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A tre anni dal sisma che danneggiò la sede storica, la cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro ha inaugurato la nuova sede, preceduta dalla cerimonia presso il Pala Round Table. -
Parma, 3 luglio 2015 - il video dell'inaugurazione in fondo alla pagina -
Pur non essendosi mai fermata, a tre anni di distanza dal terremoto, sabato 27 giugno è stata inaugurata la nuova sede della cooperativa Muratori di S. Felice sul Panaro, ricostruita esattamente dove sorgeva la precede, purtroppo demolita perché irrimediabilmente danneggiata dal sisma.
Si tratta di un edificio progettato e realizzato in modo innovativo, con caratteristiche di elevata efficienza energetica, che nel tempo una manutenzione minima. Tra primo (uffici tecnici) e secondo piano (uffici amministrativi) la nuova sede si estende per 1.200 metri quadrati; gli uffici sono "open space", con pareti mobili attrezzate.
La cerimonia presso il Pala Round Table di San Felice si è aperta con il saluto del presidente della cooperativa Gianfranco Finelli e gli interventi di Gaetano De Vinco (presidente Confcooperative Modena), Lauro Lugli (presidente Legacoop Modena), Maurizio Torreggiani (presidente Unioncamere Emilia-Romagna e Camera commercio), Alberto Silvestri (sindaco di S. Felice e presidente Unione Comuni Modenesi Area Nord), Gian Carlo Muzzarelli (presidente della Provincia e sindaco di Modena), Alan Fabbri (consigliere regionale), Palma Costi (assessore regionale Attività produttive e ricostruzione post-sisma), Stefano Bonaccini (presidente Regione) e Maurizio Gardini (presidente nazionale Confcooperative).
Proposta di legge di iniziativa popolare di Agci, Confcooperative e Legacoop. Già alcune centinaia le firme raccolte a Modena. -
Modena, 2 luglio 2015
Sono già alcune centinaia le firme raccolte a Modena a sostegno della proposta di legge per mettere fuori gioco le false cooperative depositata in Corte di Cassazione dall'Aci (Alleanza delle Cooperative Italiane). Nei mesi scorsi la sigla che rappresenta Agci, Confcooperative e Legacoop ha sottoscritto il "Manifesto per un'economia pulita" e ora chiede al Parlamento di approvare una legge con misure più severe e incisive per contrastare il fenomeno delle false cooperative, imprese che utilizzano strumentalmente la forma giuridica della cooperazione perseguendo finalità estranee a quelle mutualistiche.
L'Aci ha sei mesi di tempo per raccogliere un minimo di 50 mila firme che verranno consegnate al Parlamento. La raccolta delle firme procede a buon ritmo anche a Modena. Chi è interessato può rivolgersi alle sedi di Confcooperative, Legacoop e Agci; per firmare è necessario essere maggiorenni, cittadini italiani e avere con sé un documento valido d'identità. La proposta di legge presentata dall'Alleanza delle Cooperative Italiane prevede la cancellazione dall'Albo delle Cooperative, e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni; la definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio; la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all'Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l'attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell'Erario; la creazione di una cabina di regia al Ministero dello Sviluppo economico che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative, evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese che consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre amministrazioni.
La raccolta di firme è un tassello della battaglia che l'Alleanza delle Cooperative Italiane conduce contro tutte le illegalità. Nel mirino ci sono anche il massimo ribasso nelle gare d'appalto (che significa mancato rispetto dei contratti di lavoro), le infiltrazioni mafiose (grazie all'applicazione del protocollo di legalità già sottoscritto con il Ministero dell'Interno), il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali delle cooperative, il sostegno agli osservatori territoriali della cooperazione.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Inaugurati oggi gli uffici a palazzo Europa. Prima volta che a Modena si mettono a disposizione gratuitamente spazi di co-working per neo imprese. -
Modena, 30 giugno 2015
Per sei mesi tre cooperative appena costituite potranno lavorare in uffici attrezzati gratuitamente con scrivanie, rete wi-fi e stampante. Lo spazio si chiama Coop Working ed è nato per iniziativa di Confcooperative Modena nell'ambito di Imprendocoop, il progetto per favorire l'occupazione e l'imprenditorialità ideato dalla stessa Confcooperative in collaborazione con la Fondazione Democenter-Sipe, il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca.
«È la prima volta che a Modena si mettono a disposizione gratuitamente spazi di co-working per neo imprese – sottolinea il presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco inaugurando oggi gli uffici a palazzo Europa – Dopo aver favorito la loro nascita con il progetto Imprendocoop, che verrà replicato in autunno, vogliamo aiutare queste start-up cooperative a crescere ed essere in grado di camminare con le proprie gambe».
Le tre neo cooperative cui è offerto lo spazio di co-working si chiamano Stars & Cows, Tibuia e InTandem. Stars & Cows, che si è costituita il 15 giugno, ha come oggetto sociale servizi di consulenza, accompagnamento, formazione, tutoraggio, mentoring, coaching, counseling e avviamento al lavoro rivolti sia ai neolaureati che agli over 50. La cooperativa ha cinque soci ed è l'idea d'impresa che si è aggiudicata il primo premio (2.500 euro) messo in palio da Imprendocoop.
La seconda cooperativa – Tibuia - si è costituita il 23 giugno. L'oggetto sociale è la produzione della sfogliata di Finale Emilia, nota come "torta degli ebrei" e chiamata anche 'tibuia' (da qui la denominazione della cooperativa). La cooperativa ha sede a Finale Emilia presso il panificio Ferrari che ha individuato un apposito spazio per lo sviluppo e la produzione dei prodotti da forno. Questa soluzione permette di realizzare fin da subito i prodotti e il confezionamento degli stessi senza gravarli di costi di industrializzazione. I tre soci hanno vinto il secondo premio del progetto Imprendocoop (1.500 euro).
InTandem, che è nata il 3 giugno e ha sede a Modena, è una cooperativa sociale che vuole occuparsi del tempo libero delle persone con disabilità proponendo, ogni fine settimana, un percorso tematico accessibile e assistito che permetta di scoprire Modena, dai motori alla cucina, dall'arte allo sport. Offrendo l'assistenza come valore aggiunto all'interno del pacchetto turistico, i tre soci di InTandem intendono far divertire e integrare le persone che, a causa di svantaggi fisici e/o psichici, normalmente non hanno accesso alla maggior parte delle offerte che il nostro territorio propone. Questa cooperativa ha vinto il terzo premio di Imprendocoop (mille euro).
Coop Working, lo spazio inaugurato oggi a palazzo Europa, consiste in due uffici per complessivi 60 mq, con servizi, scrivanie, rete wi-fi, stampante condivisa. Fanno parte del pacchetto anche l'assistenza e consulenza, servizi amministrativi e contabili e l'adesione gratuita a Confcooperative Modena per un anno. «Complessivamente possiamo calcolare in circa 5 mila euro il risparmio che ciascuna delle tre start-up cooperative otterrà grazie a Imprendocoop. A ciò – conclude De Vinco – si aggiungono i prodotti e servizi bancari a condizioni vantaggiose offerti da Emil Banca, la banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara che il 6 giugno scorso ha festeggiato i 120 anni di vita».
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)