Provincia di Reggio Emilia
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2,2 milioni di risarcimento danni sia alla Provincia di Reggio Emilia sia al Comune di Brescello, mentre a ognuno degli altri quattro Comuni (Bibbiano, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo) costituitisi parte civile insieme a Palazzo Allende sono stati riconosciuti 300.000 euro. La vicepresidente Ilenia Malavasi: "Confermati l’impianto accusatorio e la validità della scelta di costituirci parte civile a tutele delle nostre comunità, offese e danneggiate".
Reggio Emilia -
"La sentenza del processo Aemilia, comminando condanne proporzionate alla gravità dei reati contestati, nonché la validità della scelta di costituirsi parte civile compiuta dalla Provincia di Reggio Emilia e dai Comuni di Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo, a favore dei quali è stato concesso un risarcimento complessivo di 2,2 milioni di euro". Lo ha dichiarato la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, dopo aver assistito questa mattina nell'aula bunker alla lettura del dispositivo.
"Come i nostri legali Salvatore Tesoriero e Federico Fischer del Foro di Bologna, nel corso di questo lunghissimo processo, sono stati in grado di dimostrare, le comunità che rappresentiamo sono state offese e danneggiate, sotto il profilo giuridico e morale , da chi ha cercato di radicare nella nostra provincia metodi e mentalità che non ci appartengono, ottenendo il giusto risarcimento – continua la vicepresidente della Provincia - Oltre ai nostri legali, credo sia doveroso ringraziare anche i giudici e tutti coloro che, a diverso titolo, hanno preso parte a questo processo per il serio e faticoso lavoro svolto in tutti questi mesi".
Nel dettaglio i 2,2 milioni di risarcimento danni, che si aggiungono agli 850.000 euro dell'appello del rito abbreviato del settembre 2017, vanno per mezzo milione sia alla Provincia di Reggio Emilia sia al Comune di Brescello, mentre a ognuno degli altri quattro Comuni (Bibbiano, Gualtieri, Montecchio e Reggiolo) costituitisi parte civile insieme a Palazzo Allende sono stati riconosciuti 300.000 euro. "Sono somme che utilizzeremo per sostenere e implementare le tante iniziative per la legalità che da tempo Provincia e Comuni stanno realizzando e che continueremo a promuovere, in particolare coinvolgendo i giovani, per ribadire il nostro impegno comune nel tenere alta la guardia contro ogni tentativo di infiltrazione mafiosa", conclude la vicepresidente Malavasi.
Fonte: Provincia di Reggio Emilia
In corso la fase di analisi dei territori e dei sistemi urbani. Altre 4 adesioni al Protocollo d'intesa: Comune di Vezzano, Emilbanca, Casa del Tibet e Canossa San Biagio Srl.
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Nuovi partner pubblici e privati, ma soprattutto un lavoro che procede a ritmo spedito – con l'avvio della fase di analisi dei territori e dei sistemi urbani dei dieci comuni coinvolti – per dare al più presto concretezza al Piano strategico d'area vasta finalizzato allo sviluppo socio-economico delle "Terre di Canossa".
Gli ulteriori passi in avanti compiuti dal progetto sono stati illustrati questa mattina in Provincia, che dall'inizio accompagna l'ambizioso percorso intrapreso dal sindaco di Canossa Luca Bolondi, presenti anche gli architetti Massimo Casolari e Paolo Soragni e nuovi e vecchi partner pubblici e privati che hanno aderito al Protocollo d'intesa. A fare gli onori di casa, la vicepresidente Ilenia Malavasi che ha riconfermato l'impegno della Provincia di Reggio Emilia nel "dare continuazione all'importante cammino intrapreso con un Piano strategico che continua ad aggregare partnership danno il senso del valore e della qualità di questo progetto".
Al suo fianco, Giorgio Zanni, unico candidato alle elezioni per il nuovo presidente della Provincia del prossimo 31 ottobre, ma soprattutto uno degli aderenti, in qualità di sindaco di Castellarano, al Protocollo d'intesa. "Lo abbiamo fatto con entusiasmo, convinti che fare massa critica sia fondamentale per conseguire un obiettivo comune, specie se importante come questo", ha detto definendo questo "progetto fortemente attrattivo per noi amministratori pubblici, perché è ambizioso, ci sprona a guardare avanti e lo fa in modo giustamente inclusivo e non esclusivo". "Dai percorsi ciclopedonali sui quali stiamo investendo in maniera importante al circuito dei castelli, alla Compagna della spergola - ha aggiunto il sindaco Zanni - sono già tanti i punti di contatto intercomunali di un sistema "a carte veline" che si sovrappongono per formare un quadro generale in grado di garantire un plus a tutto il territorio".
Insomma, "quel ragionare come area vasta che ci permette di avere uno sguardo più ampio", come ha sottolineato il sindaco di Canossa Luca Bolondi, "soddisfatto da un lavoro difficile, ma affascinante che, grazie anche all'aver potuto incontrare tante persone molto disponibili, sta finalmente dando valore a un'idea e concretezza a questo lavoro di squadra: il tour nei vari comuni per raccogliere le informazioni che saranno oggetto di questo meraviglioso progetto è già iniziato e presto il Piano strategico saprà indicare cosa bisogna fare in ogni singolo comune per valorizzare il territorio e creare sviluppo".
A raccogliere le esigenze, "a partire dalle criticità", nei 10 comuni che hanno aderito, gli architetti Massimo Casolari e Paolo Soragni, autori di quella indagine preliminare "Canossa un ponte per l'Europa" che la scorsa primavera ha dato il "la" al Piano strategico. "Uno strumento utilizzato in Europa ormai da vent'anni, ma pressoché inedito in Italia e nella nostra regione, eppure fondamentale per poter intercettare contributi e fondi strutturali", hanno detto, insistendo sulla necessità di "internazionalizzare il brand Canossa, quale simbolo dei Castelli dell'Emilia-Romagna, e di valorizzare la Stazione Mediopadana e tutti quei prodotti industriali, artigianali e agricoli che rappresentano la forza di un'area che può ancora essere più vasta, fino ad arrivare al Palazzo ducale di Sassuolo oltre il Secchia ed al Castello di Torre Chiara oltre l'Enza".
Un primo giro di perlustrazione che si conta di concludere entro metà novembre in tutti i comuni, saliti a dieci con l'ingresso di Vezzano sul Crostolo, testimoniato dall'assessore Stefania Colli: "Si tratta di una bella opportunità che intendiamo cogliere, contribuendo anche con l'importante lavoro che abbiamo svolto in questi anni per promuovere percorsi sportivi e, soprattutto, l'itinerario di fede e cultura della Via matildica del Volto santo". Oltre al Comune di Vezzano, quest'oggi è stata ufficializzata anche l'adesione al Protocollo d'intesa della Canossa San Biagio Srl, della Casa del Tibet di Votigno ("E' un progetto davvero suggestivo, ricco di tante idee", ha detto Stefano Dallari) e di Emilbanca "un istituto di credito da sempre impegnato a favorire uno sviluppo responsabile che renda più attrattivi i territori in cui operiamo, anche attraverso il sostegno a chi vorrà investire", ha spiegato Vittoria Sanpietro, responsabile dell'Area territoriale di Reggio, Modena e Cavola.
Provincia di Reggio Emilia
Elezioni 2018, è il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni l'unico candidato alla presidenza della Provincia di Reggio Emilia. Per il Consiglio provinciale oltre a Terre Reggiane in corsa anche la lista Centro Sinistra in Provincia. Lunedì le verifiche e l’estrazione della posizione sulla scheda.
Reggio Emilia -
Alla scadenza del termine per la presentazione delle candidature è il sindaco di Castellarano Giorgio Zanni l’unico candidato alla presidenza della Provincia di Reggio Emilia. Nato a Scandiano il 5 luglio 1988, Giorgio Zanni è stato eletto sindaco con la lista Castellarano Bene comune alle elezioni del giugno 2016. Salgono invece a due le liste in corsa per i 12 posti del Consiglio provinciale. Dopo Terre Reggiane, questa mattina è stata infatti presenta anche la lista Centro Sinistra in Provincia che candida Claudia Dana Aguzzoli (consigliere comunale di Reggio Emilia); Andrea Carletti(sindaco di Bibbiano); Elena Carletti (sindaco di Novellara); Elisa Cavatorti (consigliere comunale e assessore a San Polo); Nico Giberti (sindaco di Albinea); Ilenia Malavasi (sindaco di Correggio); Antonio Manari (sindaco di Ventasso); Francesco Monica (sindaco di Castelnovo Sotto); Mariachiara Morelli (consigliere comunale di Reggio Emilia); Roberta Pavarini(consigliere comunale di Reggio Emilia); Pierluigi Saccardi (consigliere comunale di Reggio Emilia) e Tania Tellini (sindaco di Cadelbosco Sopra).
Lunedì prossimo l’Ufficio elettorale valuterà la regolarità delle candidature - a partire dalle firme necessarie (almeno 31 per il Consiglio, almeno 92 per la carica di presidente) – e provvederà all’estrazione della posizione sulla scheda elettorale delle liste che saranno ammesse.
Alle urne, come già avvenne nel 2014 con l’entrata in vigore della Legge 56, saranno chiamati esclusivamente sindaci e consiglieri comunali dei 42 Comuni reggiani, complessivamente 610 amministratori pubblici. Le elezioni avvengono attraverso un complesso meccanismo di voto ponderato: l’elettore (sindaco o consigliere comunale) che appartiene ad un Comune con un minor numero di abitanti esprime infatti un voto con un valore inferiore rispetto all’elettore (sindaco o consigliere comunale) di un Comune con un numero maggiore di abitanti. Ad esempio, la preferenza ‘varrà’ 34 voti ponderati se espressa da un consigliere o sindaco di Vetto, 59 se di Rolo o Casina, 109 se di Cavriago o Gualtieri, 171 se di Scandiano o Correggio, addirittura 949 per i 33 elettori (il sindaco e 32 consiglieri comunali) di Reggio Emilia.
L’affluenza alle prime elezioni della ‘nuova’ Provincia, quattro anni fa, fu del 77,34%. Il Pd ottenne 10 dei 12 consiglieri, Terre reggiane 2 (numeri che furono confermati nel 2016 alle elezioni di midterm previste per il solo Consiglio dalla Legge Delrio): primo presidente della ‘nuova’ Provincia di Reggio Emilia venne invece eletto Giammaria Manghi, sindaco di Poviglio ed anche in quel caso unico candidato.
Fonte: Provincia di Reggio Emilia