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Reggio Emilia 14 agosto 2015 - Torna a crescere il numero delle imprese della provincia di Reggio Emilia che prevedono assunzioni nel 2015. Si è infatti incrementata di oltre due punti, raggiungendo il 16,7%, la percentuale rilevata quest'anno rispetto a quanto osservato nel corso del 2014 quando il dato si era fermato al 14,4%.
Secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati dell'indagine annuale Excelsior, il sistema informativo per l'occupazione e la formazione di Unioncamere-Ministero del Lavoro, anche il tasso di assunzione provinciale registra un incremento, attestandosi al 4,5% dopo il 3,4% del 2013 e il 3,7% del 2014.
Cresce quindi il numero di nuovi ingressi previsti dagli imprenditori reggiani, che per quest'anno dovrebbe raggiungere le 8.190 unità, il 15,2% in più rispetto a quanto previsto nel 2014. A fronte di queste entrate, le imprese prevedono 8.410 uscite (per dimissioni, pensionamenti o contratti in scadenza di cui non è previsto il rinnovo), vale a dire il 3,7% in più rispetto al 2014. Nonostante sia previsto un aumento delle entrate più sostenuto rispetto a quello delle uscite, il "saldo" occupazionale atteso resta però ancora negativo e pari a -220 unità, mostrando comunque un deciso miglioramento rispetto alle -990 dello scorso anno.
A livello settoriale, la perdita di "posti di lavoro" attesa in provincia di Reggio Emilia per il 2015 si concentra maggiormente nell'industria (-170 unità), mentre nei servizi è previsto un saldo di -50 unità). Il trend negativo dell'industria è dovuto prevalentemente alle costruzioni; tra i servizi è previsto l'aumento dell'occupazione nei servizi operativi e nella sanità e assistenza sociale, mentre resta negativo il settore del turismo e ristorazione.
Delle 8.190 assunzioni, 7.780 sono rivolte a lavoratori alle dipendenze (5.900 fra stagionali e non stagionali e 1.880 interinali), 210 sono per collaboratori con contratto a progetto e 200 per "altri lavoratori non alle dipendenze" (collaboratori a partita IVA e occasionali).
Limitando l'analisi ai 5.900 nuovi ingressi previsti stagionali e non stagionali, il 43,1% riguarda assunzioni "stabili": il 36% attiene a contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti, compresi anche i vecchi contratti a tempo indeterminato stipulati prima della data di entrata in vigore del Jobs Act e il 7,1% è rivolto a contratti di apprendistato. Il 56,9% dei contratti riguarda 3.360 assunzioni a termine come, ad esempio, i contratti a chiamata.
(Fonte CCIAA Reggio Emilia)
Confermando il trend già emerso con il calo dei fallimenti nella provincia di Reggio Emilia, anche i protesti nel primo quadrimestre 2015 sono risultati in calo sia come numero che come importo complessivo degli insoluti. -
Reggio Emilia, 7 agosto 2015 -
Sono 1.408 i titoli esecutivi protestati nel corso dei primi quattro mesi del 2015 nella nostra provincia con una diminuzione, rispetto allo stesso periodo dell'anno passato, del 20,4%. In calo del 35,9% anche il valore dell'insoluto che ammonta a quasi 2,2 milioni di euro.
Lo rileva l'ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sulla base dei dati forniti dall'ufficio protesti dell'Ente stesso.
L'andamento rilevato è da attribuire principalmente alla riduzione del numero di cambiali protestate, che passa da 1.268 del 2014 a 1.021 dell'anno in corso (-19,5%); ancora più elevata la contrazione dell'importo, che registra una flessione del 44,3% portandosi a quasi 876.000 euro. Il consistente calo del valore dei pagherò ne ha fatto scendere il valore medio da 1.240 a 848 euro.
Relativamente agli assegni, a fronte di una diminuzione del 22,6% nella consistenza (da 500 a 387), si registra un decremento nel valore di 559.000 euro (-29%): da 1,9 milioni di euro del 2014 a 1,4 milioni del 2015.
(Fonte:Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
CCIAA: Dall'agroalimentare al turismo, meccanica e moda e servizi alla persona, le eccellenze reggiane sul web.
Dal 23 luglio l'adesione al progetto gratuito per sviluppare presenza e commercio on line
Reggio Emilia 22 luglio 2015 -
La Camera di Commercio amplia decisamente gli orizzonti della valorizzazione delle eccellenze reggiane attraverso i canali web.
Dopo i buoni esiti dell'edizione 2014 - incentrata in larga prevalenza sull'agroalimentare, e quindi su Parmigiano Reggiano DOP, Lambrusco, Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia, con l'aggiunta dell'Ars Canusina - il progetto "Made in Italy: Eccellenze in Digitale 2015" (che vede in campo Google insieme a Unioncamere e Camere di Commercio) punta infatti anche su altri prodotti e settori che caratterizzano le produzioni di punta dell'economia reggiana: agroalimentare, meccanica, filiera del turismo e del tempo libero, moda e servizi alla persona.
Le imprese interessate - che debbono presentare l'adesione accedendo al sito camerale della Camera di Commercio a partire dal 23 luglio e fino al 30 settembre - potranno usufruire gratuitamente di consulenze specifiche e incontri formativi per migliorare le proprie strategie di marketing online e per attivare la propria presenza sui canali digitali, accompagnate passo passo da due giovani Digital Strategist per creare e/o sviluppare la propria presenza online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo i loro prodotti.
"Questo progetto di servizio alle imprese - spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - ha un duplice obiettivo: da una parte, infatti, punta a sfruttare le potenzialità di una rete che nel 2014 ha visto crescere del 22% la ricerca del made in Italy su Google tramite tablet e smartphone e, dall'altra, a far sì che le imprese siano poi nelle condizioni di agire autonomamente per gestire strategie di marketing e commercio on line, migliorando costantemente il loro posizionamento sul web".
"Per una realtà imprenditoriale come quella reggiana, che lega oltre il 60% del valore aggiunto all'export ed è ricca di prodotti contrassegnati da unicità - prosegue Landi - è evidente che il ricorso a questi canali è sempre più importante, e le ricerche di Unioncamere confermano che non si tratta semplicemente di una questione di visibilità: sebbene le piccole e medie imprese italiane che sfruttano l'e-commerce siano solo il 5%, per loro si è registrato un aumento del fatturato superiore del 5,7% a quello delle imprese offline".
"Peraltro - conclude Landi - le ricerche relative a prodotti italiani raggiungono le punte massime proprio in alcuni dei comparti cui guarda il progetto "Made in Italy-Eccellenze in Digitale", a partire dalla moda per arrivare a turismo ed agroalimentare".
I digital strategist messi a disposizione dalla CCIAA di Reggio Emilia, affiancata da Google sono Antonio Cardace, reggiano 25 anni, laurea magistrale in Direzione e Consulenza d'Impresa presso il Dipartimento di Economia Marco Biagi dell'Università di Modena e Reggio Emilia, e Simone Lupo, 26 anni laureato in Scienze della Comunicazione all'Università di Bologna.
Maggiori informazioni relative al progetto sono disponibili sul sito http://www.re.camcom.gov.it/eccellenzeindigitale/ dove è possibile compilare direttamente anche la manifestazione d'interesse all'adesione.
(Fonte CCIAA Reggio Emilia)