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E' nella giornata internazionale dedicata alla disabilità che la Cooperativa La Bula ha voluto presentare ufficialmente la nuova sede del "DIGITARLO", la bottega digitale della coop la bula, dal 2013 coniuga integrazione lavorativa per persone fragili e utilizzo delle nuove tecnologie, offrendo servizi di digitalizzazione.
di LGC Parma 5 dicembre 2019 - A Digitarlo trasformano immagini, video e audio dal formato analogico al formato digitale. Un'attività
nata nel 2013, in seno alla cooperativa La Bula, come realizzazione del progetto "Ricordi Futuri", e finanziato da Fondazione Cariparma, dove operatori e ragazzi hanno cominciato, quasi per gioco a digitalizzare le vecchie foto e i vecchi filmati della cooperativa.
Una progressione irresistibile che ha condotto, nello scorso ottobre, a dover traslocare nei nuovi e più ampi locali di via Bologna 15/a.
Un traguardo che, come ha sottolineato la presidente Laura Stanghellini, è stato possibile realizzare grazie al contributo attivo di tanti. Dagli operatori alle famiglie dei giovani ospiti, dagli enti alla Fondazione Cariparma che ha sostenuto il progetto sin dalle sue origini.
Infatti, come sottolineato dal direttore Luigi Amore, la Fondazione "segue i progetti che forniscono occasioni di inclusione e non esclusivamente di assistenza passiva e qui siamo di fronte a fatti realizzati e quindi siamo contenti".
Anche i cooperatori under 40 vogliono dare il loro contributo alla costruzione di “una economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda”. Sono alcune delle parole scritte da Papa Francesco per invitare giovani ricercatori, economisti, imprenditori ed esponenti di organizzazioni all’evento “The Economy of Francesco” in programma dal 26 al 28 marzo 2020 ad Assisi.
E proprio a quel grande appuntamento della prossima primavera guarda l’iniziativa “CAMBIAMO L’ECONOMIA? inSÌeme!” che i Giovani Imprenditori Cooperativi di Confcooperative Emilia Romagna hanno organizzato per venerdì 29 novembre alla Fondazione San Filippo Neri di Modena (Via Sant’Orsola 52). Si tratta di un pomeriggio di lavoro aperto al pubblico a partire dalle 16, preceduto dall’assemblea dei delegati dell’Organizzazione giovanile presieduta dal presidente di Confcooperative Emilia Romagna Francesco Milza.
Promosso in collaborazione con i Giovani Imprenditori Cooperativi di Confcooperative Modena, l’evento si pone l’obiettivo di fornire il contributo del movimento cooperativo giovanile all’elaborazione della nuova e inclusiva economia di cui parla Papa Francesco, intercettando così quella voglia di partecipazione e intraprendenza rappresentata dai cooperatori under 40.
Il programma dell’evento pubblico.
La prima parte si svolge dalle 16 alle 17.15 con il saluto istituzionale di Carlo Piccinini (presidente Confcooperative Modena), l’introduzione della mostra fotografica “100 Giorni di Solitudine” dell’artista palestinese Nidaa Badwan e i lavori dei cinque tavoli tematici che si riuniranno per discutere di valori e dignità per un’economia più giusta; genere e generazioni per un’economia più inclusiva; ambiente e territorio per un’economia più sostenibile; lavoro e formazione per un’economia più ricca; fallimento e successo per un’economia anti-fragile.
Dalle 17.30 via alla seconda parte con il dibattito moderato da Francesca Corrado, portavoce nazionale di Confcooperative Giovani Imprenditori. Interverranno Imen Boulahrajane (strategic consultant e digital creator), un rappresentante del Comitato scientifico Economy of Francesco, Andrea Zorzi (ex pallavolista, giornalista e commentatore sportivo), mons. Erio Castellucci (arcivescovo di Modena-Nonantola), Maurizio Gardini (presidente Confcooperative).
Infine dalle 19 l’aperitivo di networking.
L’evento è gratuito previa iscrizione al seguente link:
http://www.confcooperativemiliaromagna.it/IT/Eventi/Varie/CAMBIAMO_LECONOMIA_inSeme
Carlo Piccinini, presidente Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna, chiede un impegno ai parlamentari della regione affinché tolgano questa tassa iniqua
(Bologna, 18 novembre 2019) – “La sugar tax è un’aberrazione che crea un doppio danno all’agricoltura italiana, colpendo da un lato la filiera bieticolo-saccarifera, che trova nella cooperativa bolognese COPROB-Italia Zuccheri l’ultimo baluardo della produzione di zucchero 100% italiano, dall’altro le industrie alimentari che utilizzano frutta italiana per la produzione di succhi. Con una sola tassa, profondamente iniqua, il Governo penalizza due colture fondamentali per il reddito degli agricoltori emiliano-romagnoli: quella della barbabietola da zucchero e quella della frutta destinata alla trasformazione industriale”.
È quanto dichiara Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna, federazione regionale che riunisce 425 cooperative agroalimentari con 55.000 soci e 9,7 miliardi di euro di fatturato.
“Siamo al fianco delle nostre cooperative agroalimentari soprattutto in una fase delicata come questa dove l’agricoltura italiana si trova sotto l’attacco di dazi USA, deve fare i conti con i rischi di taglio della PAC ed è chiamata a fronteggiare nuove tasse ipotizzate dal Governo nazionale – continua Piccinini -. Chiediamo a tutti i parlamentari emiliano-romagnoli un forte impegno per eliminare dalla prossima Legge di Bilancio misure fortemente penalizzanti per l’agricoltura regionale, a partire dalla sugar tax e dalla plastic tax. I nostri agricoltori devono competere sui mercati internazionali con Paesi che hanno costi di produzione molto più bassi di quelli italiani, non possiamo penalizzarli ulteriormente aggiungendo tasse che creano evidenti disparità e danneggiano chi coltiva e utilizza materia prima italiana”.