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Pubblicato il video di un intervento svolto alcune settimane fa al Policlinico.
L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena protagonista, con l’Ostetricia e Ginecologia, diretta dal prof. Fabio Facchinetti di UNIMORE, sul Journal of Minimally Invasive Gynecology, la più importante rivista del settore, organo ufficiale della American Association of Gynecologic Laparoscopist (AAGL).
Al Policlinico è garantita l’attività urgente, la somministrazione dei farmaci biologici e le terapie salvavita
Con la bella stagione cominciano le allergie e in questo particolare momento storico è fondamentale evitare di confondere i sintomi di stagione con quelli da COVID19 e prestare attenzione al corretto utilizzo dei farmaci contro l’allergia.
La vera sfida è distinguere i sintomi dell’allergia da quelli del COVID19. “Le allergie– commenta il prof. Giovanni Pellacani di UNIMORE, Direttore della Dermatologia del Policlinico che al suo interno ha il Servizio di Allergologia - danno sintomi per certi versi sovrapponibili a quelli dei pazienti COVID19 sintomatici, ma con delle importanti differenze. Innanzitutto, un’allergia non dà di per sé febbre sopra i 38 gradi. Quindi, se un paziente sa di essere allergico e non sviluppa febbre deve pensare che il problema sia l’allergia. L’allergia, inoltre, risponde a terapie specifiche a cui i sintomi del COVID19 non rispondono. In caso un paziente non sappia di essere allergico e nutra dei dubbi, il Medico di Medicina Generale saprà indirizzare il cittadino verso il corretto percorso diagnostico."
A questo proposito è importante sottolineare che il Servizio di allergologia del Policlinico, attivo all’interno della Struttura Complessa di Dermatologia continua ad assicurare le urgenze, la somministrazione dei farmaci biologici e l’attività salvavita come centro di riferimento nazionale per il veleno da imenotteri. L’accesso è rimasto invariato per le attività prioritarie, mentre i medici sono disponibili per consulenze telefoniche per i pazienti già seguiti.
“È importante riconoscere i sintomi - spiega la dottoressa Laura Bonzano, allergologa della AULS e del Policlinico di Modena - l’allergia stagionale presenta un interessamento del naso, detto rinorrea, caratterizzato da perdita di liquido e sternuti, associata alla lacrimazione di entrambi degli occhi. Al contrario, il COVID19 comporta occlusione del naso e secrezioni negli occhi meno frequente e spesso ad inizio monolaterale. È fondamentale che i pazienti allergici proseguano le terapie antiallergiche a livello nasale e bronchiale e a livello sistemico già prescritte secondo le indicazioni del proprio medico di riferimento”
12 NUOVE POSTAZIONI PER TERAPIE INFUSIVE
Nuovi spazi per i pazienti oncologici del Policlinico di Modena
Grazie ai trasferimenti effettuati nei mesi scorsi, nuove postazioni di infusione e per la Medicina Oncologica
Nuovi spazi per i pazienti oncologici del Policlinico di Modena sono stati attivati in questi giorni nei locali lasciati liberi dalle Malattie dell’Apparato Respiratorio che, nei mesi scorsi, si sono trasferite negli spazi ristrutturati nel corpo centrale. Da lunedì 23 settembre 2019, infatti, al primo piano della Palazzina di Pneumologia sono stati attivati 12 postazioni aggiuntive per terapie infusive e 4 nuovi ambulatori. Grazie a questo ampliamento, le postazioni per terapie infusive del Day Hospital Oncologico diventano 44 con un aumento del 33%. Questo ampliamento completa quello dell’aprile scorso che ha portato a 7 (+5) le postazioni dell’Affido Oncologico che si è trasferito sempre al primo piano della Palazzina di Pneumologia, e la ristrutturazione del secondo piano del Padiglione Beccaria che ha restituito alla degenza di Medicina Oncologica spazi completamente rinnovati, più ampi e flessibili.
Gli ambulatori per l’attività infusiva del Policlinico, di cui è responsabile il dott. Gabriele Luppi, è in grado di accogliere ogni giorno oltre 350 pazienti che si sottopongono a prelievi, accertamenti, visite e terapie, spesso accompagnati da amici e famigliari. Per questo motivo l’Azienda è impegnata ad ampliare e rendere sempre più confortevoli gli spazi dedicati alla terapia infusiva, posti al piano di sopra rispetto a quelli originari e quindi facilmente raggiungibili. Il percorso di accettazione e accesso dall’esterno, anche per le nuove postazioni, rimane il front-office al primo piano del Padiglione Beccaria, nella sede “storica” del Day Hospital. Il Day Hospital supporta tutte le strutture del Dipartimento Onco-Ematologico. Per questo motivo l’ampliamento in termini di spazi ambulatoriali e per terapia è funzionale anche ai pazienti seguiti dall’Ematologia, diretta dal prof. Mario Luppi.
L’Affido Onco-ematologico costituisce un punto di accesso diretto, dove i pazienti con patologia oncologica o ematologica possono rivolgersi in caso di peggioramento del proprio stato di salute. L’Affido afferisce alla Medicina Oncologica diretta dal dott. Giuseppe Longo. Nelle stanze dedicate alla presa in carico di questi pazienti a volte si gestiscono permanenze brevi di osservazione per qualche ora, per eseguire esami e accertamenti utili all’inquadramento del caso. Ogni volta che clinicamente il ricovero non si rende necessario, il paziente dopo aver ricevuto le cure può essere dimesso al domicilio. Quando invece il medico ritiene che il paziente debba essere ricoverato, il ricovero avviene in Medicina Oncologica.
L’Affido ha una funzione importante che accoglie annualmente una media di circa 15 pazienti al giorno in urgenza, contribuendo quindi a evitare l’affollamento del Pronto Soccorso generale e assicurando una gestione mirata dei casi. Anche in questo caso l’Azienda ha investito importanti risorse per ampliare gli spazi e per migliorare il comfort dei pazienti, attuando anche una ristrutturazione delle stanze di degenza con rifacimento dei pavimenti, sostituzione delle porte e in generale un ulteriore miglioramento degli standard alberghieri e di sicurezza per i pazienti.
L’Azienda ha potenziato inoltre la dotazione in termini di attrezzature per il settore onco-ematologico, ora dotato di un conta-globuli, un analizzatore per emogas e un ecografo per Affido e degenze. Nei nuovi spazi è stato ricavato un ambulatorio dedicato al percorso di presa in carico dei tumori ereditari della mammella, di cui è referente la Dr.ssa Laura Cortesi.
Nei mesi scorsi la Medicina Oncologica è tornata nella sua sede originaria, al II piano del Padiglione Beccaria, in spazi rinnovati dotati anche di nuovi televisori che, grazie al contributo di Angela Serra, possono essere utilizzati gratuitamente per tutto il giorno dai pazienti ricoverati.
Questi lavori sono i primi di una serie di interventi destinati a potenziare gli spazi dedicati alle attività del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. “Il nostro obiettivo – commenta il direttore generale dottor Ivan Trenti – è costituire un vero e proprio polo oncologico che a regime comprenderà il Padiglione Beccaria e la Palazzina di Pneumologia. Questo nuovo polo consentirà di dare una risposta ai pazienti che si rivolgono alla nostra azienda per patologie onco-ematologiche, adeguata alle mutate esigenze di diagnosi e terapia”.
Fra gli altri interventi, comincerà entro la fine del 2019, la ristrutturazione del piano terra della Palazzina della Pneumologia che ospiterà lo screening mammografico e senologia clinica.