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Mercoledì, 03 Luglio 2019 16:06

Il podere Cinghio torna a nuova vita

Al via il progetto di recupero del podere Cinghio: “La Casa nel parco”L’intervento prevede il restauro ed il riuso completo di due edifici rurali situati nell'ex insediamento rurale risalente ai primi del Novecento.

Alla cerimonia di avvio dei lavori di ristrutturazione hanno preso parte l'Assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, Michele Alinovi; l'Assessore alla Cultura, Michele Guerra; l'Assessore al Welfare, Laura Rossi e l'Assessora all'Associazionismo, Nicoletta Paci, il Consigliere Comunale Sebastiano Pizzigallicon delega alle politiche agricole; il Presidente degli Orti Sociali Cinghio, Danilo Merighi; il Presidente di Ancescao Parma, Bendetto D'Accardi; il Presidente della Cooperativa Gruppo Scuola, Alessandro Catellani. Al momento hanno presenziato le massime autorità civili e militari, con il Prefetto Giuseppe Forlani. 

La cerimonia ha preso avvio con la benedizione impartita da don Assuero Mascanzoni ed ha visto la posa del bussolotto a memoria dell'avvio dell'intervento con la scritta: “Centro Civico “La Casa nel Parco”, avvio dei lavori di realizzazione e la data di oggi. 

“Prende avvio, oggi, un intervento atteso da anni – ha spiegato l'Assessore Michele Alinovi – che prevede la realizzazione di un nuovo centro civico dove troveranno collocazione i rappresentanti degli orti sociali Cinghio, associazioni, una sala civica ed il Centro Giovani Villa Ghidini. Il nuovo centro civico sarà un edificio al passo con i tempi con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Abbiamo combattuto una battaglia, insieme alle associazioni, per la conferma dei “Fondi Periferia” che ci ha permesso di essere qui oggi anche grazie a tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato. La fine dei lavori è prevista per il 2021”. Un ringraziamento speciale è stato fatto dall'Assessore al Settore Pianificazione Territoriale del Comune per aver stipulato l'accordo con la Cooperativa Artigiana, che si occuperà del primo stralcio del lavori; un grazie anche al Settore Lavori Pubblici del Comune per la redazione del progetto esecutivo, al Consiglio dei Cittadini Volontari del Montanara, ai Settori Welfare, Associazionismo e Giovani ed allo studio Giandebiaggi per l'ottimo progetto elaborato.

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Benedetto D'Accardi, Presidente di Ancescao Parma – Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti – ha parlato di una struttura che “dà ossigeno all'intero quartiere Montanara. Si tratta di un momento storico che costituisce il compimento di un percorso importante in nome dell'inclusione di giovani, persone delle aree ortive e cittadini”. 

Alessandro Catellani, Presidente della Coop Gruppo Scuola, ha parlato del nuovo centro civico come di un punto di aggregazione per giovani, famiglie, associazioni, istituzioni, e di uno spazio aperto alla comunità in cui portare avanti progetti innovativi proprio in favore dei giovani. 

Soddisfazione è stata espressa dal Prefetto, Giuseppe Forlani, che ha sottolineato come il nuovo centro civico rappresenti un intervento di ricucitura non solo urbana ma anche di carattere sociale in cui la comunità troverà un punto di riferimento importante. 

Il complesso è composto da due fabbricati che saranno riqualificati ed adibiti a spazi a disposizione delle associazioni ed una sala civica per creare nel quartiere un luogo di aggregazione in cui persone anziane e giovani potranno entrare in contatto e dialogo. Il nuovo podere Cinghio si configura come vero e proprio distretto socio culturale ed intergenerazionale dove avranno sede il Centro sociale orti Cinghio ed Centro Giovani Villa Ghidini, gestito dal Gruppo Scuola, ed oggi temporaneamente ospitato alla scuola Rodari. 

Il progetto si sviluppa in due stralci: il primo sarà a cura del soggetto attuatore che ha in carico la realizzazione del vicino comparto di edilizia residenziale, mentre il secondo stralcio sarà a carico del Comune, nell'ambito dei finanziamenti del “Piano Periferie”.

Il fabbricato principale è composto dal piano terra, primo piano e sottotetto ed è affiancato dall'ex stalla e dall'ex fienile. Nel podere è presente un secondo fabbricato, un tempo adibito a fienile e pollaio e composto dal piano terra e dal primo piano. Gli immobili si presentano ancora in buono stato di conservazione, nonostante un lungo periodo di inutilizzo. Per recuperarli alle nuove funzioni sono necessari interventi di manutenzione straordinaria. 

Il fabbricato rurale principale a piano terra sarà destinato a contenere spazi per associazioni, così come il primo piano ed il sottotetto, a cui si aggiungono spazi per spogliatoi e bagni. Anche l'edificio un tempo adibito a stalla e fienile sarà destinato ad ospitare la sede di associazioni con spazi funzionali alla sua gestione come cucina, zona bar, zona soggiorno e servizi comuni con bagni e spogliatoi. Al primo piano è prevista una zona indipendente dal resto dell’edificio che sarà adibita a sala civica, con ingresso indipendente, con relativo ufficio e spazio ripostiglio. Particolare attenzione è stata posta dai progettisti a distribuire le diverse destinazioni d’uso senza stravolgere l'impianto dell'ex struttura rurale. Verranno mantenute le pavimentazioni esistenti in cotto e sostituite solo quelle usurate e non più utilizzabili. Il tetto sarà recuperato mantenendo le caratteristiche costruttive originarie. Lo spirito dell'intervento di recupero è, infatti, quello di recuperare l'esistente, mantenendo il più possibile materiali e caratteristiche costruttive originarie dell'edificio. 

Il primo stralcio dei lavori sarà a carico del soggetto attuatore della scheda norma A5, in ottemperanza a quanto previsto nella Convenzione Urbanistica sottoscritta il 21/06/2007 con il Comune, in cui il soggetto privato si è impegnato a realizzare direttamente interventi di ristrutturazione degli edifici esistenti per un importo pari a 1.300.000 euro. Gli interventi comprendono il recupero dei fabbricati, il loro consolidamento e la messa in sicurezza del tetto. Mentre le opere di finitura, gli impianti e le sistemazioni esterne verranno effettuate nel corso del secondo stralcio esecutivo, a carico dell’Amministrazione comunale con risorse derivanti dal “Piano Periferie” e costi pari a 2 milioni di euro.

 

 "Il Sindaco che non c'era” è stato aggiunto tra i ritratti della Sala Grande del Municipio di Parma. Scivolati di un posto i primi piani dei Sindaci di Parma per far posto al primo: Mario Bocchi sindaco di Parma dal 22 aprile 1945 fino al 20 aprile 1946. Bocchi, partigiano con il nome di battaglia di Perez, esponente della Democrazia Cristiana nominato dal locale Comitato di liberazione nazionale, d’intesa con gli Alleati, restò in carica fino al 20 aprile 1946.  

Nato a Parma nel 1903 e originario di Traversetolo, fu uomo di fiducia del senatore Giuseppe Micheli, iniziando a lavorare nel suo studio nel 1925. Nello stesso studio si raccolse il CNL parmense.

Su iniziativa dell’Associazione Giuseppe Micheli, alla presenza dello storico Giuliano Masola, che ha ricostruito la figura di Mario Bocchi, il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, il Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni, Katia Scarsella moglie del nipote di Mario Bocchi, Andrea, il presidente dell’associazione Giuseppe Micheli Eugenio Caggiati,  Luciano Verderidell’Associazione il Borgo, il Prefetto Giuseppe Forlani, i consiglieri comunali Bonetti, Campanini e Jacopozzi, durante una  breve cerimonia ufficiale hanno apposto l'immagine del Sindaco Bocchi sulla parete accanto all’ingresso della Sala del Consiglio Comunale.

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“La ricerca sulla figura di Bocchi” ha detto Giuliano Masola “ha fatto emergere un esempio in cui le forze politiche, quando il momento storico lo abbia richiesto, abbiano trovato il modo di tenere insieme forze diverse, di unirsi per il bene comune”

Il Sindaco e il Presidente del Consiglio durante l’apposizione della fotografia hanno sottolineato come l’iniziativa prosegua la volontà di creare all’interno delle Sale di Rappresentanza del Municipio elementi di accoglienza, anche per chi arriva da lontano, che raccontino la storia di Parma e delle persone che hanno lasciato tracce importanti nella sua vita. Iniziativa che proseguirà con una ricerca storica e documentaria che toccherà i consiglieri comunali.

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A partire da questo venerdì, i campi di San Pancrazio, faranno da cornice ad una tre giorni dedicata a baseball e softball a cui parteciperanno ben 25 squadre che arriveranno sui campi di Parma da tutta Italia.

Alla conferenza stampa hanno partecipato piccoli atleti della Crocetta Baseball e Marco Bosi,vice sindaco con delega allo Sport del Comune di Parma, Iacopo Zinelli, vice presidente Crocetta Baseball, Maurizio Carpana, responsabile Crocetta Softball, Paolo Bocci, presidente Avis San Pancrazio, Corrado Vecchi, presidente associazione Giocamico, Davide Battistini,segretario Fondazione Nazionale Carlo Collodi e Vania Sghia responsabile attività esterne Crocetta Baseball e Softball.

“Il torneo Crocetta è un appuntamento molto atteso ogni anno e richiama moltissimi appassionati e amici dello sport. Il baseball, ha radici molto solide nella nostra città, ma ogni anno si rinnova e si presenta con qualcosa di innovativo mantenendo viva questa tradizione” ha introdotto Marco Bosi.

Iacopo Zinelli ha illustrato il torneo: “Ospiteremo 25 squadre comprese le quatto del mini baseball, otto per U15, otto per U12 e cinque per U15. Undici squadre arriveranno da fuori Parma. Sarà un vero spettacolo sui campi dello Stuard che vedranno le compagini affrontarsi per accaparrarsi la vittoria del torneo. Diciotto le partite disputate ogni giorno. Avremo  ventuno arbitri federali a disposizione. Anche quest’anno avremo gli amici dell’Avis San Pancrazio che si occuperanno della serata dedicata alla torta fritta. Venerdì ad animare la serata ci sarà lo spettacolo di ‘Io Parlo Parmigiano’ che porterà sul palco il loro ultimo spettacolo”.

Non solo sport ma anche solidarietà, parte del ricavato verrà devoluto all’associazione Giocamico: “Il baseball è prima di tutto gioco ed è quello che anche noi facciamo in Ospedale con i bambini ricoverati. E’ un bellissimo messaggio quello che attraverso il Torneo riusciamo a dare come Associazione: creare sinergie tra i bambini, in qualunque condizione siano, è quanto di più sano ci sia”  ha sottolineato Corrado Vecchi.

Un premio speciale verrà dato alla squadra vincitrice del torneo di mini baseball grazie al sostegno di Fondazione Nazionale Carlo Collodi e Sinapsi Group: “Fondazione Nazionale Carlo Collodi tutela la figura di Pinocchio nel mondo e tra i bambini. Ha voluto così portare il proprio simbolo anche al torneo Crocetta. La squadra che si aggiudicherà il torneo avrà come trofeo un pinocchio intagliato a mano con indosso la divisa del Crocetta baseball. E’ un oggetto che racchiude un significato profondo per i valori che porta con sé. Siamo molto contenti che possa essere tra di voi”, ha detto Battistini segretario di Fondazione Nazionale Carlo Collodi.

Parteciperanno anche tante squadre anche di softball grazie all’impegno che la società ha messo nel diffondere questo sport.

Anche per questa edizione ci sarà la speciale lotteria nella giornata di domenica, che metterà in palio ricchissimi premi. I numeri vincenti saranno pubblicati successivamente anche sul sito del Crocetta Baseball.

 

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