Accordo di garanzia a supporto delle piccole e medie imprese (PMI) e delle imprese a media capitalizzazione, nell'ambito dell'iniziativa "InnovFin-EU finance for innovators", finanziata dalla Commissione Europea. -
Parma, 3 giugno 2015
Il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), e Credito Emiliano S.p.A. (Credem) e CredemLeasing (CREDEM), assistiti da Finanziaria Internazionale, hanno firmato nei giorni scorsi un accordo di garanzia a supporto delle piccole e medie imprese (PMI) e delle imprese a media capitalizzazione, nell'ambito dell'iniziativa "InnovFin-EU finance for innovators", finanziata dalla Commissione Europea.
Il nuovo accordo, siglato nell'ambito del programma per la ricerca e l'innovazione dell'Unione Europea "Horizon 2020", permette a CREDEM di mettere a disposizione delle imprese italiane innovative un plafond di 220 milioni di euro di finanziamenti, erogabili nei prossimi due anni, garantiti al 50% dal FEI.
Commentando la firma, Carlos Moedas, Commissario Europeo per la Ricerca, la Scienza e l'Innovazione, ha dichiarato: "la crisi ha colpito duramente le piccole e medie imprese in Italia: l'accordo di garanzia per le piccole e medie imprese - InnovFin - darà una spinta positiva in quanto aprirà nuove strade per i finanziamenti".
InnovFin mira a sostenere le banche nell'erogazione di finanziamenti a favore di PMI e Small Mid- Cap (imprese con meno di 500 dipendenti) che svolgono attività di ricerca, sviluppo e innovazione.
InnovFin SME Guarantee
L'accordo prevede la concessione di garanzie e contro-garanzie su finanziamenti di importo compreso tra i 25.000 Euro e i 7,5 milioni di Euro, destinati ad attività di ricerca, sviluppo ed innovazione da parte di PMI e Small Mid-Cap (imprese con meno di 500 dipendenti). La garanzia è proposta ad intermediari finanziari (banche o altri istituti) residenti in Stati Membri europei e Stati associati. La percentuale di copertura è fissa e pari al 50% del debito residuo tempo per tempo in essere.
L'accordo rientra nell'ambito delle iniziative previste dal programma comunitario "InnovFin – EU Finance for innovators" sostenuto dal Gruppo Banca Europea degli investimenti (di cui BEI e FEI fanno parte) e dall'Unione Europea tramite "Horizon 2020".
Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI)
La mission principale del Fondo Europeo per gli Investimenti è quella di agevolare l'accesso al credito da parte di micro, piccole e medie imprese. A tal fine il FEI offre ai propri intermediari (banche, istituzioni di garanzia, leasing, fondi di venture capital, etc) un'ampia gamma di prodotti finanziari avvalendosi di propri fondi o di quelli gestiti per conto della BEI e dell'Unione Europea. In questo ruolo, il FEI promuove gli obiettivi della UE a sostegno dell'innovazione, della ricerca e sviluppo, della imprenditorialità, della crescita e dell'occupazione. A fine 2014 gli investimenti complessivi netti del FEI a sostegno dei fondi di private equity ammontano ad oltre 8,8 miliardi di euro. Con un portafoglio garantito di oltre 5,6 miliardi di euro, il Fondo Europeo rappresenta uno dei principali enti di garanzia a sostegno delle piccole e medie imprese europee e della micro finanza.
Commentando la sottoscrizione dell'accordo Angelo Campani, Vice Direttore Generale di Credem, ha dichiarato: "Con l'adesione ad InnovFin prosegue la collaborazione tra CREDEM e il Fondo Europeo degli Investimenti per il sostegno delle piccole e medie imprese italiane avviatasi nel 2014 con l'iniziativa Risk Sharing Instruments (RSI) che ci ha permesso di finanziare, in tempi rapidissimi, i programmi di ricerca e sviluppo di oltre 140 imprese distribuite su tutto il territorio nazionale per un importo complessivo di 80 milioni di euro.
Con la sottoscrizione del nuovo accordo il Gruppo Credem intende confermare il proprio impegno a favore delle imprese innovative agevolandone l'accesso al credito attraverso un plafond di oltre 200 milioni di euro di finanziamenti e leasing a condizioni particolarmente favorevoli. E' nostra ferma convinzione che le imprese che investono in ricerca e sviluppo siano quelle che meglio di altre sapranno interpretare le tendenze del mercato ed essere maggiormente competitive a livello sia nazionale sia internazionale.
Gruppo Credem
Il Gruppo Credem è uno dei principali gruppi bancari privati italiani quotati con una capitalizzazione di borsa di circa 2,5 miliardi di euro. Ha sede a Reggio Emilia ed opera sul territorio nazionale, in 19 regioni, attraverso 636 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti sono 5.792, 785 i promotori finanziari, 275 gli agenti finanziari Creacasa (società specializzata in mutui, finanziamenti alle famiglie e prodotti assicurativi), 119 agenti finanziari specializzati in prestiti con cessione del quinto. Il Gruppo Credem è attivo in tutte le aree del banking commerciale ed inoltre opera, attraverso le sue controllate, nella gestione di fondi comuni, leasing, factoring, assicurazioni e wealth management.
Credemleasing
Credemleasing, nata nel 1980, è una delle principali società di leasing in Italia, presente in tutti i comparti di attività della locazione finanziaria: targato (leasing, long renting, leasing a privati), strumentale, immobiliare e navale. La società opera nel territorio italiano con 17 filiali e attraverso la rete di distribuzione del Gruppo Credem.
Horizon 2020
Il primo gennaio 2014, l'Unione Europea ha lanciato un nuovo programma per il finanziamento di progetti orientati alla ricerca e all'innovazione chiamato "Horizon 2020". Nei prossimi 7 anni, circa 80 miliardi di Euro verranno investiti in progetti innovativi a sostegno della competitività delle imprese europee. Il principali settori oggetto di intervento sono quelli della salute, dell'ambiente, dei trasporti, del cibo e dell'energia. Al fine di favorire la ripresa economica e la creazione di posti di lavoro più qualificati, Horizon 2020 prevede inoltre la sottoscrizione di accordi di partnership con imprese farmaceutiche, aerospaziali, operanti nel settore auto e nell'elettronica. In questo contesto "InnovFin – EU Finance for Innovators", rappresenta la nuova generazione di prodotti finanziari e servizi di consulenza sviluppati dall'Unione Europea nell'ambito di "Horizon 2020" per agevolare l'accesso al credito da parte di imprese innovative attraverso un plafond di circa 48 miliardi di Euro.
(Fonte: Media Relations CREDEM)
Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2015. -
Parma, 12 maggio 2015 -
Ø Raccolta da clientela(1) +11,8% a/a a 56.235 milioni di euro, con un incremento in valore assoluto di circa sei miliardi di euro a/a; raccolta gestita +18,7% a/a a 21.924 milioni di euro (in valore assoluto +3,5 miliardi di euro circa a/a);
Ø prestiti(1) a clienti +6,6% a/a (vs sistema -1,7% a/a(2)), con un aumento dello stock di circa 1,3 miliardi di euro a/a, a 20.834 milioni di euro;
Ø 182 milioni di euro di mutui erogati (+51,5% a/a);
Ø rapporto sofferenze/impieghi a 1,64% tra i più bassi del sistema;
Ø 73 assunzioni(3) nei primi tre mesi dell'anno, 85% al di sotto dei 30 anni, con una crescita dell'organico dell'1,7% a/a;
Ø utile netto +47,4% a/a a 84 milioni di euro.
Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato nella seduta ieri i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2015.
"La crescita che abbiamo registrato nel 2014 sta proseguendo nel primo scorcio dell'anno anche nell'attuale contesto di mercato. Nel solo comparto dei prestiti, nei primi tre mesi dell'esercizio, siamo cresciuti del 6,6% anno su anno per uno stock di oltre 1,3 miliardi di euro. Continueremo nel corso del 2015 ad investire sullo sviluppo commerciale sia con l'assunzione di professionisti sia con nuovi prodotti e servizi adatti a seguire l'evoluzione delle esigenze della nostra clientela. Quest'ultima sta aumentando numericamente in modo costante confortandoci del lavoro finora svolto e stimolandoci a ricercare soluzioni innovative, sempre nel rispetto di una crescita equilibrata e sostenibile", ha dichiarato Adolfo Bizzocchi, Direttore Generale Credem.
A fine marzo 2015 il Gruppo Credem ha assunto 73 persone(3) ed aumentato del 6,6% a/a i prestiti(1) con un incremento dello stock di circa 1,3 miliardi di euro a/a in valore assoluto, di cui 182 milioni di euro di nuovi mutui (+51,5% a/a), mantenendo elevata la qualità dell'attivo. La raccolta(1) complessiva da clientela è cresciuta dell'11,8% a/a, +6 miliardi circa in valore assoluto rispetto al fine marzo 2014. L'utile netto consolidato è pari a 84 milioni di euro in crescita del 47,4% a/a rispetto a 57 milioni di euro di fine marzo 2014 beneficiando principalmente dei proventi da trading.
Risultati economici consolidati
Il margine di intermediazione cresce del 23,2% a/a a 353,1 milioni di euro rispetto a 286,7 milioni di euro a fine marzo 2014. Il margine finanziario(4) si attesta a 106,2 milioni di euro rispetto a 123,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2014 (-14,1% a/a) influenzato dai tassi applicati alla clientela per supportare lo sviluppo commerciale e dal riposizionamento del portafoglio di proprietà da titoli governativi italiani, con ristretti margini di ulteriore apprezzamento di valore, a titoli governativi europei "core" e sovranazionali di analoga scadenza. Tale ricomposizione ha invece positivamente influenzato il margine servizi(5)(6) che infatti è in crescita del 51,4% a/a a 246,9 milioni di euro rispetto a 163,1 milioni di euro a fine marzo 2014. Nel dettaglio, è in forte crescita l'aggregato trading titoli, cambi e derivati, ma anche il contributo della gestione assicurativa vita di Gruppo e le commissioni, in particolare quelle relative ai prodotti gestiti.
Per quanto riguarda i costi operativi(6), questi hanno raggiunto 175,5 milioni di euro rispetto a 166,7 milioni di euro di fine primo trimestre 2014 (+5,3% a/a) in coerenza con gli investimenti per la crescita commerciale e lo sviluppo del Gruppo. Le spese amministrative sono pari a 55 milioni di euro (+1,9% rispetto a marzo 2014), mentre le spese relative al personale si attestano a 120,5 milioni di euro (+6,9% a/a).
Il cost/income(7) è pari a 49,7% in contrazione sia rispetto al 58,1% di fine marzo 2014 sia rispetto al 61,3% di fine 2014.
Il risultato lordo di gestione segna +48% a/a attestandosi a 177,6 milioni di euro rispetto a 120 milioni di euro dello stesso periodo del 2014. Gli ammortamenti sono pari a 9,5 milioni di euro rispetto a 9,2 milioni di euro nel primo trimestre 2014 (+3,3% a/a). Il risultato operativo cresce del 51,7% a/a per raggiungere 168,1 milioni di euro rispetto a 110,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2014.
Gli accantonamenti per rischi ed oneri ammontano a 9,4 milioni di euro (2,3 milioni di euro a fine marzo 2014) e comprendono 5,1 milioni di euro relativi alla prima quota annuale di contribuzione al Fondo Nazionale per la Risoluzione previsto dalla Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive). Le rettifiche nette di valore su crediti(1) sono pari a 36,8 milioni di euro rispetto a 13,5 milioni di euro nel primo trimestre 2014. In particolare si è proceduto, a seguito di un aggiornamento delle policy creditizie coerente con uno scenario economico ancora particolarmente debole e con il rigoroso approccio valutativo applicato dal Gruppo, all'incremento del livello di copertura dei crediti problematici e dei crediti in bonis, sia rispetto a marzo 2014 sia rispetto a dicembre 2014. Il saldo delle componenti straordinarie è pari a 5,4 milioni di euro (-1,6 milioni di euro a fine marzo 2014).
L'utile ante imposte è di 127,3 milioni di euro, +36,3% rispetto a 93,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2014. Le imposte sul reddito sono pari a 43,3 milioni di euro (+19% rispetto a 36,4 milioni di euro a fine marzo 2014). L'utile netto consolidato raggiunge gli 84 milioni di euro, in crescita del 47,4% rispetto a 57 milioni di euro nel primo trimestre 2014 beneficiando principalmente dei proventi da trading.
Aggregati patrimoniali consolidati(1)
La raccolta complessiva da clientela a fine marzo 2015 è in crescita dell'11,8% a/a e raggiunge 56.235 milioni di euro (50.291 milioni di euro l'anno precedente). La raccolta complessiva si attesta invece a 66.599 milioni di euro, +13,1% a/a rispetto a 58.870 a fine marzo 2014. In particolare, la raccolta diretta da clientela aumenta del 6,7% a/a a 18.274 milioni di euro rispetto a 17.121 milioni di euro di fine marzo 2014. La raccolta diretta complessiva è pari a 20.574 milioni di euro rispetto a 19.094 milioni di euro nel primo trimestre 2014 (+7,8% a/a). La raccolta assicurativa raggiunge i 4.942 milioni di euro, +37% rispetto a 3.607 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. La raccolta indiretta da clientela è pari a 33.019 milioni di euro, +11,7% rispetto a 29.563 milioni di euro a fine marzo 2014. Nel dettaglio, la raccolta gestita cresce del 18,7% a/a per raggiungere 21.924 milioni di euro rispetto a 18.476 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente; nello specifico le gestioni patrimoniali sono pari a 5.061 milioni di euro (+26,1% a/a) e i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 9.797 milioni di euro (+12,6% a/a).
Gli impieghi mostrano una crescita del 6,6% a/a (rispetto a -1,7% a/a a livello di sistema(2)) e raggiungono 20.834 milioni di euro rispetto a 19.548 milioni di euro nel primo trimestre 2014 con costante attenzione alla qualità del portafoglio. Nel dettaglio i mutui ipotecari alle famiglie a fine marzo registrano flussi erogati pari a 182 milioni di euro (+51,5% a/a) e consistenze per 6.242 milioni di euro (+2,5% a/a). Le sofferenze nette su impieghi si attestano a 1,64% (rispetto a 1,63% nello stesso periodo del 2014) dato significativamente inferiore alla media di sistema. La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 59,2% (58,8% a fine marzo 2014). I crediti problematici totali netti sono pari a 787,2 milioni di euro (776,8 milioni di euro a fine marzo 2014).
In base alle disposizioni dettate dagli articoli 11, paragrafi 2 e 3, e 13, paragrafo 2, del regolamento UE n. 575/2013 (CRR), le banche controllate da una "società di partecipazione finanziaria madre" sono tenute a rispettare i requisiti stabiliti dal predetto regolamento sulla base della situazione consolidata della società di partecipazione finanziaria medesima. A seguito di tale normativa sul capitale è stato modificato il perimetro di consolidamento del Gruppo ai fini della vigilanza prudenziale portando a calcolare i ratio patrimoniali su Credemholding, la controllante (del 76,9%) di Credem S.p.A. Il CET1 Ratio phased-in calcolato su Credemholding è così pari a 11,01% (fully phased 10,23%); il Total capital ratio (Basilea 3 phased in) è pari a 12,78% (fully phased 12,28%). Entrambi gli indicatori non prevedono la contabilizzazione dell'utile del periodo computabile con il quale passerebbero rispettivamente a 11,31% e 13,07%.
Nel corso del 1° trimestre 2015 è avvenuta l'emissione, mediante private placement, di obbligazioni subordinate per circa 200 milioni di euro. Tale emissione era finalizzata a sostituire analogo aggregato di prestiti emessi in anni precedenti con un piano "amortizing" che, sulla base di un recente orientamento della vigilanza, non erano più computabili nel capitale di classe 2.
A fine marzo 2015 la struttura distributiva del Gruppo si articolava in 636 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti erano 5.792, i promotori finanziari con mandato 799, 275 gli agenti finanziari e 119 gli agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.
Evoluzione prevedibile della gestione
Si prevede la conferma di sostenuti ritmi di sviluppo commerciale con il conseguente progresso dei proventi finanziari e commissionali e la crescita della spesa, in discontinuità rispetto al sistema bancario. Per il prosieguo dell'anno si prospetta inoltre una parziale modifica della struttura dei ricavi, che sarà meno focalizzata sull'apporto dell'area finanza e con una più contenuta incidenza del margine finanziario, a seguito del riposizionamento del portafoglio titoli, ma che potrà beneficiare, principalmente per effetto del marcato sviluppo dei volumi, del crescente apporto dell'intermediazione da clientela.
Altre informazioni
Nel corso del trimestre si è completato il piano di rimborso alla Banca Centrale Europea del finanziamento LTRO che ammontava a 1,5 miliardi di euro a fine 2014; è rimasto invariato a 0,7 miliardi il finanziamento TLTRO mentre a gennaio è stata attivata l'Asta di Rifinanziamento Trimestrale per un importo pari a 0,5 miliardi di euro.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Paolo Tommasini, dichiara, ai sensi del comma 2 dell'art. 154 bis del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, che l'informativa contabile relativa a Credito Emiliano S.p.A. e l'informativa contabile consolidata relativa al Gruppo Credem contenuta in questo comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
In allegato i prospetti di stato patrimoniale e conto economico consolidati e il conto economico consolidato riclassificato. Il resoconto intermedio di gestione consolidato riferito al 31 marzo 2015, non soggetto a revisione contabile, sarà a disposizione del pubblico nei termini di legge previsti. Una presentazione di commento ai risultati consolidati al 31 marzo 2015 verrà resa disponibile nella sezione "Investor Relations" del sito internet www.credem.it.
Per ulteriori informazioni su Credem e sulle società del gruppo è disponibile il sito Internet www.credem.it
(Fonte: ufficio stampa Credem)
L'Assemblea degli Azionisti di Credem, presieduta da Giorgio Ferrari, ha approvato in sede ordinaria il bilancio 2014: utile a 151,8 milioni di euro (+31% a/a), dividendo a 0,15 euro per azione (+25% a/a) -
Reggio Emilia, 4 maggio 2015 -
In sede ordinaria:
· approvato il bilancio dell'esercizio 2014 con utile a 151,8 milioni di euro (+31% a/a);
· stabilito il dividendo a 0,15 euro per azione (+25% a/a);
· nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione di Credem per gli esercizi 2015 – 2016 – 2017.
Il Consiglio di Amministrazione, tenutosi al termine dell'Assemblea, ha:
· confermato alla carica di Presidente Giorgio Ferrari e Vice Presidente Ignazio Maramotti e Lucio Igino Zanon di Valgiurata;
· verificato il possesso dei requisiti di indipendenza;
· definito la composizione dei comitati interni.
L'Assemblea degli Azionisti di Credem, presieduta da Giorgio Ferrari, ha approvato giovedì in sede ordinaria il bilancio 2014 confermando la distribuzione di un dividendo di 0,15 euro per azione, in crescita del 25% rispetto al precedente esercizio. La cedola, con data di stacco 18 maggio 2015, sarà messa in pagamento a partire dal 20 maggio 2015 (record date 19 maggio 2015); il monte dividendi complessivo ammonta a 49,7 milioni di euro.
"Il 2014 è stato un anno ricco di soddisfazioni per il nostro Gruppo", ha dichiarato Giorgio Ferrari, Presidente Credem. "Innanzitutto siamo stati in grado, grazie alla strategia di sviluppo sano ed equilibrato messa in campo negli ultimi anni, di continuare a sostenere il tessuto economico del paese. Inoltre", ha proseguito Ferrari, "abbiamo ricevuto un importante riconoscimento della nostra solidità dalla Banca Centrale Europea che ci ha posti ai massimi livelli del sistema. Possiamo quindi guardare al futuro con grande fiducia ed ottimismo", ha concluso Ferrari, "poiché siamo nelle migliori condizioni per continuare a crescere e generare valore per i nostri clienti e per gli azionisti".
Nel 2014, in un contesto di perdurante complessità economica, il Gruppo ha continuato a sostenere l'economia nazionale con i prestiti a famiglie ed imprese(2) in crescita del 7,9% a/a rispetto ad un sistema in contrazione dell'1,4%(4) con un incremento dello stock in valore assoluto di oltre 1,5 miliardi di euro. L'aumento dei prestiti è avvenuto con costante attenzione alla qualità degli attivi ed alla solidità patrimoniale; il rapporto tra sofferenze nette ed impieghi è pari ad 1,55%. Sono in progresso anche la raccolta da clientela(2), +10,6% a/a con una crescita in valore assoluto di oltre 5 miliardi di euro e, al suo interno, la raccolta gestita, +14,3% a/a. Particolarmente positivo l'andamento delle commissioni da gestione, intermediazione e consulenza in progresso del 14,3% a/a con un apporto di 254,1 milioni di euro.
L'utile netto consolidato è in aumento del 31% a/a a 151,8 milioni di euro. Il Gruppo ha proseguito anche nella strategia di investimenti per la crescita e sviluppo della clientela e delle quote di mercato con 107 mila nuovi clienti(3). Sono state infine 245 le nuove assunzioni(1) di cui il 70,2% al di sotto dei 30 anni con una crescita dell'organico del 2,4% nel corso del 2014.
L'Assemblea ha inoltre nominato con il sistema del voto di lista, il nuovo Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2015 – 2016 – 2017. Gli Amministratori eletti, proposti dalla lista di maggioranza presentata da Credemholding S.p.A, sono: Romano Alfieri, Enrico Corradi, Giorgio Ferrari, Giorgia Fontanesi, Ignazio Maramotti, Ugo Medici, Ernestina Morstofolini, Corrado Spaggiari, Benedetto Giovanni Maria Renda, Paola Gina Maria Schwizer, Giovanni Viani, Lucio Igino Zanon di Valgiurata.
L'informativa sulle caratteristiche personali e professionali degli Amministratori eletti è pubblicata assieme alla lista sul sito Internet della Banca www.credem.it – sezione "Chi siamo – Assemblee".
In conformità alle disposizioni di vigilanza in materia, l'Assemblea ha approvato anche la politica di remunerazione di gruppo attuata nel 2014 e quella proposta per il 2015 che definisce i principi e le caratteristiche dei programmi di remunerazione a favore degli esponenti aziendali, dei dipendenti e dei collaboratori della banca e delle società del Gruppo Credito Emiliano – Credem.
Sono stati inoltre approvati i piani di compensi basati su azioni rivolti al personale più rilevante del Gruppo Credem e il conseguente acquisto di azioni proprie a servizio dei piani medesimi, i cui dettagli sono stati oggetto di comunicazione il 13 marzo in occasione dell'approvazione di bilancio 2014 del Gruppo Credem e sono consultabili sul sito www.credem.it
In sede Straordinaria l'Assemblea ha modificato gli artt.: 5 (Capitale Sociale), 11 e 15 (Assemblee dei Soci); 16 e 18 (Consiglio di Amministrazione); 24 (Comitato Esecutivo) e 27 (Collegio Sindacale) dello Statuto sociale, al fine di recepire i principi dettati da Banca d'Italia con il primo aggiornamento alla circolare 285/2013 in tema di Governo Societario.
Il Consiglio di Amministrazione di Credem, riunitosi al termine dell'Assemblea, ha:
· confermato alla carica di Presidente Giorgio Ferrari e di Vice Presidente Ignazio Maramotti e Lucio Igino Zanon di Valgiurata; accertato, sulla scorta della documentazione presentata, la sussistenza dei requisiti di indipendenza, ai sensi dell'art. 148 comma 3 del TUF e dell'art. 3 del Codice di Autodisciplina delle società quotate, in capo agli amministratori Ernestina Morstofolini, Paola Gina Maria Schwizer e Corrado Spaggiari;
· definito la composizione dei Comitati interni al Consiglio nominando quali membri del:
- Comitato Esecutivo, Enrico Corradi (Presidente), Ignazio Maramotti, Ugo Medici e Lucio Igino Zanon di Valgiurata;
- Comitato Rischi di Gruppo, Paola Gina Maria Schwizer (Presidente), Giorgio Ferrari e Corrado Spaggiari;
- Comitato Nomine di Gruppo, Corrado Spaggiari (Presidente), Giorgio Ferrari e Ernestina Morstofolini;
- Comitato Remunerazioni di Gruppo, Paola Gina Maria Schwizer (Presidente), Giorgio Ferrari e Ernestina Morstofolini.
A fine 2014 la struttura distributiva del Gruppo si articolava in 634 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti erano 5.763, i promotori finanziari con mandato 785, 275 gli agenti finanziari e 119 gli agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.
Per ulteriori informazioni su Credem e sulle società del gruppo è disponibile il sito Internet www.credem.it
NOTE:
(1) dati riferiti alla sola Credem Spa, ingressi al netto di passaggi infragruppo e ri-assunzioni;
(2) la raccolta diretta complessiva comprende l'apporto delle società appartenenti al Gruppo bancario, mentre la raccolta assicurativa comprende le riserve tecniche e le passività finanziarie valutate al fair value di Credemvita. Per la raccolta da clientela sono dedotti, per tutti i periodi di riferimento, i titoli di debito emessi sui mercati istituzionali, la raccolta indiretta di natura finanziaria. Nella raccolta complessiva da clientela sono ricomprese anche le riserve assicurative. Gli impieghi e la raccolta diretta non comprendono i finanziamenti erogati, nella forma tecnica dei pronti contro termine attivi, alla Cassa di Compensazione e Garanzia;
(3) dati riferiti alla sola Credem Spa;
(4) Fonte ABI Monthly Outlook – Economia e Mercati Finanziari-Creditizi Febbraio 2015 – Sintesi.
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Dott. Paolo Tommasini, dichiara, ai sensi comma 2 dell'art. 154 bis del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, che l'informativa contabile contenuta nel presente documento corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
(Fonte: ufficio stampa Credem)
Valore complessivo dei nuovi contratti stipulati a fine 2014 è pari a 490,1 milioni di euro +36,4% rispetto ai 359,2 milioni di euro del 2013. -
Parma, 14 aprile 2015 -
Importo contratti stipulati a 490,1 milioni di euro, +36,4% a/a
(vs +8,9% mercato):
• leasing nautico +275,3% a/a;
• leasing immobiliare + 42,7% a/a;
• leasing auto +36,7% a/a;
• leasing strumentale +14,3% a/a.
2.846 contratti stipulati, +9,6 a/a;
margine di intermediazione a 33,5 milioni di euro, +9,8% a/a;
utile netto a 8,1 milioni di euro (+1,2% a/a).
Il Consiglio di Amministrazione di Credemleasing, società del Gruppo Credem attiva nel settore del leasing finanziario (autoveicoli, strumentale, immobiliare, navale, energie rinnovabili) guidata dal direttore generale Maurizio Giglioli, ha approvato nei giorni scorsi i risultati del 2014.
In particolare, il valore complessivo dei nuovi contratti stipulati a fine 2014 è pari a 490,1 milioni di euro +36,4% rispetto ai 359,2 milioni di euro del 2013. Nel dettaglio, sono in crescita i settori del leasing nautico (+275,3% a/a), del leasing immobiliare (+42,7% a/a), del leasing auto (36,7% a/a) e del leasing strumentale (+14,3%a/a). Il numero dei contratti stipulati è pari a 2846, in aumento del 9,6% a/a.
Lo stock dei crediti da locazione finanziaria è cresciuto nel 2014 del 4,1% raggiungendo 2,1 miliardi di euro, con rettifiche nette su crediti pari a 6,9 milioni di euro ed un costo del credito dello 0,33% a conferma dell'eccellente qualità dell'attivo. Il margine d'intermediazione è in crescita a 33,5 milioni di euro (+10,1% a/a), positivamente influenzato dalla crescita dei volumi e del numero dei nuovi contratti stipulati. Il cost/income è pari al 35,2% (in miglioramento rispetto al 35,9% di fine 2013) e conferma un buon livello di efficienza operativa. L'utile netto di periodo si è confermato a 8,1 milioni di euro (+1,2% rispetto ad 8 milioni di euro nel 2013).
"Siamo orgogliosi del mix di crescita e qualità dei finanziamenti alle imprese", ha commentato Maurizio Giglioli, direttore generale di Credemleasing e vice presidente di Assilea. "Questo risultato nasce da una consolidata cultura di valutazione del merito
1 Calcolato come rapporto tra rettifiche crediti nette di periodo su impieghi lordi.
imprenditoriale e di servizio professionale alle imprese. L'intero team di Credemleasing si è confermato un eccellente interprete di questi valori a sostegno della ripresa del paese", ha proseguito Giglioli, "la crescita e' proseguita nel primo trimestre 2015 con un lusinghiero risultato a livello di stipulato ed una forte accelerazione su leasing auto e beni strumentali all'impresa".
Credemleasing opera su tutto il territorio nazionale con 17 filiali e attraverso la struttura distributiva del Gruppo Credem che si articola in 634 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari, 785 promotori finanziari con mandato, 275 agenti finanziari Creacasa e 119 agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.
Fonte dati contabili: "Credemleasing Bilancio 2014" e "Gruppo Credem Bilancio 2014"
(Fonte: ufficio stampa Media Relations Credem)
Utile netto in crescita del 18% A/A a 5 milioni di euro, patrimonio +12.5% A/A a 8,9 miliardi di euro e raccolta netta di 800 milioni di euro. -
Parma, 8 aprile 2015 -
Ø Raccolta netta a 800 milioni di euro rispetto a 99 milioni di euro a fine 2013;
Ø investimenti sul reclutamento con 25 nuovi ingressi nel 2014;
Ø confermata la strategia di crescita sulle piazze ad elevato potenziale per la clientela private;
Ø investimenti in innovazione tecnologica e semplificazione della gestione operativa a supporto del servizio di consulenza.
Banca Euromobiliare, istituto del Gruppo Credem specializzato nel private banking guidato dal direttore generale Giuseppe Rovani, ha approvato nei giorni scorsi i risultati del 2014 con un utile netto di 5 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto a 4,3 milioni a fine 2013. Il patrimonio complessivo ammonta ad 8,9 miliardi di euro, +12,5% rispetto a 7,9 miliardi di euro nello stesso periodo dell'anno precedente.
Particolarmente positivo l'andamento della raccolta netta pari a 797 milioni di euro rispetto a 99 milioni di euro a fine 2013 (605 milioni di euro componente gestita, 174 milioni di euro amministrata e 18 milioni di euro diretta). Tale andamento conferma la validità del modello di servizio dell'istituto, orientato alla consulenza finanziaria evoluta e personalizzata a pagamento, erogata da professionisti con una consolidata esperienza del settore.
Relativamente agli asset under management, la raccolta gestita complessiva è pari a 6.070 milioni di euro (+14% a/a), la raccolta amministrata ammonta a 2.304 milioni di euro (+11,2% a/a), mentre la raccolta diretta è pari a 564 milioni di euro (+3,3% a/a).
In crescita inoltre l'incidenza percentuale del risparmio gestito sul totale degli asset under management, passata dal 67,1% di fine 2013 al 68% del 2014.
Nel 2014 è proseguita, coerentemente con le strategie di crescita della banca, l'attività di reclutamento di professionisti con elevata esperienza e portafoglio pro-capite con una consolidata esperienza nella gestione dei clienti di elevato standing su piazze ad alto potenziale per lo sviluppo della clientela private. In particolare, sono stati 25 i nuovi consulenti reclutati.
Sono proseguiti inoltre gli investimenti in tecnologia ed innovazione di processo con l'obiettivo di sviluppare strumenti per semplificare le attività operative di raccolta ordini e di collocamento, per supportare la prestazione del servizio di consulenza e per comunicare con la clientela attraverso strumenti digitali come il nuovo sito web ( www.bancaeuro.it ), il nuovo internet banking e la nuova App mobile. Infine, grazie alle sinergie con il Gruppo Credem ed alla presenza distribuita su tutto il territorio nazionale, l'istituto offre ora ai clienti la possibilità di operare anche presso le filiali Credem abilitate per l'esecuzione delle principali operazioni e servizi di cassa.
"Vogliamo garantire ai nostri clienti un livello di servizio ai vertici del sistema in termini di qualità ed efficienza", ha dichiarato Giuseppe Rovani, direttore generale di Banca Euromobiliare. "Siamo convinti che la strada per raggiungere tale obiettivo passi necessariamente anche attraverso la selezione di professionisti con una consolidata esperienza nella gestione dei grandi patrimoni, offrendo loro l'opportunità di operare con un modello di servizio privo di conflitto di interessi che punta a valorizzare la professionalità e le competenze", ha proseguito Rovani.
Banca Euromobiliare, attiva da oltre 40 anni nella consulenza di alta gamma per imprenditori, investitori istituzionali, professionisti e clientela private, ha sede a Milano ed opera in tutta Italia attraverso 360 relationship manager.
Fonte dati contabili: "Banca Euromobiliare – Bilancio 2014" e "Gruppo Credem Bilancio consolidato – Relazione sulla gestione al 31/12/2014"
(Fonte: Media Relations Credem)
Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato i risultati individuali e consolidati del 2014 -
Parma, 16 marzo 2015 -
Ø Prestiti(1) +7,9% a/a (vs -1,4% del sistema(2));
Ø rapporto sofferenze impieghi a 1,55% tra i più bassi del sistema;
Ø 245 assunzioni(2) (70% con meno di 30 anni);
Ø negli ultimi cinque anni distribuiti quasi 200 milioni di euro di dividendi.
Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato nella seduta di venerdì i risultati individuali e consolidati del 2014 confermando integralmente i risultati preliminari già approvati lo scorso 11 febbraio. I risultati saranno sottoposti all'assemblea degli azionisti convocata per il 30 aprile 2015. Il Roe(3) consolidato a fine 2014 si attesta a 6,8% (5,7% nel 2013). L'utile netto consolidato è in aumento del 31% a/a a 151,8 milioni di euro.
"La nostra strategia di crescita per linee interne", ha dichiarato Adolfo Bizzocchi, direttore generale di Credem, "ci ha consentito di creare valore anche nel corso degli ultimi anni, che sono stati forse i più complessi per l'economia nazionale dal dopoguerra. Siamo riusciti a coniugare sviluppo e redditività; questo ci ha consentito di distribuire costantemente dividendi rafforzando contemporaneamente il patrimonio, e quindi la solidità dell'istituto, a tutela anche dei clienti che ci affidano i risparmi o che contano sul nostro aiuto per lo sviluppo dei loro progetti. Abbiamo inoltre creato, per le Persone che lavorano nel Gruppo, i migliori presupposti per operare in un contesto stimolante, che punti ad offrire opportunità di sviluppo e crescita professionale", ha concluso Bizzocchi.
Dividendo in crescita del 25%
Il dividendo proposto ammonta a 0,15 euro per azione in crescita del 25% rispetto al 2013 (0,12 euro per azione) ed in aumento del 50% dal 2010. La cedola sarà messa in pagamento a partire dal 20 maggio 2015 con stacco il 18 maggio 2015 e record date 19 maggio 2015, il monte dividendi complessivo ammonta a 49,7 milioni di euro. Negli ultimi cinque anni sono stati distribuiti quasi 200 milioni di euro di dividendi agli azionisti.
Stock impieghi in aumento di 1,5 miliardi di euro
Nel 2014 il Gruppo ha continuato a sostenere famiglie ed imprese con prestiti(1) in crescita del 7,9% a/a (vs -1,4% a livello di sistema(2)) a 21.508 milioni di euro registrando un incremento in valore assoluto dello stock di prestiti di oltre 1,5 miliardi di euro nel corso dell'anno. La overperformance del tasso di sviluppo dei prestiti del Gruppo rispetto al sistema è pari al 9,2%, in continua crescita negli ultimi cinque anni. L'aumento dei prestiti è avvenuto con costante attenzione alla qualità degli attivi ed alla solidità patrimoniale; il rapporto tra sofferenze nette ed impieghi è pari ad 1,55%.
Raccolta in progresso di 5 miliardi di euro in valore assoluto
La raccolta da clientela(1) è in crescita del 10,6% a/a a 53.542 milioni di euro con un incremento in valore assoluto di oltre cinque miliardi di euro nel corso del 2014 ed, al suo interno, la raccolta gestita è in progresso del 14,3% a/a. Particolarmente positivo l'andamento delle commissioni da gestione, intermediazione e consulenza in crescita del 14,3% a/a con un apporto di 254,1 milioni di euro.
Assunzione di 245 persone
La strategia di crescita del Gruppo, che ha consentito di acquisire 107 mila nuovi clienti(4) nel 2014, si è focalizzata anche sullo sviluppo delle strutture commerciali con 245 nuove assunzioni(5) di cui il 70,2% al di sotto dei 30 anni ed una crescita dell'organico del 2,4% nel corso del 2014.
Coefficienti patrimoniali
In base alle disposizioni dettate dagli articoli 11, paragrafi 2 e 3, e 13, paragrafo 2, del regolamento UE n. 575/2013 (CRR), le banche controllate da una "società di partecipazione finanziaria madre" sono tenute a rispettare i requisiti stabiliti dal predetto regolamento sulla base della situazione consolidata della società di partecipazione finanziaria medesima. A seguito di tale normativa sul capitale è stato modificato il perimetro di consolidamento del Gruppo ai fini della vigilanza prudenziale portando a calcolare i ratio patrimoniali su Credemholding, la controllante (del 76,9%) di Credem S.p.A. Il CET1 Ratio calcolato su Credemholding è così pari a 11,1% (fully phased 10,4%); il Total capital ratio (Basilea 3 phased in) è pari a 11,8% influenzato negativamente da un'interpretazione prudenziale, secondo la nuova normativa, circa la computabilità di emissioni subordinate a progressivo ammortamento emesse successivamente alla fine del 2011, pari a circa 270 milioni di euro per il Gruppo.
A fine 2014 la struttura distributiva del Gruppo si articolava in 634 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti erano 5.763, i promotori finanziari con mandato 785, 275 gli agenti finanziari Creacasa e 119 gli agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.
Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio
Per quanto riguarda il Gruppo i principali obiettivi del 2015 prospettano la conferma di significativi ritmi di sviluppo commerciale ed il conseguente progresso di proventi finanziari e commissionali. Si confermerà infine, ed in discontinuità rispetto alle tendenze del sistema bancario ancora improntate alla razionalizzazione e parziale dismissione, la crescita della spesa, al servizio degli sforzi commerciali in atto e dei sempre più complessi adeguamenti alle norme finalizzate al potenziamento ed all'articolazione dei presidi organizzativi. Sempre in merito alle risultanze attese per il 2015, nel primo scorcio dell'esercizio si è proceduto, in relazione ai ristretti margini di ulteriore apprezzamento di valore, alla ricomposizione del portafoglio titoli di proprietà, attraverso la sostituzione di titoli governativi italiani con altri titoli governativi europei "core" e sovranazionali di analoga scadenza. Tale operazione ha comportato proventi economici che incideranno in modo positivamente discontinuo sul risultato del primo trimestre. Rispetto alle originarie previsioni si prospetta naturalmente anche la parziale modifica della struttura dei ricavi, maggiormente focalizzata sull'apporto dell'area finanza e su una più contenuta incidenza del margine finanziario che, d'altro canto, potrà beneficiare, principalmente per effetto del marcato sviluppo dei volumi, del crescente apporto dell'intermediazione da clientela.
Piani di remunerazione basati su strumenti finanziari e acquisto di azioni proprie al servizio dei medesimi piani.
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta odierna ha deliberato di sottoporre all'autorizzazione dell'Assemblea Ordinaria del 30 Aprile 2015, il Piano di remunerazione basato su strumenti finanziari denominato Piano Incentivante 2015 e il conseguente acquisto di azioni proprie al servizio del Piano medesimo. Il Piano Incentivante è volto a motivare e fidelizzare le persone che occupano posizioni chiave nel Gruppo nonché ad assicurare il rispetto delle previsioni normative di settore. Il Piano è destinato ai 4 Amministratori Esecutivi, al Direttore Generale, a 11 Dirigenti con responsabilità strategiche e all'altro "personale più rilevante" del Gruppo Credito Emiliano (13 manager). Il Piano è basato sull'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Credito Emiliano S.p.A. (pari al 50% dei premi riconosciuti e differite su un arco temporale almeno pari a quattro anni). L'assegnazione è prevista in costanza di rapporto professionale e al raggiungimento di predefiniti livelli di performance complessiva e individuale così come dettagliati nel "Documento Informativo" relativo al Piano stesso. Essendo l'attivazione del Piano condizionata al raggiungimento di obiettivi futuri, le informazioni relative al numero massimo di strumenti finanziari assegnati in relazione al Piano medesimo saranno diffuse, nel rispetto delle previsioni normative, in un momento successivo a quello in cui saranno disponibili per la società. Nella medesima seduta, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto del parere del Comitato Remunerazioni del 6 Marzo 2015, ha verificato le condizioni per l'attivazione del Piano Incentivante 2014, per un numero massimo di azioni ordinarie di Credito Emiliano S.p.A. assegnate pari a 225.119. Ulteriori dettagli relativi ai piani sopraccitati sono illustrati nelle tabelle n. 2 e n. 7 allegate alla "Relazione annuale all'assemblea degli azionisti relativa alla politica di Remunerazione di Gruppo". La richiesta di autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie ha la finalità di consentire alla Banca di disporre di azioni proprie in portafoglio sufficienti all'integrale copertura del citato Piano incentivante 2015. Il Consiglio di Amministrazione, ove autorizzato dall'Assemblea, avvierà il programma di acquisto delle azioni, in una o più trance, fino ad un numero massimo di 1.000.000 azioni Credito Emiliano (pari allo 0,3% circa del capitale sociale ordinario). L'autorizzazione include la facoltà di disporre delle azioni in portafoglio al fine di dare attuazione al Piano e la possibilità di alienazione dei titoli eccedenti il fabbisogno alle medesime modalità e secondo le stesse condizioni di durata e di prezzo di seguito riportate. L'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie è richiesta per un periodo massimo di diciotto mesi dalla data della delibera assembleare di autorizzazione. Il corrispettivo unitario di ogni singolo acquisto di azioni sarà non superiore del 10% e non inferiore al 10% del prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta di Borsa precedente a quella in cui viene effettuato l'acquisto o alla data in cui viene fissato il prezzo. Ai sensi dell'art. 132 del TUF e dell'art. 144 bis del Regolamento Emittenti gli acquisti verranno effettuati su mercati regolamentati secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi. I documenti "Documento informativo relativo al Piano Incentivante 2015 basato su azioni", "Relazione annuale all'assemblea degli azionisti relativa alla politica di Remunerazione di Gruppo" e "Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione di Credito Emiliano per l'Assemblea convocata per deliberare sulla proposta di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie" redatti ai sensi della disciplina vigente saranno messi a disposizione dei soci presso la sede sociale e sul sito www.credem.it – Sezione "Chi Siamo – Assemblee" a far tempo dal 20 marzo 2015.
(Fonte: ufficio stampa Credem)