In relazione all'ennesima richiesta di una pista ciclopedonale sul ponte tra Guastalla e Dosolo, si fa presente che con il primo lotto degli interventi in appalto, la priorità è stata assegnata alla messa in sicurezza delle strutture portanti del viadotto, ovvero a travi, appoggi e, in parte, il piano viario. I ribassi, pertanto, saranno utilizzati in conformità a quanto previsto dal codice appalti per estendere le opere di consolidamento.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto del MIT per la messa in sicurezza dei ponti situati nel bacino del Po che assegna, tra l'altro, un finanziamento di 6,5 milioni di euro per una seconda trance di interventi di manutenzione dello stesso ponte. Tali ulteriori risorse saranno finalizzate a completare le opere di manutenzione che dovranno necessariamente prevedere il potenziamento delle strutture di fondazione, anche con il ricorso ad opere antiscalzamento in alveo, come fatto anche per il ponte tra Boretto e Viadana.
Si ribadisce che solo al termine di tali opere fondamentali per mantenere in esercizio il ponte tra Guastalla e Dosolo, che rimane la nostra priorità, si potrà valutare la possibilità di realizzare un collegamento ciclopedonale. Ciò non significa, ovviamente, prestare poca attenzione alla mobilità sostenibile, come peraltro dimostrato dalle numerose classifiche che assegnano da tempo a Reggio, alla nostra provincia e alla nostra regione primati ai quali la Provincia è orgogliosa di avere contribuito nel corso di tutti questi anni.
Valerio Bussei
Dirigente del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia
Parma, giovedì 12 marzo 2020 - TEP informa che da venerdì 13 marzo le linee notturne saranno in esercizio fino alle ore 22.00. I servizi previsti negli orari successivi saranno soppressi fino a nuova comunicazione. Le corse ancora in transito alle 22.00 raggiungeranno comunque il capolinea come da normale programmazione.
Ufficio Stampa TEP spa
Piacenza 26 febbraio 2020 - Si è concluso in questi giorni il duplice intervento di sistemazione e riqualificazione dei vialetti pedonali dei parchi Galleana e Montecucco, che presentavano diverse buche e pericolosi avvallamenti dovuti all’usura del tempo.
“Da troppi anni non si interveniva su questi vialetti – commenta l’Assessore all’Ambiente Paolo Mancioppi – e il manto si era particolarmente rovinato, diventando pericoloso per la circolazione ciclopedonale, oltre che brutto a vedersi in particolare nei giorni di pioggia quando le buche si riempivano immediatamente di acqua piovana stagnante. Con questi interventi rispondiamo quindi concretamente alle richieste ed esigenze dei cittadini, restituendo a una fruizione comoda e sicura i viali pedonali e riqualificando e sanificando i due principali parchi, che sono un prezioso polmone verde della nostra città”.
I percorsi pedonali dei due parchi sono stati rimessi a nuovo mediante la scarificazione e la regolarizzazione del fondo stradale, la successiva posa di materiale inerte stabilizzato, opportunamente rullato, e infine con la stesa del caratteristico ghiaietto, che ha permesso di colmare le buche e gli avvallamenti presenti.
Inizieranno lunedì, a Branzana di Canossa, i lavori di ripristino della Sp 54 Ciano- Vercallo-Stella, da tempo interessata da un movimento franoso, che coinvolge la scarpata di valle e parte della carreggiata stradale, in continua evoluzione e riattivatasi anche a seguito delle ondate di maltempo che tra dicembre 2017 e il marzo 2018 avevano interessato la nostra provincia.
Per consentire alla Emiliana Conglomerati Spa di Reggio lo svolgimento in sicurezza dei lavori indispensabili al ripristino della sede viabile individuati dal progetto esecutivo redatto dal Servizio Infrastrutture della Provincia, da lunedì sulla Sp 54 si viaggerà pertanto a senso unico alternato regolato da impianto semaforico o da movieri e con limite di velocità a 30 km/h.
Sono tre i tratti della Sp 54 che saranno ripristinati in comune di Canossa - a partire, lunedì, da quello sotto al Castello di Rossena – nell’ambito di un unico appalto che prevede anche la sistemazione di un’altra piccola frana, sulla Sp 73, a Grassano di San Polo.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
Alcuni già ultimati (v. foto). La fine di tutti i lavori prevista per maggio. Soddisfatto il sindaco di Corniglio Delsante. Bertocchi:”Grande impegno della Provincia per la viabilità di montagna.”
Parma, 19 febbraio 2020 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che sono in corso lavori di manutenzione per il ripristino di alcuni ponticelli stradali sulla Strada provinciale 75 di Monchio – Corniglio, che presentano lesioni sulle murature di sostegno.
Alcuni lavori sono già ultimati, come quelli nella foto, che mostra lo stato del manufatto dopo l’intervento.
L’insieme dei lavori comporterà una spesa complessiva di circa 80 mila euro, finanziata in parte dalla Provincia di Parma e in parte dalla Regione Emilia – Romagna.
La fine di tutti gli interventi è prevista per il mese di maggio 2020.
“Continua il grande impegno della Provincia per mantenere in sicurezza la percorribilità della viabilità di montagna” dichiara in proposito il Delegato provinciale alla Viabilità Giovanni Bertocchi.
Soddisfatto il sindaco di Corniglio Giuseppe Delsante, che è anche Consigliere provinciale Delegato: “Voglio sottolineare l’attenzione della Provincia per il nostro territorio montano – afferma - anche alla viabilità intervalliva, al di fuori delle direttrici principali.”
Nella foto: il ponticello sulla Sp 75 dopo i lavori.
A seguito di un decreto governativo, diverse strade d'interesse nazionale sono passate ad Anas, come l'asolana 343 e quindi il ponte sul Po che collega Colorno a Casalmaggiore potrebbe beneficiare di investimenti di riqualificazione e quindi di fondi per la costruzione di un nuovo ponte.
Nuovo ponte che se verrà costruito necessiterà di tempi e di attese prolisse, dovute alla macchinosa burocrazia degli appalti. Tempi lunghi necessitano di essere "coperti" con interventi atti alla salvaguardia di quello attuale, infrastruttura essenziale per la viabilità di collegamento di due regioni ad oggi riparata e che è stata chiusa per quasi 2 anni. Senza interventi repentini di sorta "sanzionatoria" il nostro ponte continuerà a rimanere a rischio, così come è stato fin ora, senza che nessuno intervenisse in maniera concreta. Sembra purtroppo che a ponte aperto, ci si sia del tutto dimenticati del rischio. Il rischio non va confuso con il pericolo. Il pericolo è imminente ma il rischio nel tempo può diventare pericolo.
Per limitare il rischio occorre massimizzare il livello di sicurezza riducendo le sollecitazioni sui vari pilastri del ponte e limitando il carico che ogni giorno l'infrastruttura è costretta a sostenere. Per farlo due cose sono essenziali, e lo dimostrano anche i regolamenti che nessuno fa rispettare se non quando ci riescono le forze dell'ordine, ossia il limite di velocità (50 km/h) e il limite di peso per ogni mezzo pesante (44 tonnellate). Norme che dovrebbero essere osservate in ogni momento, attraverso sistemi fissi di sanzionamento, tanto più a tutela di un ponte riparato e datato anni 60'.
Secondo i dati del Cnr buona parte dei ponti costruiti in Italia ha già abbondantemente superato il ciclo di vita utile e i ponti di un tempo non erano costruiti con materiali innovativi e non avevano un buon coefficiente di SLV (salvaguardia della vita). Negli anni 50' - 70' le leggi sulle costruzioni erano piuttosto scarne.
Alla luce di quanto sopra diviene assolutamente necessario interfacciarsi tra politica e prefetture al fine di posizionare almeno due autovelox con relativa cartellonistica sul ponte e l'utilizzo di un sistema di pesatura dinamica (in movimento) per i mezzi pesanti così come il tutor Pverload posizionato in alcuni tratti autostradali italiani.
Sul tutor overload in passato abbiamo avuto risposta dalla provincia di Parma, dell'impossibilità di una sua installazione a causa della mancanza di una normativa che consente di multare un autoveicolo in movimento in maniera successiva alla violazione seppur constatata da pese affidabili e da videocamere.
Vogliano istituzioni e politica considerare l'alto rischio in cui Colorno e Casalmaggiore, Emilia - Romagna e Lombardia stanno vivendo, e si impegnino a ridurlo il più possibile e il più rapidamente possibile. Il tempo scorre inesorabile e tutto va nel dimenticatoio, fino e speriamo di no, alla prossima e dolorosissima chiusura.
Nicola Scillitani
Presidente del gruppo
Amo Colorno
SCIOPERO DI 4 ORE MERCOLEDÌ 12 FEBBRAIO
Parma, 7 febbraio 2020 - In data 31 gennaio 2020 è pervenuta a TEP S.p.A. la comunicazione da parte delle Segreterie provinciali di categoria FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, FAISA-CISAL, ORSA e RSU Aziendale, circa le modalità di attuazione dello sciopero proclamato per la giornata di mercoledì 12 febbraio 2020 contro l’atteggiamento con il quale l’Azienda intende rinnovare gli accordi aziendali, in vigore fino al 31/12/2020.
Lo sciopero, tenendo conto del rispetto delle fasce di servizio garantite ex Lege 146/90 sulla tutela dei diritti della persona costituzionalmente assicurati e successive modificazioni, verrà effettuato nella giornata di mercoledì 12 febbraio 2020 con le seguenti modalità:
· personale viaggiante urbano: dalle ore 8.30 alle ore 12.10;
· personale viaggiante extraurbano: dalle ore 8.45 alle ore 12.10;
· personale impianti fissi-uffici: le ultime 4 della giornata lavorativa.
Vengono garantiti, per le officine, i soli turni indispensabili ad assicurare la sicurezza del servizio di movimento e degli impianti.
Le autolinee in esercizio potranno subire annullamenti di corse dalle ore 8.30 alle ore 12.10.
Per informazioni sui servizi garantiti è possibile rivolgersi alle biglietterie TEP o al Servizio Informazioni al numero 840 22 22 22.
Ufficio Stampa TEP spa
Completato in tempo record il primo stralcio dell’intervento di somma urgenza per 45 mila euro finanziato dal Consorzio e condiviso con il Comune di Corniglio e la Regione Emilia-Romagna
Corniglio (PR), 31 Gennaio 2020 – Taglio del nastro e riapertura per la Strada di bonifica per Roccaferrara, la cui viabilità è stata ripristinata a tempo di record in soli 40 giorni di lavoro dopo che un movimento franoso del versante sovrastante l’aveva colpita nella notte tra il 21 e il 22 dicembre scorsi, riversando sulla carreggiata ben 10 mila metri cubi di materiale argilloso.
Un intervento particolarmente atteso dagli abitanti del comprensorio del Comune di Corniglio e dal Sindaco Giuseppe Delsante – curiosamente l’unico abitante della frazione di Roccaferrara, la cui casa era rimasta isolata dopo la frana – su una arteria viaria prontamente restituita alla piena e sicura percorribilità della circolazione veicolare. L’importo complessivo di questo iniziale intervento ammonta a 45 mila euro ed è stato finanziato dalla Bonifica Parmense come intervento di somma urgenza condiviso con il Comune di Corniglio e la Regione Emilia-Romagna subito dopo la frana; ulteriori 50 mila euro giungeranno da fondi della Regione Emilia-Romagna per un secondo stralcio di lavori mirato al consolidamento del pendio con opere di ripristino tramite ingegneria naturalistica.
Nel dettaglio, l’intervento eseguito per una lunghezza di 150 metri dalle maestranze consortili in sinergia con l’impresa Fratelli Arrigoni, ha visto il “disgaggio” (tecnica utilizzata per la messa in sicurezza in tempi brevi) dei massi pericolanti su tutta la scarpata di monte e la successiva riprofilatura del versante; la sistemazione finale a monte e a valle della strada con riposizionamento della barriera di sicurezza; la creazione di opportuni canali a cielo aperto per lo scolo delle acque meteoriche; e infine il ripristino del fondo stradale.
Alla cerimonia di riapertura della strada – oltre ad alcuni cittadini, tecnici e ai responsabili dell’impresa cornigliese Fratelli Arrigoni – hanno partecipato il sindaco Giuseppe Delsante e il presidente del Consorzio della Bonifica Luigi Spinazzi con il tecnico del Consorzio di Bonifica Dimitri Costa, direttore dei lavori, che hanno relazionato sulle diverse fasi della rapidissima operatività appena conclusa.
“Rispondere tempestivamente alle significative criticità che colpiscono i territori limitando i disagi per i cittadini e le attività in loco – ha rimarcato il Presidente della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi – conferma la massima attenzione da parte della Bonifica Parmense verso le esigenze del nostro Appennino, dove l’attività di contrasto al dissesto idrogeologico operata dall’ente è più che mai fondamentale per la messa in sicurezza dei comprensori”.
Il sindaco del Comune di Corniglio Giuseppe Del Sante ha evidenziato come la riapertura della strada per Roccaferrara sia “un corretto esempio di buone pratiche amministrative e di coordinamento sinergico tra gli enti. Il mio sentito ringraziamento va al Consorzio della Bonifica Parmense per questa pronta risposta; all’impresa che ha operato per ripristinare la viabilità nel più stretto giro di tempo possibile; e agli abitanti del luogo per la pazienza e la disponibilità dimostrate”.
Infine Dimitri Costa, tecnico del Consorzio che ha diretto l’intervento, esprime “completa soddisfazione per le modalità e la tempistica d’esecuzione lavori. Si è già aperta una nuova fase, nella quale stiamo effettuando gli opportuni rilievi per la successiva progettazione, tesa al consolidamento della scarpata mediante il posizionamento delle reti di protezione per il rafforzamento corticale e lo studio per l’utilizzo di ingegnerie naturalistiche finalizzato al completo rinverdimento della parete collinare”.
Reggio Emilia 30 gennaio 2020 - Il completamento della Tangenziale di Novellara - opera in gran parte realizzata tra il 2013 e il 2014 - sarà cofinanziato da Autostrada del Brennero. L’ultimo stralcio della Variante, come noto da tempo al centro di un contenzioso giudiziario, è stato infatti inserito nell’elenco di dieci opere previste per migliorare l’accessibilità ai caselli che Autobrennero – d’intesa con la Provincia di Reggio Emilia - si è impegnata a finanziare, in tutto o in parte, con il piano pluriennale di investimenti già approvato dal Cipe e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ma ancora in attesa del rinnovo della concessione autostradale da parte del Ministero delle Infrastrutture.
“L’operazione, che conferma la nostra volontà di sostenere il Comune di Novellara nel completamento di un’opera strategica per tutto il territorio, è stata possibile grazie al protocollo sottoscritto nel maggio 2018 da Provincia e Comuni di Rio Saliceto, Campagnola Emilia e Fabbrico per cofinanziare la messa in sicurezza di uno degli incroci più problematici della viabilità reggiana, quello tra la Sp 30 e via Naviglio Nord a Ponte Vettigano”, spiega il presidente Giorgio Zanni. La rotatoria di Ponte Vettigano – i cui lavori partiranno nei prossimi giorni - era infatti inserita nell’elenco delle opere previste in cofinanziamento da parte di Autobrennero, appunto per 600.000 euro, somma che ora è stato possibile dirottare sull’ultimo lotto della Tangenziale di Novellara (2,65 milioni il costo complessivo).
“Si tratta di una notizia molto importante per il Comune di Novellara e per la cittadinanza, poiché viene riconosciuta la funzione strategica di un asse stradale il cui completamento in questi anni è stato rallentato da una serie di ricorsi – commenta la sindaca Elena Carletti - L’inserimento nell’elenco nelle opere di adduzione funzionali al raggiungimento del casello dell’Autobrennero dimostra ancora di più che la realizzazione di questa arteria è una priorità per tutta la provincia di Reggio Emilia e per un’area certamente ancora più vasta. Nei giorni scorsi ho inoltre chiesto l’interessamento del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per un sostegno a questo importante progetto”.
Dieci, complessivamente, le opere in territorio reggiano che Autobrennero – d’intesa con la Provincia - si è impegnata a finanziare, in tutto o in parte, con il piano pluriennale di investimenti. Di 30 milioni l’importo del contributo da parte della società che gestisce l’A22, a fronte di cantieri per 37 milioni: tra i progetti, le Varianti di Tagliata (10 milioni) e Rolo (5,5 milioni).
Realizzata dalla Provincia di Reggio Emilia per poco meno di 30 milioni, grazie a contributi anche in quel caso di Autobrennero (e Regione Emilia-Romagna), la Tangenziale di Novellara è stata inaugurata nei due primi e principali lotti tra il 2013 e il 2014: in tutto 13 chilometri che da Bagnolo portano alla Sp 42 per Guastalla.
Tra Case Vecchie e il Malcantone (Parma - Sorbolo Mezzani). Interruzione indispensabile per consentire il recupero di un mezzo pesante che è finito nel fosso.
Parma, 24 gennaio 2020 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che nella giornata di domenica 26 gennaio 2020 dalle ore 08,30 alle 12,30 sarà totalmente interrotto il transito veicolare a tutti i mezzi sulla Strada Provinciale n. 72 “Parma Mezzani“ al km 7+800, tra la località Case Vecchie e il Malcantone, tra i Comuni di Parma e Sorbolo Mezzani.
La misura si è resa necessaria perché nei giorni scorsi in quel punto un mezzo pesante è uscito dalla sede stradale, finendo nel fosso e per procedere al suo recupero occorre impiegare due autogru di grosse dimensioni e mezzi di supporto.
Quindi, per consentire il recupero del mezzo occorre occupare l’intera carreggiata stradale, pertanto è indispensabile interrompere il traffico per l’intera durata delle operazioni.
Il transito verrà deviato su un percorso alternativo come da segnaletica e vi saranno operatori presenti in loco. Il percorso alternativo sarà il tratto Parma/Mezzani raggiungibile tramite la SP.343R Asolana e la SP.62R della Cisa