Alessandra Lunardi, docente ordinaria di Analisi matematica al Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche dell'Università di Parma, è la vincitrice dell'edizione 2017 del prestigioso Premio Amerio, assegnato ogni anno dall'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, storica accademia lombarda.
Il Premio, che è stato consegnato a Milano al Palazzo di Brera lo scorso 22 febbraio, viene assegnato ogni anno a un matematico italiano che si è particolarmente distinto a livello internazionale per i suoi contributi all'Analisi matematica. L'edizione 2016 del Premio Amerio era andata a Giuseppe Mingione, anch'egli ordinario di Analisi matematica al Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche dell'Ateneo, a dimostrazione dell'alto livello della ricerca in discipline matematiche che viene svolta all'Università di Parma.
Profilo di Alessandra Lunardi
Laurea in Matematica all'Università di Pisa nel 1980.
Dal 1994 Professore Ordinario di Analisi Matematica presso il Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche dell'Università di Parma.
Principali interessi di ricerca:
- equazioni di evoluzione astratte
- teoria geometrica di problemi a derivate parziali di tipo parabolico, soprattutto completamente non lineari, stabilità, instabilità, biforcazione, varietà invarianti
- problemi a frontiera libera in Teoria Matematica della Combustione
- regolarità massimale in equazioni a derivate parziali lineari ellittiche, ipoellittiche e paraboliche
- equazioni di Kolmogorov in dimensione finita e infinita e problemi connessi; analisi in dimensione infinita (attuale argomento di ricerca).
Coordinatore locale di progetti di ricerca PRIN nel 1998, 2000, 2002, 2004, 2006, coordinatore nazionale nel 2008, coordinatore di progetti GNAMPA nel 2003 e 2004 e membro di progetti della Comunità Europea RTN-2001-00303, RTN2-2001-00012.
Vincitrice del "Premio Bartolozzi'' dell'UMI nel 1987.
Invitata a tenere seminari nelle università di: Roma 1, Roma 2, Bologna, Torino, L'Aquila, Pisa, Bari, Firenze, Trento, Parma, Politecnico di Milano, Scuola Normale Superiore, Lecce, Pavia, Padova; TU Delft, Michigan State University at East Lansing, Zurigo, Augsburg, UCLA, Paris IX-Dauphine, ENS Lyon, Bordeaux I, Bratislava, Praga, Indiana University at Bloomington, Institute Henri Poincaré di Parigi, Louisiana State University at Baton Rouge, Ulm, Tuebingen, Vrije Universiteit Amsterdam, Clausthal, Hannover, TU Darmstadt, TU Karlsruhe.
Partecipazione a una ottantina di convegni internazionali su invito.
Membro dei comitati di redazione delle riviste Journal of Evolution Equations, Journal of Mathematical Analysis and Applications, Evolution Equations and Control Theory, Rivista di Matematica della Università di Parma, Analysis, Geometry and Number Theory e membro dell'Editorial Committee della rivista NoDEA - Nonlinear Differential Equations and Applications, di cui è stata Direttore Responsabile dall'agosto 2010 all'agosto 2013.
Fonte: U.O. Comunicazione Istituzionale Università degli Studi di Parma
I due studenti dell'Università di Parma tra gli undici destinatari dei Premi di laurea Leonardo sono Luca Monticelli e Silvia Serventi, per le loro tesi di laurea magistrale. La consegna nei giorni scorsi a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Parma, 26 febbraio 2018
Ci sono ben due studenti dell'Università di Parma tra gli undici destinatari dei Premi di laurea Leonardo, consegnati nei giorni scorsi a Roma, a Palazzo Barberini, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si stratta di Silvia Serventi e Luca Monticelli, premiati per le loro tesi di laurea magistrale rispettivamente in ambito economico e ingegneristico.
A Luca Monticelli è andato il Premio Clementino Bonfiglioli – Bonfiglioli Riduttori per la tesi di laurea magistrale in Ingegneria Meccanica "Progettazione e costruzione di un aerogeneratore eolico e studio di applicazione di flap aerodinamici", relatore il prof. Alessandro Pirondi, correlatori il prof. Agostino Gambarotta e l'ing. Andrea Toso (Dallara Energy).
A Silvia Serventi è andato il Premio Damiani per la tesi di laurea magistrale in Trade marketing e strategie commerciali "Understanding Chinese Digital Consumers in the Fashion and Luxury Industry", relatrice la prof.ssa Francesca Negri.
I Premi Leonardo sono promossi dal Comitato Leonardo, nato 25 anni fa per dare un riconoscimento alle eccellenze del Made in Italy. Al premio principale, andato quest'anno ad Adolfo Guzzini, si affiancano i Premi Leonardo Qualità Italia, il Premio Leonardo Start Up, il Premio Leonardo International e, appunto, 11 premi di laurea promossi da aziende associate al Comitato.
Alla cerimonia di premiazione a Roma hanno partecipato la presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Ivan Scalfarotto, il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e il Presidente dell'Agenzia ICE Michele Scannavini. Per l'Università di Parma era presente Alessandro Pirondi, relatore della tesi di Luca Monticelli.
Fonte: U.O. Comunicazione Istituzionale, Università degli Studi di Parma
Si tratta di Giuseppe Mingione, del Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche, e Nicoletta Pellegrini, del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco.
Parma, 15 febbraio 2018
Due ricercatori dell'Università di Parma compaiono nella classifica "Highly Cited Researchers 2017", stilata dall'agenzia Thomson-Reuters, che elenca gli studiosi più citati al mondo.
Si tratta di Giuseppe Mingione, docente di Analisi Matematica al Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche, e di Nicoletta Pellegrini, docente di Nutrizione umana applicata al Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco. Il prof. Mingione compare nell'area Mathematics, che comprende 95 ricercatori, mentre la prof.ssa Pellegrini in quella Agricultural Sciences (156 ricercatori).
Tra le istituzioni di ricerca italiane (atenei, enti di ricerca, istituzioni private) spiccano nella classifica le Università di Bologna, Pavia e Torino e il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Subito dopo si colloca l'Università di Parma.
La lista viene compilata ogni anno da Thomson Reuters, che cura la banca dati di ricerca ISI, includendo i ricercatori (del mondo accademico e non) che hanno avuto maggiore impatto negli ultimi dieci anni a livello mondiale, e rappresenta uno degli strumenti più usati per valutare la ricerca effettuata nei singoli atenei.
Fonte: Ufficio Stampa U.O. Comunicazione Istituzionale Università di Parma
Dalla Regione 1,5 milioni di euro per finanziare sistemi intelligenti di guida. Questa mattina il taglio del nastro. Oltre un migliaio di mq su tre livelli, con spazi dedicati a studenti e dottorandi. Le risorse previste nel pacchetto dei progetti per il Tecnopolo nell'ambito del Por Fesr 2007-2013
Parma 12 febbraio 2018 - Taglio del nastro questa mattina per la nuova sede di VisLab di Parma nel padiglione sperimentale del Polo dell'Innovazionedella città emiliana, un progetto Mastercampus che porterà circa trenta aziende ad alta innovazione all'interno del Campus Scienze e Tecnologie entro il 2018. Alla cerimonia era presente anche l'assessore regionale alle Attività produttive.
Nella sede anche i nuovi laboratori cofinanziati al 50% dalla Regione, nell'ambito del Tecnopolo di Parma, con il Por Feasr 2007-2013 per una dotazione finanziaria complessiva di 3,1 milioni di euro.
Nato come spin-off dell'Università, la storia di VisLab si identifica con l'attività del gruppo di ricerca del Dipartimento di ingegneria dell'informazione dell'Università di Parma sui sistemi intelligenti per l'aiuto alla guida.
Negli ultimi anni i prototipi intelligenti realizzati da VisLab hanno assunto un rilievo internazionale. Nel 2010 quattro veicoli elettrici hanno guidato automaticamente da Parma a Shanghai, mentre nel 2013 un altro mezzo, partito dal Campus di Parma, ha raggiunto il centro cittadino senza alcun intervento umano. Per rimanere competitiva con i grandi competitors, nel 2015 VisLab si è unita ad Ambarella, marchio della Silicon Valley, leader nel settore dei video ad alta definizione.
La sede inaugurata oggi occupa una superficie di oltre un migliaio di mq su tre livelli, con spazi dedicati a studenti e dottorandi che desiderano trascorrere periodi di ricerca e potrà essere affiancata da un padiglione gemello per eventuali progetti futuri. Vi opererà il personale dell'azienda, quasi 40 unità tra amministrativi e ingegneri. L'intervento è stato progettato dall'ufficio tecnico dell'Università di Parma e da Mastercampus Lab. /AA
È stata la Ministra Valeria Fedeli a inaugurare l'anno accademico 2017-2018 dell'Università di Parma. La titolare del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha pronunciato l'intervento conclusivo della cerimonia, che si è svolta ieri, in un'Aula Magna gremita, alla presenza di autorità, docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo dell'Ateneo.
«Grazie per quello che già fate – ha esordito la Ministra -, soprattutto per gli investimenti nella terza missione, a conferma della vostra vocazione al dialogo con il territorio circostante. In questo ambito oggi abbiamo discusso con il Rettore e con l'Assessore Bianchi su alcune scelte che caratterizzeranno sempre di più l'Università di Parma nel settore Food and Quality of Life, su cui far convergere competenze multiformi e trasversali». «Negli altri Paesi – ha continuato – l'investimento nella filiera della conoscenza è un patrimonio condiviso, indipendente dalle scadenze elettorali e dalle parti politiche. Anche in Italia deve diventare così». Analizzando il lavoro realizzato negli ultimi anni, la Ministra ha infine concluso affermando che «l'università italiana è uscita da 10 anni terribili, ma il sistema è sano e sta iniziando una fase diversa», caratterizzata da tre grandi traiettorie: la valorizzazione del capitale umano, il diritto allo studio e la ricerca di base.
La cerimonia si è aperta con gli interventi musicali del Coro Universitario "Ildebrando Pizzetti" e dell'Ensemble di fiati dell'Orchestra dell'Università di Parma, diretti dal M° Ilaria Poldi.
«Siamo un'università pubblica: e questo comporta doveri verso la società in cui viviamo. Un'assunzione di responsabilità individuale e collettiva per il bene del Paese», ha esordito nel suo intervento il Rettore Paolo Andrei, che si è soffermato su alcuni impegni precisi: dall'accoglienza verso gli studenti al diritto allo studio («Si parla spesso di centralità degli studenti, ma non deve restare uno slogan»), dalla ricerca («Nel nostro Ateneo si sviluppa una ricerca qualificata, riconosciuta in Italia e all'estero») dalla terza missione (con riferimenti al Progetto Food, al Digital Innovation Hub, al Tecnopolo, allo Csac) e all'internazionalizzazione. Dal Rettore anche due richieste alla Ministra Fedeli: sulla legislazione sull'università («È il momento di costruire un testo unico, perché oggi la legislazione è troppo complessa») e sull'edilizia universitaria, «che da troppi anni non è stata finanziata». Nel corso del suo intervento il Rettore Andrei ha inoltre ricordato l'importante lavoro che l'Ateneo svolge nei confronti degli studenti con disabilità e con disturbi dell'apprendimento, gli eccellenti risultati raggiunti dagli studenti atleti del Cus e da Unipr Racing Team, e ha rimarcato il valore formativo dell'attività del Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo.
«La nostra Regione – ha affermato l'Assessore Patrizio Bianchi - ha lavorato e sta lavorando per consolidare il sistema universitario del territorio, investendo fortemente sul diritto allo studio e promuovendo lauree magistrali e dottorati sinergici tra gli Atenei, in particolare sui temi dell'Automotive, dei Big Data, dell'Health and Aging e del Food and Quality of Life. Senza dimenticare la centralità degli studi sull'uomo e sulla società, che restano fondamentali».
Nel corso dell'appuntamento, come di consueto, sono intervenuti anche i Presidenti del Consiglio degli Studenti e del Consiglio del Personale tecnico amministrativo.
Dal Presidente del Consiglio degli Studenti Guglielmo Agolino un appello alla Ministra Fedeli per l'accertamento della verità sulla vicenda di Giulio Regeni, al quale la comunità studentesca di Parma chiederà di dedicare un'aula dell'Università. Sottolineato il pesante sottofinanziamento dell'Università pubblica italiana rispetto agli altri Paesi europei, Agolino è passato al quadro parmigiano, sul quale ha espresso giudizi positivi su iniziative come la Student Card, il potenziamento dell'internazionalizzazione e del servizio di tutorato, l'estensione nelle ore serali dell'apertura della biblioteca di Economia. «Su altri fronti crediamo ci sia però ancora molto da fare. Riteniamo che le soglie dalla no tax area debbano essere elevate oltre i livelli minimi stabiliti dalla legge, così come fatto anche da altri Atenei dell'Emilia Romagna», ha tra le altre cose sottolineato Agolino.
Il Presidente del Consiglio del Personale tecnico amministrativo Vanni Villa, dopo aver ringraziato la Ministra Fedeli «per l'impegno profuso affinché si riaprisse la possibilità di nuove assunzioni nelle Università e negli enti di ricerca», ha rimarcato come il personale tecnico amministrativo abbia accompagnato la trasformazione degli Atenei con «lo sviluppo di nuove conoscenze e abilità», e ha avanzato alcune richieste: da «una formazione continua che, essendo risorsa fondamentale e strategica, sia mirata ad armonizzare le esigenze del personale tecnico-amministrativo con il miglioramento della qualità dei servizi erogati» alla «valorizzazione di ogni dipendente», da «una concreta sensibilità dell'amministrazione sul fronte dei benefit e del welfare» all'invito, «dopo l'uso e l'abuso del termine riorganizzazione», a parlare «semplicemente di organizzazione nella quale il personale si possa riconoscere ed essere parte attiva».
La cerimonia si è conclusa con il dono, da parte del Rettore, della medaglia-ricordo dell'Università e del volume sulla storia dell'Ateneo "Un millennio di storia" alla Ministra Fedeli, all'Assessore Bianchi e al dirigente Miur Marco Mancini.
L'evento, trasmesso in diretta streaming, è disponibile sul canale Youtube dell'Università all'indirizzo https://youtu.be/IkZOmN0HM-g
Foto e Galleria immagini a cura di Francesca Bocchia
Al Dipartimento di Scienze medico-veterinarie dell'Università di Parma, la tradizionale benedizione degli animali in occasione della ricorrenza di Sant'Antonio Abate. Foto di Francesca Bocchia.
Parma, 17 gennaio 2018
Anche quest'anno, come di consueto, al Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie dell'Università di Parma è stata celebrata la benedizione degli animali, un'antica tradizione del mondo contadino legata alla ricorrenza di Sant'Antonio Abate, protettore degli animali.
La celebrazione, introdotta dai saluti del Vice Direttore del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie prof. Franco Brindani, è stata tenuta da fra Francesco Ravaioli, collaboratore dell'Ufficio Pastorale Universitaria. Presente all'evento anche la prof.ssa Sara Rainieri, Pro Rettore con delega per la Didattica e servizi agli studenti.
Al termine della cerimonia si è svolta la benedizione degli animali ospitati nelle stalle del Dipartimento (cavalli, vacche e altri animali), ai quali si sono aggiunti quelli di tanti cittadini intervenuti con i loro animali domestici.
Per Erika Aloe tirocinio di tre mesi alle Nazioni Unite nella sede di New York.
Parma, 8 gennaio 2018
Una studentessa dell'Università di Parma, Erika Aloe, è risultata vincitrice di un tirocinio di tre mesi alle Nazioni Unite, a New York. La partenza è prevista per l'11 gennaio.
Durante l'esperienza di tirocinio la studentessa, iscritta alla Laurea Magistrale in Amministrazione e Direzione Aziendale, si occuperà delle tematiche legate al settore socio economico, in particolare lavorerà a stretto contatto con il Dipartimento delle Nazioni Unite per gli affari economici e sociali (Un/desa), e si occuperà di ambiente, G8, G20, finanziamento allo sviluppo, fondi e programmi ONU, Global Compact e settore macroeconomico dello sviluppo.
"Credo sia un'esperienza che potrà farmi crescere sia a livello professionale sia a livello umano – commenta Erika Aloe -. Entrando in un contesto diplomatico avrò l'occasione di assistere a molteplici riunioni riguardanti tematiche importanti e attuali".
Il tirocinio si concluderà ad aprile 2018.
(Fonte: Ufficio Stampa UO Comunicazione Istituzionale Università di Parma)
Oltre 4mila visitatori in poco più di un mese d'apertura. Boom di prenotazioni delle scuole di Parma e del Parmense e delle province vicine per visite guidate e laboratori. Esposizione aperta fino al 17 dicembre
Parma, 1° dicembre 2017 – Si può già parlare di successo, in poco più di un mese d'apertura, per la mostra "La Fabrica dei Corpi. Dall'anatomia alla robotica", in corso fino al 17 dicembre al Palazzo del Governatore di Parma.
Sono già oltre 4mila i visitatori dell'esposizione, che tra l'altro ha registrato notevole interesse da parte delle scuole: boom di prenotazioni dagli istituti di Parma e del Parmense e delle province vicine per visite guidate e laboratori, a testimoniare il gradimento nei confronti di una mostra scientifica di grande valenza educativa e didattica, inserita nelle iniziative del Comune di Parma per le celebrazioni dei 2200 anni di fondazione della città e in quelle promosse dall'Università di Parma per l'internazionalizzazione dell'Ateneo nell'anno accademico 2017-2018.
Sono state pianificate aperture mattutine quotidiane sulla base delle grandi richieste delle scuole, che hanno quasi esaurito la disponibilità delle visite.
"La Fabrica dei Corpi. Dall'anatomia alla robotica" promette un avvincente viaggio tra passato e futuro incentrato sulla conoscenza della struttura dei corpi viventi e proiettato verso la conquista dello spazio e le sfide tecnologiche di domani: dalle forme e anatomie animali e umane ai robot umanoidi, passando per la straordinaria collezione di maschere fisiognomiche di Lorenzo Tenchini, nuovamente riunite a Parma dopo 110 anni dalla loro realizzazione a fine 1800.
La mostra, curata da Roberto Toni, è organizzata dal Sistema Museale dell'Università di Parma con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Parma, con la collaborazione del Museo di Antropologia criminale "Cesare Lombroso" e del Sistema Museale dell'Università di Torino. È realizzata con la collaborazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, attraverso un contributo ottenuto nell'ambito del bando della legge 6/2000 per la divulgazione della cultura scientifica. Ha ricevuto inoltre il sostegno della Fondazione Cariparma, del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, dell'Associazione Alumni e Amici dell'Università di Parma e di Conad Centro Nord. Alla sua realizzazione collaborano numerose Istituzioni accademiche e sanitarie e prestigiosi Enti di ricerca nazionali e internazionali.
Filo conduttore dell'esposizione è la conoscenza della struttura dei corpi viventi, in particolare quella del corpo umano, che sta a fondamento di alcune tra le maggiori conquiste biomediche ottenute tra la fine del XX secolo e l'inizio del XXI secolo.
La prima sezione (al primo piano del Palazzo del Governatore) si apre con una panoramica della storia attraverso i secoli della Scuola Medica e Chirurgica dell'Ateneo di Parma, che introduce a un articolato percorso conoscitivo. Questo parte, in termini evoluzionistici, dalle forme e dalle anatomie animali, giungendo all'anatomia dell'Uomo e alle sue rappresentazioni anatomiche ceroplastiche e artistiche. Tra queste ultime spiccano la monumentale scultura lignea di Mario Ceroli e gli studi ergonomici di Ettore Sottsass conservati allo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma.
Il nucleo fondamentale della mostra dal punto di vista storico è costituito dalla straordinaria collezione di maschere fisiognomiche, di dottrina lombrosiana, preparate dall'anatomico di formazione psichiatrica clinica dell'Università di Parma Lorenzo Tenchini: maschere realizzate a scopo strettamente scientifico, con l'intento di catalogare l'espressione e la struttura del viso dei soggetti che rappresentano (detenuti del reclusorio di Parma e ricoverati nel manicomio di Colorno), seguendo i principi della ricerca comportamentista del tempo, in particolare quella focalizzata sull'atteggiamento delinquenziale e sulle devianze sociali. La collezione Tenchini, oggi divisa tra l'Università di Parma (Museo e Biblioteca storica museale di Biomedicina) e l'Università di Torino (Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso") è dunque nuovamente riunita a Parma per la prima volta dopo 110 anni grazie alla generosa collaborazione del Museo Lombroso di Torino.
Nella seconda sezione (al secondo piano), partendo dalla strutturistica del corpo umano, l'esposizione si apre sulle simbolizzazioni ed elaborazioni matematico-computazionali per la ricostruzione virtuale dei corpi. Accompagna poi i visitatori nell'uso di queste ricostruzioni per l'ingegnerizzazione degli organi bioartificiali con biomateriali, delle bioprotesi, dei biochip e della biostampa, traguardi biotecnologici della medicina rigenerativa e ingegneria tissutale alle soglie del XXI secolo, arrivando sino alla simulazione antropomorfa dei corpi mediante robot umanoidi, ultima frontiera della tecnologia applicata alla salute umana, con la previsione di prossimi impieghi nelle missioni spaziali.
In occasione della mostra sono proposti alle scuole visite guidate, laboratori e attività organizzate sui temi dell'esposizione. Otto i laboratori didattici per bimbi e ragazzi dai 5 ai 18 anni, in particolare su robotica e anatomia animale, che hanno incontrato grande interesse da parte delle scuole: dalle automobili autonome ai droni, dalla storia evolutiva degli esseri viventi alle strutture di deambulazione dei mammiferi e dell'uomo.
Palazzo del Governatore
Parma, Piazza Giuseppe Garibaldi
tel + 39 0521 218929
Orari
· da martedì a venerdì dalle 15.30 alle 19;
· sabato e domenica dalle 10 alle 19;
· lunedì chiuso;
· visite per scuole e gruppi, solo su prenotazione, da martedì a venerdì dalle 9 alle 13.
Informazioni e prenotazioni scuole e gruppi
tel. 0521 906310 / 0521 905203 / 0521 033599
e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Info
http://lafabricadeicorpi.unipr.it/
http://www.musei.unipr.it/it
Facebook
www.facebook.com/MEMAunipr
Pro Rettore Vicario Paolo Martelli, Pro Rettori Roberto Fornari, Sara Rainieri, Fabrizio Storti e Simonetta Anna Valenti
Resteranno in carica per il sessennio accademico 2017/2018-2022/2023
Parma, 6 novembre 2017 – Il nuovo Rettore dell'Università di Parma, Paolo Andrei, ha nominato oggi i componenti della squadra che lo affiancherà nel governo dell'Ateneo per il sessennio 2017/2018-2022/2023.
La nuova governance è composta dal Pro Rettore vicario e da quattro Pro Rettori.
Il Pro Rettore vicario con potere di firma su tutti gli atti è il prof. Paolo Martelli, Professore ordinario di Clinica medica veterinaria. Secondo quanto previsto dallo Statuto di Ateneo, il Pro Rettore Vicario è scelto tra i professori ordinari e sostituisce il Rettore in tutte le sue funzioni in caso di impedimento temporaneo o di assenza, nonché, in caso di cessazione anticipata dall'ufficio, fino all'entrata in carica del nuovo eletto.
I quattro Pro Rettori sono i proff. Roberto Fornari (Professore ordinario di Fisica della materia), Sara Rainieri (Professoressa ordinaria di Fisica tecnica industriale), Fabrizio Storti (Professore ordinario di Geologia strutturale), Simonetta Anna Valenti (Professoressa associata di Lingua e traduzione – Lingua francese). Secondo quanto indicato nei rispettivi atti rettorali di nomina, affiancheranno il Rettore Andrei nel governo dell'Ateneo in questi sei anni, e si occuperanno del coordinamento di specifiche aree e ambiti di attività.
(In FOTO: da sinistra in alto: Paolo Martelli - Roberto Fornari - Sara Rainieri - In Basso: Fabrizio Storti - Simonetta Anna Valenti)
Queste le rispettive deleghe:
Prof. Roberto Fornari: Pro Rettore con delega per la Ricerca e delega di firma su tutti gli atti relativi
Prof.ssa Sara Rainieri: Pro Rettrice con delega per la Didattica e delega di firma su tutti gli atti relativi
Prof. Fabrizio Storti: Pro Rettore con delega per la Terza missione e delega di firma su tutti gli atti relativi
Prof.ssa Simonetta Anna Valenti: Pro Rettrice con delega per l'Internazionalizzazione e delega di firma su tutti gli atti relativi
In allegato i curricula del Pro Rettore Vicario e dei quattro Pro Rettori - formato PDF
Il sostegno dell'associazione a giovani ricercatori per combattere il "male del secolo" con borse di studio per Ospedale Maggiore e Università di Parma.
Parma, 20 ottobre 2017
Nella ricerca servono attrezzature, ma la differenza la fa il capitale umano. Forte di questa convinzione Avoprorit, l'Associazione che da oltre 35 anni opera nella prevenzione e nella diagnosi precoce delle neoplasie, ha finanziato nel 2017 cinque borse di studio, per un valore complessivo di 77 mila euro, destinate a giovani ricercatori con l'obiettivo di portare avanti altrettanti progetti di ricerca in campo oncologico.
"La ricerca e la prevenzione sono i nostri obiettivi, da sempre – ha dichiarato la presidente di Avoprorit Ivana Delmonte –. Mettiamo a disposizione dei cittadini visite specialistiche gratuite, collaboriamo a campagne di screening, facciamo servizio di volontariato in hospice ai malati terminali e, ovviamente, siamo orgogliosi di poter partecipare a progetti di ricerca dell'Azienda ospedaliera e dell'Università. Negli anni, e ne sono passati più di 35, abbiamo comprato anche moderne apparecchiature, ma crediamo sia altrettanto importante, se non più, sostenere giovani ricercatori che possano dare il loro contributo all'Ospedale di Parma".
Per l'Azienda ospedaliero-universitaria sono state coinvolte le strutture complesse di Oncologia medica diretta da Francesco Leonardi, Urologia diretta da Umberto Maestroni e Maxillo facciale guidata da Enrico Sesenna. Per l'Università di Parma i finanziamenti sono stati destinati al Laboratorio di Psicologia clinica di Carlo Pruneti per un progetto in collaborazione con la ginecologia e al Laboratorio di Oncologia sperimentale di cui è responsabile Pier Giorgio Petronini.
Ai sentiti ringraziamenti dei direttori dei reparti e dei laboratori ad Avoprorit per la collaborazione sempre preziosa e sempre presente si sono unite le parole del direttore generale dell'Azienda ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi e del rettore vicario dell'Università Giovanni Franceschini che hanno sottolineato come la qualità della ricerca vada di pari passo alla qualità dell'assistenza. E i progetti finanziati da Avoprorit vanno in questa direzione: studiare trattamenti sempre meno invasivi ma sempre più mirati sulle caratteristiche dei pazienti, cogliere con anticipo i segnali di allerta, migliorare la percezione di sé nelle donne colpite da neoplasie. Perché, hanno concluso Fabi e Franceschini "dove c'è buona ricerca, c'è buona assistenza". Con l'applauso corale all'impegno dell'associazione che si spende per migliorare la salute dei pazienti puntando sui giovani e sulla ricerca.