema del convegno nazionale "Casse di previdenza professionali: verso quale domani", svoltosi a Reggio Emilia lo scorso 27 febbraio, è stato il leitmotiv che in varie sfaccettature ha accompagnato gli interventi dei numerosi e qualificati relatori davanti a molte centinaia di professionisti giunti da tutta Italia.
Il tema del lavoro è prioritario quando si parla di previdenza, esordisce l'on. Titti Di Salvo, vicepresidente della Commissione bicamerale di controllo, ed il modo per generarlo ed "uscire dalla crisi sono gli investimenti". Le casse di previdenza debbono investire, creando opportunità, in attività che garantiscano risultati certi e rendimenti. Ma, allo stesso tempo - prosegue Di Salvo - "non esiste una politica economica senza una politica fiscale", e "il primo problema che dobbiamo risolvere è l'eliminazione della duplicazione di imposta" a carico dei rendimenti e delle erogazioni pensionistiche che rappresenta un caso unico in Europa, oltre ad equiparare la tassazione degli utili delle casse a quella dei fondi pensione. Un'apertura, inattesa in tanta chiarezza, subito ripresa da AdEPP – l'associazione delle Casse private -, che spera nel raggiungimento di obiettivi da anni agognati.
Proprio l'auspicio di investimenti a favore dello sviluppo delle categorie professionali, sono stati sostenuti da Paola Muratorio - presidente Inarcassa e consigliere AdEPP - che, pur lamentando la scarsità dei progetti in Italia, cita i fondi già messi a disposizione dalle casse per la realizzazione di investimenti in infrastrutture e i fondi rotativi a favore dei professionisti, nonché dal Presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e segretario della Rete delle Professioni Tecniche (RPT) Andrea Sisti che – chiudendo il convegno - si chiede provocatoriamente "Chi mai dovrebbe credere ed investire nell'economia sviluppata dai professionisti e a favore dei professionisti, se non i professionisti stessi?".
Sempre Titti Di Salvo e Giuliano Cazzola, danno "fuoco alle polveri" auspicando l'accorpamento delle troppe Casse di previdenza ed una loro forte riduzione numerica.
Proposta accolta con resistenza dagli ospiti, fatto salvo una ampia e inattesa apertura dal presidente dell'Ordine dei Chimici Armando Zingales, categoria afferente ad EPAP la cassa pluricategoriale, e di Gianni Scozzai consigliere di amministrazione di EPPI, la cassa dei Periti Industriali, entrambi facenti parte degli Enti di nuova generazione, già ora molto omogenei.
Il convegno - moderato dal condirettore di Italia Oggi Marino Longoni – ha registrato le analisi del Senior Advisor di Censis Giuseppe Roma che rilevando un significativo calo dei redditi professionali, rammenta che la liquidità delle Casse di previdenza è in realtà un accantonamento per le pensioni future degli iscritti che deve essere tutelato e valorizzato, e i vivaci dibattiti con Roberto Orlandi, vicepresidente CUP, Fausto Amadasi presidente cassa Geometri, Giuseppe Scolaro, vicepresidente cassa Ragionieri, Mario Braga e Alessandro Maraschi di ENPAIA
Forte e comune preoccupazione per l'ormai consolidato sistema contributivo che genererà pensioni che saranno solo "integrative" non potendo per la loro limitatezza, garantire il precedente tenore di vita.
Tutti d'accordo dunque per potenziare i servizi complementari, assistenziali e di welfare per gli iscritti, ed assecondare le necessità dei contribuenti, di usufruire di "servizi in vita" per i professionisti e le loro famiglie.
Le proposte emerse avranno un seguito in parlamento, si congeda da Reggio Emilia l'on. Di Salvo, mentre Andre Sisti rilancia ad AdEPP e agli Ordini professionali la richiesta di una conferenza nazionale per costruire un "progetto per il paese".
Soddisfatti gli organizzatori che con Alberto Bergianti esprimono vivo compiacimento per quanto emerso nella giornata e per come l'occasione abbia fatto emergere posizioni di comune e grande convergenza e, per una volta, politica, casse previdenziali, ordini e collegi professionali, media e iscritti hanno "suonato la stessa musica".
Per Profess@RE sono intervenuti Francesco Spallanzanti, Salvatore De Franco, Maura Manghi. I saluti istituzionali per gli enti locali sono stati portati da Natalia Maramotti, per il comune di Reggio E., Giammaria Manghi per la provincia, Ottavia Soncini per la Regione Emilia Romagna. Tutti concordi nel riconoscere a Profess@RE – che ormai compie un decennio – una visione lungimirante ed attenta alle esigenze contingenti, avendo capacità di proiettarle in una visione nazionale.
In allegato scaricabile il documento con le tabelle
(Fonte: ufficio stampa Profess@RE)
Fisco e pensioni: se ne parlerà alla Festa dell'Unità di Castellarano mercoledì pomeriggio, nel corso di un incontro organizzato dallo Spi-Cgil dei distretti di Scandiano e Sassuolo. Tra i partecipanti, le segretarie di Reggio Emilia e Modena e l'onorevole Antonella Incerti. Cgil, Cisl e Uil ritengono che agendo sulla leva redistributiva si possano liberare capitali per contrastare la crisi produttiva.
Reggio Emilia, 4 agosto 2014 – di Ivan Rocchi
Fisco e previdenza saranno i temi al centro di un incontro organizzato per mercoledì 6 agosto dallo Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil. A partire dalle 16.30, alla Festa dell'Unità di Casalgrande presso il Parco Secchia, saranno presenti le segretarie generali Marzia Dall'Aglio (Reggio Emilia) e Luisa Zuffi (Modena). E con loro, per discutere di tasse e pensioni, ci sarà anche la parlamentare parmigiana Antonella Incerti (Pd), componente della Commissione Lavoro della Camera.
Cgil, Cisl e Uil hanno presentato un documento unitario con diverse proposte, tra le quali c'è la modifica della riforma Fornero sulle pensioni. "La riforma delle pensioni Monti-Fornero – si legge nel comunicato Spi-Cgil – è stata una gigantesca manovra finanziaria, che toglie circa 80 miliardi di euro al sistema previdenziale e ha creato pesanti ingiustizie nei confronti delle donne, dei giovani, dei lavoratori e degli stessi pensionati".
Secondo il sindacato dei pensionati, infatti, partendo da concreti interventi su pensioni e fisco si possono fare nuove politiche di sviluppo e di creazione del lavoro, salvaguardando nel contempo equità e coesione sociale. "La situazione economica del nostro Paese – si conclude il comunicato - è tuttora caratterizzata da una crisi che ha visto esplodere la disoccupazione e la messa a rischio del sistema produttivo, con la perdita del 25% delle imprese manifatturiere e dei servizi".