Provincia di Reggio Emilia
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Il presidente Giammaria Manghi: "Danni sulle nostre strade soprattutto a Villa Minozzo, Baiso, Viano e Canossa, già assegnati 250.000 euro per ripristinare la viabilità".
I violenti nubifragi che si sono abbattuti ieri sera e nel corso della notte sulla nostra provincia ed in particolare in montagna hanno provocato numerosi danni – con conseguenti, inevitabili disagi alla circolazione – su diverse strade provinciali. "I territori maggiormente colpiti sono quelli di Villa Minozzo, Baiso, Viano e Canossa, dove a monte di Cerezzola è stato necessario istituire un senso unico alternato sulla Sp 79 a causa del crollo di una gabbionata di valle – dichiara il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi - Il Servizio Infrastrutture, che con uomini e mezzi ha operato per tutta la notte per fronteggiare le diverse criticità, ha già stilato un elenco di 7 interventi urgenti per realizzare i quali la Provincia ha deciso uno stanziamento straordinario di 250.000 euro, grazie anche al consistente avanzo di amministrazione del Bilancio consuntivo 2017 approvato a fine aprile".
Nel dettaglio, lo stanziamento straordinario della Provincia sarà destinato a interventi – oltre che sulla Sp 79 a Cerezzola di Canossa – a Villa Minozzo sulla Sp 9 in prossimità di La Pioppa e a Calizzo per ripristinare un attraversamento idraulico nonché sulla Sp 59, nel tratto tra Villa e Minozzo, a seguito dell'esondazione dei corsi d'acqua e al cedimento di scarpate; a Baiso sulla Sp 19, in corrispondenza del centro abitato di Ponte Secchia, per crollo di massi e a Viano sulla Sp 7, in località Minghetta, dove si è verificato il cedimento della scarpata di monte.
Fonte: Provincia di Reggio Emilia
In meno di tre anni di attività, l'Ufficio unico dei tributi dell'Unione dei Comuni "Bassa reggiana" ha ottenuto risultati significativi. In primis, un forte contrasto all'evasione fiscale, fenomeno che negli ultimi anni si è ulteriormente acuito probabilmente anche a causa delle difficoltà sociali dovute alla crisi economica. Una delle azioni più concrete del nuovo ufficio è stata l'intensificazione dell'attività finalizzata all'emersione dell'evasione, sia dal punto di vista dei controlli su Ici, Imu e Tasi sia per quanto riguarda Tarsu, Tares e Tari, che ha portato a un netto incremento dell'accertato. Per quanto riguarda le riscossioni, invece, le normative vigenti penalizzano gli enti locali, in particolare quelli virtuosi come l'Unione che hanno investito impegno e risorse sulla lotta all'evasione.
Questo aspetto specifico è stato al centro di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina in Provincia, alla quale hanno preso parte il presidente Giammaria Manghi, i sindaci dei Comuni dell'Unione e il dottor Giacomo Spatazza, responsabile dell'Ufficio unico dei tributi. "Abbiamo implementato le forze dedicate dai singoli Comuni – ha spiegato Manghi, in veste di presidente dell'Unione - fornendo anche al personale l'opportunità di una maggiore formazione di fronte a un panorama tributario che in questi anni è cambiato ripetutamente. Purtroppo questi sforzi importanti non vengono premiati come meriterebbero in quanto la percentuale dell'incassato rispetto all'accertato, pur più alta rispetto alla media nazionale, è molto bassa. Si pensi che a fronte di oltre 2 milioni e 800mila euro di accertamenti per Ici, Imu e Tasi, nel 2017, sono stati riscossi soltanto un milione e 111mila euro, mentre per Tarsu, Tares e Tari l'accertato è di 2 milioni e 170mila euro a fronte di un riscosso di 857mila euro".
"Questa situazione – ha aggiunto – è da ricondurre alle normative vigenti, che da un lato prevedono un percorso per la riscossione particolarmente articolato, che consente a chi evade di non versare ciò che deve per anni. In più, per gli enti locali vi è un'ulteriore aggravante: per coprire i crediti di dubbia esigibilità, che in contabilità rappresentano un fondo rischi diretto ad evitare l'utilizzo di entrate di dubbia e difficile esazione, sono chiamati ad accantonare ingenti risorse a garanzia del debito, privando di fatto la comunità di risorse preziose che potrebbero essere investite a beneficio di tutti. Dunque, da un lato i Comuni mettono in campo forza e impegno, ma vengono ostacolati da un meccanismo paradossale: oltre al danno, c'è anche la beffa".
Anche i dati del 2015 e del 2016 sono sulla stessa falsariga: per Ici, Imu e Tasi il riscosso in questi due anni è stato di circa 1 milione e 525mila euro a fronte di oltre 5 milioni di accertato, mentre per Tarsu, Tares e Tari sono stati riscossi circa un milione e 50mila euro nonostante un accertato di oltre 3 milioni e 700mila euro.
Fonte: Provincia di Reggio Emilia
Traffico garantito, anche se rallentato, su tutti i quasi mille chilometri di strade gestiti dalla Provincia di Reggio Emilia.
Al lavoro già dalla notte, con le operazioni di salatura, la task-force antineve che anche quest'anno la Provincia di Reggio Emilia ha predisposto, formata da 129 lame, 62 salatori e 2 frese, oltre a 37 uomini, tra tecnici (6), sorveglianti (12) ed operai stradali (19), in aggiunta alle pattuglie della Polizia provinciale.
Di prima mattina le temperature particolarmente basse non hanno consentito di portare "a nero" il piano viabile, operazione resasi via via possibile con il trascorrere delle ore e l'innalzamento della temperatura. Il traffico sulle strade della provincia, anche se rallentato, è avvenuto regolarmente, favorito anche dal blocco della circolazione dei mezzi con massa superiore alle 7,5 tonnellate disposto dalla Prefettura. Proprio due mezzi pesanti hanno creato problemi sulla Sp 20 tra San Sisto e Poviglio - dove di prima mattina un camion si è adagiato di fianco ma in banchina, senza dunque bloccare la circolazione – e nel primo pomeriggio sulla Sp 513 a Cola di Vetto.
Verso le 14.30 un autoarticolato è infatti rimasto bloccato dalla neve e al momento il traffico è regolato dalla Polizia provinciale nell'attesa che i mezzi antineve consentano all'autista di ripartire e raggiungere un'area di sosta.
Fonte: Provincia di Reggio Emilia