CCIAA: Dall'agroalimentare al turismo, meccanica e moda e servizi alla persona, le eccellenze reggiane sul web.
Dal 23 luglio l'adesione al progetto gratuito per sviluppare presenza e commercio on line
Reggio Emilia 22 luglio 2015 -
La Camera di Commercio amplia decisamente gli orizzonti della valorizzazione delle eccellenze reggiane attraverso i canali web.
Dopo i buoni esiti dell'edizione 2014 - incentrata in larga prevalenza sull'agroalimentare, e quindi su Parmigiano Reggiano DOP, Lambrusco, Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, con l'aggiunta dell'Ars Canusina - il progetto "Made in Italy: Eccellenze in Digitale 2015" (che vede in campo Google insieme a Unioncamere e Camere di Commercio) punta infatti anche su altri prodotti e settori che caratterizzano le produzioni di punta dell'economia reggiana: agroalimentare, meccanica, filiera del turismo e del tempo libero, moda e servizi alla persona.
Le imprese interessate - che debbono presentare l'adesione accedendo al sito camerale della Camera di Commercio a partire dal 23 luglio e fino al 30 settembre - potranno usufruire gratuitamente di consulenze specifiche e incontri formativi per migliorare le proprie strategie di marketing online e per attivare la propria presenza sui canali digitali, accompagnate passo passo da due giovani Digital Strategist per creare e/o sviluppare la propria presenza online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo i loro prodotti.
"Questo progetto di servizio alle imprese - spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - ha un duplice obiettivo: da una parte, infatti, punta a sfruttare le potenzialità di una rete che nel 2014 ha visto crescere del 22% la ricerca del made in Italy su Google tramite tablet e smartphone e, dall'altra, a far sì che le imprese siano poi nelle condizioni di agire autonomamente per gestire strategie di marketing e commercio on line, migliorando costantemente il loro posizionamento sul web".
"Per una realtà imprenditoriale come quella reggiana, che lega oltre il 60% del valore aggiunto all'export ed è ricca di prodotti contrassegnati da unicità - prosegue Landi - è evidente che il ricorso a questi canali è sempre più importante, e le ricerche di Unioncamere confermano che non si tratta semplicemente di una questione di visibilità: sebbene le piccole e medie imprese italiane che sfruttano l'e-commerce siano solo il 5%, per loro si è registrato un aumento del fatturato superiore del 5,7% a quello delle imprese offline".
"Peraltro - conclude Landi - le ricerche relative a prodotti italiani raggiungono le punte massime proprio in alcuni dei comparti cui guarda il progetto "Made in Italy-Eccellenze in Digitale", a partire dalla moda per arrivare a turismo ed agroalimentare".
I digital strategist messi a disposizione dalla CCIAA di Reggio Emilia, affiancata da Google sono Antonio Cardace, reggiano 25 anni, laurea magistrale in Direzione e Consulenza d'Impresa presso il Dipartimento di Economia Marco Biagi dell'Università di Modena e Reggio Emilia, e Simone Lupo, 26 anni laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Bologna.
Maggiori informazioni relative al progetto sono disponibili sul sito http://www.re.camcom.gov.it/eccellenzeindigitale/ dove è possibile compilare direttamente anche la manifestazione d'interesse all'adesione.
(Fonte CCIAA Reggio Emilia)
Questa domenica allo Spazio Gerra chiude Creativity Circus, la mostra che spazia tra arte, tecnologia e produzione industriale. L'esibizione raccoglie i progetti premiati dal bando "Il prodotto della creatività", dell'Associazione Giovani Artisti dell'Emilia Romagna. Presenti anche alcuni progetti reggiani.
Reggio Emilia, 2 agosto 2014 – di Ivan Rocchi
Arte, startup, progetti di rigenerazione urbana e tanta Rete. E' Creativity Circus, la mostra che ospita i progetti premiati dal bando Gaer (Associazione Giovani Artisti dell'Emilia Romagna) Il prodotto della creatività, insieme a una selezione di progetti reggiani. L'esposizione, visitabile fino a domenica presso lo Spazio Gerra, si suddivide in tre sezioni: "Art Projects", "Showcase" e "Urban Projects". (continua sotto)
"Art Projects" propone esplorazioni e relazioni tra le varie discipline artistiche. Come in Burn Clear di Anna Deflorian, dove il fumetto si contamina con altri linguaggi. Oppure come nel progetto Siliqoon, dell'artista ravennate Andrea Magnani e in collaborazione con il Mambo di Bologna, dove l'arte si incontra con la produzione artigianale e industriale. Ma l'arte apre anche una porta tra lo spettatore e l'opera. Questo rapporto è ben evidente nei due progetti riminesi esposti allo Spazio Gerra: Ri///Flux, di Leila Sadeghol Vaad, e Paisa(j)e, l'installazione di Laura Rastelli.
La seconda sezione, "Showcase", è dedicata invece alle startup creative e a progetti legati al web. Che non è così etereo come si potrebbe pensare. Infatti ci sono i mobili in open source Play Wood, del reggiano Stefano Guerrieri. Ma anche Nutworks, il progetto di editoria web e cartacea con sede presso l'Officina delle Arti. E con il computer si può fare anche arte, come dimostra Giulia Morselli con i suoi DrifDraf, oggetti di design realizzati con tecnologie digitali. E poi i Quadri fonoassorbenti di Enea Negri, gli strumenti prodotti con materiali di recupero dei MiaTralVia e l'applicazione sull'alimentazione consapevole Plate Room, a cura della parmigiana Stefania Solari. Grazie alle Musical Postcards di Gloria Annovi, invece, gli appassionati di musica potranno organizzare fantastici viaggi a tema. (continua sotto)
Nell'ultima parte della mostra, "Urban Projects", gli interventi di rigenerazione urbana temporanea portati avanti dall'associazione forlivese Spazi Indecisi saranno messi a confronto con il progetto reggiano Urbanauti, che punta a esplorare gli spazi periferici e marginali della città. Si chiude con il progetto Mini partenze. L'impertinenza tra Musica e Arti Visive, che raccoglie elaborati multimediali ideati da studenti della scuola media Dalla Chiesa di Reggio Emilia, e i prototipi tra design ed elettronica realizzati dagli studenti del corso di Industrial Design dell'Università di Modena e Reggio, in collaborazione con il FabLab di Reggio Emilia.