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È in programma domenica 12 maggio alle 17 presso Palazzo Bossi Bocchi il secondo incontro collaterale al progetto “Cara Parma sviluppo e cura di progetti per il territorio 2016-2024. Il racconto di Simone Bramante, ispirato a Carlo Bavagnoli”.
Il progetto consentirà la realizzazione di percorsi di dottorato a doppio titolo con atenei stranieri e l'aumento dei Visiting Professor per il miglioramento dell'internazionalizzazione dei dottorati di ricerca dell'Ateneo di Parma.
Parma, 6 luglio 2016
Università di Parma e Fondazione Cariparma sostengono lo sviluppo territoriale di Parma nella sua dimensione internazionale attraverso l'attivazione di nuove e più attive politiche di internazionalizzazione della ricerca a Parma.
L'accordo, firmato nella sede della Fondazione dal Rettore, Loris Borghi e dal Presidente, Paolo Andrei, definisce le modalità di collaborazione tra le due istituzioni per la realizzazione delle attività di un Progetto d'Internazionalizzazione della Ricerca.
Gli obiettivi di tale progetto sono l'aumento del livello di competenza e di formazione dei dottorandi che frequentano i dottorati di ricerca dell'Università attraverso la realizzazione di percorsi di dottorato a doppio titolo con atenei stranieri di elevata reputazione; il perfezionamento dell'integrazione dei docenti dell'Ateneo in network internazionali allo scopo di migliorare la progettazione congiunta in risposta a Calls competitive nell'ambito dei progetti EC di finanziamento alla ricerca; l'accrescimento delle competenze di Ateneo in settori di ricerca attualmente deboli e/o scoperti e la creazione di percorsi di formazione che permettano il futuro inserimento lavorativo (in Università e/o in aziende/centri di ricerca del territorio) di personale formato e con alto livello di internazionalizzazione; infine, il potenziamento della ricerca in settori attualmente già performanti ma tuttavia identificati come particolarmente strategici per la futura caratterizzazione dell'Ateneo e/o di particolare rilevanza per il tessuto territoriale parmigiano.
Lo scopo è dunque quello di avvicinare la ricerca universitaria ai massimi livelli europei, così da accrescere non solo le prospettive di carriera dei propri studenti e la libera circolazione dei giovani ricercatori, ma anche di facilitare il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti su tutto il territorio comunitario.
La realizzazione del progetto infatti consisterà, tra l'altro, nella selezione e nel reclutamento di ricercatori stranieri di alto livello (Visiting Professor) per il miglioramento dell'internazionalizzazione dei dottorati di ricerca dell'Ateneo di Parma.
L'intervento previsto si articolerà in diverse azioni, che richiederanno modalità di implementazione e costi coperti dalla Fondazione che sosterrà il progetto con € 320.000,00.
Da parte del Rettore, Loris Borghi: "I benefici attesi dall'Ateneo attraverso il Progetto consistono nel miglioramento di molteplici aspetti che attengono l'attrazione e la gestione dei finanziamenti legati alla mobilità studentesca e al personale docente, il progresso del posizionamento dell'Ateneo rispetto ai parametri legati alla internazionalizzazione presenti tanto nella valutazione ANVUR dei Dottorati di Ricerca, quanto nella attribuzione della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario, oltre che l'auspicato miglioramento dell'Ateneo di Parma nei Ranking internazionali".
"Fondazione Cariparma sostiene costantemente l'attività di ricerca dell'Ateneo parmense – spiega il Presidente Prof. Paolo Andrei – e l'ulteriore contributo a questo importante progetto evidenzia la grande attenzione che la Fondazione ripone nella promozione della ricerca scientifica di qualità".
"In particolare – prosegue Andrei – Fondazione Cariparma ha inteso promuovere lo sviluppo di questa iniziativa, che permetterà sia ai Docenti, sia agli Studenti, di integrarsi in network internazionali di elevata competenza e reputazione".
(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)
Il market di via San Leonardo è da cinque anni un punto di riferimento per le persone in difficoltà. Un'ancora di salvezza possibile grazie alle associazioni di volontariato parmensi riunite nell'Associazione CentoperUno, con il sostegno di Fondazione Cariparma.
Parma, 30 gennaio 2016
Ormai da cinque anni Emporio – che è nato e prosegue l'attività con il sostegno di Fondazione Cariparma - garantisce, grazie alla generosità di aziende, enti e cittadini, la sopravvivenza alimentare di migliaia di famiglie: 891 solamente nel 2014. Un lavoro impegnativo portato avanti da un solo dipendente fortemente motivato e più di 50 volontari che a Emporio hanno donato, solo nel 2014, 11.000 ore di servizio.
Emporio è coordinato dall'Associazione CentoperUno (che riunisce 13 associazioni del territorio parmense che si occupano da tempo e con modalità diverse di accoglienza e assistenza di persone che si trovano in difficoltà economica e in una condizione di disagio sociale) e partner fondamentali, che a diverso titolo garantiscono il perseguimento degli obiettivi e il radicamento nel territorio locale del progetto sono Comune di Parma, Provincia di Parma, Forum Solidarietà e Coop Consumatori Nordest.
Chi arriva al market di via San Leonardo trova un'ancora di salvezza, la possibilità di essere accompagnato in un momento drammatico come quello che segue la perdita del lavoro e del reddito, ancor più difficile per chi, fino a poco fa, conduceva un'esistenza senza problemi. Si cerca di offrire alimenti e speranza, la partita più difficile.
Da quando nel 2010 è partita l'esperienza di Emporio - grazie alle associazioni di volontariato parmensi riunite nell'Associazione CentoperUno - l'emergenza povertà nella nostra città si è progressivamente modificata: accanto alle tante famiglie che si avvicinano per la prima volta al Market si consolida il numero di quante, nel tempo, non riescono a rialzarsi dal momento di difficoltà: un carico emotivo sempre più pesante che i volontari cercano di alleviare non solo col cibo ma anche con la vicinanza, l'ascolto e varie iniziative di socializzazione.
Ma in aiuto alla fatica di questa sfida è arrivata la città, attraverso tanti piccoli e grandi gesti di generosità che, in questi anni, non hanno lasciato soli i volontari. Ciò che sta sugli scaffali, infatti, proviene in gran parte dalle donazioni delle aziende.
Ma alcuni generi alimentari - ad esempio riso, olio, zucchero, farina e legumi - devono essere acquistati e le donazioni dei cittadini sono indispensabili per garantire il paniere di base, perché tutti possano mettere a tavola colazione, pranzo e cena. Una questione di corretta alimentazione ma anche di dignità.
Nel 2013 Emporio è stato rafforzato anche grazie alla campagna di raccolta fondi "Parma Facciamo Squadra" (realizzata anche grazie all'"effetto moltiplicatore" di Barilla, Chiesi Farmaceutici e Fondazione Cariparma) che per il tramite della Fondazione Munus nella gestione del fondo ha permesso di ampliare la quantità e la varietà dei generi alimentari messi a disposizione.
Purtroppo l'orizzonte futuro non è roseo. I numeri della povertà non diminuiscono e, anche se la capacità del volontariato di far fronte ai bisogni è cresciuta, gli aiuti non riescono a tenere il passo. Sempre più grande è il bacino di sofferenza a cui dare risposta: per questo, ancora una volta si rinnova l'appello a contribuire attraverso il sito www.emporioparma.org dove si può donare una spesa on line a chi non ce la fa, scegliendo cosa mettere nel carrello. Ogni piccolo contributo è fondamentale. Nel corso del 2014 sono stati distribuiti, in controvalore economico, 1.467.000 di Euro di prodotti alimentari contro un costo del progetto di 171.000 Euro (di cui 77.000 per acquisto di alimentari); per ogni euro impiegato sono stati quindi distribuiti quasi 9 Euro di alimenti. Non ultimo, anche il proprio tempo può essere un dono importante: a Emporio oggi ci sono 50 volontari attivi ma se ne cercano altri per contribuire a questa grande pagina di solidarietà che Parma sta scrivendo.
(Fonte: ufficio stampa Emporio)