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Protagonista della quinta edizione il professore di Medicina e Scienze oncologiche ed ematologiche all'Università della South Florida di Tampa (USA) che ha focalizzato la sua attività di ricerca prevalentemente sul cancro e l'invecchiamento. La cerimonia si terrà nel corso del convegno "Maestri del nostro tempo nel campo della cura, dell'assistenza e dell'educazione" -
Modena, 26 novembre 2014 -
Sarà assegnato a Lodovico Balducci, pioniere e autorità a livello mondiale dell'oncologia geriatrica, il premio "Enzo Piccinini". L'iniziativa, giunta alla quinta edizione, vuole onorare la memoria del medico modenese, indicando e valorizzando personalità del mondo della sanità e dell'educazione che con il loro impegno hanno saputo generare realtà di accoglienza, cura, assistenza ed educazione.
"Dopo gli esempi di realizzazione di luoghi di cura e assistenza esemplari, la quinta edizione del Premio Piccinini vuole sottolineare la centralità della persona nella ricerca e nella pratica medica: il malato non può mai essere ridotto alla sua malattia, ogni cura deve tenere conto di tutte le dimensioni umane" spiega Massimo Vincenzi, presidente della Fondazione Enzo Piccinini. "La ragione del premio è nella figura stessa di Piccinini, scomparso nel 1999: medico, oncologo, animatore di infinite opere e attività. Enzo era anche un appassionato educatore di giovani, per questo il premio è stato voluto e pensato dalla fondazione a lui dedicata per premiare e sostenere personalità che si sono distinte nel campo della cura medica, ma anche dell'assistenza e dell'educazione".
Enzo Piccinini ha sempre operato con questa tensione e prospettiva: "Chi hai di fronte è un intero, non è un 'pezzo' da trattare. Per questo il nostro lavoro non è esclusivamente un problema di tecnica. Tanto è vero che è ormai accertato che lo stato psicologico del paziente, chiunque si abbia di fronte, decide del processo di guarigione dal 30% al 40%, in alcuni casi fino al 50%. Perché? Perché l'uomo è uno, e la medicina non è solo tecnica", diceva agli operatori sanitari in un intervento del marzo 1999.
Protagonista di questa edizione del premio sarà il prof. Balducci che ha focalizzato la sua attività di ricerca prevalentemente sul cancro e l'invecchiamento ed è stato il direttore del primo programma di questo tipo fondato nel mondo. Lodovico Balducci è professore di Medicina e Scienze oncologiche ed ematologiche all'Università della South Florida di Tampa (USA), ed è inoltre Direttore del Programma di Oncologia Geriatrica presso il Moffitt Cancer Center & Research Institute di Tampa (Florida), uno dei più prestigiosi centri oncologici degli Stati Uniti.
La cerimonia di assegnazione del premio si terrà nell'ambito del convegno "Maestri del nostro tempo nel campo della cura, dell'assistenza e dell'educazione" in programma giovedì 27 novembre, dalle 17.45 alle 20.00, nell'aula magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia (Centro Servizi Didattici presso il Policlinico di Modena in via del Pozzo, 71). Aprirà i lavori il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Paolo Frigio Nichelli, seguiranno i saluti del direttore generale dell'Azienda USL di Modena Mariella Martini. L'introduzione sarà affidata a Fabio Catani, Ordinario di Ortopedia e Traumatologia dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e chairman del convegno. Giorgio Bordin, Direttore Sanitario dell'Ospedale delle Piccole Figlie di Parma e rappresentante di Medicina&Persona esporrà le motivazioni del Premio. Ci sarà infine la lectio magistralis del prof. Balducci.
Quinta edizione Premio Enzo Piccinini e convegno "Maestri del nostro tempo nel campo della cura, dell'assistenza e dell'educazione"
Luogo: Centro Servizi Didattici presso il Policlinico di Modena in via del Pozzo, 71
Data: giovedì 27 novembre
Orari: apertura lavori h. 17.45 - chiusura lavori h. 20.00 www.fondazionepiccinini.org
L'evento è organizzato dalla Fondazione Enzo Piccinini con il contributo della Banca Popolare dell'Emilia Romagna e di Illumia e con la collaborazione di "Medicina&Persona", "Student Office" e "Morphé". Ha il patrocinio dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Modena, dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dell'Azienda USL e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.
Curriculum di Lodovico Balducci
Lodovico Balducci è professore di Medicina e Scienze Oncologiche ed Ematologiche all'Università della South Florida di Tampa (USA). E' Direttore del Programma di Oncologia Geriatrica presso il Moffitt Cancer Center & Research Institute di Tampa (Florida), uno dei più prestigiosi centri oncologici degli Stati Uniti. Il dottor Balducci è uno dei pionieri nella ricerca dell'oncologia geriatrica ed è stato il direttore del primo programma di questo tipo fondato nel mondo.
Ha trascorso gli anni dell'infanzia, dell'adolescenza e la prima età adulta a Rimini, prima di partire per Roma dove ha conseguito la laurea in Medicina presso l'Università Cattolica. Svolge la formazione specialistica in Medicina Interna e in Oncologia negli Stati Uniti dove vive e lavora da oltre quaranta anni. Ha scritto 5 libri di testo sull'oncologia geriatrica e 2 libri sull'ematologia geriatrica. Ha pubblicato oltre 250 articoli su prestigiose riviste mediche internazionali e cinque monografie in materia di oncologia geriatrica.
La sua attività di ricerca clinica è focalizzata prevalentemente sul cancro e l'invecchiamento. Il suo "H-Index" è di 50 ed è nella lista dei primi 100 scienziati italiani del mondo (Top Italian Scientists-TIS). E' membro attivo di numerose e prestigiose società scientifiche in cui ha numerosi incarichi istituzionali tra cui: l'America Society of Clinical Oncology (ASCO), l'American Association for Cancer Research (AACR), la Società Internazionale di Oncologia geriatrica (SIOG), di cui è membro fondatore, l'American Geriatrics Society, l'American Society of Hematology, l'American Society of Breast Disease e l'American College of Physicians.
Fa parte dell'Editorial Board delle riviste: Journal of Experimental and Clinical Cancer Research (Rivista di Ricerca Oncologica Sperimentale e Clinica), Journal of the American Geriatrics Society and Cancer Control (Rivista della Società Americana di Geriatria e Controllo dei Tumori), Journal of the Moffitt Cancer Center (Rivista del Centro Oncologico Moffitt). E' revisore di numerose riviste tra cui: Annals of Internal Medicine, American Journal of Hematology, Journal of Clinical Oncology. Attualmente è anche "Editor in Chief" del "Journal of the Medicine and the Person".
Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività scientifica tra cui il premio di medico dell'anno al Moffitt Cancer Center, il Lecture Award Medi Tavossoli per la ricerca innovativa in Ematologia negli anziani, il BJ Kennedy Award della ASCO, il Premio Claude Jacquillat a Parigi, il premio Nimmo in Adelaide, Australia e HMDP Visiting Esperto in Singapore. Il Dr. Balducci ha tenuto conferenze in tutti gli Stati Uniti in Europa, Asia, Australia, Africa e Sud America.
Premio "Enzo Piccinini"
Istituito dall'omonima Fondazione www.fondazionepiccinini.org per dare continuità ai principi educativi e scientifici che hanno caratterizzato la vita del dott. Enzo Piccinini, ha lo scopo di valorizzare personalità del mondo della sanità e dell'educazione, che con il loro impegno hanno saputo generare realtà di accoglienza, cura, assistenza e ricerca che possano essere un esempio per tutti. Dopo il rapporto medico paziente ("non solo curare ma prendersi cura", tema dell'edizione 2010 in cui il Premio venne assegnato al dott. Mario Melazzini, Presidente dell'AISLA, Associazione Italiana malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica), la ricerca dell'eccellenza nella professionalità ("c'è sempre qualcosa da fare", ovvero "qualità della cura anche per gli incurabili", tema nell'edizione 2011: premiata la dott.ssa Elvira Parravicini, neotatologa al Children Hospital della Columbia University, New York), l'attività di ricerca avanzata come espressione della passione per la cura ed il bene della persona ("ricerca come offerta": premiato il prof. Mauro Ferrari di Houston, Texas, autorità a livello mondiale nel campo della nanomedicina), l'importanza dell'assistenza che sa educare e riscattare le persone (premiato Sergio Zini, fondatore e presidente della Cooperativa Sociale Nazareno), l'edizione 2014 del Premio vuole sottolineare la centralità della persona nella ricerca e nella pratica medica: il malato non può mai essere ridotto alla sua malattia, ogni cura deve tenere conto di tutte le dimensioni umane.
(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)
Eseguito dall'equipe di Chirurgia vascolare diretta dal prof. Gioachino Coppi. Le condizioni di salute del paziente, colpito dalla Sindrome aortica acuta, sono buone e sarà presto dimesso. Baggiovara è uno dei pochi centri in Europa a essere in grado di eseguire la procedura in emergenza 24 ore su 24, utilizzando un'innovativa tecnica chirurgica endovascolare mininvasiva -
Modena, 24 novembre 2014 -
Un eccezionale intervento per curare la Sindrome aortica acuta - una patologia che se non trattata tempestivamente ha un altissimo tasso di mortalità - è stato realizzato nei giorni scorsi nel Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense di Modena. L'èquipe della Chirurgia vascolare, diretta dal professor Gioachino Coppi, ha operato un modenese di 51 anni al quale era stata diagnosticata la rottura dell'aorta toracica, la grande arteria vicina al cuore. Il paziente è ricoverato a Baggiovara, le sue condizioni di salute sono buone e, visto che il decorso post-operatorio sta procedendo come previsto, nei prossimi giorni potrà essere dimesso.
Per eseguire l'intervento è stata utilizzata un'innovativa tecnica chirurgica endovascolare mininvasiva. In pratica l'operazione è stata realizzata introducendo un piccolo catetere nell'arteria femorale del paziente attraverso un'incisione inguinale di circa 3-4 cm. Il catetere è stato fatto avanzare nel sistema circolatorio fino a raggiungere il punto in cui l'aorta era danneggiata: qui è stata inserita una protesi che ha "riparato" il tratto dissecato dell'aorta.
L'intervento è stato possibile a Baggiovara grazie alla presenza di un'equipe esperta e di una particolare apparecchiatura radiologica in sala operatoria. La Chirurgia vascolare del Nuovo S. Agostino-Estense è infatti uno dei pochi centri in Europa a disporre della sonda "Ivus" (Intra vascular ultrasound), un'apparecchiatura che consente l'impiego di cateteri a ultrasuoni endovascolari che facilitano l'intervento e il successo della procedura. L'equipe a Baggiovara, in grado di intervenire 24 ore su 24, è formata, oltre che dal professor Coppi, anche dai chirurghi vascolari Roberto Silingardi e Stefano Gennai con la collaborazione di anestesisti e infermieri appositamente formati.
Il paziente, prima di questa patologia, non aveva particolari problemi di salute. E' arrivato in pronto soccorso con un dolore al torace improvviso e molto forte. In queste situazioni, nelle prime ore, il paziente viene ricoverato in una terapia intensiva medica-cardiologica per cercare una soluzione non chirurgica del problema. "Purtroppo le sue condizioni si sono aggravate a causa di un'insufficienza che coinvolgeva più organi - fegato, rene e intestino - e a questo punto è stato necessario l'operazione di chirurgia vascolare" spiega il dottor Silingardi. "Ciò che più conta in questi casi è la tempestività dell'intervento da parte di un'equipe esperta e con il supporto di adeguate attrezzature. Essendo una patologia tempo dipendente, è anche fondamentale un'organizzazione che coinvolga il territorio, in particolare il sistema di emergenza 118 e i vari reparti ospedalieri interessati".
"La nostra equipe si occupa di questa grave patologia da ormai quindici anni e, fra le prime in Europa, ne ha codificato la metodica e pubblicato i risultati su riviste scientifiche" aggiunge il prof Coppi. "In particolare, abbiamo contribuito alla stesura delle linee guida europee sul trattamento di questa patologia che è ovviamente molto meno invasivo rispetto alla chirurgia tradizionale aperta che invece presenta molti rischi e complicanze".
I medici che operano a Baggiovara vengono spesso chiamati a congressi internazionali per presentare le attività di ricerca e assistenza d'avanguardia nel campo delle malattie vascolari. E proprio in questi giorni il prof. Coppi partecipa al "Veith symposium", il più importante congresso mondiale dedicato alla chirurgia vascolare, che si svolge a New York fino al 22 novembre. In particolare, il prof. Coppi presenterà le attività nel campo delle malattie vascolari, aneurismi dell'aorta, stent riassorbibili per le malattie periferiche, varici e carotidi.
La Chirurgia Vascolare del Nuovo Ospedale S. Agostino Estense
L'Unità Operativa di Chirurgia vascolare è il punto di riferimento in grado di offrire un percorso diagnostico e terapeutico completo a quanti sono affetti da patologia vascolare arteriosa o venosa. Tutte le patologie vascolari vengono trattate con procedure tradizionali ed endovascolari. Esegue interventi particolarmente complessi, con l'uso di tecnologie d'avanguardia e materiali innovativi. La struttura, inoltre, è sede di attività di prelievo di reni e di segmenti vascolari a scopo di trapianto. E' un reparto con 30 letti di degenza, con un volume di circa 1.400 ricoveri e 1.200 interventi arteriosi all'anno.
Sindrome aortica acuta
La sindrome o dissezione acuta dell'aorta toracica è una patologia vascolare caratterizzata da un'alta mortalità se non trattata con urgenza. Può avere origine spontanea, dovuta ad esempio ad una malformazione, oppure a traumi, ad esempio a causa di incidenti stradali. La frequenza della patologia è in aumento nella popolazione: all'Ospedale a Baggiovara nel 2014 sono stati trattati 15 pazienti, dei quali 3 negli ultimi 20 giorni. La patologia è tempo dipendente: quando compaiono i sintomi – in genere dolore toracico improvviso molto forte – è fondamentale chiamare subito il 118 che porterà il paziente nel centro più idoneo che in provincia in provincia di Modena è la Chirurgia vascolare del Nuovo Ospedale S. Agostino-Estense.
(Fonte: ufficio stampa Ausl MO)
Tra le novità, tac e risonanze magnetiche di sabato e domenica, incremento delle visite specialistiche nelle branche che presentano maggiori criticità, potenziamento dell'offerta da parte delle strutture pubbliche e private accreditate, azioni strutturali per riequilibrare domanda e offerta di prestazioni sanitarie -
Modena, 18 novembre 2014 -
Tac e risonanze magnetiche di sabato e domenica, incremento delle visite specialistiche nelle branche che presentano maggiori criticità, potenziamento dell'offerta da parte delle strutture pubbliche e private accreditate, azioni strutturali per riequilibrare domanda e offerta di prestazioni sanitarie. Sono alcune delle novità che emergono dal piano straordinario che l'Azienda USL di Modena ha predisposto, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico e l'Ospedale di Sassuolo, per il contenimento dei tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale. Un intervento a tutto campo, realizzato in coerenza con la recente delibera della Regione Emilia-Romagna, con oltre 3milioni e 300mila euro per sostenere le spese relative all'assunzione di personale, all'acquisizione di nuove attrezzature e tecnologie, all'acquisto di prestazioni.
Il piano è stato presentato il 14 novembre dalle direzioni delle Aziende sanitarie modenesi all'assessorato alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna. "L'incontro in Regione è stato estremamente proficuo e ci consente di investire in modo prioritario risorse per superare le criticità nell'ambito dell'assistenza specialistica ambulatoriale" spiega il direttore generale dell'Azienda USL di Modena Mariella Martini. "Il piano straordinario è lo strumento concreto col quale le aziende sanitarie vogliono rispondere in modo tempestivo ai bisogni di salute dei cittadini. Migliorerà l'accessibilità ad alcune prestazioni grazie all'apertura anche nei weekend, saranno incrementate le ore di attività degli specialisti e consolidati i percorsi per accedere a visite ed esami urgenti e programmati. Per garantire il corretto utilizzo delle risorse, il potenziamento dell'offerta di prestazioni sanitarie andrà di pari passo con il miglioramento dell'appropriatezza prescrittiva. E' un impegno che intendiamo rispettare e per questo ho affidato a un team multidisciplinare, coordinato dal direttore sanitario dell'Ausl, il compito di monitorare nel tempo lo stato di avanzamento e i risultati ottenuti".
Tac e risonanze il sabato e la domenica
La prima fase del piano è già operativa e prevede l'immissione nel sistema provinciale Cup di una notevole quantità di prestazioni. Il piano andrà a regime in dicembre e le azioni proseguiranno nel corso del 2015.
Una delle principali novità riguarda l'ampliamento delle giornate di apertura: dal 15 novembre, tac e risonanze magnetiche al Policlinico vengono erogate anche il sabato, mentre è già stata pianificata l'offerta di risonanze magnetiche il sabato pomeriggio e la domenica mattina presso l'Azienda USL di Modena. Sarà incrementata l'attività degli specialisti che lavorano nei poliambulatori distrettuali soprattutto nelle branche maggiormente critiche (cardiologia, oculistica, pneumologia, reumatologia e neurologia) e aumenterà di circa 36mila prestazioni l'offerta da parte delle strutture ospedaliere pubbliche e centri privati accreditati.
Visite urgenti e programmabili
Il piano straordinario, in coerenza con le indicazioni delle Regione, andrà a migliorare i percorsi per l'accesso alle visite e agli esami di specialistica ambulatoriale che hanno quattro livelli di priorità: urgente (prestazioni da effettuare entro 24 ore), urgente differibile (prestazioni da effettuare entro 7 giorni); programmabili (prestazioni da effettuare entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli esami strumentali); programmate (prestazioni da effettuare secondo l'indicazione temporale indicata sulla ricetta dal medico proscrittore).
Per quanto riguarda le urgenze, quelle che devono essere erogate entro 24 ore dalla prescrizione, dallo scorso anno sono operative nuove modalità di accesso per visite ed esami. Le prestazioni richieste dal medico di famiglia o dal pediatra di libera scelta (visite cardiologiche, pneumologiche, chirurgiche, urologiche, otorino e gli esami di radiologia ossea e del torace) sono garantite con accesso diretto presso gli ospedali di riferimento, quindi senza prenotazione Cup e senza rivolgersi al Pronto Soccorso. Sempre nell'ottica di standardizzare su tutto il territorio provinciale l'accesso alle prestazioni urgenti, il piano prevede interventi anche per quanto riguarda le visite urgenti con priorità B, ovvero da erogare entro sette giorni. In particolare, è previsto un incremento dell'offerta delle prestazioni erogate con questa modalità e saranno ulteriormente definiti i criteri clinici di appropriatezza delle richieste.
Tra gli altri interventi già attuati e che hanno interessato alcune visite ed esami - prima visita oculistica, prima visita dermatologica, prima visita neurologica, prima visita cardiologica + ECG, ecografia addome e risonanze magnetiche cerebrali - vanno ricordati i 'percorsi di garanzia' per assicurare comunque la prestazione entro i tempi stabiliti dalla normativa. Questo lavoro sta già dando risultati positivi come confermano i numeri dai quali emerge che nel 2013 le prestazioni prenotate attraverso questa modalità sono arrivate a quasi 30mila (nel 2010 erano 9.792). Il piano straordinario prevede il consolidamento degli attuali percorsi e da marzo 2015 l'introduzione di ulteriori prestazioni, la visita otorino e urologica.
Assistenza odontoiatrica
Un altro settore che sarà soggetto a riorganizzazione è l'assistenza odontoiatrica che registra delle buone performance sulle urgenze, mentre presenta criticità legate ai tempi di attesa per le prime visite non urgenti e per le prestazioni terapeutiche. E' previsto, nell'ambito di una più generale revisione dei percorsi di presa in carico dei pazienti, un rilevante incremento dell'offerta che andrà ad aiutare soprattutto le fasce più deboli della popolazione (disabili, persone con disagio socio-economico, persone con gravi patologie).
Pazienti con malattie croniche
Tra le azioni strutturali, lo sviluppo e il potenziamento dei percorsi di "Follow up", ovvero la gestione delle malattie croniche. Tra i temi su cui le aziende sanitarie stanno già lavorando per la condivisione di percorsi clinico-organizzativi uniformi, la reumatologia, l'oculistica, le colonscopie, la dermatologia, la senologia. A questo si aggiunge che per la presa in carico dei pazienti con malattie croniche (diabete, ipertensione, scompenso cardiaco, malattie polmonari, disturbi cognitivi e persone in terapia con farmaci anticoagulanti) sono già attive in provincia di Modena diverse Case della salute che diventeranno sempre più il punto di riferimento per questo tipo di patologie e per lo sviluppo di progetti di telemedicina.
Sensibilizzazione dei cittadini
Saranno messe in campo anche azioni per sensibilizzare i cittadini a disdire la prenotazione quando non ci si può recare all'appuntamento. Per evitare di dimenticare una prenotazione, sarà attivo un apposito servizio automatico che provvede, per alcune prestazioni particolarmente complesse o con lunghi tempi di attesa, a ricordare con una telefonata e con un sms la data dell'appuntamento, richiedendone la conferma o l'eventuale annullamento. Va ricordato che, sulla base della normativa nazionale, gli utenti impossibilitati a presentarsi a una visita o prestazione devono disdirla. Nel caso in cui l'utente non si presenti all'appuntamento, non fa la disdetta o lo fa fuori tempo massimo, la legge prevede, per chi non è esente, il pagamento del ticket.
(Fonte: Ufficio Stampa Azienda USL di Modena)