Provincia di Reggio Emilia
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Aiuti alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto dello scorso agosto: ospite d'eccezione il sindaco di Montegallo Sergio Fabiani. Il presidente Manghi all'Assemblea straordinaria dei sindaci ha annunciato l'ambizioso obbiettivo.
Reggio Emilia, 24 ottobre 2016
Duecentomila euro per ricostruire la scuola elementare di Montegallo, il comune terremotato di Ascoli Piceno che la Provincia e i Comuni reggiani hanno individuato come destinatario delle risorse raccolte con le tantissime iniziative di solidarietà che si sono tenute e stanno tuttora svolgendosi nel nostro territorio. E' questo l"obbiettivo ambizioso, ma realistico" che il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha annunciato sabato nel corso dell'Assemblea straordinaria dei sindaci che si è riunita proprio sul tema degli aiuti alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto dello scorso agosto. Nella Sala del Consiglio provinciale, un ospite d'eccezione: il sindaco di Montegallo Sergio Fabiani, che proprio il presidente Manghi aveva invitato nel Reggiano nel corso della visita compiuta a fine settembre nel paese marchigiano. E, insieme, ai sindaci anche molti rappresentati delle associazioni di volontariato che in questi mesi hanno collaborato con i Comuni reggiani nel promuovere e organizzare le tante iniziative di "una solidarietà che ha davvero avvolto tutto il nostro territorio, consentendoci già di superare i 65mila euro nel conto corrente unico promosso dalla Provincia per convogliare tanto le donazioni dei privati, quanto quelle delle istituzioni, perché fare solidarietà insieme è più efficace", ha detto Manghi.
Per quanto riguarda l'obbiettivo degli aiuti, il presidente della Provincia ha confermato che "si punta a ricostruire la scuole elementare di Montegallo, oggi ospitata in un prefabbricato della cittadella realizzata a tempo di record dalla Regione Emilia-Romagna, anche perché la sicurezza delle scuole, come ha confermato anche l'inaugurazione di questa mattina a Rio Saliceto, è l'architrave su cui si fonda il futuro delle nostre comunità".
Nel cedere la parola al sindaco Fabiani - che nel pomeriggio era atteso da altre iniziative nella Reggiolo simbolo del terremoto d'Emilia e nella Correggio che proprio venerdì celebrava i vent'anni dal sisma che la colpì - Manghi ha invitato il collega "a tornare a Montegallo confortato dalla possibilità di riabilitare la sua comunità, come è avvenuto proprio qui nel Reggiano".
Il sindaco Fabiani ha iniziato il suo intervento indossando la fascia tricolore "a testimoniare che oggi, qui con me, ci sono idealmente tutti i cittadini di Montegallo". "Siete veramente stati tutti fantastici, l'Emilia-Romagna è stata fantastica, e più di una volta mi sono chiesto se anche noi saremmo riusciti a fare quello che avete fatto voi - ha detto – Al di là degli aiuti, tempestivi ed efficaci, ho fatto i conti ieri sera e sono stati ben 138 i sindaci emiliano-romagnoli che mi hanno chiamato in queste settimane. Abbiamo già svolto un migliaio dei 1.500 sopralluoghi richiesti e proprio sabato scorso abbiamo chiuso tutti i campi di accoglienza. Una regione intera ci ha adottato e ci dà la forza di ripartire: e noi montanari siamo tanto testardi quindi ce la metteremo davvero tutta per ripartire. Visiterò tutti i comuni dell'Emilia-Romagna per ringraziarli e ho già ordinato cinquemila chiavi del Comune di Montegallo per voi".
La mattinata si è chiusa con un lungo e caloroso applauso di ringraziamento rivolto a tutti i volontari reggiani che hanno promosso le iniziative di solidarietà e, soprattutto, si sono recati nel Centro Italia nella fase dei soccorsi: "Anche durante la mia visita a Montegallo ho trovato nel campo di accoglienza tantissimi reggiani: volontari di Protezione civile, agenti di polizia municipale, tecnici comunali – ha detto il presidente Manghi – Come se una comunità, quella reggiana, si fosse trasferita in un luogo dell'Italia che soffre, e questa nostra splendida risorsa rappresenta un'altra pietra angolare di Reggio Emilia e della sua storia".
(Fonte: ufficio stampa Provincia RE)
Il ministro Galletti in Provincia per l'apertura di Behind Food Sustainability che fino al 24 novembre permetterà di riflettere sul rapporto fra uomo, cultura, natura e produzione/consumo di cibo.
Reggio Emilia, 10 ottobre 2016
Alla presenza del ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, è stata inaugurata questa mattina a Palazzo Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia, la mostra dell'Unesco "Behind Food Sustainability" che fino al 24 novembre consentirà – in particolare al mondo delle scuole – di riflettere sul rapporto fra uomo, cultura, natura e produzione/consumo di cibo e, più in generale, sulla salvaguardia del patrimonio culturale e naturale come elemento fondante dello sviluppo sostenibile.
A fare gli onori di casa, in una Sala del Consiglio provinciale gremita di rappresentanti delle istituzioni e studenti del Motti, il presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, che ha parlato di "importante occasione per favorire un miglior approccio culturale a tutte le tematiche relative alla sostenibilità ambientale proprio da parte delle giovani generazioni, un cammino di civiltà teso a un migliore rapporto con l'ambiente che rientra tra le scelte di programmazione quotidiana di tutte le istituzioni reggiane come conferma la scelta di questa sede, la Provincia, che è la casa dei Comuni".
"Una corretta produzione alimentare che passi attraverso la lotta agli sprechi e all'inquinamento, come anche fin dal Padiglione Zero l'Expo ci ha ricordato, è un obiettivo fondamentale, perseguibile solo con una formazione permanente dei nostri giovani che non dobbiamo mai cessare di promuovere", ha aggiunto il presidente Manghi sottolineando inoltre con "grande favore la forte interazione forte tra Ministero dell'Ambiente e Ministero dell'Agricoltura che si registra in questo mandato governativo" e "l'importanza, ai fini della valorizzazione del territorio, del riconoscimento assegnato dall'Unesco al nostro Appennino come area Mab, riconoscimento sul quale è iniziata una riflessione anche nella zona del Po".
Di "mostra importante, che è giusto ospitare in una sede istituzionale rappresentativa dell'insieme dei Comuni e del territorio," ha parlato il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, per il quale "il tema del cibo negli ultimi anni ha compiuto un salto di qualità a livello di attenzione da parte dell'opinione pubblica, e questo è molto positivo perché il tema del food, che è al tempo steso locale e globale, è fondamentale per costruire una positiva idea di sviluppo, ma anche di comunità".
Sul significato dell'Area Mab si è soffermato anche il presidente del Parco nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano Fausto Giovanelli: "E' un riconoscimento non solo morale o di immagine, ma profondamente operativo e interattivo, che ci permette di promuovere un concetto fondamentale: quello di prenderci cura del nostro territorio per prenderci cura del pianeta, promuovendo un rapporto attento colto e rispettoso tra uomo e natura". In questo, "il sistema dei Parchi svolge un ruolo importantissimo, attraverso una interazione feconda con il mondo della scuola, ma anche con il mondo della produzione, mettendo in valore anche l'economia sostenibile".
Il prefetto di Reggio Emilia, Raffaele Ruberto, ha portato il suo saluto, definendo quello reggiano "un territorio con enormi risorse tra cui proprio la produzione di qualità e la biodiversità, punte di diamante del Made in Italy": "Anche il sistema scolastico reggiano rientra tra queste eccellenze – ha aggiunto – e questo è altrettanto importante perché a questi ragazzi passeremo il testimone".
Proprio in rappresentanza del sistema educativo è intervenuta la dirigente scolastica degli istituti D'Arzo e Motti Maria Sala, evidenziando "la valenza educativa di una mostra che rappresenta un punto di partenza per un percorso di spessore per i ragazzi, finalizzato a sensibilizzarli sui temi della sostenibilità, del cibo quale elemento caratterizzante di ognuno di noi e del nostro territorio, ampliando i loro orizzonti portandoli a conoscere l'identità culturale del mondo che ci circonda e, dunque, aiutandoli a costruire un pensiero critico che favorisca lo sviluppo di mercato che non sprechi, ma condivida le risorse".
In conclusione, l'intervento del ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, onorevole Gian Luca Galletti, soddisfatto "per questa mostra che racchiude le bellezze italiane e viene ospitata in una provincia di grande cultura e rispetto del territorio e ricca di eccellenze agroalimentari". Dopo aver a sua volta sottolineato l'importanza della qualifica di area Mab ottenuta dall'Appennino reggiano "per la sua valenza internazionale che ci permetterà di collaborare con altre esperienze, acquisendo le buone pratiche che ci sono in altre parti del mondo e facendo conoscere le nostre", il ministro si è soffermato sul fondamentale ruolo ricoperto dai "parchi italiani, che proteggono ben il 10% di un territorio che ha una biodiversità tra le più ricche al mondo". "Parchi che sono nati per la conservazione, ma oggi occorre fare un passo in avanti perché investire nei parchi conviene a tutti rappresentando una grande leva di sviluppo per un Paese, come il nostro, che ha nel proprio Dna tre punti di forza: bellezza, cultura e tradizione", ha detto anticipando che proprio in questa direzione va la nuova legge sui Parchi che sarà a breve presentata.
"La gestione del territorio è fondamentale perché evita tantissimi problemi: io ho il terrore dei pezzi di territorio non gestiti, perché diventano più fragili e, dunque, pericolosi", ha aggiunto il ministro Galletti auspicando "un presidio forte, con il maggior numero possibile di attività nei parchi ed il coinvolgimento degli agricoltori, che sono i miei migliori amici".
"Il futuro del nostro Paese è nei parchi, che rappresentano anche un formidabile strumento di educazione per sviluppare una cultura ambientale seria in un Paese nel quale dobbiamo fare i conti con ancora troppa maleducazione ambientale", ha concluso il ministro.
La mostra 'Behind Food Sustainability'
La mostra racconta per immagini il rapporto fra uomo, cultura, natura e produzione/consumo di cibo e, più in generale, la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale come elemento fondante dello sviluppo sostenibile. 'Behind Food Sustainability', realizzata dall'Unesco, mette in evidenza le esperienze provenienti dalla rete di siti Patrimonio mondiale, dalle Riserve di biosfera e dagli elementi del Patrimonio culturale immateriale. Luoghi reinterpretati come modelli di sostenibilità alimentare, dai quali trarre ispirazione per un futuro sostenibile. Inoltre la mostra Unesco presenta una sezione dedicata all'Area Mab (Man and the Biosphere) dell'Appennino Tosco Emiliano che approfondisce alcuni temi specifici. Tra i tanti temi affrontati "Intreccio di diversità biologiche e culturali: nell'equilibrio tra uomo e natura il segreto per affrontare i rischi dell'omologazione"; "Frontiera climatica, terra di passaggio, incanto di paesaggi: tra Europa e Mediterraneo, tra Pianura padana e mare, un caleidoscopio della natura"; "Riserva delle sorgenti, energia per la vita: preservare e gestire l'acqua, risorsa primaria"; "Coltivare l'Appennino, sviluppare l'economia locale: l'agroalimentare presidio del territorio, fattore di identità collettiva e di coesione sociale".
La mostra sarà visitabile per le scuole e per gruppi organizzati fino al 24 novembre su prenotazione telefonando al numero 0522.444427.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
L'accordo presentato nella sede della Provincia che, col Comune di Bibbiano, ha svolto un ruolo importante per favorire l'intesa. Manghi: "Segnale di speranza in stagione ancora densa di difficoltà".
Reggio Emilia, 4 ottobre 2016
Finalmente un raggio di sole in una stagione economica tormentata anche nella nostra provincia. Arriva dalla Coopbox, storica cooperativa di packaging del Gruppo Ccpl, che ieri mattina in Provincia ha presentato l'accordo integrativo aziendale – approvato a scrutinio segreto dal 90% dei 250 lavoratori, 200 dei quali divisi tra le sedi di Reggio e soprattutto Bibbiano – che risulta fondamentale non solo per salvaguardare l'occupazione, ma soprattutto per sostenere l'attuazione degli accordi assunti con gli istituti finanziari, indispensabili per garantire la continuità aziendale ed il rilancio dell'azienda.
Proprio la Provincia, insieme al Comune di Bibbiano, ha svolto un ruolo importante in questa delicata e lunga trattativa, conclusasi con l'approvazione del nuovo integrativo che ridefinisce temporaneamente la componente fissa del premio produzione, introduce un elemento variabile di premio legato al raggiungimento degli obiettivi economici presenti nel piano industriale e conferma in pratica tutta la contrattazione integrativa presente nella realtà Coopbox.
"Dopo aver purtroppo più volte assistito a trattative conclusesi negativamente e con pesanti ripercussioni su tante famiglie, una volta tanto aver raggiunto un esito positivo assume un valore che va oltre Bibbiano, ma coinvolge tutta la nostra provincia dando fiducia e speranza in una stagione che è ancora densa di difficoltà", ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, sottolineando anche positivamente il fatto che "le istituzioni continuino a fare la propria parte, ovviamente nel rispetto dei ruoli, perché il tema del lavoro è fondamentale per fare comunità".
"Soddisfazione e gratitudine per tutti coloro – azienda, sindacati e in particolare lavoratori - che con fatica hanno affrontato questo percorso non semplice, manifestando nei momenti delicati grande senso di responsabilità" sono stati espressi dal sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, per il quale questo "primo risultato è fondamentale per il rilancio di una cooperativa storica che, nei prossimi mesi, dovrà passare dal piano industriale, al quale si dovrà lavorare da domani con la stessa determinazione per consolidare la presenza di Coopbox sul mercato".
Soddisfatta anche l'azienda, presente con il presidente Moris Ferretti, l'amministratore delegato Emilio De Pascale e il responsabile del personale Mauro Zanichelli. "Siamo molto contenti come azienda, ma anche come cittadini, nel vedere che le istituzioni ci sono e aiutano le imprese e i sindacati a raggiungere accordi importanti come questi", ha detto il presidente Moris Ferretti, definendo inoltre "l'accordo raggiunto dopo più di due anni , grazie anche a maestranze particolarmente responsabili, un primo, fondamentale passo per garantire la continuità e il rilancio dell'azienda".
Di "accordo essenziale per poter ottenere una intesa con le banche che finalmente ci permetta di dare vita ad azioni di sviluppo che mancano da troppo tempo", ha parlato anche l'amministratore delegato Emilio De Pascale per il quale "dopo anni difficili di pesanti tagli, poter riparlare di sviluppo, investimenti e crescita è come rivedere un raggio di sole dopo un lungo temporale".
Il ringraziamento a Provincia e Comune è stato quindi espresso dai rappresentanti di sindacati e lavoratori Pino Oliverio, Vittorio Venezia, Sergio Luzi, Stefano Iotti e Gianni Del Rio della Filctem-Cgil dai quali è giunto anche un "invito alla direzione aziendale a ritrovare sensibilità nell'ascolto delle esigenze dei lavoratori, ai quali dopo questo scontro, che è stato anche aspro come in occasione della censurabile disdetta unilaterale della contrattazione aziendale, non si potranno chiedere ulteriori sacrifici". "Ora serve un piano industriale serio e impegnativo – hanno aggiunto – La competitività non passa attraverso la riduzione dei diritti e delle tutele".
Anche Ivano Montanari della Rsu ha sottolineato "la fiducia data dai lavoratori, con grande senso di responsabilità, alla direzione aziendale, dalla quale ora ci aspettiamo non solo una riduzione del costo del lavoro, ma anche una migliore organizzazione ed investimenti tecnologici per salvaguardare un patrimonio storico rappresentato da una cooperativa importante, ma anche da 200 famiglie".
Alberto Araldi di Legacoop, che ha accompagnato l'azienda, ha quindi evidenziato come "anche nei momenti di maggiore tensione, non sia mai mancata da parte di tutti la volontà di guardare avanti, e come la sigla di questo accordo, che consente di sbloccare risorse fondamentali per rilanciare l'azienda, sia stata facilitata enormemente dalla presenza delle istituzioni".
Soddisfazione è stata infine espressa dall'amministratore delegato del Ccpl, Pasquale Versace, per il quale "anche nella più complessa operazione di salvataggio del Ccpl questo accordo rappresenta un significativo passo in avanti".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)