Farlo sul campo è il modo migliore per ricordare Don Sergio Sacchi. La squadra di softball amatoriale Virales promuove l’iniziativa perchè "non esiste giocatore di baseball cresciuto sportivamente a Parma che non abbia, direttamente o indirettamente, un debito di riconoscenza nei confronti di Don Sergio Sacchi”.
Giovedì 30 maggio a partire dalle 20.00 presso il campo di softball “Stuard 2” del complesso sportivo di San Pancrazio Parmense, è in programma una partita tra giocatori ed ex giocatori che si sono avvicinati al baseball grazie a Don Sergio.
L’incontro sarà disputato dalle due simboliche squadre di “San Vitale” e “Santa Maria del Rosario”, ovvero tra le rappresentative di due tra le parrocchie cittadine dove Don Sergio ha lasciato un segno indelebile. La Parrocchia di Santa Maria del Rosario sarà capitanata da Michele, il nipote di Don Sergio, quella della Parrocchia di San Vitale, sarà selezionata da Gianluca Agoletti, presidente della Cooperativa il Giardino.
Tutti gli appassionati che vogliono ricordare Don Sergio facendo un turno alla battuta, potranno indossare una delle maglie celebrative e unirsi a questa sfida festosa. Al termine è previsto un rinfresco a offerta libera.
Il ricavato sarà destinato a sostenere la Cooperativa Il Giardino.
Don Sergio Sacchi
Nato nel 1935 e Sacerdote dal 1960, Don Sergio Sacchi è stato Cappellano di Ognissanti e Santa Maria del Rosario dal 1960 al 1966; Santa Maria del Rosario ha sede in via Aristo e Giuseppe Isola. Grazie a Don Sergio, crescerà giocando nei cortili della Parrocchia in quegli anni una generazione di futuri campioni il cui simbolo è il grande Giorgio Castelli.
Don Sacchi tornerà a Santa Maria del Rosario come Parroco nel 1978, non prima di essere stato Parroco a Baganzola (1966-1971) e a San Vitale (1971-1978), in via della Repubblica.
Lasciata la Parrocchia di Santa Maria del Rosario nel 2000 Don Sergio Sacchi, che nel frattempo (1983-1986) era stato anche Vicario Episcopale, divenne Canonico della Cattedrale nel 2000 e lo rimase fino al 2005. Successivamente è stato Parroco moderatore a Fontanellato (2005-2010) e Parroco moderatore a Gaiano (2010-2016).
Don Sergio Sacchi si è spento, dopo una strenua lotta con la malattia, il 7 giugno del 2018. Il sito della Diocesi di Parma lo ha voluto ricordare per le rivoluzioni che sapeva mettere in atto grazie alla “dolcezza del suo volto sorridente”.
Al Festival dello Sviluppo Sostenibile il tema del land e water drabbign con Nicoletta Paci, Marta Gatti, Laura Dello Sbarba e Andrea Merusi.
Parma -
Affollatissimo l'evento, organizzato dall’associazione culturale “il Taccuino di Darwin” in collaborazione con ADA onlus, inserito nel programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile di Parma che si è tenuto presso il circolo Giovane Italia. Tema dell'incontro land grabbing e water grabbing saccheggi di risorse naturali che spesso sono accompagnati da gravi violazioni dei diritti umani. Accaparramento di terreni e di altre materie prime da parte di governi o grandi aziende, a scapito di comunità che sulle medesime terre abitano o lavorano coltivando e producendo cibo.
Conflitti armati tra popolazioni che si contendono qualche ettaro di terreno fertile, sempre più raro a causa degli abusi edilizi e dei cambiamenti climatici che minacciano ogni giorno di più l’agricoltura di diversi Paesi. Conflitti che sempre più spesso si manifestano in atti di violenza verso le donne che in alcune regioni dell’Africa gestiscono le attività agricole delle comunità e ne diventano le principali rappresentanti. Terra e cibo, terra e diritti, terra e identità tematiche approfondite con Marta Gatti, giornalista dell’Osservatorio Diritti e di Radio Popolare, autrice di numerose inchieste sulle cause e gli effetti del land grabbing in vari Paesi del mondo, Nicoletta Paci, assessora alle Pari Opportunità e ai Diritti del Comune di Parma e con gli interventi di Laura Dello Sbarba dell’associazione ADA onlus e Andrea Merusi dell’associazione Il Taccuino di Darwin. Un discussione che ha illustrato questioni di genere, problematiche ambientali e sociali.
"Il Comune di Parma ha sostenuto il progetto di Maison Parma che scardina proprio la logico di un'ingerenza economica sociale e garantisce autonomia agli abitanti del Burundi dove è stato creato un centro alimentare. Si tratta di una buona pratica che ha riscattato la zona, e dove le donne" ha detto Nicoletta Paci "sono come in molte altre realtà emergenti, il motore di tutto, dalla capacità di generare cibi, di condurre l'agricoltura e piccole economie. Ma sono anche spessissimo le prime vittime: cominciando dai fenomeni di grabbing fino ad arrivare agli stupri di guerra".
Fonte: Comune di Parma