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Domenica 4 febbraio Giornata internazionale contro il cancro. Nonostante le 16mila nuove diagnosi fatte in un anno, nei dati dei Registri Tumori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena l'incidenza dei tumori appare in calo sia negli uomini che nelle donne ed è in linea con i dati nazionali.
"Smettete di fumare, adottate un'alimentazione sana, fate movimento, rendete più salubri le città, i luoghi di lavoro e le scuole, fate prevenzione". Sono solo alcuni dei messaggi lanciati dagli organizzatori del World cancer day, la "Giornata internazionale contro il cancro" promossa dall'Unione Internazionale contro il cancro (Uicc) e sostenuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che si celebra domenica 4 febbraio in tutto il mondo.
Il triennio 2016 - 2018 è stato dedicato al tema "We can. I can."(Noi possiamo. Io posso), con l'obiettivo di incentivare più persone possibile a essere parte attiva nella battaglia contro i tumori. Uno slogan che vuole indicare l'opportunità che abbiamo, insieme o da soli, di prendere parte alla battaglia contro il cancro. Chiunque può fare la differenza: malati sopravvissuti, parenti, medici, personale ospedaliero e organizzazioni.
Come si evince dalla pubblicazione di recente presentata che mette a confronto, per la prima volta, i dati dei Registri Tumori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, nonostante le 16mila nuove diagnosi fatte in un anno, l'incidenza dei tumori in AVEN (vale a dire nelle province che compongono l'Area Vasta Emilia Nord) appare in calo sia negli uomini che nelle donne ed è in linea con i dati nazionali.
"La strategia di controllo dei tumori sta dando nel nostro Paese come nella nostra Provincia risultati positivi. A sottolinearlo è il dottor Carmine Pinto – direttore dell'Oncologia del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Si riducono i nuovi casi come anche la mortalità per tumore e aumenta la sopravvivenza, che a Reggio Emilia a 5 anni supera il 61%, ai primi posti in Italia. Tutto questo è frutto delle campagna di prevenzione primaria e in primis la lotta al tabagismo, dei programmi di screening e dei miglioramenti nelle conoscenze biologiche e quindi nelle cure. Mettere in rete le realtà oncologiche provinciali e il Core ci permette di offrire per tutte le patologie percorsi terapeutici improntati alla multidisciplinarietà e per quanto concerne l'Oncologia medica trattamenti sempre più personalizzati che utilizzano al meglio la chemioterapia, le terapie a target molecolare e l'immunoterapia. Programmi che vedono insieme cura e ricerca in un legame che sta già producendo risultati rilevanti, sia come disponibilità di accesso ai più innovativi studi clinici, sia come attenzione alla qualità di vita e alla riabilitazione dei pazienti oncologici. Quindi non solo attenzione alla "quantità" di vita con sempre più pazienti guariti e con lunghe sopravvivenze (nella nostra Provincia sono oltre 21mila i cittadini che sono stati sottoposti a terapia per tumore), ma anche e soprattutto alla "qualità" della vita durante e dopo le cure".
Massimo Costantini direttore dell'Irccs di Reggio Emilia, definisce la Ricerca un altro tassello fondamentale nella lotta ai tumori "È la via migliore per garantire le cure più avanzate ai malati di oggi e le cure più efficaci a quelli di domani, specialmente in Oncologia, dove molto è stato fatto, ma molto c'è ancora da fare. A Reggio Emilia la ricerca di laboratorio, clinica e sanitaria è intesa come un'opportunità per i professionisti della salute: tutte le strutture, e tutte le professioni, possono dare il loro contributo".
Per informazioni: www.airc.it e www.worldcancerday.org.
Fonte: Azienda Sanitaria Reggio Emilia
Presentata oggi la prima pubblicazione sui casi di tumore in Area Vasta. A confronto i dati delle provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena: confermato il trend nazionale che vede in calo l'incidenza della malattia per entrambi i sessi.
23 gennaio 2018
È stata presentata questa mattina nella sede dell'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia la pubblicazione che mette a confronto, per la prima volta, i dati dei Registri Tumori (RT) di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, le provincie che compongono l'Area Vasta Emilia Nord, AVEN.
I Registri tumori sono strutture dedicate alla raccolta di informazioni su nuovi casi di tumore e sulla mortalità relativa in un determinato territorio, perciò rispecchiano le caratteristiche dell'assistenza sanitaria dell'area alla quale fanno riferimento.
Il confronto tra le province, con popolazione complessiva di circa 2 milioni di persone, offre un'importante novità nel panorama oncologico regionale e nazionale e anticipa, secondo l'indirizzo di programmazione voluto dall'Assessorato regionale alle Politiche per la Salute, la realizzazione del registro tumori di Area Vasta Emilia Nord, che segue altre due aree vaste regionali, quella centrale e quella romagnola.
Nonostante le 16mila nuove diagnosi fatte in un anno, l'incidenza dei tumori in AVEN appare in calo sia negli uomini che nelle donne ed è in linea con i dati nazionali. Negli anni passati, invece, il trend appariva stabile negli uomini e in aumento nelle donne. I dati evidenziano, in particolare, come negli uomini siano in calo i tumori di colon, stomaco, fegato, polmone, prostata e leucemie; nelle donne calano, invece, i tumori di stomaco, colon, fegato, colecisti, cervice e mieloma multiplo. Continuano ad aumentare i tumori del pancreas e i melanomi in entrambi i sessi, come anche il tumore al polmone nelle donne; negli uomini aumenta il tumore del testicolo e della tiroide.
L'altra novità è che i dati presentati sono i più recenti a livello nazionale, trattandosi del biennio 2013-2014. "Avere stime aggiornate ci permette di ipotizzare l'incidenza dei tumori negli anni a venire" ha spiegato Cristina Marchesi, direttore sanitario dell'Azienda Usl di Reggio Emilia - IRCCS "e quindi programmare meglio interventi sanitari, potendo valutare la qualità dell'assistenza erogata e i suoi esiti. Da qui l'importanza del confronto tra le quattro provincie e, quando possibile, tra aree regionali e resto d'Italia".
La monografia riporta per la prima volta, inoltre, alcune informazioni utili su stili di vita tratti dalla sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia) 2013-2016, sistema di monitoraggio delle condizioni di salute e degli stili di vita della popolazione avviato sin dal 2007 dal Ministero della Salute.
I dati
In generale i dati presentano un'elevata percentuale di conferme ottenute con esami istologici, a testimonianza della buona qualità dei dati ma anche dell'attenzione dei clinici nell'approfondire con cura il sospetto di tumore, anche in persone molto anziane.
"Qualità, completezza e accuratezza sono elementi fondamentali nella registrazione della casistica" ha spiegato Lucia Mangone, presidente dell'Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) e responsabile per l'Ausl di Reggio Emilia – IRCCS in questo ambito. "La loro elaborazione richiede, non a caso, un lungo percorso di formazione e standardizzazione delle procedure".
La monografia riporta anche i confronti altimetrici evidenziando caratteristiche comuni e differenze tra le popolazioni che vivono in pianura, collina e montagna nelle quattro provincie. Da segnalare più casi di tumori a stomaco, pancreas e cervice nelle aree di montagna mentre sia in montagna che in collina si registrano meno i tumori di colon, polmone, melanoma, mammella, prostata, rene, vescica e linfomi.
Sono quattro gli indicatori presi a riferimento per il confronto tra dati provinciali:
Incidenza
In riferimento all'anno più recente (2014) in AVEN sono stati registrati 12.575 nuovi casi di tumore (6523 negli uomini e 6052 nelle donne) escluso i tumori della cute non melanomi, con un TSD (Tasso Standardizzato Diretto: permette di confrontare i dati, con la stessa popolazione di riferimento) pari a 583 per 100.000 residenti.
I TSD, sempre su 100.000 residenti, rispettivamente per uomini e donne, sono stati pari a: 681 e 527 a Piacenza; 753 e 552 a Parma; 683 e 507 a Reggio Emilia; 644 e 484 a Modena.
La provincia parmense mostra un maggior numero di tumori complessivamente per fegato, pancreas, prostata e linfomi. Anche Piacenza mostra un lieve eccesso di tumori del fegato e stomaco, mentre Reggio Emilia presenta un lieve eccesso per il tumore del polmone e per il melanoma. Modena presenta tassi di incidenza per tutte le sedi che sono più bassi rispetto ad AVEN mentre Reggio Emilia presenta tassi più bassi per il tumore di colon, cervice e prostata.
Mortalità
Nel 2014 in AVEN sono stati registrati 6024 decessi per tumore (3342 uomini e 2682 donne) con un TSD pari a 263 per 100.000 abitanti. A Piacenza sono deceduti per tumore 1062 residenti (583 uomini e 479 donne), 1439 a Parma (782 uomini e 657 donne), 1470 a Reggio Emilia (828 uomini e 642 donne) e 2053 a Modena (1149 uomini e 904 donne).
Sopravvivenza
La sopravvivenza a 5 anni per tutte le sedi tumorali è risultata pari a 63,9% a Modena, 62,1% a Reggio Emilia, 60,6% a Piacenza e 59,7% a Parma. I dati sono in linea con quelli registrati in Emilia Romagna (62,4%) ma più alti rispetto alla media nazionale (60%).
Prevalenza
Complessivamente sono oltre 83.000 le persone stimate in AVEN vive con pregressa diagnosi di tumore (circa 40.000 uomini e 43.000 donne). Ci sono naturalmente evidenti differenze tra le 4 province: le persone vive sono circa 30.000 a Modena, 22.000 a Reggio, 20.000 a Parma, e 10.000 a Piacenza.
I Registri tumori (RT)
I dati presentati sono raccolti dai Registri Tumori, strutture dedicate alla raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio. L'obiettivo è sorvegliare l'andamento della patologia oncologica compiendo il processo di raccolta attiva dei dati nelle strutture ospedaliere, di loro codifica, elaborazione e archiviazione. Le informazioni raccolte includono dati sulla sede del tumore, la morfologia, l'età e il sesso del paziente, le condizioni cliniche in cui si trova, i trattamenti che ha ricevuto e l'evoluzione della malattia. Questi dati sono essenziali per la ricerca sulle cause del cancro, per la valutazione dei trattamenti più efficaci, per la progettazione di interventi di prevenzione e per la programmazione delle spese sanitarie.
In Emilia Romagna ci sono tre RT: quello di Area Vasta Romagna, istituito oltre 20 anni fa, quello di AVEC per le provincie di Bologna e Ferrara, e quello di AVEN che interessa le provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.
In Italia sono presenti 49 RT generali di popolazione accreditati in AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), per lo più a copertura provinciale con l'eccezione della Valle d'Aosta, del Friuli-Venezia Giulia, dell'Umbria e della Basilicata che, invece, hanno una copertura regionale.
La maggior parte dei RT italiani sono registri di popolazione generali, ovvero raccolgono i dati relativi alle malattie tumorali di tutti i residenti di un determinato territorio. I registri specializzati, invece, raccolgono informazioni su un singolo tipo di tumore o su specifiche fasce di età. Maggiori informazioni sono presenti sul sito http://www.registri-tumori.it/cms/.
Tre registri specializzati sono presenti in AVEN: lo storico RT del colon-retto a Modena che raccoglie elettivamente informazioni sulla storia familiare dei pazienti con questo tumore; il Registro mesoteliomi dell'Emilia-Romagna che raccoglie anche informazioni sull'esposizione ad amianto con sede all'Ausl di Reggio Emilia dove è presente anche il più recente RT specializzato del pancreas che raccoglie informazioni dettagliate su stadio e trattamento.
Le novità dalla sorveglianza PASSI
PASSI è un sistema di sorveglianza sulle condizioni di salute e sugli stili di vita delle persone con 18-69 anni avviato nell'anno 2007 su richiesta di Regioni e Ministero della Salute e sviluppato attraverso interviste telefoniche.
Con riguardo all'abitudine al fumo, Piacenza fa registrare i valori più alti (29,1%) rispetto ad AVEN (27,3%). Per il consumo di alcool è la provincia di Reggio Emilia a mostrare valori più alti (24,1%) rispetto ad AVEN (22,5%) mentre per l'attività fisica è Parma che presenta la migliore performance (61,4%) rispetto ad AVEN (55,4%). L'eccesso ponderale (sovrappeso e obesità) mostra valori peggiori a Modena (45,9%) rispetto ad AVEN (43,3%), mentre il consumo giornaliero di frutta e verdura a livelli raccomandati (5 porzioni) mostra valori migliori a Modena (9,5%) rispetto ad AVEN (9,0%).
Per quanto riguarda la copertura dei test di screening, per la cervice i valori migliori si osservano a Modena (92,9%) rispetto ad AVEN (91,5%); per la mammella, i valori migliori si osservano a Parma (88,1%) rispetto ad AVEN (82,7%) mentre per il colon retto, i valori migliori si osservano a Reggio Emilia (73,9%) non solo rispetto ad AVEN (68,5%) ma anche alla media nazionale (44,5%).
In questa monografia sono riportati i dati aggiornati di due neoplasie poco frequenti ma gravate da elevata letalità. I mesoteliomi, tumori rari ma di grande interesse per la ben documentata esposizione professionale e ambientale ad amianto. In Emilia Romagna il tasso di incidenza è pari a 4,4 casi per 100.000 negli uomini e 1,6 per 100.000 nelle donne. Il tasso più alto è registrato a Reggio Emilia negli uomini (7,0) e a Piacenza nelle donne (2,7).
Nel periodo 2008-2014 il registro pancreas ha registrato 963 casi di cui l'88,8% residenti in provincia di Reggio Emilia. Il 52% dei pazienti presenta un tumore avanzato alla diagnosi (stadio IV). Questo rende ragione della bassa percentuale dei pazienti sottoposti a intervento chirurgico (14,7%), mentre il 14,1% è stato sottoposto a chirurgia palliativa, il 39% dei pazienti ha eseguito una chemioterapia e il 20,8% radioterapia.
(Fonte: Ufficio stampa Usl Reggio Emilia)
Dal 1° dicembre Mariacristina Gregorini è il nuovo direttore della Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale Santa Maria Nuova. Veneziana di origine, formatasi a Bologna, opera a Reggio Emilia dal 1997.
Reggio Emilia, 27 dicembre 2017
Veneziana, 54 anni, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia all'Università di Bologna, la specializzazione in Nefrologia e il dottorato di ricerca in scienze nefrologiche nella stessa sede. Dal 1986 al 1997 ha frequentato l'Istituto di Nefrologia e Dialisi del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, approfondendo gli ambiti del trapianto renale e dell'insufficienza renale cronica. La professionista opera all'Ospedale Santa Maria Nuova dal 1997. Dal gennaio 2016 era titolare dell'incarico dirigenziale di alta specialità "Gestione dei pazienti con insufficienza renale cronica" e dal mese di agosto 2016 le era stato conferito l'incarico ad interim di direzione del reparto.
Ha partecipato a diversi convegni e corsi anche come relatrice e docente ed è membro dal 2009 della Società Italiana di Nefrologia, con incarichi nei consigli direttivi della sezione emiliano romagnola della Società (2012-2015) e poi del Gruppo di Studio Trattamento Conservativo della Malattia Renale Cronica (a tutt'oggi).
Nell'ambito dell'attività di ricerca si è dedicata, in particolare, ai temi della malattia renale cronica e relative complicanze, al coinvolgimento renale nel corso di malattie oncoematologiche, alle cure palliative in Nefrologia.
Tra gli obiettivi affidati alla professionista all'atto del conferimento dell'incarico vi è la riorganizzazione della rete nefrodialitica territoriale, con il potenziamento dei servizi offerti dagli ospedali di Correggio e Guastalla, e l'ottimizzazione del percorso assistenziale al paziente con malattia renale cronica attraverso l'integrazione con la Medicina Generale e i servizi territoriali.
Il reparto di Nefrologia e Dialisi del Santa Maria Nuova conta su 14 posti letto e una équipe di 8 medici e 55 tra infermieri, tecnici e personale di supporto. Nell'anno 2016 ha effettuato 578 ricoveri ordinari e oltre 59mila prestazioni ambulatoriali, seguendo circa 900 pazienti con malattia renale cronica, 320 pazienti dializzati e 166 pazienti portatori di trapianto renale.
(Fonte: ufficio stampa Ausl RE)