Comune di Piacenza
Sito Ufficiale: http://www.comune.piacenza.it/
Omaggio alle detenute della struttura, in occasione della Giornata internazionale della Donna. Allievi del Conservatorio Nicolini in concerto. Giulia Piroli: "il valore di questo semplice, ma significativo gesto che testimonia ulteriormente la volontà di rafforzare il rapporto di integrazione tra il carcere e la comunità piacentina".
Piacenza, 9 marzo 2016
Allievi del Conservatorio Nicolini in concerto alla sezione femminile della casa circondariale delle Novate: si è rinnovato anche quest'anno, infatti, l'ormai tradizionale omaggio alle detenute della struttura, in occasione della Giornata internazionale della Donna.
All'iniziativa, che rientra nell'ambito del Protocollo d'intesa tra la Direzione del penitenziario, l'Amministrazione comunale e l'istituto musicale cittadino, era presente anche l'assessora alle Pari Opportunità Giulia Piroli, che rimarca "il valore di questo semplice, ma significativo gesto che testimonia ulteriormente la volontà di rafforzare il rapporto di integrazione tra il carcere e la comunità piacentina".
Accompagnati dalla docente Patrizia Radicchi, si sono esibiti – raccogliendo l'apprezzamento delle spettatrici – gli allievi Josette Carenza, Hun Kim, Shon Jaemyung, Wonjung Kim, Gaboon Ko e Lorenzo Donato, che hanno eseguito arie tratte da "La Vedova Allegra" di Lehar, "Elisir d'amore" di Donizetti, "La Bohème" di Puccini, "Carmen" di Bizet, "Il Barbiere di Siviglia" di Rossini, "La Traviata" di Verdi, "Romeo et Juliette" di Gounod e "West Side Story" di Bernstein, oltre a brani di Gastaldon e De Curtis.
La direttrice Caterina Zurlo ha ringraziato l'assessora Giulia Piroli, il dirigente di settore Giuseppe Magistrali e, tramite loro, il Comune di Piacenza, per la vicinanza da sempre dimostrata alle esigenze della casa circondariale e la particolare sensibilità riservata alla detenzione femminile.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Le immagini dell'iniziativa "Piacenza, una strada per lei", pedalata tra le vie cittadine alla scoperta della toponomastica al femminile, svoltasi nella mattinata di ieri, domenica 6 marzo.
Tra i partecipanti, anche gli assessori comunali Giulia Piroli e Luigi Gazzola, accanto agli studenti della 3° B della media Calvino, alle associazioni Fiab-Amolabici e Tersicore. Itinerario a tappe, con soste in via Maria Luigi d'Austria, ai giardini pubblici Giana Anguissola e in via Rosa Gattorno, per ripercorrere la storia delle illustri personalità in questione. Con una scoperta significativa: solo 31 strade, su 949 nel territorio urbano, sono intitolate a donne.
Piacenza, 7 marzo 2016
Il prezioso reperto, uno dei più importanti dell'Italia settentrionale, fu rinvenuto nell'agosto del 1938, a tre metri e mezzo circa di profondità, tra piazza Cavalli e piazzetta San Francesco. Ora si trova nella nicchia sul pianerottolo al primo piano dello scalone di Palazzo Farnese.
Piacenza, 3 marzo 2016
E' stata ricollocata stamani, nella nicchia sul pianerottolo al primo piano dello scalone di Palazzo Farnese, in attesa del definitivo allestimento all'interno della Sezione romana del Museo Archeologico in fase di progettazione, la statua di Kleomenes, risalente, secondo l'opinione prevalente degli studiosi, al primo secolo avanti Cristo. Come riportato da Ferdinando Arisi, che fa riferimento a quanto scrive Aurigemma sulla Strenna del 1939, il prezioso reperto – uno dei più importanti dell'Italia settentrionale – fu rinvenuto nell'agosto del 1938, a tre metri e mezzo circa di profondità, tra piazza Cavalli e piazzetta San Francesco, durante gli scavi delle fondamenta dell'attuale sede Inps.
La scultura, di proprietà dello Stato ma custodita presso i Musei Civici cittadini grazie alla convenzione stipulata con il Ministero dei Beni Culturali nel 1985, era stata esposta su un basamento al centro dello stesso pianerottolo fino al 1998, quando fu concessa in prestito alla mostra sulla via Postumia organizzata a Cremona. Da allora non era stata più visibile, bensì tenuta, per ragioni conservative, nei Depositi civici. Questa mattina – al rientro dall'esposizione bresciana "Roma e le genti del Po" – ne è stata completata la temporanea sistemazione che consentirà, ai visitatori di Palazzo Farnese, di ammirarla nuovamente.
Il busto e i piedi sono andati perduti, ma si stima che la figura intera raggiungesse i tre metri di altezza. Sul fascio di pieghe scolpito a lato della gamba sinistra si legge l'iscrizione "Kleoménes Athenaios Epoiesen", firma che richiama la nota famiglia di scultori e copisti greci attiva a Roma. Se è pressoché unanime la valutazione che fosse originariamente ancorata al muro o inserita in una nicchia di un edificio sacro non identificabile, si dividono invece le interpretazioni sul soggetto: chi vi identifica una figura femminile – ricollegandola al modello della cosiddetta Afrodite di Capua – e chi, invece, vi ha ravvisato una rielaborazione apollinea, attribuendovi carattere maschile. Considerazioni storiche e stilistiche, tuttavia, come riporta il catalogo della recente mostra di Brescia, sembrano orientare più in favore della prima ipotesi, propendendo per l'ipotesi di un legame con il culto di Venus Genitrix/Victrix e con l'azione di propaganda personale di Cesare, che nel 59 a.C. aveva concesso la cittadinanza romana ai coloni greci di Novum Comum per meriti economici e artistici.
(Fonte: Comune di Piacenza)