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Domenica, 15 Novembre 2015 11:27

Territorio. Programmi speciali d'area

Emilia Romagna, progetti e stanziamenti previsti provincia per provincia. Informativa davanti alla 'Bilancio, Affari generali e istituzionali' sugli strumenti di programmazione territoriale negoziata basati sulla collaborazione di Regione, Province, Comuni e il coinvolgimenti di altri enti pubblici e soggetti privati. L'auspicio di tempi di realizzazione più rapidi degli interventi di riqualificazione previsti

Bologna, 10 novembre 2015 -
La Legge regionale 30 del 19 agosto 1996 ha aperto la strada ai "programmi speciali d'area", uno strumento di programmazione territoriale e negoziata che prevede la collaborazione di più livelli istituzionali (Regione, Province, Comuni), con il coinvolgimento di altri enti pubblici e di soggetti privati. I primi programmi d'area vennero inaugurati nel 1998, il più recente è dedicato al recupero dei centri storici nell'area del sisma.

Dirigenti di Giunta della Programmazione territoriale, sono stati oggi in commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, per svolgere una informativa sullo stato di attuazione dei vari programmi d'area sviluppati sul territorio regionale, e in particolare sulla valutazione dei fondi impegnati dalla Regione ed effettivamente erogati. Nella quasi totalità dei casi, le percentuali si attestano intorno al 90%.

Questo l'elenco, diviso per provincia, dei programmi in essere; alcuni coinvolgono più territori provinciali.
Piacenza (4): Polo logistico di Piacenza; Azioni integrate Val Tidone-Val Luretta; Po, fiume d'Europa; Parco della salute; in totale, 60 interventi finanziati, per un ammontare di 845 milioni di euro.
Parma (3): Azioni a sostegno dell'insediamento dell'Agenzia per la sicurezza alimentare; Po, fiume d'Europa; Parco della salute; 37 interventi, 66,5 milioni di euro.
Reggio Emilia (3): Riqualificazione urbana di Reggio Emilia; Area del distretto ceramico; Po, fiume d'Europa; in totale, 73 interventi, per complessivi 354 milioni di euro.
Modena (3): Riqualificazione urbana di Modena; Area del distretto ceramico; Territorio rurale della pianura Cispadana. 75 interventi, 184 milioni di euro.
Bologna (4): Valle del Reno; Alta valle del Sillaro; Riqualificazione urbana città di Imola; Territorio rurale della pianura Cispadana; gli interventi sono 89, circa 94 i milioni di euro stanziati.
Ferrara (3): Azioni per lo sviluppo urbanistico delle aree di eccellenza della città di Ferrara; Basso ferrarese; Territorio rurale della pianura Cispadana; in questo caso, gli interventi programmati sono stati 77 e il valore dei programmi d'area ammonta a 340 milioni di euro.
Ravenna (2): Programma speciale d'area Porto di Ravenna; Città della Costa; 35 gli interventi, 103 i milioni di euro.
Forlì-Cesena (3): Parco nazionale delle Foreste Casentinesi; Valle del Bidente e Forlimpopoli; Città della Costa; 35 interventi, 75,5 milioni di euro.
Rimini (1): Città della Costa; 20 interventi, 67 milioni di euro.

Ulteriori informazioni sul sito della Regione:
http://territorio.regione.emilia-romagna.it/programmazione-territoriale/programmi-speciali-darea

Nel corso della seduta, sono intervenuti i consiglieri Tommaso Foti (Fdi-An), Andrea Bertani (M5s), Paolo Zoffoli e Roberto Poli (Pd). È stata posta l'esigenza di poter valutare non solo l'intervento finanziario della Regione, ma anche quello degli altri soggetti coinvolti, e in particolare dei Comuni. A fronte di un dato complessivo di quasi completa erogazione delle cifre stanziate, è emerso che alcuni bandi sono andati deserti e in altri casi è avvenuta una erogazione minima rispetto alle cifre disponibili.
Lo strumento dei programmi d'area è stato giudicato tuttora interessante, ma a giudizio dei consiglieri va migliorato il sistema di monitoraggio e controllo, soprattutto perché alcuni programmi hanno raggiunto una durata di 15 e più anni, e sarebbero preferibili tempi più rapidi.
(Fonte Regione Emilia Romagna -rg)

Domenica, 26 Luglio 2015 10:54

In Emilia Romagna i Confidi uniscono le forze


Nasce Confidi in Rete Emilia Romagna tra 13 confidi che associano 42.000 piccole e medie imprese

Bologna 23 luglio 2015 -
I Confidi fanno squadra e si mettono rete per essere ancora più competitivi al servizio delle imprese.
È stato sottoscritto nella sede di Unioncamere Emilia-Romagna il contratto di rete denominato "Confidi in Rete Emilia Romagna" tra 13 consorzi fidi operanti in regione e appartenenti a tutti i settori economici.

La firma arriva a circa otto mesi dalla nascita del "Coordinamento dei Confidi dei Territori Locali" che è stata la base del percorso.

Fanno parte della rete: Agrifidi Emilia, Agrifidi Modena Reggio Ferrara, Agrifidi Uno Emilia Romagna, Confidi Per le Imprese, Cooperativa di Garanzia fra Commercianti Parma, Creditcomm, Finterziario, GarCom Piacenza, Confartigianato Fidi Cesena, Confartigianato Fidi Ferrara, COFIRE Reggio Emilia, Confidi Romagna e Ferrara e Unionfidi Parma.

I confidi della rete associano complessivamente circa 42.000 piccole e medie imprese, pari al 10% delle imprese attive in Emilia-Romagna a fine marzo (dati Unioncamere regionale).

Il volume dei finanziamenti garantiti in essere al 31 dicembre 2014 era pari a oltre 1 miliardo e 112 milioni di euro, mentre lo stock delle garanzie prestate in essere ammontava a quasi 305,8 milioni.

La conduzione della rete è affidata ad un Comitato di Gestione di 5 membri, con presidente Alberto Rodeghiero, che guida Agrifidi Uno Emilia Romagna.

(Fonte Unioncamere Emilia Romagna)

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