Provincia di Parma
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Il commento dell'Amministrazione provinciale di Parma dopo che la Giunta regionale ha deliberato l'inserimento dell'infrastruttura viaria Ti-Bre nel novero degli interventi strategici: ""Il Consiglio provinciale, stamane, ha approvato un documento di indirizzo che recepisce l'importanza delle nuove priorità impostate dal Governo su progetti strategici e fondi correlati." -
Parma, 27 ottobre 2015 –
La Giunta della Regione Emilia Romagna ha deliberato nel tardo pomeriggio di ieri l'inserimento dell'infrastruttura viaria Ti-Bre nel novero degli interventi strategici. Questo il commento dell'Amministrazione provinciale:
"Il Consiglio provinciale, stamane, ha approvato un documento di indirizzo che recepisce l'importanza delle nuove priorità impostate dal Governo su progetti strategici e fondi correlati. Priorità pensate per spendere meglio le risorse realmente a disposizione e avere risultati certi.
Il documento approvato sposa convintamente la centralità del trasporto ferroviario – coerentemente con le priorità dell'esecutivo nazionale –, elevandolo a elemento di sviluppo non solo lungo l'asse Pontremolese ma anche per il rientro di Parma e di tutto il suo sistema dentro alla rete dell'alta velocità ferroviaria e della Mediopadana.
In questo quadro il Documento deliberato mantiene anche l'indirizzo per la realizzazione della parte viabilistica del corridoio Ti-Bre, in linea con la programmazione precedente.
Programmazione che anche la Giunta regionale ha confermato con la sua scelta odierna".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Il Consiglio approva a maggioranza un documento pro TiBre. La prevista Assemblea dei Sindaci viene invece rinviata a data da destinarsi per consentire i necessari approfondimenti in seguito all'approvazione da parte del Consiglio Provinciale di un ordine del giorno integrato rispetto alla versione originale. All'ordine del giorno di entrambi i consessi un "Documento di indirizzo in merito al sistema infrastrutturale della provincia di Parma" e una "Mozione in merito alla proposta della Regione Emilia-Romagna per il programma infrastrutture strategiche". -
Parma, 16 ottobre 2015 –
Stamattina sarebbero dovuti riunire in seduta monotematica prima il Consiglio Provinciale, poi l'Assemblea dei Sindaci, all'ordine del giorno di entrambi i consessi un "Documento di indirizzo in merito al sistema infrastrutturale della provincia di Parma" e una "Mozione in merito alla proposta della Regione Emilia-Romagna per il programma infrastrutture strategiche".
Il Consiglio si è regolarmente svolto, l'Assemblea è stata rinviata a data da destinarsi per consentire i necessari approfondimenti in seguito all'approvazione da parte del Consiglio Provinciale di un ordine del giorno integrato rispetto alla versione originale.
Il Documento di indirizzo, già discusso nella precedente seduta del Consiglio provinciale, è stato illustrato dal consigliere Censi, che ha insistito sul ruolo strategico della TiBre autostradale e ha espresso un invito al governo di procedere velocemente per approvare il progetto esecutivo del primo tratto.
Nella mozione, presentata dalla consigliera Canova, si concorda con il Governo che vadano privilegiati gli investimenti sulle ferrovie, in coerenza con le linee trasportistiche dell'Unione Europea e si esprime apprezzamento per l'impostazione del Programma regionale delle infrastrutture strategiche e l'Assessore Donini. Per la Pontremolese si chiede alla Regione e al Governo che siano recuperate, già con la legge di stabilità 2016 le risorse a suo tempo stanziate dal governo Prodi (236 milioni + 48 milioni di euro) per il raddoppio della tratta ferroviaria Parma-Vicofertile e per la progettazione definitiva del raddoppio Vicofertile – Fornovo e della galleria di valico (tratto Berceto – Chiesaccia) e si chiede alla Regione Emilia-Romagna di raccordarsi con le Regioni Toscana e Liguria di attivarsi congiuntamente presso il Governo per ottenere una programmazione certa dei finanziamenti necessari per il completamento di questa ferrovia.
Per la Cispadana: si chiede alla Regione di impegnarsi per reperire risorse per il completamento della strada Cispadana e per il potenziamento dell'interscambio ferroviario dell'interporto Cepim. Per la TiBre si chiede al Governo di verificare, nelle more dell'approvazione del progetto esecutivo, se susistono le condizioni per evitare di realizzare il primo lotto del raccordo autostradale Ti-Bre, relativo al tratto Fontevivo-San Quirico e di destinare alla Pontremolese le risorse già stanziate. Vi si chiede inoltre alla Regione di rafforzare il collegamenti tra Fiera, Aeroporto e Stazione Mediopadana dell'Alta velocità. Infine si chiede di intervenire presso Trenitalia di garantire alla stazione di Parma almeno due coppie di treni ad alta velocità.
Conti, iniziando la discussione, ha aderito al Documento di indirizzo, ritenendo il corridoio TiBre foriero di grandi vantaggi per il territorio e il suo tessuto socio - economico. Quindi chiede un no alla Regione, che pone Parma in secondo piano rispetto ad altri territori.
Bianchi sostiene che la contrapposizione tra ferro e ruote è fuorviante perché entrambe le vie sono necessarie e complementari e cita come esempio il trasporto del pomodoro, che difficilmente potrebbe arrivare via ferro a Collecchio (dove si trasforma il 100% del prodotto nazionale. Analoghi i problemi per il latte e per il prosciutto di Langhirano. Inoltre, afferma, il tessuto manifatturiero del Parmense consiglia di proseguire nella modalità intermodale. Sulla Pontremolese ha spiegato che la soppressione dei passaggi a livello (che devono precedere il completamento) ad oggi non sono finanziati da Fs, quindi ha sostenuto che rinunciando alla TiBre il rischio è di non avere per i prossimi 50 ani né validi collegamenti su ferro né su ruote. Le due opere vanno sostenute entrambe, quindi, secondo Bianchi.
A favore della TiBre anche il consigliere Giordani, che segnala con favore che la Provincia abbia oggi un atteggiamento differente di quello a suo tempo tenuto per la stazione Mediopadana.
Secondo Serpagli la Regione ha fatto bene a riaprire la discussione per rimodulare il peso del trasporto su gomma rispetto al trasporto su rotaie, ma ha modificato il Piano Regionale trasporti, facendo uscire dalle sue priorità la TiBre autostradale. Parma invece deve rimarcare il peso del suo territorio con una visione strategica sul futuro. Si dice d'accordo con Bianchi e Censi e sostiene l'approvazione del Documento. Anche gli investimenti sulla Pontremolese, secondo Serpagli, vanno fatti e alla svelta, con il miglioramento di un servizio, che serve soprattutto ai pendolari, e che oggi è molto carente, con la soppressione di un treno al giorno, con preavviso di pochi minuti. Ma il raddoppio della Pontremolese, dal punto di vista ecologico è un intervento è doloroso e molto costoso (due miliardi di euro), ha sostenuto, entrambe le opere vanno inserite nelle opere strategiche regionali.
La domanda che Vescovi ha posto al Consiglio è: vogliamo veramente fare di Parma il luogo delle eccellenze agro-alimentare? L'autostrada aumenterà traffico e polveri sottili, aumentando il carico su questa area, Fontevivo è il Comune con meno terreno fertile della Provincia. Su questa linea, che è vecchia, secondo Vescovi diventeremo perdenti a nel medio periodo. La vera opera prioritaria, su cui concentrare i finanziamenti, ha affermato, sono il raddoppio della Pontremolese e il collegamento con Mantova e Verona. Ha poi rilevato che la valutazione di impatto ambientale andrebbe rifatto risale al 2002 – 2006 e ore il territorio considerato rientra nella Zps. Anche le mitigazioni previste –dice- non sono adeguate: occorre pretendere che le prescrizioni siano tutte rispettate; gli amministratori devono essere guidati da un'idea di comunità, in cui siano centrali salute, benessere, qualità della vita e dell'economia, partendo da dati certi, e confrontandosi con una maggiore complessità.
Per Massari il documento ha un compito politico: bisogna sventare il tentativo – ricorrente – di rendere irrilevante questo territorio e occorre anche sfatare il mito che la ferrovia non abbia impatto ambientale. Va ribadito, anche alle altre Regioni, che il corridoio plurimodale che dai porti del Tirreno porta milioni di container è essenziale, pur ribadendo la centralità del ferro, ma allora bisogna trovare i finanziamenti necessari. Propone poi di emendare il Documento e introdurre tutte le richieste avanzate nella mozione della consigliera Canova, tranne quello di destinare le risorse per la TiBre alla Pontremolese.
Cantoni si dice d'accordo per la modifica del Documento chiesta da Massari. Però precisa che la precedente programmazione aveva un senso, e prevedeva entrambe le opere come prioritarie. Ora la scelta non deve essere tra due alternative che si escludano. Ha anche citato l'esempio della Polonia, che raccoglie il 97% dei finanziamenti UE ed è un Paese in forte crescita, Paese che ha puntato non solo sulle ferrovie, ma anche sul trasporto su gomma.
Giordani fa quindi la sua dichiarazione di voto a favore del Documento di indirizzo, ma solo se ribadisce la priorità della TiBre, se no annuncia la propria astensione.
Censi si pronuncia a favore del Documento emendato come proposto daMassari.
Canova replica che molti dei problemi sollevati da Bianchi potrebbero essere risolti dal completamento della Cispadana, con costi molto inferiori rispetto alla TiBre. Perdere la Mediopadana dell'Alta Velocità è stata grave, ma non è paragonabile al tema della TiBre, il cui completamento è stato già finanziato con l'aumento dei pedaggi, che stiamo pagando tutti, sostiene. Il raddoppio della Pontremolese è invece essenziale per Canova. La scelta non è contro il trasporto su gomma, ma tra un'opera utile e una inutile.
Bellini ritiene che la TiBre vada realizzata, e aggiunge che il primo lotto potrebbe essere agevolmente allacciato con la Cispadana. Sottolinea che le opere di compensazione sono estremamente importanti per portare il traffico fuori da numerosi centri abitati.
Alla fine della discussione si vota sull'emendamento Giordani, che viene respinto, poi sull'emendamento Massari, che viene approvato con 7 voti a favore e 3 contro, infine si vota sul documento così emendato, che viene approvato 7 contrari 2: Canova e Vescovi, astenuto Giordani.
La mozione invece raccoglie solo il voto favorevole dei soli Canova e Vescovi e viene respinta.
Il consigliere regionale Rainieri, che era invitato all'Assemblea dei Sindaci, ha informato che proprio oggi vi è all'odg della Giunta regionale lo stralcio della TiBre dalle opere prioritarie.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
Un'opera fondamentale per la prevenzione del rischio di alluvioni. Fritelli:"Finalmente si è realizzata un'opera importante che salvaguarda Fontanellato dalle piene, il primo stralcio importante delle opere di difesa della Bassa Ovest". Gazzolo:" l'intero nodo idraulico di Parma riveste un'importanza strategica". -
Parma, 24 ottobre 2015 –
E' stata inaugurata ieri pomeriggio a Fontanellato la cassa di espansione sul cavo Ramazzone.
Il manufatto è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e realizzato dalla Provincia di Parma.
Al taglio del nastro davanti al Santuario hanno partecipato l'Assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo, il Presidente della Provincia Filippo Fritelli e il Sindaco di Fontanellato Domenico Altieri.
Soddisfazione del Presidente della Provincia Filippo Fritelli:"Finalmente si è realizzata un'opera importante che salvaguarda Fontanellato dalle piene del Ramazzone, il primo stralcio importante delle opera di difesa della Bassa Ovest."
"Oggi mettiamo un altro importante tassello per la difesa del nostro territorio e delle nostre comunità - ha affermato l'assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo - Grazie allo stanziamento da parte della Regione di oltre 1 milione di euro inauguriamo un'opera fondamentale per la prevenzione del rischio di alluvioni, ma non ci fermiamo qui, perché l'intero nodo idraulico di Parma riveste un'importanza strategica. Dal Governo arriveranno 55 milioni di euro per la realizzazione della Cassa del Baganza, che è stata riconosciuta come un intervento prioritario a livello nazionale".
LA STORIA DELLA CASSA
A seguito delle piogge torrenziali e delle alluvioni del 2009 e del giugno 2010, la Regione Emilia Romagna su richiesta della Provincia di Parma, identifica come prioritario l'intervento sul cavo Ramazzone, allo scopo di prevenire ulteriori esondazioni nel capoluogo di Fontanellato con danni a privati, opere pubbliche ed in particolare al Centro per la Riabilitazione Neurologica "Cardinal Ferrari".
Quindi assegna alla Provincia di Parma un milione e cento mila euro per la realizzazione di una cassa d'espansione a Fontanellato, e per il miglioramento dell'attraversamento della ex Strada provinciale 11, sempre a Fontanellato.
L'OPERA
Si è realizzato un invaso di circa 40.000 m3 con impianto di sollevamento per le acque residue,, oltre alla realizzazione di un by-pass allo scopo di rimuovere una strozzatura nell'attraversamento nel capoluogo.
L'invaso è costituito da una briglia selettiva a monte, un invaso laterale con scarico in parte a gravità ed in parte con sollevamento meccanico.
Sono state installate tre pompe (di cui una di riserva).
Le portate naturali con TR=100 anni sono pari a circa 8m3/s, quelle rilasciate sono di circa 2,5 m3/s. Lo scolmatore a valle senza funzionamento in pressione può fare defluire 3 m3/s.
L'attuale conformazione dell'attraversamento nel capoluogo determinava un forte rigurgito, con esondazioni improvvise e pericolose.
L'opera terminata passerà al demanio comunale. Dovrà poi essere redatta una convenzione con la Protezione Civile, allo scopo di potere intervenire con un generatore di corrente nel caso di mancanza di energia elettrica e nell'ipotesi di evento avverso segnalato.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)