Con riferimento alla notizia "LENOVO RICHIAMA NOTEBOOK THINKPAD X1 CARBON" riportiamo di seguito la dichiarazione ufficiale di Lenovo rilasciata in data 7 febbraio 2018.
Dichiarazione di Lenovo sul richiamo di ThinkPad X1 Carbon:
In collaborazione con la U.S. Consumer Product Safety Commission (CPSC), Lenovo sta mettendo in atto un'azione di richiamo volontaria di un lotto di laptop ThinkPad X1 Carbon di quinta generazione prodotti fra dicembre 2016 e ottobre 2017. Lenovo ha valutato che un numero limitato di macchine possa contenere una vite non correttamente avvitata che potrebbe danneggiare la batteria causando surriscaldamenti, con un potenziale rischio di incendio.
Nell'interesse della sicurezza dei propri clienti, con effetto immediato, Lenovo offre verifiche gratuite su tutti i laptop ThinkPad X1 Carbon interessati, prodotti tra le date indicate sopra.
I dettagli del richiamo sui ThinkPad X1 Carbon di quinta generazione sono disponibili qui: https://support.lenovo.com/X1C_5GEN_RECALL
Comunicato U.S. Consumer Product Safety Commission: https://www.cpsc.gov/Recalls/2018/Lenovo-Recalls-ThinkPad-Laptops-Due-to-Fire-Hazard
La sicurezza dei clienti è la nostra priorità. Siamo spiacenti per qualsiasi inconveniente che questa azione di richiamo possa causare.
(seguito alla nostra notizia del 24 marzo 2018)
Nell'interesse della sicurezza pubblica e in collaborazione con le autorità di regolamentazione dell'Unione europea competenti, Lenovo sta richiamando alcuni lotti di notebook ThinkPad X1 Carbon a causa di una vite non avvitata che potrebbe contribuire al surriscaldamento della batteria del notebook, rappresentando un potenziale rischio di incendio.
Nello specifico "sussiste la possibilità di surriscaldamento con conseguente rischio di fusione della custodia di plastica, emissione di fumi e incendio". Ad essere interessati, sono i portatili di quinta generazione (tipi: 20HQ, 20HR, 20K3, 20K4) prodotti tra dicembre 2016 e ottobre 2017.
Gli apparecchi sono stati venduti direttamente ai clienti, tramite partner commerciali o sul sito Lenovo.com. I clienti possono verificare se il loro notebook è coinvolto dal richiamo consultando il sito internet https://support.lenovo.com/ch/it/solutions/ht504453 .
Chi dispone di un portatile di questo tipo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è invitato a disattivare il sistema, interrompere l'utilizzo dell'apparecchio e sottoporlo ad un servizio di verifica e di eventuale riparazione gratuito. Per maggiori informazioni è possibile contattare il servizio di assistenza Lenovo.
(24 marzo 2018)
Rapex: un terzo dei prodotti pericolosi dell'UE sono giocattoli. Il rapporto annuale del sistema d'allerta rapido per prodotti non alimentari li mette davanti ai ritiri di veicoli a motore e prodotti d'abbigliamento. L'Italia poco attenta a segnalare prodotti pericolosi. Ai vertici della sicurezza tedeschi, spagnoli e francesi
I giocattoli rappresentano quasi un terzo (29%) dei prodotti pericolosi ritirati dai mercati europei, secondo il rapporto annuale pubblicato da Rapex, il sistema europeo di allarme rapido per prodotti non alimentari.
Grazie a Rapex, le autorità dei 28 Stati membri e quelle di Norvegia, Islanda e Liechtenstein possono segnalare oggetti pericolosi intercettati nei loro confini nazionali o rimossi dagli scaffali. Nel 2017 sono stati emessi 2.201 avvertimenti e sono state intraprese 3.952 azioni di follow-up. In entrambi i casi, queste cifre sono aumentate rispetto al 2016, quando sono stati registrati 2.044 avvertimenti e 3.824 azioni di follow-up. Per categoria di prodotto, i giocattoli si posizionano al vertice della speciale graduatoria e prima dei veicoli a motore (20%) e gli accessori di abbigliamento / moda (12%).
I pericoli più comuni sono lesioni, rischi chimici e rischio di soffocamento. La maggior parte degli oggetti pericolosi (53%) riportati proviene dalla Cina, nonostante gli sforzi di sensibilizzazione forniti dall'Europa nei confronti delle autorità cinesi. Nel 26% dei casi, vi è un paese europeo coinvolto.
Inoltre, le autorità tedesche (354), spagnole (222) e francesi (191) emettono il maggior numero di segnalazioni con ciò potendosi ipotizzare, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", una maggior attenzione nell'attività di prevenzione dai prodotti pericolosi da parte di questi paesi. Non sorprende, quindi, che l'Italia non sia neanche sul podio di questa speciale classifica, forse per una non ancora compiuta organizzazione ai livelli centrale e periferico in questa delicata materia le cui ripercussioni non si hanno solo sulla valutazione della qualità dei prodotti ma anche e soprattutto nella tutela della salute dei consumatori.
(13 marzo 2018)
In previsione del drastico calo di temperatura in programma per i prossimi giorni EmiliAmbiente ricorda che è opportuno proteggere dal gelo i contatori d'acqua, specialmente se posizionati all'esterno o in luoghi non riparati.
Ogni utente infatti, come disciplinato dall'articolo 36 del regolamento d'utenza (consultabile sul sito www.emiliambiente.it ), è responsabile della buona conservazione e manutenzione degli impianti: eventuali spese di riparazione o sostituzione saranno perciò a suo carico.
Per evitare che il contatore si danneggi basta coprirlo con stracci sintetici o comunque con materiali termoisolanti.
In caso di temperatura costantemente e abbondantemente sotto lo zero - come nelle ore notturne delle giornate più fredde - potrebbe essere opportuno lasciar correre dal rubinetto un filo d'acqua per impedire la formazione di ghiaccio.
Prodotti per la casa più tossici delle sigarette? Secondo uno studio norvegese, i prodotti più aggressivi ed alcuni spray per la casa sarebbero dannosi per i nostri polmoni quanto il fumo di un pacchetto di sigarette al giorno
Uno studio dell'Università di Bergen, in Norvegia, ha dimostrato che l'uso regolare di determinati prodotti domestici sarebbe estremamente dannoso per i nostri polmoni.
La ricerca ha riguardato più di 6.000 persone per 20 anni ed è giunta alla conclusione che gli spray detergenti hanno causato lo stesso danno di 20 sigarette al giorno da 10 a 20 anni. Alcune particelle contenute in questi prodotti attaccano le mucose che rivestono il sistema polmonare, deteriorando così la capacità respiratoria nel corso degli anni. Gli scienziati hanno anche capito che le donne erano più colpite rispetto agli uomini. E poiché nessuno studio dimostra che i polmoni delle donne sono più fragili, la spiegazione risiede nella iniqua condivisione delle faccende domestiche. Gli autori di questo studio riconoscono che il numero di uomini esposti a prodotti per la casa nel loro studio era inferiore a quello delle donne.
La ricerca, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è giunta anche alla conclusione che sia preferibile sostituire prodotti detergenti aggressivi con semplici panni in microfibra e acqua. In ogni caso al di là dei rischi è bene seguire questo consiglio ed utilizzare il meno possibile prodotti con agenti chimici aggressivi.
(20 febbraio 2018)
Attenzione all'asciugacapelli pericoloso. L'apparecchio segnalato dal sistema d'allerta europeo Rapex
In data 01.12.17 all'interno del Report settimanale del RAPEX (The Rapid Alert System for Non-Food Products), il sistema europeo di allerta rapida per i prodotti di consumo pericolosi, è stato inserito dal Ministero dello Sviluppo Economico anche un prodotto elettrico oggetto di Verifica ispettiva da parte dell'Ufficio Metrologia Legale – Vigilanza Prodotti della CCIAA.
Trattasi di un asciugacapelli che, a seguito delle analisi di laboratorio, è risultato pericoloso non avendo superato alcune delle prove tecniche di sicurezza, in particolare quelle di resistenza al calore e al fuoco esponendo il consumatore finale a potenziali gravissimi rischi.
Nello specifico è un' asciugacapelli da viaggio confezionato in una scatola di cartone marca "Dhom teck system" modello XDM-D002 codice a barre 8034048190623 prodotto da Hairdryer.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha inoltre disposto per il prodotto anche il ritiro dal mercato.
Il prodotto non rispetta i requisiti europei della Direttiva sul Basso Voltaggio (LVD) pertinenti alla norma europea EN 60335 e non è conforme agli standard elettrici di alcune nazioni europee.
Gli acquirenti che hanno acquistato questo articolo, riferisce Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", sono pregati di non utilizzarlo.
(1 dicembre 2017)