AUSL Parma

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 Lo studio è condotto da Gino Bernuzzi, medico dell'Immunoematologia e Medicina trasfusionale, ed Edoardo Raposio, direttore della Chirurgia della cute.

Parma, 30 giugno 2017

È stato recentemente avviato lo studio finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con 148 mila euro nell'ambito dei progetti di ricerca Piano sangue e plasma. A condurlo due medici dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma: Gino Bernuzzi, promotore del progetto, dirigente medico dell'unità operativa Immunoematologia e Medicina trasfusionale diretta da Alessandro Formentini, ed Edoardo Raposio, direttore della struttura di Chirurgia della cute.

In estrema sintesi i due ricercatori stanno studiando un "energetico cutaneo" in grado di riparare le ulcere della cute, ricavato miscelando un plasma ad altissima concentrazione di piastrine estratto dal sangue del paziente con le cellule staminali del tessuto adiposo.

In Italia sono circa 2 milioni le persone affette da ulcere cutanee causate principalmente da malattie vascolari, diabete, traumi e lesioni da pressione. Le ulcere degli arti inferiori, oggetto dello studio, colpiscono l'1% degli adulti ed il 3,6% delle persone di età superiore ai 65 anni.
L'attività di ricerca degli ultimi anni si è mossa verso un sempre maggiore impiego terapeutico dei fattori di crescita, citochine e cellule staminali, per facilitare la guarigione dei tessuti. In quest'ambito, prende il via il progetto per il trattamento delle ulcere della pelle che prevede l'arruolamento progressivo (fino a 62) di pazienti che abbiano però i requisiti necessari e i criteri di eleggibilità richiesti dai protocolli di studio.

Il sangue prelevato viene "centrifugato" e "separato" così da produrre un concentrato piastrinico contenente fibrina (PRF), ricco di fattori di crescita, che rigenera i tessuti. Successivamente, attraverso un intervento chirurgico di liposuzione viene prelevato il tessuto adiposo dalla zona addominale del paziente ed estratte le cellule staminali mesenchimali (ASC), per una quantità variabile a seconda della dimensione dell'ulcera da trattare. Quindi il "lipoaspirato" è trattato, in sala operatoria con apparecchiature dedicate, al fine di isolare correttamente le cellule staminali. Le frazioni isolate dovranno quindi essere miscelate con il PRF precedentemente prodotto, al fine di ottenere una soluzione da iniettare e distribuire sulla superficie della lesione cutanea.

Lo scopo principale di questo studio è quello di valutare l'efficacia del plasma ad alta concentrazione di piastrine arricchito di cellule staminali, innovative perché oltre a favorire la guarigione dell'ulcera cutanea stimolano la creazione di nuovi vasi sanguigni. Poiché il tessuto adiposo umano è onnipresente e facilmente ottenibile, in quantità di rilievo, mediante procedure chirurgiche effettuate in anestesia locale e con disagio limitato per il paziente, esso si configura quale fonte alternativa ottimale di cellule staminali adulte autologhe per la rigenerazione di tessuti.

(Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma)

Cosa sono, come si prevengono e l'importanza della diagnosi precoce. Incontro di educazione sanitaria organizzato da Ausl, Comune di Collecchio e medicina di gruppo San Riccardo Pampuri.

Il melanoma e i principali tumori della pelle sono l'argomento al centro del prossimo incontro di educazione sanitaria organizzato dall'AUSL insieme al Comune di Collecchio e alla medicina di gruppo San Riccardo Pampuri.
Martedì 27 giugno a partire dalle 18 a spiegare cosa sono, come si prevengono e l'importanza della diagnosi precoce è Emilio Sani, dermatologo e medico di famiglia della medicina di gruppo San Riccardo Pampuri.
L'appuntamento, come di consueto, è alla sede dell'Assistenza Volontaria di via Fratelli Rosselli 1 a Collecchio.
Saranno presenti anche il sindaco Paolo Bianchi, il direttore del Distretto Sud-Est Stefano Lucertini, la responsabile del Dipartimento Cure Primarie del Distretto Sud-Est Monica Pini ed i medici della medicina di gruppo Pampuri.
L'ingresso è gratuito, la cittadinanza è invitata a partecipare.

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(Fonte: Usl Parma)

Il Centro Sportivo Italiano consegna il ricavato del Memorial Barbieri alla struttura pediatrica del Maggiore.

Parma, 20 giugno 2017

Ventidue in campo, dodici squadre, una sfida lunga un mese: si tratta del Memorial Barbieri, un impegno agonistico organizzato dal Centro Sportivo Italiano che abbraccia da anni la solidarietà. E infatti è dal Memorial Barbieri che arrivano i 3.000 euro consegnati ieri mattina dal presidente della sezione provinciale del CSI, Florio Manghi, al direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Massimo Fabi, da destinare all'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla".
Con il direttore generale del Maggiore e i vertici del CSI (oltre a Manghi, il vice Claudio Bassi e il consigliere Donato Carlucci), erano presenti nell'atrio della struttura pediatrica i protagonisti della donazione: i famigliari di Piergiorgio Barbieri e uno degli ideatori del Memorial Barbieri, Michele Rastelli, che, con Giovanni Paini, ha coltivato il desiderio di mantenere vivo il ricordo di Piergiorgio attraverso un gesto di generosità rivolto agli altri. E così da sei anni portano in campo calciatori e dilettanti con l'unica regola del torneo legata al campanile: i giocatori devono essere originari del paese per cui indossano la maglia. Quella non cambia come non cambia l'impegno a devolvere il ricavato in beneficenza e, in particolare, all'Ospedale dei Bambini di Parma.
"Il Memorial Barbieri – spiega Rastelli - ha l'obiettivo di restituire al calcio il significato vero del gioco, carico di valori quali l'amicizia, la lealtà, il rispetto delle regole. Crediamo che non ci sia modo migliore per ricordare Piergiorgio donando la cifra raccolta, grazie anche ai tanti sponsor che ci hanno sostenuto, a favore di una struttura come l'Ospedale dei Bambini".
"L'iniziativa sostenuta dal CSI ha visto in campo squadre, atleti e sponsor – aggiunge Florio Manghi – a dimostrazione della grande forza aggregativa che hanno sia lo sport sia la solidarietà. E quando vanno insieme è sempre un bel momento di gioco".
"Questa donazione dimostra l'impegno, il senso civico e l'attenzione verso l'ospedale Maggiore da parte di tanti cittadini che voglio veramente ringraziare – ha concluso il direttore Massimo Fabi - perché queste iniziative confermano ancora una volta che l'Ospedale Maggiore è un bene di tutta la collettività".

(Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma)

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