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Generosa donazione dell'Associazione Prevenzione Tumori al Day Hospital Oncologico dell'Ospedale di Guastalla. Sistema di raffreddamento Paxman: un aiuto per contrastare la perdita dei capelli durante la chemioterapia. -
Reggio Emilia, 25 giugno 2015 -
Giovedì 25 Giugno alle 11.30, all'Ospedale di Guastalla, è stato presentato il nuovo apparecchio Paxman, generosamente donato al Day Hospital Oncologico dall'Associazione Prevenzione Tumori di Guastalla, per contrastare la perdita dei capelli durante la chemioterapia nei pazienti affetti da neoplasia.
Oltre alla diagnosi iniziale del cancro stesso, la perdita dei capelli continua ad essere il più traumatico e stressante effetto psicologico collaterale che molti pazienti malati di cancro sperimentano.
L'alopecia viene vista come una continua dimostrazione della propria malattia e può causare cambiamenti negativi a livello di immagine corporea, può diminuire l'attività sociale ed alterare le relazioni interpersonali. Questo problema fisico ed emozionale può trasmettersi attraverso la riluttanza del paziente, a volte persino il rifiuto, ad accettare la cura.
La perdita dei capelli si manifesta in maniera frequente a causa di una parziale o totale atrofizzazione della radice del bulbo capillare causando la costrizione della struttura dei capelli e di conseguenza la facile rottura.
Il raffreddamento del cuoio capelluto durante determinati trattamenti chemioterapici ha dimostrato di poter prevenire, o almeno di poter ridurre, l'inevitabile perdita dei capelli.
La riduzione della temperatura porta alla vasocostrizione e ciò rende minima la quantità di sostanza medicinale rilasciata nei follicoli piliferi. Vi è inoltre una riduzione a livello metabolico che riduce l'assorbimento delle sostanze da parte del follicolo pilifero.
Altri sistemi basati su questo stesso principio utilizzano sacchetti di ghiaccio tritato e calotte con gel refrigerante. Questi strumenti hanno lo svantaggio di essere scomodi, pesanti da portare e vengono posti sul capo ad una temperatura intollerabile di -25°C che aumenta rapidamente una volta in contatto con il cuoio capelluto.
Paxman ha applicato gli stessi principi utilizzando però una moderna tecnologia per la prevenzione della perdita dei capelli. Un sistema che funziona, facile da utilizzare, Paxman è un effettivo modo di ridurre il bisogno di utilizzare parrucche e viene accettato da dottori e dagli infermieri così come dai pazienti, risolvendo i problemi inizialmente associati ai trattamenti con terapie di raffreddamento.
Gli studi osservazionali effettuati nel Regno Unito riportano un successo del sistema Paxman nell'89% dei pazienti malati di cancro al seno, con solo l'11% dei casi di consistente perdita dei capelli e necessità di utilizzo della parrucca.
Il valore economico della nuova apparecchiatura donata ammonta complessivamente a 29.800 €.
Alla consegna dell'apparecchiatura, una delle prime disponibili nei Day Hospital italiani, erano presenti:
Luigi Tosi, Presidente Associazione Prevenzione Tumori di Guastalla
Daniela Ricco', Direttore Sanitario Azienda USL
Cristina Marchesi, Direttore del Presidio Ospedaliero Azienda USL
Antonio Di Mare, Direttore Sanitario degli Ospedali di area nord, Guastalla e Correggio, Azienda USL
Lucia Monici, Direttore del Distretto di Guastalla
Laura Scaltriti, Responsabile del Day Hospital Oncologico dell'Ospedale di Guastalla
Simonetta Montanari, Coordinatore infermieristico e tecnico
Presente, inoltre, un rappresentante del Banco Emiliano di Guastalla che ha sostenuto l'iniziativa benefica dell'Associazione.
DOMANDE FREQUENTI CHE POSSONO ESSERE POSTE DA UN PAZIENTE PRIMA DI ESSERE SOTTOPOSTO AL RAFFREDDAMENTO DEL CUOIO CAPELLUTO PER LA PRIMA VOLTA
D. È un sistema sicuro?
R. Sì, non ci sono effetti collaterali.
D. Funzionerà per me?
R. Ci sono elevate probabilità che funzioni, ma non può esserci garanzia assoluta. È importante capire e tenere presente che potrai comunque avere una perdita di capelli. Le probabilità di successo dipendono da numerosi fattori variabili, che includono le diverse reazioni soggettive, le terapie e i regimi chemioterapici a cui si viene sottoposti. Se siete a conoscenza della terapia e del dosaggio a cui siete sottoposti, potete parlare con il personale infermieristico o contattare l'azienda Praesidia per ricevere dettagliate informazioni.
D. Quanto freddo potrei sentire?
R. A inizio trattamento si sente un po' di freddo, ma comunque sopportabile. Già dopo 10- 15 minuti il freddo diventa comunque molto meno percepibile.
D. Mi farà venire mal di testa?
R. La maggior parte dei pazienti trattati non riscontra mal di testa, ma un piccola percentuale ne ha comunque risentito.
D. Per quanto tempo va indossata la calotta?
R. 20-30 minuti prima dell'inizio della chemioterapia, durante tutto il trattamento chemioterapico e tra i 45 minuti e le 3 ore dopo lo stesso, ma quest'ultimo tempo dipende dal tipo di chemioterapico che vi viene somministrato. Il tempo totale medio è di 21⁄2 – 3 ore.
D. Sentirò freddo in tutto il resto del corpo?
R. Normalmente non accade, ma se dovesse succedere vi verrà data una coperta per tenervi caldi.
D. Avrò problemi da raffreddamento della cute?
R. No, vengono prese apposite precauzioni per proteggere le aree esposte della pelle del volto (fronte e orecchie).
D. Cosa succede se ho necessità di andare al bagno?
R. La calotta può essere disconnessa dalla macchina velocemente e facilmente, e riesce a mantenere il cuoio capelluto alla temperatura desiderata per circa 10 minuti senza influire negativamente sul processo di raffreddamento del cuoio capelluto.
D. Sarò limitato nei movimenti?
R. I pazienti possono sedersi su sedie, reclinarle o stendersi sul letto.
D. È un sistema sicuro?
R. Sì, non ci sono effetti collaterali.
D. Durante il trattamento col Paxman potrò leggere, dormire o bere bevande?
R. Sì.
Per maggiori informazioni potete parlare con il personale infermieristico o contattare direttamente l'azienda Praesidia.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Ausl RE)
Alla 10a Conferenza Nazionale della Fondazione GIMBE - Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze - l'Azienda USL di Reggio Emilia per il progetto, sviluppato dal Programma Cure Primarie - dott. Sebastian Grazioso e dott.ssa Mila Fanti, sotto la direzione della dott.ssa Eletta Bellocchio, Direttore del Programma - e svolto con la collaborazione del dott. Pierpaolo Pattacini. -
Reggio Emilia, 2 aprile 2015 -
In occasione della 10a Conferenza Nazionale della Fondazione GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze), svoltasi a Bologna il 27 marzo 2015, l'Azienda USL di Reggio Emilia ha partecipato ai lavori presentando un progetto per la valutazione sistematica dell'appropriatezza delle prescrizioni di risonanza magnetica.
Il progetto, sviluppato dal Programma Cure Primarie (dott. Sebastian Grazioso e dott.ssa Mila Fanti, sotto la direzione della dott.ssa Eletta Bellocchio, Direttore del Programma) e svolto con la collaborazione del dott. Pierpaolo Pattacini, Direttore del Servizio interaziendale di diagnostica per immagini e medicina di laboratorio, consente di valutare con strumenti informatici l'adesione delle prescrizioni mediche ai principi di appropriatezza presenti nei protocolli interaziendali. Scopo del progetto stabilire un modello di riferimento per valutare l'appropriatezza prescrittiva in maniera sistematica, analitica e condivisa con i professionisti, ponendo le basi per la riorganizzazione dell'offerta e la riduzione dei tempi di attesa.
Per le caratteristiche innovative, il rigore metodologico e la rilevanza dei risultati, il contributo è stato premiato con il GIMBE Award 2015.
Alla conferenza ed alla consegna del premio era presente anche il Direttore Generale dell'Azienda Usl, Fausto Nicolini.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)
Dal 1 marzo 2015 la ricetta elettronica sarà estesa anche alle prescrizioni di visite specialistiche ed esami diagnostici. Il medico di famiglia, per prescrivere farmaci o visite, compone una ricetta elettronica e non consegna più al cittadino la ricetta rossa, ma solo un promemoria, da consegnare alla prenotazione, così come faceva con la ricetta rossa.-
Reggio Emilia, 27 febbraio 2015 -
La ricetta elettronica, in sostituzione della ricetta rossa per le prescrizioni dei farmaci, è stata introdotta nella provincia di Reggio Emilia dal luglio 2014. La ricetta elettronica, - informa la nota Ausl di Reggio Emilia - prevista dal Decreto Legislativo 179/2012 (Decreto Crescita), è obiettivo dell'agenda digitale del Governo insieme al Fascicolo Sanitario Elettronico e dal 1 marzo 2015 il suo utilizzo verrà esteso anche alle prescrizioni di visite specialistiche ed esami diagnostici. Obiettivo del progetto è quello di "dematerializzare" la ricetta rossa e sostituirla con un foglio bianco, che costituisce il promemoria della prescrizione.
Sul foglio bianco sono riportati con precisione dal proprio medico di famiglia i dati anagrafici, la fascia di reddito, eventuali esenzioni dal ticket e le prestazioni richieste. Il medico di famiglia, per prescrivere farmaci o visite, compone una ricetta elettronica e non consegna più al cittadino la ricetta rossa, ma un promemoria bianco.
Quando il cittadino deve prenotare una visita o un esame, o ritirare un farmaco, consegna il promemoria così come faceva con la ricetta rossa. Gli operatori dell'Azienda sanitaria e i farmacisti recuperano sul computer la ricetta elettronica prescritta dal medico e possono prenotare visite ed esami o consegnare i farmaci necessari.
Al momento solamente i medici di medicina generale sono coinvolti nel progetto - specifica l'Ausl. Successivamente saranno attivati anche gli specialisti ambulatoriali e ospedalieri nonché i pediatri di libera scelta e i medici di continuità assistenziale (ex Guardia medica).
Sarà necessaria la massima collaborazione del cittadino in particolare per: controllare sempre che il promemoria consegnato dal medico contenga tutti i dati anagrafici corretti, la fascia di reddito ed eventuali esenzioni, aggiornare, quando necessario, presso gli uffici SAUB la propria posizione rispetto a esenzioni e/o fasce di reddito.
Inoltre l'Ausl precisa che i cittadini residenti in provincia con scelta del medico di medicina generale in altre Aziende sanitarie della Regione devono dichiarare la fascia di reddito anche presso le anagrafi sanitarie dove hanno espresso la scelta del medico;
una ricetta elettronica, nella quale siano prescritte più prestazioni specialistiche, deve essere utilizzata prenotando esclusivamente all'interno delle strutture sanitarie di una sola provincia.
Non potranno essere accettate correzioni manuali del promemoria, in quanto farà fede il solo dato elettronico.
Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico presente in ogni Distretto.
(Fonte: Ufficio Comunicazione Azienda Usl di Reggio Emilia)