Grade onlus, grazie a una donazione dell’azienda Benzi Group srl, ha regalato all’Azienda Usl IRCCS di Reggio Emilia 30 colonnine porta gel alcolico.
I dispositivi sono stati collocati nelle diverse sedi del Santa Maria Nuova: monoblocco ospedaliero, CORE e altri edifici esterni come Infettivi, Riabilitazione, Mammografia, in prossimità dei check point e nelle sale di attesa di maggiore afflusso dell’ospedale (Pronto Soccorso, Radiologia, atrio ecc...).
Sono stati donati e consegnati al Dipartimento Emergenza Urgenza dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia, 6 Zaini Pediatrici destinati alle Auto Infermieristiche provinciali. Il Kit per emergenze pediatriche, appositamente realizzato per le esigenze di soccorso dei minori, comprende materiale di varia natura e farmaci salvavita specifici per i bambini.
L’Assistenza Pubblica di Parma giovedì 28 maggio, ha ricevuto un’importante donazione, in ricordo dell’infermiera Edi Maiavacchi, da parte dei suoi colleghi ed ex colleghi dell’Ospedale Maggiore di Parma.
Edi è stata la prima infermiera vittima di Covid-19 a Parma, e stava combattendo in prima linea contro il virus. A soli 61 anni si è spenta, lasciando un vuoto enorme nel cuore di amici e colleghi, che hanno deciso di onorarla compiendo un enorme gesto di solidarietà.
L’arte scende in campo per l’ospedale di Piacenza. Riccardo Beretta, artista di origine comasca, in collaborazione con lo studio legale e tributario Loconte&Partners, ha avviato nel mese di aprile una raccolta fondi attraverso il canale Instagram, per sostenere l’attività svolta dai nostri professionisti durante l’emergenza coronavirus. L’artista ha proposto 19 opere inedite prodotte durante la quarantena, che rappresentano una riflessione personale sul momento di difficoltà che il nostro Paese ha attraversato. I disegni sono poi stati acquistati e l’intero ricavato è stato devoluto all'ospedale.
Quasi diciassette mila euro di donazioni provenienti da oltreoceano. Serviranno per acquistare attrezzature sanitarie.
Dagli Stati Uniti a Borgotaro, per aiutare la comunità di origine in un momento di difficoltà. E’ di quasi dicassette mila euro infatti, la cifra raccolta negli States e destinata all'acquisto di attrezzature per l’Ospedale Santa Maria.
L’Associazione Parmafotografica comunica che in data 20 Maggio 2020 la raccolta benefica, a sostegno dell’emergenza sanitaria Covid-19, denominata “ UNO SCATTO PER IL MAGGIORE” ha permesso di donare all’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, e precisamente alla terapia intensiva con direttore Edoardo Picetti, la somma di 2500 Euro grazie alla vendita online delle foto messe a disposizione dai soci dell’associazione e da tanti amici fotografi che hanno creduto nell’iniziativa.
Oltre 1700 i pasti cucinati dagli chef del Consorzio di Ristoratori e consegnati dai volontari a persone emarginate e in difficoltà economica.
Una vera e propria catena della solidarietà, attivata in concomitanza con l’esplosione della pandemia, che ha consentito di fornire quotidianamente pasti caldi a numerose persone che vivono in situazioni di emarginazione e difficoltà economica.
La coordinatrice infermieristica: “A giudicare dall'apprezzamento dei colleghi, si meriterebbero una stella Michelin conquistata sul campo”.
Ogni giorno, per oltre un mese hanno consegnato pasti a tutti i reparti Covid dell’Ospedale Maggiore secondo una turnazione coordinata dal settore Alberghiero dell’Azienda.
Una cascata di piccoli cuori colorati, l’uno diverso dall'altro, è il modo nel quale l’Associazione Reggio Ricama ha desiderato riconoscere la professionalità e la dedizione prestate dagli operatori impegnati nei settori Covid dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.
La consegna di 470 cuori di stoffa ricamata si è svolta questa mattina nella sede dell’ex-ospedale Spallanzani. A ricevere la presidente dell’associazione Sandra Cosmi, insieme ad alcune socie, erano il Direttore del Presidio Ospedaliero Provinciale Giorgio Mazzi e i direttori dei reparti alle cui equipe la donazione è destinata: Marco Massari per la Struttura di Malattie Infettive, Nicola Facciolongo per quella di Pneumologia, Pierpaolo Salsi per quella di Rianimazione, Maria Luisa Davoli per quella di Geriatria, insieme ad altri operatori.
Come ha spiegato Sandra Cosmi, presidente dell’associazione: “L'emergenza sanitaria ha sconvolto le vite di tutti, obbligando a rivoluzionare gli stili di vita e riflettere sul proprio ruolo in questa società. Si sono riscoperti nei confronti degli altri una sensibilità e un interesse che sembravano perduti. Non hanno destato sorpresa l'impegno, la dedizione, il sacrificio con cui il personale medico e sanitario si è adoperato e tuttora continua a fronteggiare questa situazione faticosa e imprevedibile. È questo il loro lavoro, certo, ma ci si rende conto di quanto sia realmente importante soltanto davanti alle grandi emergenze. Il nostro è un piccolo gesto ma è fatto con il “cuore” per esprimere l'enorme riconoscenza dovuta a chi ha combattuto in prima linea durante questo lungo periodo”.
Nata 30 anni fa, Reggio Ricama è una scuola di ricamo che conta oltre 200 allieve le quali, sotto la guida di maestre esperte, riprendono un'arte antica fatta di pazienza e perseveranza e in cui si fondono il gusto del bello, la creatività e l'eleganza. Durante il periodo di isolamento maestre e allieve hanno preparato i piccoli manufatti che esprimono le capacità piccole o grandi di ogni ricamatrice.
“In questi mesi abbiamo ricevuto numerose attestazioni di stima, di affetto, di apprezzamento per il nostro lavoro, in diverse forme” ha commentato Giorgio Mazzi nel ringraziare le donatrici “Sapere, però, che nelle settimane del massimo contenimento oltre 200 persone abbiano dedicato il proprio tempo a realizzare con cura delle piccole opere d’arte da destinare ai professionisti impegnati nell’assistenza, stupisce e gratifica tutti noi”.
La donazione è frutto della collaborazione tra la Clinica geriatrica dell’Ospedale di Parma e l’associazione degli agricoltori per diffondere i principi della corretta alimentazione per la terza età.
Una punta di Parmigiano Reggiano per sottolineare una buona abitudine, che l’alimentazione sana aiuta a vivere meglio e il nostro formaggio ha tutte le caratteristiche per rientrare nelle diete consigliate soprattutto per la terza età. E’ questo uno dei principi nutrizionali che ha ispirato SPRINTT, un progetto Europeo condotto su 1500 soggetti anziani fragili i cui contenuti sono stati condivisi con milioni di “senior” e che a Parma ha visto nascere la collaborazione tra il direttore della Clinica geriatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Marcello Maggio e la Coldiretti Senior attraverso il presidente nazionale Giorgio Grenzi che ricopre anche il ruolo di presidente del Consorzio Agrario di Parma.
Una collaborazione che ha permesso, durante la fase 1 dell’epoca Covid, di fornire informazioni mediche agli associati sui sintomi, i comportamenti da adottare, le fasi della malattia, la tempestività delle cure territoriali ed ospedaliere e che ora ha portato alla donazione di 3500 confezioni di Parmigiano Reggiano monoporzione per il personale che ha prestato assistenza nei reparti Covid.
“Volevamo esprimere anche noi la nostra solidarietà e stima nei confronti di chi si è speso tanto in un periodo veramente drammatico della nostra storia che ci auguriamo se ne vada presto - ha dichiarato il presidente del Consorzio Agrario Giorgio Grenzi - e lo facciamo consegnando un prodotto della nostra terra che, per le sue caratteristiche, è un ottimo alleato per ritornare in salute e soprattutto rimanerci”.
Il parmigiano reggiano, prodotto dall’Azienda agricola Sangonelli e Delbono di Basilicagoiano, è stato consegnato alla presenza del direttore del Consorzio Agrario Giorgio Collina, del responsabile di zona di Coldiretti Parma Gilberto Bodria nonché del direttore della Clinica geriatrica Marcello Maggio che li ha voluti ringraziare personalmente perché grazie a Coldiretti Senior riusciamo a sensibilizzare un ampio numero di persone sul progetto SPRINTT, ovvero sull’importanza di una sana alimentazione che, abbinata ad un programma personalizzato di attività fisica e ad un attento monitoraggio clinico, contribuisce al mantenimento di un buono stato di salute anche nei “Senior”.
Un ringraziamento è arrivato dal direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria Ettore Brianti che ha sottolineato “la grande generosità di un territorio che si è stretto davvero intorno al suo Ospedale dando forza al personale innanzitutto e a tutti noi per andare avanti, sempre ogni giorno, con il massimo dell’impegno".