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Coldiretti e Campagna Amica, a Fidenza, hanno consegnato nella piazza del duomo la "bisaccia del pellegrino", riempita con prodotti tipici dell'enogastronomia emiliano romagnola.
Parma, 22 maggio 2014 -
Ripercorrere la strada che ha attraversato i secoli, unendo il nord con il sud dell'Europa, per riscoprirne le radici storiche e culturali e valorizzare l'antico percorso che univa Canterbury a Roma, in vista di Expo' 2015. È questo il senso di "Francigena 2014, l'Europa a piedi verso Roma: la bisaccia del pellegrino", l'iniziativa, promossa da Radio Rai e da "Civita", associazione che opera sul territorio per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese, in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica.
Partita il 6 maggio dal passo del Gran San Bernardo, il cammino si concluderà il 16 maggio a Roma, dopo aver percorso quasi mille chilometri. Il "pellegrinaggio", guidato dal vice-direttore di Radio Rai, Sergio Valzania, con la partecipazione di giornalisti di varie radio europee, in questi giorni sta attraversando l'Emilia Romagna, una delle sette regioni toccate dal percorso.
Se, subito dopo la sicurezza, risolvere il problema della fame e della sete era la priorità dei pellegrini medievali, per i moderni camminatori il rifornimento del cibo è stato risolto con la collaborazione di Coldiretti e Campagna Amica, che a Fidenza, l'antica San Donnino, citata anche dal pellegrino più famoso della Francigena, l'arcivescovo di Canterbury Sigerico, hanno consegnato nella piazza del duomo fidentino la "bisaccia del pellegrino", riempita con prodotti tipici dell'enogastronomia emiliano romagnola.
Si tratta – spiega Coldiretti – di prodotti del territorio attraversato dalla via Francigena e riconducibili ad un "menu francigeno", individuato con una mappatura delle specialità alimentari tradizionali che possono essere considerati l'evoluzione dei prodotti che si trovavano nelle campagne e nei paesi attraversati dagli antichi viaggiatori. Nelle bisacce dei viaggiatori medievali, che erano penitenti, pellegrini, ma anche mercanti, non potevano mancare – ricorda Coldiretti – pane, formaggi, salumi e, per i più abbienti, dolci e vino.
Per questo le aziende di Campagna Amica hanno inserito nella moderna "bisaccia del pellegrino" un pane artigianale cotto a legna, fatto con farina integrale macinato a pietra in un mulino ad acqua, senza aggiunta di additivi. Per i formaggi sono stati scelti un Parmigiano Reggiano Dop, prodotto che ha visto gli albori proprio nel Medioevo quando si diffuse la produzione di un formaggio a pasta dura e a lunga stagionatura, e una caciotta di Sassalto Bio, ottenuta dal latte di capra, animale che non mancava mai nelle campagne medievali.
Per i salumi, che fornivano le calorie necessarie per sostenere il viaggio e reggere i freddi invernali soprattutto sul passo di Monte Bardone (oggi passo della Cisa), Campagna Amica ha individuato la Pancetta Piacentina e il Culatello di Zibello insaccato in budello naturale proprio come una volta. Non è mancata una concessione alla gola, che sicuramente si potevano permetter i viaggiatori più facoltosi: nella bisaccia sono stati inseriti una spongata, dolce tradizionale proprio delle zone a cavallo dell'Appennino tosco-emiliano, tra Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Massa-Carrara e La Spezia, e l'Albana passito Docg di Romagna, a memoria de vini medievali che, almeno le classi più elevate, preferivano dolce.
La selezione dei prodotti per l'Emilia Romagna – ricorda Coldiretti – è avvenuta con una ricerca tra le 756 aziende di Campagna Amica, che a livello regionale producono e vendono direttamente i prodotti locali, salvaguardando anche prodotti tradizionali dal rischio di scomparire.
(Fonte: ufficio stampa Coldiretti)