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Miliardi di tagli al welfare state, alla sanità, alle pensioni. E' questo lo scenario che è stato prospettato per l'Italia con l'entrata in vigore del Fiscal Compact, in italiano "Patto di stabilità" firmato da 25 dei 27 Paesi dell'Ue nel marzo 2012 -
Piacenza, 8 settembre 2014 -
"Sono vincoli di cui dobbiamo parlare, è un suicidio per l'Italia fatto di recessione e tagli, soprattutto allo Stato sociale" così ha spiegato Sergio Veroli, vicepresidente nazionale di Federconsumatori. Insieme a lui, Danilo Barbi, segretario nazionale Cgil che oggi, lunedì 8 settembre hanno incontrato una folta platea in Camera del Lavoro per discutere dei contenuti di un dibattito forse ostico ma fondamentale per le politiche economiche e sociali dei prossimi mesi e dei prossimi anni.
"Nei documenti l'hanno chiamata "austerità espansiva", ora non hanno più il coraggio di chiamarla così – ha detto Barbi -. Noi crediamo che si debba cambiare profondamente il Fiscal compact, e per farlo l'unico strumento che abbiamo è il referendum in modo da costringere il Consiglio Europeo di cui il Governo italiano fa parte. Il popolo non si è mai espresso sulla politica economia europea, questa sarebbe l'unica occasione per far sentire la voce del popolo più forte di quella della finanza". Il Patto di stabilità "è stato pensato e firmato con l'inflazione al 4 per cento mentre oggi siamo in deflazione, il deficit era al 105, oggi oltre al 130 per cento" sono alcuni dei parametri per i quali il pareggio di bilancio (austerità) inserito in Costituzione può significare "un suicidio di massa per l'economia e per il lavoro italiani".
L'iniziativa è stata promossa dal comitato provinciale del Referendum "Stop Austerità" che a livello locale comprende Federconsumatori, Auser, Cgil, Spi, Fiom, Sunia e altre associazioni. E' possibile firmare il Referendum in tutte le sedi dei Comuni della provincia di Piacenza. Maggiori informazioni sul sito www.referendumstopausterita.it
(Fonte: ufficio stampa Cgil Piacenza)
Incontro tra i sindacati confederali e il sindaco Paolo Dosi, insieme al vice Timpano e all'assessore Bisotti, sulla presentazione del Piano di sviluppo territoriale di Piacenza del Comune -
Piacenza, 23 giugno 2014 -
"Un piano che condividiamo nel metodo, che forse non scalda i cuori ma che riprende a gettare le basi per lo sviluppo di Piacenza, nonostante sia ancora aperto, a nostro avviso, il tema delle risorse, e anche per questo rinnoviamo al Comune l'invito a convocare un confronto serio sul bilancio". I sindacati confederali piacentini hanno incontrato l'amministrazione comunale di Piacenza che nei giorni scorsi ha presentato ai dirigenti confederali e delle varie categorie di Cgil, Cisl e Uil il Piano di sviluppo per Piacenza.
Un documento illustrato dal sindaco Paolo Dosi, dal vicesindaco Francesco Timpano e dall'assessore Silvio Bisotti in sala Guido Rossa, in Camera del Lavoro.
"Mai come in questo momento è necessario un salto di qualità nella progettazione e nelle scelte politiche del territorio – hanno commentato Gianluca Zilocchi, Marina Molinari e Massimiliano Borotti - questo del Comune di Piacenza è un passo significativo in cui finalmente si mette in atto un metodo di confronto che ci convince e che ci fornisce la possibilità di dare un contributo come parti sociali. Le più grosse preoccupazioni sono per le risorse necessarie, perché la lunga stagnazione nel nostro territorio non consente più tempo per articolate strategie di progettazione: bisogna proseguire con concretezza su una linea del fare. A maggior ragione chiediamo al Comune di Piacenza di accelerare i tempi sul confronto relativo al bilancio dell'amministrazione".
(Fonte: ufficio stampa CGIL Piacenza)