Durante la trascorsa notte le volanti della Municipale sono intervenute per due sopralluoghi di furto avvenuti nella zona di via La Spezia.
Alle ore 03.30, il titolare del bar "CARIBU'" ha ricevuto la segnalazione di allarme furto sul suo telefono cellulare e ha avvisato le forze dell'ordine. Dal soprallugo è emerso che il ladro si è introdotto tramite la porta antipanico posta sul retro del locale e, una volta all'interno ha racimolato il contenuto del fondo cassa, di soli 40 euro.
Alle ore 05.00 un altro equipaggio di Polizia è stato inviato in via Silvio Pellico presso il panificio Castagnoli, per un secondo sopralluogo di furto. Sul posto gli agenti, alla presenza del proprietario, hanno accertaro che i ladri si sono introdotti nell'esercizio commerciale dopo aver danneggiato la porta scorrevole d'ingresso, infrangendo il vetro. Il bottino: circa 500 euro di fondo cassa.
In via Garibaldi arrestato il ladro che si era introdotto nell'ex Magistrato del Po. Denunciato uno spacciatore in via Varese. Fermato con 20 chili di Rame. Un italiano, un tunisino e un moldavo, è la nazionalità dei soggetti denunciati.
FURTO PRESSO SEDE EX MAGISTRATO DEL PO. ARRESTATO.
Durante la trascorsa serata, verso le 20.15 la volante veniva inviata in via Garibaldi in quanto era stato segnalato un furto consumato all'interno della sede dell'Ex Magistrato del Po.
Giunti sul posto per il sopralluogo, gli agenti udivano l'allarme acustico entrare in funzione quindi, dopo aver detto alla guardia giurata di posizionarsi davanti alla porta, entravano per ricercare eventuali ladri nella struttura. Dopo pochi istanti la guardia giurata notava un soggetto uscire dallo stabile e dava subito l'allarme ai poliziotti che fermavano il sospettato dopo pochi metri.
Il soggetto fermato, O.S. italiano classe 1967 pregiudicato, perquisito sul posto, veniva trovato in possesso di due computer portatili; a questo punto l'uomo veniva accompagnato in Questura dove veniva eseguita una perquisizione approfondita a seguito della quale il soggetto veniva trovato in possesso di materiale, computer portatili e webcam, di proprietà del Magistrato del Po.
Il soggetto veniva quindi tratto in arresto per il reati di furto aggravato.
SPACCIATORE IN VIA VARESE. DENUNCIATO.
Verso le ore 15.00 del 07 c.m., la volante veniva inviata in via Varese in quanto alcuni cittadini riferivano della presenza di alcuni spacciatori.
Giunti sul posto gli agenti notavano uno straniero il quale, notata la loro presenza, tentava di allontanarsi. Prontamente veniva fermato dagli agenti che gli chiedevano di esibire i documenti. Nel mentre lo straniero estraeva i soldi dalla tasca della felpa, con un rapido movimento faceva cadere in terra un piccolo involucro di colore nero. L'azione non sfuggiva però agli occhi dei poliziotti che non solo recuperavano l'involucro gettato dallo straniero, ma recuperavano altri 13 involucri simili, nascosti nelle immediate vicinanze, accertando successivamente che al loro interno vi erano circa 9 grammi di eroina.
Lo straniero veniva quindi accompagnato in Questura dove, sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso di circa 200 euro, che lo stesso riferiva essere il provento della sua attività di spaccio.
A seguito di questo lo straniero, T.M. tunisino classe 1980, con già precedenti specifici per droga, veniva denunciato in stato di libertà per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
FERMATO CON 20 KG DI RAME. DENUNCIATO.
Il 07 c.m., verso le ore 16.30. personale del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, in servizio di controllo del territorio nel Comune di Parma, effettuava dei controlli su autovetture in zona di viale dei Mille. A seguito di questi controlli, fermava un'autovettura con a bordo uno straniero.
Durante il controllo gli Agenti facevano aprire il bagagliaio dell'auto ed al suo interno notavano una grossa matassa di cavi elettrici, la maggior parte dei quali era già stata privata della guaina in plastica. Lo straniero, C.O. moldavo classe 1985, con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, non sapeva fornire una valida spiegazione circa il possesso del rame e per tale motivo veniva denunciato per il reato di ricettazione ed il materiale sequestrato.
Un 43 enne di nazionalità georgiana con precedenti è stato fermato all'Ipermercato I Portali con due borse piene di merce sottratta. Processato per direttissima è stato portato nel carcere di Sant'Anna.
MODENA – Era già agli arresti domiciliari, ma gli era stato consentito di uscire di casa in determinati orari della giornata per accompagnare i figli a scuola e per cercarsi un lavoro. Peccato che un georgiano di 43 anni abbia invece utilizzato quel tempo per dedicarsi ai furti nei supermercati.
Erano le 18 di martedì 3 ottobre, infatti, quando l'uomo si è recato all'Ipermercato I Portali di Modena dove ha sottratto dagli scaffali articoli di profumeria e accessori per bicicletta, nascondendoli poi in un borsello che aveva a tracolla opportunamente foderato con fogli di alluminio per eludere i controlli elettronici antitaccheggio. Tuttavia, il suo atteggiamento e l'uscita riservata a chi non ha fatto acquisti ha attirato l'attenzione di una guardia giurata dell'esercizio che ha fermato l'uomo per un controllo. Dal borsello sono quindi spuntati un rasoio, delle confezioni di lamette, un termometro e una borsa da bicicletta, mentre da una seconda sacca che l'uomo aveva con sé sono comparsi articoli di abbigliamento sottratti a un altro esercizio della stessa galleria per un valore complessivo di poco più di 100 euro.
È partita così la segnalazione alla Polizia Municipale. L'uomo è stato quindi accompagnato al Comando di Via Galilei e fotosegnalato. Sebbene sprovvisto di documenti, l'uomo, con precedenti specifici, è stato identificato e indagato, oltre che per furto, anche per inosservanza alle norme sull'immigrazione.
Questa mattina è stato processato per direttissima e condotto al carcere di Sant'Anna, dove dovrà scontare una pena di un anno e quattro mesi oltre che pagare 200 euro di ammenda.
Prima un furto all'Interspar che ha avuto come protagonista una ragazza 23enne pluripregiudicata, poi alle 13,45 le volanti sono state chiamate all'Esselunga per un tentativo di furto nei magazzini dell'azienda.
TENTATO FURTO PRESSO MAGAZZINO ESSELUNGA
Alle ore 13.15 di ieri, la volante veniva inviata in via Golgi in quanto l'addetto della vigilanza aveva visto, tramite le telecamere di sicurezza , uno straniero scavalcare la recinzione e prelevare una matassa di rame. Prontamente l'addetto alla vigilanza dava l'allarme alle sue pattuglie e contattava il 113. Gli agenti della volante, unitamente alle altre pattuglie dell'IVRI, effettuavano diversi giri di perlustrazione in zona alla ricerca del ladro ma con esito negativo, ma riuscivano a recuperare la matassa di rame, del peso di circa 30 kg, che era stata abbandonata dal ladro.
FURTO INTERSPAR
Alcune ore prima, invece, e precisamente alle ore 08.40, la volante veniva inviata in via Tebaldi presso il supermercato INTERSPAR in quanto l'addetto alla sicurezza aveva fermato una ragazza responsabile di furto; la ragazza, approfittando di un attimo di distrazione degli addetti alla vigilanza, si dava alla fuga su via San Leonardo ma veniva inseguita dai dipendenti del negozio i quali richiamavano l'attenzione di una pattuglia della Polizia municipale in transito che provvedeva a bloccare la ladra.
Sul posto gli agenti prendevano in consegna la ragazza, D.M. 23 enne italiana pluripregiudicata, che veniva accompagnata in Questura dove veniva sottoposta a rilievi foto segnaletici. Tramite la testimonianza dell'addetto alla sicurezza del supermercato, si appurava che la ragazza aveva rubato 5 bottiglie di liquore e oltre venti confezioni di zafferano. La merce, del valore di oltre 120 euro, veniva successivamente restituita ai titolari del negozio.
A seguito di accertamenti si appurava che a carico della ragazza vi era un avviso orale emesso dal Questore di Parma nonché un divieto di ritorno nel Comune di Parma della durata di tre anni. La donna veniva quindi denunciata per il reato di furto e per l'inottemperanza al divieto di ritorno.
Durante la performance del rapper Sfera Ebbasta alla festa del PD di Ponte Alto, a Modena, qualcuno ha pensato bene di utilizzare la sostanza urticante per diffondere il panico e, nel fuggi fuggi generale, ne ha approfittato per fare mal bassa di catenine, portafogli e cellulari.
Di Manuela Fiorini Modena 2 settebre 2017 - – Non c'è pace per la Festa del PD di Ponte Alto. Non basta la scarsa affluenza all'incontro con il Ministro Poletti, ora ci si mettono anche i malviventi, che hanno pensato bene di "sfruttare" la principale paura del nostro tempo, quella degli attentati terroristici, per mettere a segno una raffica di furti. Circa quattromila persone, per la maggior parte giovani, stavano assistendo al concerto del rapper Sfera Ebbasta, al secolo Gionata Boschetti, presso l'Arena sul lago, quando, all'improvviso, hanno avvertito bruciore agli occhi e problemi respiratori.
Subito si è creato il panico e le persone hanno cominciato a correre in tutte le direzioni in cerca di una via di fuga o di un luogo sicuro, qualcuno è caduto, qualcun altro è stato calpestato. Otto persone sono ricorse alle cure del personale sanitario presente sul posto, altri genitori hanno accompagnato i loro figli al Pronto Soccorso. Lì è stata svelata l'origine dei malesseri: l'inalazione e il contatto degli occhi con una sostanza urticante, ma innocua, in pratica il classico spray al peperoncino, venduto liberamente per difendersi dai malintenzionati. Peccato che, questa volta, siano stati proprio loro a utilizzarlo per agire indisturbati, sfruttando il panico generale, e fare man bassa di cellulari, portafogli, borsette e monili, come hanno potuto appurare molti dei malcapitati una volta passata la paura.
Non uno scherzo di cattivo gusto pensato da qualche buontempone, ma un piano ben preciso, e ben rodato, dal momento questo sarebbe già il terzo episodio, dopo due analoghi registrati in altrettante discoteche della provincia.
E scoppia la polemica sulla sicurezza e sui controlli. Sì, perché se molte feste locali hanno dovuto essere rimandate o addirittura annullate per la stretta sugli standard di sicurezza che hanno fatto lievitare i costi dell'organizzazione, ci si domanda come sia stato possibile il verificarsi di un episodio simile in un'area frequentata da migliaia di persone e, nel caso del concerto, gratuito, quindi a potenziale affluenza massima, di giovani.
La direzione della Festa del PD esprime il suo rammarico per quanto accaduto e attribuisce l'introduzione della bomboletta di spray al peperoncino, nonostante i controlli con metal detector e "paletta", alla confezione, che sarebbe in plastica, quindi non rilevabile dagli strumenti classici di prevenzione delle azioni criminose.
Parma 24 agosto 2017 - Alle 10.10 del 23 u.s. in via Bachelet una donna anziana è stata vittima di una truffa, messa in atto da un uomo di circa 60 anni, alto 1.80 cm., italiano probabilmente della provincia di Parma, il quale ha suonato al citofono chiedendo informazioni sull'amministratore del condominio.
L'uomo si è qualificato come appartenente alla Guardia di Finanza. Una volta in casa, ha chiesto alla signora di mostrargli tutti i gioielli che possedeva in casa, chiedendole inoltre una bilancia. Dopo aver pesato i gioielli, l'uomo ha chiesto alla signora di riporre la bilancia ed approfittando di tale operazione si dava alla fuga. Solo successivamente la signora contattava il figlio, che abita al piano sottostante, riferendo dell'accaduto, il quale non poteva fare altro che constatare l'ammanco dei gioielli. Come riferito dalla signora agli operatori della Squadra Volanti intervenuti sul posto, ha lamentato l'ammanco di un orologio in oro; un paio di orecchini con perle e diamanti ed altri due paia di orecchini con brillanti, per un valore complessivo di circa 10.000,00 euro.
A tal proposito è bene ricordare i consigli di seguito elencati:
Il fenomeno dei reati di truffa colpisce una fascia debole della cittadinanza, costituita appunto dagli anziani, riuscendo a far leva sull'impreparazione di questa categoria di vittime e sullo stato di solitudine che spesso la caratterizza.
La Polizia di Stato vuole, quindi, focalizzare l'attenzione su questo fenomeno, invitando la cittadinanza a tutelarsi contro i tentativi di truffe.
Il nostro invito, rivolto alle persone anziane (ma non solo), è il medesimo dello spot pubblicato nei mesi scorsi, "chiamateci sempre", al minimo sospetto e senza indugiare. "Non siete soli, chiamateci sempre".
Sul sito della Polizia di Stato www.poliziadistato.it è presente una "guida", riportata di seguito, che spiega quali sono gli atteggiamenti da adottare quotidianamente per proteggersi dai malintenzionati.
Rinnovando l'invito a contattare il 113 per qualsiasi segnalazione o emergenza, si ricorda che:
1. Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un'uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113.
2. Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all'interno della banca o dell'ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.
3. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall'ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre.Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti
Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani
Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.
Consigli per i vicini di casa
Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri.
Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l'anziano vostro vicino di casa .
Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.
Spiegategli che all'esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.
Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.
Furto furgone. Nella decorsa serata, personale della Squadra Volante, interveniva in via Righi al civico 5 presso la ditta "Bieffe Refrigerazione Industriale", per segnalazione di furto in atto. Prontamente sul posto, gli operatori accertavano, unitamente al proprietario della ditta, che ignoti ladri si erano introdotti all'interno dell'area adibita al parcheggio dei mezzi della ditta, asportando un furgone Daily di colore bianco con cassone frigo, riportante il nome della ditta sulla parte posteriore.
Persona indagata in stato di libertà. Alle ore 19.00 del 21 u.s., personale della Squadra Volante, interveniva presso il supermercato "ESSELUNGA" di via E. Est n., ove personale addetto alla vigilanza, riferiva di essersi insospettito del comportamento di un cittadino extracomunitario, il quale prelevava prodotti alimentari dagli scaffali e senza osservare i prezzi dei singoli prodotti li poneva all'interno di una borsa. Pertanto poneva particolare attenzione all'individuo, senza perderlo di vista, il quale approfittando di un attimo di confusione usciva dal supermercato dalle barriere di ingresso. Immediatamente l'addetto alla vigilanza bloccava il cittadino extracomunitario che successivamente veniva consegnato agli operatori.
Da un controllo all'interno della borsa, emergeva che lo stesso aveva asportato merce del valore di circa 245.00 euro, merce che veniva restituita al supermercato. L'uomo veniva identificato per X. E. classe 1978 cittadino Albanese, coniugato e senza fissa dimora ed indagato in stato di libertà per il reato di furto aggravato.
Parma: nella notte tra il 31 e l'1 una banda di ladri metteva a segno un colpo in danno di una ditta di stoccaggio, sita in zona strada martinella, riuscendo a rubare merce varia per un valore compreso tra i 50.000 e gli 80.000 euro.
Nella mattina di ieri il responsabile della ditta, giunto al lavoro, dopo aver regolarmente aperto la porta d'ingresso della ditta, si accorgeva che dal magazzino mancavano diversi pacchi contenenti diversi materiali.
Il titolare riferiva che all'interno degli scatoloni vi erano climatizzatori marca Mitsubishi, cerchi in lega per auto, bottiglie di vino ed abbigliamento.
La volante, dopo accurate verifiche, confermava che non vi era stato alcun danneggiamento alle porte e finestre della ditta ipotizzando quindi che uno dei ladri potesse essersi introdotto all'interno del magazzino prima dell'orario di chiusura per poi, in tutta tranquillità, aprire ai suoi complici durante l'orario di chiusura e derubare la ditta.
I ladri, oltre al materiale contenuto all'interno delle scatole, del valore stimato tra i 50.000 e gli 80.000 euro, non contenti, forzavano anche i distributori di caffè depredandone il denaro contenuto.
Sul posto interveniva personale della Polizia Scientifica per verificare se erano presenti delle tracce utili ad identificare gli autori del furto.
(Fone Questura di Parma 2 agosto 2017)
Scoperta dalla Polizia di Stato una banda specializzata nei furti in danno dei distributori di carburante.
Modena, 15 giugno 2017
Si è conclusa, in questi giorni, un'importante attività di polizia giudiziaria del Commissariato di P.S. di Carpi con cui sono stati individuati e deferiti per il reato di furto aggravato in concorso alla Procura della Repubblica di Modena due cittadini italiani di 50 anni, G.G e G.G. entrambi dimoranti nel ravennate.
I due fratelli, con a carico diversi precedenti di polizia, il 1° maggio scorso avevano forzato le casseforti delle colonnine self-service dell'area di servizio di via Traversa San Giorgio di Carpi riuscendo ad asportare l'incasso del fine settimana, 20.000 euro circa.
Sequestrati nel corso delle perquisizioni materiale utilizzato per il compimento dell'attività delittuosa.
Arrestato dalla Polizia di Stato l'autore dei furti Blanco Cafè di Modena. Si era rifugiato in Romania. Il danno economico complessivo accusato dal titolare è superiore ai 30.000,00 euro.
Modena, 11 maggio 2017
È terminata l'8 maggio, con il suo arresto, la latitanza di uno dei responsabili dei furti presso il Blanco Cafè di via Vignolese 1084, preso di mira ben sette volte.
Sono stati gli uomini della Squadra Mobile ad individuare V.D.S cittadino romeno ventenne che in occasione dell'ultimo furto, del 16 febbraio dello scorso anno, si era impossessato di 7.500,00 euro in valori, sigarette e gratta e vinci, avvalendosi di un complice e dell'utilizzo di un tombino.
Nello svolgimento delle indagini della Squadra Mobile, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Katia Marino, è stato fondamentale l'apporto della Polizia Scientifica che ha rilevato un'impronta papillare che ha consentito insieme ad altre attività di riscontro di individuare l'uomo che annovera numerosi precedenti specifici.
L'ultimo tassello per la compiuta individuazione è arrivato grazie all'esame delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza interno.
L'uomo dopo le scorribande modenesi si era recato in Romania dove, grazie anche al contributo della Polizia romena, è stato rintracciato, arrestato ed estradato. Condotto presso il carcere romano di Rebibbia e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Per le modalità di operative e l'utilizzo del tombino per infrangere la vetrata è il principale indiziato di ulteriori sei furti avvenuti sempre presso lo stesso Blanco Cafè: fatti sui cui la Sezione Reati contro il patrimonio della squadra Mobile sta indagando.
Il danno economico complessivo accusato dal titolare è superiore ai 30.000,00 euro.