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Soddisfazione anche a Modena per il primo contratto nazionale di lavoro del nuovo comparto Istruzione e Ricerca, firmato oggi a Roma da Cgil Cisl Uil e Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni).
A Modena e provincia si applica a 9.668 docenti e 2.424 personale ata (amministrativi, tecnici e ausiliari). A essi bisogna aggiungere i supplenti utilizzati per le assenza temporanee dei titolari: un numero non quantificabile, perché ogni scuola ha una propria graduatoria da cui attinge in base alle necessità.
«Questi lavoratori hanno finalmente riconquistato uno strumento forte di tutela delle proprie condizioni di lavoro, dopo anni di blocco delle retribuzioni e riduzione degli spazi di partecipazione e contrattazione – afferma la segreteria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale Antonietta Cozzo - Gli aumenti salariali sono in linea con quanto stabilito dalle confederazioni con l'accordo del 30 novembre 2016 e vanno, per la scuola, da un minimo di 80,40 a un massimo di 110,70 euro; è pienamente salvaguardato per le fasce retributive più basse il bonus fiscale di 80 euro. Nessun aumento di carichi e orari di lavoro, nessun arretramento per quanto riguarda le tutele e i diritti nella parte normativa nella quale, al contrario, si introducono nuove opportunità di accedere a permessi retribuiti per motivi personali e familiari o previsti da particolari disposizioni di legge».
La Cisl Scuola sottolinea che il contratto segna una svolta significativa sul terreno delle relazioni sindacali, riportando alla contrattazione materie come la formazione e le risorse destinate alla valorizzazione professionale. Vengono rafforzati tutti i livelli di contrattazione, a partire dai luoghi di lavoro, riconoscendo in tal modo il ruolo delle rsu nell'imminenza del loro rinnovo." Tra le altre novità di rilievo la Cisl segnala il diritto alla disconnessione, a tutela della dignità del lavoro, messo al riparo dall'invasività delle comunicazioni affidate alle nuove tecnologie.
«Per quanto riguarda il personale docente, si è ottenuto di rinviare a una specifica sequenza contrattuale la definizione del codice disciplinare con l'obiettivo di una piena garanzia di tutela della libertà di insegnamento – aggiunge Cozzo - Riportando alla contrattazione le risorse finalizzate alla valorizzazione professionale, ripristinando la titolarità di scuola, assumendo in modo esplicito un'identità di scuola come comunità educante, si rafforza un modello che ne valorizza fortemente la dimensione partecipativa e la collegialità».
Questo contratto, la cui vigenza triennale 2016-18 si concluderà con l'anno in corso, assume forte valenza anche nella prospettiva del successivo rinnovo di cui vengono gettate le basi. «L'impegno comunque andrà ripreso anche nei confronti del nuovo Parlamento e del nuovo governo, per sollecitare una politica di forte investimento nei settori dell'istruzione e della ricerca», conclude la segreteria generale della Cisl Scuola Emilia Centrale.
Modena, 9 febbraio 2018
Fonte: CISL Modena
Per il secondo anno consecutivo il canone Rai è stato abbassato: quest'anno si dovranno pagare 90 euro. Lo sottolinea l'Adiconsum di Modena, aggiungendo che la somma, di norma, verrà addebitata sulla bolletta elettrica in dieci rate nell'arco dell'anno. Cosa fare se non si possiede la tv e come chiedere le esenzioni.
Modena, 18 gennaio 2017
«Dal 2016 vale la presunzione che in un'abitazione di residenza si trovi anche un apparecchio televisivo. Chi non detiene alcun apparecchio, lo deve comunicare all'Agenzia delle Entrate entro il 31 gennaio 2017 – avverte Adele Chiara Cangini, responsabile provinciale Adiconsum - I moduli si trovano sul sito www.canone.rai.it. Questa dichiarazione va rinnovata ogni anno. Se una famiglia possiede un televisore, ma nessun contratto elettrico di tipo "domestico residenziale" (questa informazione si trova sulla bolletta, di solito nella parte superiore della prima pagina, dove sono riepilogate le caratteristiche della fornitura), deve pagare il canone tramite modello F24. È possibile effettuare il versamento in banca o in posta. Anche per questa incombenza il termine è fissato al 31 gennaio 2017. I fac-simili si trovano su www.canone.rai.it».
L'associazione consumatori della Cisl ricorda che, da qualche anno, i cittadini ultra 75enni con un reddito inferiore a 6.713 euro possono chiedere l'esenzione dal pagamento del canone. Nel caso in cui questa dichiarazione sia stata già presentata, e i requisiti permangono, la dichiarazione non va presentata nuovamente. I moduli si trovano su www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/Esonero75.aspx.
Adiconsum, Adoc e Centro Tutela Consumatori Utenti, con il sostegno del Ministero per lo Sviluppo economico, hanno avviato il progetto TiVuoINFOrmare: Assistenza multicanale per i consumatori. Info: tel. 06 44170234 dal lunedì al venerdì (ore 9-13), oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: Cisl Modena)
Grazie alla circolare 196/2016 – segnala una nota della Fnp Cisl Emilia Centrale – l'Inps ha ammesso al pensionamento anche coloro che alla data del 28 dicembre 2011 svolgevano attività di lavoro autonomo o che non svolgevano alcuna attività lavorativa.
La legge, ora reinterpretata dalla menzionata circolare, consentiva il pensionamento a 64 anni più l'incremento per aspettativa di vita alle donne lavoratrici nate nel 1952 con almeno 20 anni di contributi da dipendente e agli uomini e alle donne del settore privato nati nel 1951 e 1952 che alla stessa data avessero maturato la cosiddetta "quota" per la pensione di anzianità.
Tale norma che vincolava al fatto di svolgere attività di lavoro dipendente al 28/12/2011 ora come sopra riportato è stata rivisitata su indicazione del Ministero del lavoro ampliando di conseguenza la platea dei potenziali beneficiari.
Per verificare i nuovi requisiti è indispensabile che i lavoratori si rivolgano al patronato Inas Cisl per una consulenza più approfondita sulla propria situazione.
(Fonte: Cisl Modena)