Riservato agli ospiti dell'Alleanza internazionale delle cooperative, lo spettacolo è stato presentato dal Distretto Culturale 2015 di Modena. -
Modena, 14 luglio 2015 -
È stato ideato e realizzato a Modena lo spettacolo musicale andato in scena ieri sera - lunedì 13 luglio – a Expo 2015 nel padiglione della Cascina Triulza a Milano. Riservato agli ospiti dell'Alleanza internazionale delle cooperative, lo spettacolo è stato presentato dal Distretto Culturale 2015 di Modena, una rete di cooperative e associazioni della quale fanno parte, tra le altre, le cooperative modenesi D&Bact Group e Insoliti Eventi (aderenti a Confcooperative) e le associazioni Magica-Mente e Mumo Musical Modena.
Sotto la direzione del cantante, attore e musicista modenese Heron Borelli, gli insegnanti e allievi di MuMo Musical Modena hanno messo in scena, cantato e sceneggiato brani tratti dai musical più famosi, con l'aggiunta di uno "special medley" costruito per l'occasione con alcune tra le più celebri canzoni italiane.
Il Distretto Culturale è nato dall'iniziativa di un gruppo di cooperative e associazioni culturali e sportive presenti sul territorio da diversi anni per occuparsi di tutti gli aspetti inerenti la cultura, lo spettacolo dal vivo e il turismo. Il Distretto ha sede a Modena e collabora con altre cooperative e associazioni a livello nazionale; fornisce consulenza, progettazione, programmazione culturale e, grazie al know how apportato dai soci, è in grado di fornire un servizio completo in tutti gli ambiti. I sodalizi riuniti nel Distretto Culturale condividono già da anni progetti, ricerca, sviluppo e proposte di attività anche formative, senza scopo di lucro, con l'obiettivo di rafforzare l'organizzazione interna per offrire prodotti innovativi e socialmente vincenti.
(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Sui novanta vini selezionati tredici sono prodotti dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena. -
Modena, 3 luglio 2015
Il Lambrusco prodotto dalle cooperative modenesi si è fatto valere alla sesta edizione del concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco", promosso dalla Camera di commercio di Reggio Emilia con il patrocinio di vari enti e istituzioni. All'edizione 2015 hanno partecipato 64 aziende con 225 campioni di vini: ne sono stati selezionati novanta, tredici dei quali prodotti dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena. Le Cantine Formigine Pedemontana e S. Croce di Carpi hanno ricevuto ciascuna quattro diplomi di merito; tre diplomi sono andati alla Cantina Settecani di Castelvetro, mentre la Cantina di Carpi e Sorbara ne ha conquistati due. I vini selezionati per il concorso sono finiti nella guida Terre di Lambrusco 2015, tradotta anche in francese, inglese e tedesco.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
A tre anni dal sisma che danneggiò la sede storica, la cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro ha inaugurato la nuova sede, preceduta dalla cerimonia presso il Pala Round Table. -
Parma, 3 luglio 2015 - il video dell'inaugurazione in fondo alla pagina -
Pur non essendosi mai fermata, a tre anni di distanza dal terremoto, sabato 27 giugno è stata inaugurata la nuova sede della cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro, ricostruita esattamente dove sorgeva la precede, purtroppo demolita perché irrimediabilmente danneggiata dal sisma.
Si tratta di un edificio progettato e realizzato in modo innovativo, con caratteristiche di elevata efficienza energetica, che nel tempo una manutenzione minima. Tra primo (uffici tecnici) e secondo piano (uffici amministrativi) la nuova sede si estende per 1.200 metri quadrati; gli uffici sono "open space", con pareti mobili attrezzate.
La cerimonia presso il Pala Round Table di San Felice si è aperta con il saluto del presidente della cooperativa Gianfranco Finelli e gli interventi di Gaetano De Vinco (presidente Confcooperative Modena), Lauro Lugli (presidente Legacoop Modena), Maurizio Torreggiani (presidente Unioncamere Emilia-Romagna e Camera commercio), Alberto Silvestri (sindaco di S. Felice e presidente Unione Comuni Modenesi Area Nord), Gian Carlo Muzzarelli (presidente della Provincia e sindaco di Modena), Alan Fabbri (consigliere regionale), Palma Costi (assessore regionale Attività produttive e ricostruzione post-sisma), Stefano Bonaccini (presidente Regione) e Maurizio Gardini (presidente nazionale Confcooperative).
Proposta di legge di iniziativa popolare di Agci, Confcooperative e Legacoop. Già alcune centinaia le firme raccolte a Modena. -
Modena, 2 luglio 2015
Sono già alcune centinaia le firme raccolte a Modena a sostegno della proposta di legge per mettere fuori gioco le false cooperative depositata in Corte di Cassazione dall'Aci (Alleanza delle Cooperative Italiane). Nei mesi scorsi la sigla che rappresenta Agci, Confcooperative e Legacoop ha sottoscritto il "Manifesto per un'economia pulita" e ora chiede al Parlamento di approvare una legge con misure più severe e incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative, imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche.
L'Aci ha sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme che verranno consegnate al Parlamento. La raccolta delle firme procede a buon ritmo anche a Modena. Chi è interessato può rivolgersi alle sedi di Confcooperative, Legacoop e Agci; per firmare è necessario essere maggiorenni, cittadini italiani e avere con sé un documento valido d'identità. La proposta di legge presentata dall'Alleanza delle Cooperative Italiane prevede la cancellazione dall'Albo delle Cooperative, e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni; la definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio; la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all'Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l'attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell'Erario; la creazione di una cabina di regia al Ministero dello Sviluppo economico che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative, evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese che consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre amministrazioni.
La raccolta di firme è un tassello della battaglia che l'Alleanza delle Cooperative Italiane conduce contro tutte le illegalità. Nel mirino ci sono anche il massimo ribasso nelle gare d'appalto (che significa mancato rispetto dei contratti di lavoro), le infiltrazioni mafiose (grazie all'applicazione del protocollo di legalità già sottoscritto con il Ministero dell'Interno), il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali delle cooperative, il sostegno agli osservatori territoriali della cooperazione.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Inaugurati oggi gli uffici a palazzo Europa. Prima volta che a Modena si mettono a disposizione gratuitamente spazi di co-working per neo imprese. -
Modena, 30 giugno 2015
Per sei mesi tre cooperative appena costituite potranno lavorare in uffici attrezzati gratuitamente con scrivanie, rete wi-fi e stampante. Lo spazio si chiama Coop Working ed è nato per iniziativa di Confcooperative Modena nell'ambito di Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato dalla stessa Confcooperative in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe, il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca.
«È la prima volta che a Modena si mettono a disposizione gratuitamente spazi di co-working per neo imprese – sottolinea il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco inaugurando oggi gli uffici a palazzo Europa – Dopo aver favorito la loro nascita con il progetto Imprendocoop, che verrà replicato in autunno, vogliamo aiutare queste start-up cooperative a crescere ed essere in grado di camminare con le proprie gambe».
Le tre neo cooperative cui è offerto lo spazio di co-working si chiamano Stars & Cows, Tibuia e InTandem. Stars & Cows, che si è costituita il 15 giugno, ha come oggetto sociale servizi di consulenza, accompagnamento, formazione, tutoraggio, mentoring, coaching, counseling e avviamento al lavoro rivolti sia ai neolaureati che agli over 50. La cooperativa ha cinque soci ed è l'idea d'impresa che si è aggiudicata il primo premio (2.500 euro) messo in palio da Imprendocoop.
La seconda cooperativa – Tibuia - si è costituita il 23 giugno. L'oggetto sociale è la produzione della sfogliata di Finale Emilia, nota come "torta degli ebrei" e chiamata anche 'tibuia' (da qui la denominazione della cooperativa). La cooperativa ha sede a Finale Emilia presso il panificio Ferrari che ha individuato un apposito spazio per lo sviluppo e la produzione dei prodotti da forno. Questa soluzione permette di realizzare fin da subito i prodotti e il confezionamento degli stessi senza gravarli di costi di industrializzazione. I tre soci hanno vinto il secondo premio del progetto Imprendocoop (1.500 euro).
InTandem, che è nata il 3 giugno e ha sede a Modena, è una cooperativa sociale che vuole occuparsi del tempo libero delle persone con disabilità proponendo, ogni fine settimana, un percorso tematico accessibile e assistito che permetta di scoprire Modena, dai motori alla cucina, dall'arte allo sport. Offrendo l'assistenza come valore aggiunto all'interno del pacchetto turistico, i tre soci di InTandem intendono far divertire e integrare le persone che, a causa di svantaggi fisici e/o psichici, normalmente non hanno accesso alla maggior parte delle offerte che il nostro territorio propone. Questa cooperativa ha vinto il terzo premio di Imprendocoop (mille euro).
Coop Working, lo spazio inaugurato oggi a palazzo Europa, consiste in due uffici per complessivi 60 mq, con servizi, scrivanie, rete wi-fi, stampante condivisa. Fanno parte del pacchetto anche l'assistenza e consulenza, servizi amministrativi e contabili e l'adesione gratuita a Confcooperative Modena per un anno. «Complessivamente possiamo calcolare in circa 5 mila euro il risparmio che ciascuna delle tre start-up cooperative otterrà grazie a Imprendocoop. A ciò – conclude De Vinco – si aggiungono i prodotti e servizi bancari a condizioni vantaggiose offerti da Emil Banca, la banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara che il 6 giugno scorso ha festeggiato i 120 anni di vita».
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Dichiarazione del presidente di Federcasse Emila-Romagna e Iccrea Holding. -
Modena, 30 giugno 2015 -
«Numeri fantasiosi, senza nessun fondamento reale e nessuna relazione logica con il progetto di autoriforma in cui è attualmente impegnato il credito cooperativo". Giulio Magagni, presidente di Federcasse Emilia-Romagna (la federazione delle banche di credito cooperativo) e di Iccrea Holding, nonché di Emil Banca, una delle banche di credito cooperative più grandi della regione, smentisce le indiscrezioni uscite questa mattina sul Corriere Imprese.
Secondo il quotidiano per effetto della riforma del credito cooperativo in Emilia-Romagna si rischierebbero dai 1.200 ai 1.700 esuberi (su una forza lavoro di circa 3 mila addetti), mentre su scala nazionale i "lavoratori interessati alla riorganizzazione" sarebbero tra i 15 e i 20 mila (su un totale di 37 mila). «Allo stato attuale parliamo di una riforma che ancora non c'è», continua Magagni, che da mesi, come presidente di Iccrea Holding sta collaborando con Federcasse e altri parti del movimento alla riorganizzazione del credito cooperativo in stretto contatto con i vertici del Ministero dell'Economia e della Banca d'Italia.
«Come è naturale che sia, tutte le aziende che si riorganizzano si trovano a dover gestire problemi di personale. Ma a oggi non siamo certamente in grado di parlare di numeri, in quanto questo problema verrà esaminato approfonditamente solo in sede di stesura del progetto operativo della riforma. In ogni caso escludo che si possa parlare, nemmeno lontanamente, di numeri di dimensioni simili a quelle riportate nell'articolo citato. Gli esuberi – conclude Magagni – qualora ve ne siano, verranno comunque gestiti nello stile del credito cooperativo, cioè senza creare problemi ai lavoratori e alle loro famiglie».
(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
A tre anni dal terremoto sabato 27 giugno l'inaugurazione della nuova sede della cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro. -
Modena, 25 giugno 2015 -
A distanza di tre anni dal terremoto, un'altra impresa rinasce dalle macerie, pur non essendosi mai fermata. È la cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro che dopodomani - sabato 27 giugno – inaugura la nuova sede, dopo che quella storica aveva dovuto essere demolita a seguito dei gravi danni provocati dal sisma.
La cerimonia comincia alle 9.45 al Pala Round Table (piazza Italia) con il saluto del presidente della cooperativa Gianfranco Finelli e gli interventi di Gaetano De Vinco (presidente Confcooperative Modena), Lauro Lugli (presidente Legacoop Modena), Maurizio Torreggiani (presidente Unioncamere Emilia-Romagna e Camera commercio), Alberto Silvestri (sindaco di S. Felice e presidente Unione Comuni Modenesi Area Nord), Gian Carlo Muzzarelli (presidente della Provincia e sindaco di Modena), Alan Fabbri (consigliere regionale), Palma Costi (assessore regionale Attività produttive e ricostruzione post-sisma), Stefano Bonaccini (presidente Regione) e Maurizio Gardini (presidente nazionale Confcooperative).
Il taglio del nastro è previsto alle 12 in via Campo di Pozzo 171, dove è stata ricostruita la sede della Muratori di San Felice. Si tratta di un edificio progettato e realizzato in modo totalmente diverso dal precedente, con caratteristiche di elevata efficienza energetica e in modo da richiedere nel tempo una manutenzione minima. Tra primo (uffici tecnici) e secondo piano (uffici amministrativi) la nuova sede si estende per 1.200 metri quadrati; gli uffici sono "open space", con pareti mobili attrezzate.
Il sisma ha causato danni per oltre due milioni di euro; la stessa cifra che è stata spesa per la nuova sede. «Il nostro timore era di non poter ricostruire - spiega Gianfranco Finelli, presidente della Muratori San Felice - Sotto le nostra fondamenta si era verificato il fenomeno della liquefazione delle sabbie, così come successo al campo sportivo: un caso rarissimo che ha fatto il giro del mondo. Abbiamo realizzato sondaggi con geologi, dal momento che la sabbia mista ad acqua appariva a macchia di leopardo. Alla fine è stato necessario progettare un sistema "a platea" innovativo per istituire una base omogenea sulla quale abbiamo potuto ricostruire con tranquillità».
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Il Coordinamento provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, riunito per discutere delle recenti inchieste giudiziarie nazionali e mettere a punto un piano di attività che coinvolgerà tutte le cooperative associate. -
Modena, 19 giugno 2015
«Tradiscono gli ideali cooperativi e mutualistici quegli amministratori che perseguono il risultato con mezzi illegali. Quando succede, bisogna chiedersi se quella cooperativa è autentica». Lo ha detto il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco presiedendo il coordinamento provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, riunito per discutere delle recenti inchieste giudiziarie nazionali e mettere a punto un piano di attività che coinvolgerà tutte le cooperative associate.
«Non nascondo il disagio mio e di tanti altri cooperatori di fronte a quanto emerge quasi quotidianamente dalle inchieste della magistratura – ha affermato De Vinco – C'è stata una sottovalutazione e acritica accettazione di prassi sbagliate da parte di alcune cooperative, a causa delle quali l'ombra dell'illecito è calata su decine di migliaia di cooperative oneste. Dobbiamo ricordarci che siamo un movimento di persone e un sistema di imprese che ha l'obbligo morale e giuridico di agire in modo trasparente e nella piena legalità».
Il coordinatore provinciale dell'Alleanza delle Cooperative Italiane ha aggiunto che il movimento cooperativo deve ripensare il suo modello organizzativo, la selezione dei gruppi dirigenti e i rapporti con la politica. «Evidentemente non per tutti è finito il tempo del collateralismo che ci ha accompagnati per tutto il '900, con ragioni anche alte, ma superate. Oggi – ha sottolineato De Vinco - le cooperative devono presentarsi alle istituzioni e al mercato come imprese mutualistiche e gestite democraticamente». A questo proposito il presidente di Confcooperative Modena ha ricordato che l'Alleanza delle Cooperative Italiane ha depositato in Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per mettere fuori gioco le false cooperative.
Agci, Confcooperative e Legacoop hanno sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme, che verranno consegnate al Parlamento. «A livello nazionale abbiamo già raccolto 20 mila firme – ha detto il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, che fa parte anche del vertice dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, presente all'incontro modenese – Se vogliamo essere credibili nella nostra battaglia per un mercato più pulito e trasparente, dobbiamo affrontare e risolvere la crisi di valori che ci ha investito, coinvolgendo anche i sindacati, che sono i nostri naturali alleati in questa iniziativa forte contro le false cooperative». Sono intervenuti anche altri dirigenti cooperativi, tra i quali i presidenti di Legacoop Lauro Lugli e Agci Mauro Veronesi che, parlando della costruzione dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, hanno detto che essa si realizza solo attraverso il pieno e convinto coinvolgimento delle cooperative e dei cooperatori.
(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Si parla di innovazione sociale nell'incontro organizzato domani – venerdì 19 giugno – dall'Associazione Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena. -
Modena, 18 giugno 2015 -
L'iniziativa, aperta a tutti (studenti compresi) si svolge dalle 17.30 alle 19.30 presso la cooperativa sociale Scai (via del Sagittario 1, Modena). Intervengono Francesca Corrado, vicepresidente dei Giovani Cooperatori di Confcooperative Modena, e il ludologo Andrea Ligabue. Segue aperitivo. Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Emil Banca, banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara, è risultata prima classificata a livello nazionale tra gli istituti appartenenti alla categoria "banche maxi". -
Modena, 17 giugno 2015
Emil Banca è quella che, a livello nazionale, sviluppa più business con Iccrea, il gruppo bancario fornitore di prodotti e servizi a 400 banche di credito cooperativo e casse rurali italiane. È questo l'esito di Ins.co.re., l'evento con cui Iccrea valuta e valorizza le bcc che diffondono meglio i prodotti e servizi del gruppo. Emil Banca, banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara, è risultata prima classificata a livello nazionale tra gli istituti appartenenti alla categoria "banche maxi".
«Questo riconoscimento contribuisce a sottolineare il nostro impegno a promuovere lo sviluppo del territorio, anche con il supporto del gruppo bancario Iccrea, che propone soluzioni integrate e opportunità innovative per soddisfare le esigenze dei soci e clienti – commenta Emil Banca - Il risultato è frutto altresì dell'impegno dei collaboratori della nostra banca, che hanno saputo individuare soluzioni appropriate con l'approccio che contraddistingue il credito cooperativo attraverso la rete di banche locali e il gruppo bancario Iccrea al loro fianco».
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)