UniCredit S.p.A.
Sede Sociale: Via Alessandro Specchi 16 - 00186 Roma
Codice Fiscale e P. IVA n° 00348170101
UniCredit
UniCredit è una delle maggiori istituzioni finanziarie in Europa, con un network internazionale distribuito in 50 Paesi, 17 dei quali con una banca commerciale radicata sul territorio. Il Gruppo opera attraverso oltre 8.600 sportelli e circa 149.000 dipendenti, servendo oltre 40 milioni di clienti, con attivi per oltre 850 miliardi di Euro; è una delle banche più solide d’Europa, con un CETier1 di 10,4% (Fully loaded secondo Basilea 3).
Nell’Europa Centro Orientale, UniCredit è l’indiscusso leader di mercato, con quasi 3.500 filiali e attivi pari a circa 146 miliardi di Euro.
UniCredit è attivo nei seguenti Paesi: Austria, Azerbaijan, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Polonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Turchia, Ucraina e Ungheria.
Per maggiori informazioni www.unicreditgroup.eu/it - 30 settembre 2014
A Bologna, lunedì 2 luglio, un incontro sul mercato tedesco. Un'iniziativa promossa da Confindustria Emilia-Romagna e dall'Unione Parmense degli industriali, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e UniCredit
Bologna, 28 giugno 2018 - Lunedì 2 luglio si terrà a Bologna l'incontro "Germania: sviluppo di opportunità d'affari per le imprese dell'Emilia-Romagna" promosso dal Confindustria Emilia-Romagna e dall'Unione Parmense Industriali, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e in collaborazione con UniCredit, per presentare le opportunità sul mercato tedesco per le imprese della nostra regione.
La Germania è il primo Paese di destinazione delle esportazioni regionali, con un volume annuo che supera i 7 miliardi di euro, pari al 12,5% dell'intero export regionale e al 13,4% delle esportazioni nazionali dirette verso la Germania, con una crescita del +3,45%. Le imprese manifatturiere della regione esportano in Germania principalmente macchine ed apparecchi meccanici, mezzi di trasporto, alimentari, metalli e prodotti in metallo. Sono 260 le imprese dell'Emilia-Romagna che hanno investito in Germania con filiali o con partecipazioni in imprese tedesche, e 150 quelle di origine tedesca con sedi e filiali in regione.
L'incontro, che si svolgerà a partire dalle 14.30 presso Palazzo Magnani, sede UniCredit, in via Zamboni 20, è promosso dal sistema Confindustria Emilia-Romagna con capofila l'Unione Parmense degli Industriali, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, è l'occasione per presentare il Progetto regionale "German Business Opportunities for Emilia‐ Romagna Sme's", finalizzato a promuovere, per le PMI emiliano-romagnole interessate, opportunità commerciali e produttive in Germania, con particolare riferimento ai settori della meccanica e dell'alimentare, senza tuttavia escludere la partecipazione di imprese appartenenti ad altri settori aventi prodotti particolarmente interessanti per il mercato tedesco.
Il progetto mira anche a creare momenti di scambio e di informazione tra imprese italiane e tedesche, tramite incontri e visite aziendali, sui temi di Industria 4.0.
Interverranno: Livio Stellati, Responsabile Territorial Development & Relations Centro Nord UniCredit; Ruben Sacerdoti, Responsabile Servizio Attrattività e Internazionalizzazione, Regione Emilia-Romagna; Michele Feletig, Direttore Servizi alle imprese, Informest Consulting; Antonio D'Angiò, Managing Director UniCredit International Center; Rocco Marcuccio, Responsabile Area Internazionalizzazione Confindustria Emilia-Romagna.
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MUTIFLIX 100 ANNI DI SERIAL - AL CINEMA RITROVATO LE 15 PUNTATE DI WOLVES OF KULTUR, SERIE AMERICANA DEL 1918 DI SPIONAGGIO BELLICO INDUSTRIALE DA VEDERE IN UN VERA SALA CINEMATOGRAFICA D'INIZIO NOVECENTO.
Un secolo di serial. Le serie cinematografiche non fanno impazzire il mondo solo ai giorni nostri. Sono sempre state la passione del pubblico. Ma con una (ovvia) differenza, rispetto a oggi: si vedevano al cinema.
La Cineteca di Bologna – per la 32ª edizione del festival Il Cinema Ritrovato, in programma dal 23 giugno al 1° luglio – offre l'esperienza di un viaggio unico nel tempo e nello spazio, per vivere le serie cinematografiche esattamente come un secolo fa, nel 1918.
Tutti i giorni, alle 9 di mattina e alle 7 di sera, andranno sullo schermo i 15 episodi di Wolves of Kultur, avvincente serie americana del 1918: una storia di spionaggio bellico industriale, realizzata proprio sul finire della Prima guerra mondiale. Un intreccio di omicidi, inseguimenti e vendette, alla ricerca dei piani ingegneristici per la costruzione di un siluro radio-comandato.
E un trionfo di cliff-hangers, ovvero di finali sospesi, che costringevano lo spettatore a vedere la puntata successiva. Esattamente come oggi. Solo che un secolo fa, per vederla, bisognava andare al cinema. E così dovranno fare gli spettatori del Cinema Ritrovato.
E che cinema! Per l'occasione, infatti, la Cineteca di Bologna apre temporaneamente il Modernissimo, splendido edificio d'inizio Novecento, oggi ancora un cantiere – in attesa della riapertura prevista nel 2019 – che lascia trasparire la struttura liberty e aumentare ancor più per lo spettatore l'esperienza di un viaggio nel tempo.
Mutiflix: così la Cineteca di Bologna ha battezzato l'esperienza di vivere le proiezioni della serie Wolves of Kultur al Modernissimo, durante Il Cinema Ritrovato, è sostenuta da UniCredit.
La serie Pathé del 1918 Wolves of Kultur è la storia di Alice Grayson, una giovane e patriottica lady, nipote di un inventore che ha progettato un siluro radiocomandato. Un giorno trova lo zio assassinato e i progetti segreti rubati. Alice giura vendetta e si mette alla caccia dei responsabili, membri della gang "Wolves of Kultur", incrociando un altro agente segreto in incognito, Roger Barclay, anche lui sulle tracce degli stessi nemici. Leah Baird, di solito arruolata in ruoli di vamp, esce dalla sua veste abituale per interpretare la ricca avventuriera improvvisata agente segreta. La affianca Sheldon Lewis, anche lui sovente interprete di ruoli antagonisti, qui nei panni del misterioso Roger Barclay.
Quasi un secolo prima del boom della serialità televisiva, i serial d'avventura e di mistero dell'era del muto, come The Perils of Pauline e The Exploits of Elaine, tenevano già gli spettatori incollati allo schermo cinematografico. Oggi diremmo che Wolves of Kultur intreccia spy story e action thriller, tra inseguimenti mozzafiato e l'utilizzo originario del cliffhanger, espediente di suspence di fine episodio tutt'ora ampiamente utilizzato in ogni narrazione seriale che si rispetti. Ma Wolves of Kultur è un caso sfortunato. Joseph A. Golden – che ha già lavorato più volte con un'altra serial queen, Pearl White – realizza 15 episodi, che vengono proiettati a partire dal 13 ottobre 1918: la serie è esplicitamente anti-tedesca, ma la guerra finisce di lì a poco, e gli spettatori perdono interesse nei prodotti di propaganda. Il quindicesimo episodio viene proiettato il 19 gennaio 1919, poi Wolves of Kultur sparisce nel nulla per quasi un secolo.
Cento anni dopo riportiamo Wolves of Kultur nel suo luogo deputato, la sala cinematografica, nella cornice d'eccezione del Cinema Modernissimo.
"Eccoci dunque a presentare la nostra nuova avventurosa sezione", racconta il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli. "Dovrete cercarla al Modernissimo, un luogo sospeso, tra quello che non è più e quello che non è ancora. Le sale cinematografiche stanno diventando un luogo che interessa sempre meno i grandi gruppi globali, che vogliono tutto possedere. Netflix ha il suo prodotto di punta nelle serie TV. Quindi noi, che crediamo nel futuro della sala, a patto che sia bellissima e programmata in maniera sorprendente, vi proponiamo per otto giorni una discesa nell'utopia, il Mutiflix, dove potrete vedere una serie cinematografica in 15 episodi, naturalmente del 1918. Si intitola Wolves of Kultur. Se il titolo non vi convince ma amate le serie televisive, sarete felici di sapere che il cliffhanger, prima di questo film, non era mai stato cosi mozzafiato.... i serial d'inizio Novecento sono stati fondamentali nel contribuire a creare il cinema di avventura.
Negli anni della Prima guerra mondiale, si sviluppa la moda dei serial. Molti avevano per protagoniste delle donne, anche perché le donne rappresentavano naturalmente la maggior parte del pubblico dell'epoca. In momenti di grande paura, un appuntamento fisso, nel quale ritrovare le proprie eroine e i propri eroi, dava una straordinaria certezza".
"Nel bel mezzo del cantiere del Cinema Modernissimo, centrale di future possibilità, una confortante visione si è impadronita di me", racconta Mariann Lewisnky, una delle direttrici del Cinema Ritrovato. "Questo è il posto per un programma di proporzioni megalitiche. Questo sarebbe il paradiso per i fan di Netflix, che accorrerebbero in massa per assistere a un flusso ininterrotto di serial di cent'anni fa: ore e ore di Mutiflix (questo il titolo che abbiamo scherzosamente immaginato per i serial dell'epoca muta), senza limiti, senza forbici, uncut, più ce n'è meglio è".
MUTIFLIX
100 anni di serial
Dal 23 al 30 giugno
Tutti i giorni alle ore 9 e alle ore 19
Cinema Modernissimo
WOLVES OF KULTUR
(USA/1918)
15 episodi
Il Cinema Ritrovato
XXXII edizione
Bologna, 23 giugno – 1° luglio
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www.cinetecadibologna.it
Incontri "Nel segno dell'Arte" alla Quadreria di Palazzo Magnani. Si è svolto ieri l'ultimo appuntamento con l'iniziativa curata dalla società editrice il Mulino e inserita nell'ambito del progetto artistico della Quadreria realizzato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per riscoprire la storica dimora di via Zamboni.
Quarto e ultimo appuntamento "Nel segno dell'Arte", l'iniziativa nata dalla sinergia tra la società editrice il Mulino, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per illustrare alcune delle opere di maggior pregio ospitate a Palazzo Magnani, in via Zamboni 20 a Bologna.
Ieri pomeriggio, giovedì 7 giugno, l'appuntamento con la cultura a Palazzo Magnani è stato condotto dallo storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma, Claudio Strinati che ha illustrato agli ospiti Il mito greco e le origini di Roma, attraverso alcuni particolari del ciclo carraccesco contenuti nella storica dimora bolognese.
L'incontro rientra tra le iniziative realizzate nell'ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani, a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.
Claudio Strinati è storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma. Ha ideato e organizzato importanti mostre in Italia e all'estero. Come divulgatore di storia dell'arte ha condotto trasmissioni televisive e collaborato con quotidiani e riviste. Esperto di pittura e scultura del Rinascimento e del Seicento, è esperto anche nel campo musicale. Ha collaborato con il Dizionario Biografico degli Italiani edito dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Tra le sue pubblicazioni, Andrea del Sarto: un San Sebastiano ritrovato (Gangemi, 2013) e Il mestiere dell'artista: dal Trecento al Seicento, (Sellerio, 2014).