Provincia di Parma
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Serpagli: "A breve l'appalto del Ponte di Ragazzola. Dalla Regione in arrivo 6 milioni di euro per le strade di Montagna e 2 per quelle della Bassa." Il numero dei consiglieri si riduce da 13 a 12 per la mancata surroga di Censi, decaduto in quanto non più Sindaco di Zibello." -
Parma, 25 gennaio 2016 –
Si è aperto con due interrogazioni sulla viabilità il Consiglio provinciale di stamattina, la prima del Consigliere Giordani sull'andamento dei lavori sul Ponte Verdi di Ragazzola e la seconda del Consigliere Conti sullo stato delle strade di montagna.
Ha risposto ad entrambe il Delegato Serpagli. "A Ragazzola siamo intervenuti con somma urgenza per mettere in sicurezza la trave danneggiata, e ora siamo in attesa dell'annuncio ufficiale del finanziamento di 500 mila euro dalla Regione Emilia Romagna, che ci è stato già preannunciato – spiega Serpagli – Stiamo operando in stretta collaborazione con l'assessore Donini; a breve l'appalto dell'opera e l'inizio dei lavori. L'intervento in carico alla Regione Lombardia riguarda solo l'asfaltatura." Serpagli ha ribadito l'importanza del ponte per il traffico pesante e il grande impegno della Provincia. Tuttavia i tempi di realizzazione non saranno brevissimi, trattandosi di un'opera molto complicata, che all'epoca era stata realizzata in modo sperimentale. Si prevede comunque di riaprire le due corsie in primavera.
Circa le strade di montagna, Serpagli ha risposto che sono stati assegnati tutti i lavori entro il 31 dicembre scorso, condizione indispensabile per non perdere i finanziamenti regionali.
"Si tratta di quasi 6 milioni di euro in montagna e 2 milioni per la Bassa, tutti interventi molto importanti" afferma Serpagli, che ringrazia i dipendenti della Provincia per le "corse immani" fatte per arrivare in tempo all'appuntamento di fine anno. Ora si tratta di allestire i cantieri, che saranno operativi da febbraio.
Ancora Conti ha poi chiesto che tutti gli amministratori locali vengano informati dei risultati della Conferenza regionale sulla montagna svoltasi nei giorni scorsi a Castelnuovo Monti, a cui ha partecipato il Delegato Moretti in rappresentanza della Provincia.
Moretti ha assicurato che i materiali saranno pubblicati sul sito della Regione, ha spiegato che nei prossimi anni verranno messi a disposizione dei territori complessivamente 705 milioni di euro; la Commissione Montagna del Consiglio provinciale farà da trait d'union e da stimolo per raccogliere proposte e suggerimenti sul loro utilizzo.
Il Consiglio ha poi preso atto all'unanimità di un debito fuori bilancio a seguito di una sentenza sfavorevole su un danno causato una decina d'anni fa ad una proprietà privata.
Quindi il presidente Fritelli ha reso noti gli impegni istituzionali del 27 gennaio, Giornata della Memoria, che sarà celebrata con Comune e Prefettura di Parma, con un momento commemorativo alla Casa della Musica alle 10, e una seduta congiunta di Consiglio Provinciale e Consiglio Comunale alle 15,30 presso il Tribunale, nell'Aula della Corte d'Assise.
Infine, il Presidente Fritelli ha annunciato la riformulazione di alcune deleghe, quelle che dal 1° gennaio sono di competenza regionale, su cui il Consiglio avrà da ora in poi solo funzioni di coordinamento politico (Agricoltura, Caccia e Pesca, Ambiente, protezione Civile, Attività produttive, commercio e Turismo, Formazione professionale).
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(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
L'inchiesta con tutti i risultati presentata stamattina in Piazza della Pace dal Presidente Fritelli e dal Sindaco Massari. "La Provincia aveva ragione su tutta la linea. Entro fine mese Enel dovrà dimostrare di aver risolto i problemi".
Parma, 22 gennaio 2015
"La Provincia di Parma ha avuto ragione: dopo il nostro esposto insieme alla Provincia di Reggio Emilia, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha chiuso l'indagine sul super blackout del febbraio 2015 certificando una gestione carente di Enel e prescrivendo adeguamenti stringenti che dovranno essere adottati da Enel entro la fine di questo mese" ha dichiarato stamattina il Presidente della Provincia, Filippo Fritelli nel corso di una conferenza stampa convocata insieme al Sindaco di Fidenza Andrea Massari, delegato della Provincia per tutti i passaggi istituzionali legati al post emergenza.
L'emergenza nel Parmense aveva coinvolto 24 Comuni serviti dalla rete Enel e aveva visto quasi 24.000 utenti senza corrente elettrica per più di 8 ore (il picco si è registrato il 6 febbraio). Ad oggi ammontano ad oltre 2,2 milioni di euro gli indennizzi calcolati per i consumatori di tutto il territorio. Numeri che collocano il parmense tra le realtà più colpite dai disagi del blackout su scala regionale. Decisamente più contenuto il fenomeno nel Capoluogo, servito da un operatore diverso (Aem Torino Distribuzione Spa) con 2.100 utenze rimaste senza energia per più di 8 ore e 84.000 euro di indennizzi calcolati.
"POCHE INFORMAZIONI, NON VENNE DICHIARATO LO STATO DI CRISI"
Il corposo studio redatto (poco meno di 100 pagine) è stato trasmesso dall'Autorità per l'Energia elettrica alla Direzione Sanzioni e Impegni e contiene parole molto chiare.
"Lo avevamo più volte denunciato, come Sindaci ci siamo trovati per troppo tempo senza informazioni – commenta Massari – I cittadini e le imprese chiamavano i Comuni ma i Comuni non riuscivano ad avere dati sul black out e men che meno previsioni di interventi. Oggi ne abbiamo la prova. Cito cosa scrive l'Autorità: abbiamo lottato con l'indisponibilità di informazioni sul numero di utenti disalimentati e sui tempi previsti di ripristino e con l'incompletezza dell'attività di monitoraggio delle interruzioni".
Inoltre, l'Autorità evidenzia che "si sono registrate azioni delle imprese distributrici non pienamente conformi ai propri piani di emergenza". Ad Enel Distribuzione per l'Emilia-Romagna sono state imputate la "incompleta dichiarazione dello stato di emergenza" e la "mancata dichiarazione dello stato di crisi" come invece avrebbe dovuto fare "secondo quanto previsto dai propri piani operativi di gestione delle emergenze".
A completare il quadro, l'Autorità rileva che "nell'area di competenza della direzione Emilia-Romagna si sono verificati mancati funzionamenti dei sistemi di telecontrollo e dei sistemi telefonici, che sarebbero di per sé un motivo di dichiarazione dello stato di crisi".
"CONTINUIAMO A VIGILARE PERCHÉ CHI HA DIRITTO SIA RIMBORSATO"
Per il Sindaco e Delegato Massari "adesso è importante non fermarci: la Provincia di Parma vigilerà affinché Enel Distribuzione completi il piano di emergenza e costruisca un sistema davvero efficiente per comunicare con i Sindaci e le altre Istituzioni del territorio. Nel 2016 non possono più essere tollerate criticità così gravi da mettere in ginocchio un servizio di pubblica utilità che è fondamentale per i cittadini e le imprese. Così come prosegue il lavoro attivo della Provincia per la vigilanza sui rimborsi e al tavolo regionale coordinato dall'Assessore Paola Gazzolo, d'intesa con il Presidente Bonaccini. Uno strumento che ha permesso rapidità d'azione e un ottimo circuito delle informazioni".
IL PRESIDENTE FRITELLI: "MOLTO SODDISFATTO, UN RISULTATO NATO DALLA COLLABORAZIONE"
"Ringrazio l'Autorità per il lavoro minuzioso che ha svolto. Un lavoro importante prima ancora che per i risultati, per il suo significato: le Istituzioni in questo Paese funzionano e quando i territori sanno lavorare fianco a fianco, riescono a far valere le loro sacrosante ragioni – afferma il Presidente Fritelli – Nello specifico, sono davvero molto soddisfatto per il risultato dell'inchiesta condotta dall'Autorità. Ricordo che un anno fa, quando ci muovemmo per l'esposto, qualcuno ci accusava di essere dei visionari o dei cacciatori di pubblicità. Dodici mesi dopo, con grande trasparenza, abbiamo portato a galla problemi e soprattutto soluzioni per rendere più sicuro e moderno un servizio vitale come quello elettrico. La Provincia di Parma ha fatto la sua parte e ringrazio il Sindaco Massari per aver dedicato giornate intere tra Fidenza e Bologna per mandare avanti questo importante lavoro d'equipe".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)
L'azienda si era aggiudicata nel 2010 un importante appalto per la realizzazione del Parlamento del Governo di Malta. Ieri a Roma la riunione, con gli on. Maestri e Romanini e il sen Pagliari, il consigliere regionale Cardinali, il sindaco Berni, il Delegato provinciale Cantoni.
Parma, 21 gennaio 2015
A seguito della lettera inviata lo scorso dicembre dalla Provincia di Parma al Ministero dello Sviluppo Economico, anche a nome del Comune di Bedonia, si è tenuto ieri 20 gennaio a Roma il tavolo dell'azienda Filiberti.
La CFF Filiberti di Bedonia, azienda di eccellenza a livello mondiale nella estrazione e lavorazione di pietra, marmo e granito, si era aggiudicata nel 2010 un importante appalto per la realizzazione del Parlamento del Governo di Malta; ma una significativa parte di questi lavori, già realizzati, dell'ordine di alcuni milioni di euro, non è stata pagata ed è in atto da tempo un complesso contenzioso con le istituzioni maltesi per tale pagamento. La questione era già stata peraltro portata all'attenzione del Governo italiano attraverso interrogazioni parlamentari presentate sia alla Camera che al Senato.
L'incontro di ieri ha avuto un primo momento di tipo politico, con la presenza del senatore Giorgio Pagliari e degli onorevoli Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini e con la rappresentanza di Regione e Provincia (rappresentati dal Consigliere regionale Alessandro Cardinali e dal Delegato Gianpaolo Cantoni) e del Sindaco del Comune di Bedonia Carlo Berni. E' seguito un tavolo tecnico con l'azienda, accompagnata dall'Unione Parmense Industriali e dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
"Si è finalmente aperto un tavolo al MISE – ha detto il Consigliere delegato allo Sviluppo Economico della Provincia di Parma Gianpaolo Cantoni - ed il Ministero, cui è stata compiutamente rappresentata la problematica, ha dato disponibilità a farsi carico delle necessarie azioni di verifica con il Governo maltese e con i soggetti del caso. Esprimo grande soddisfazione per questo importate passo avanti che abbiamo fatto, grazie al contributo sinergico di tutte le Istituzioni e delle parti coinvolte, per risolvere questa annosa e delicata questione".
Il Ministero ha comunicato che il tavolo sarà riconvocato a Roma tra quindici giorni, dopo le verifiche effettuate, per discutere degli esiti delle consultazioni attivate.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)