Centro storico e dintorni: perdita delle identità, contraddizioni.
di Carlo Ferrari - Civiltà Parmigiana -
Parma, 07 settembre 2013 -
Giorgio Torelli, noto giornalista scrittore parmigiano, afferma: " Le città non sono immutabili, la nostra ci appartiene per affetto, l'abbiamo in prestito, noi stiamo per essere cartoline del dopo, dobbiamo fare di tutto per riconsegnarla al tempo forte nel sentire, generosa di scelte, insolente contro l'invidia del banale, coraggiosa nel fare storia e abile nel dipanarla" ... come non condividere questo pensiero che, un bravo amministratore pubblico di una città, dovrebbe prendere (visti i tempi) quasi come un "Bignami"; a maggior ragione per Parma vista la sua tradizione e la sua storia.
Il patrimonio del centro storico (monumenti a parte), il fascino, la tradizionale identità, la emozionale vitalità di Parma, stanno lentamente scomparendo; andrebbero invece tutelati come obiettivo prioritario appunto per "riconsegnarla al tempo" come espresso dal pensiero di Torelli.
La realtà e la diffusa percezione di paura e di un altrettanto manifesto mal di vivere tra la popolazione più anziana, che ormai non chiede più prevenzione ma maggiore repressione, costituiscono, forse, la principale causa scatenante di un'emergenza di cui le Istituzioni devono farsi assolutamente carico. Non è ben chiaro a questa maggioranza se si vuole una città più aperta e fiduciosa oppure "armata"; gli scenari quotidiani sono ormai insostenibili (o quasi) se continuerà a crescere il superfluo e a scarseggiare il necessario.
Il DNA di una città andrebbe sempre preservato a prescindere, a maggior ragione per una città come Parma; non si deve permettere che gli "eventi", senza una guida sicura ed un controllo strategico, lentamente la manipolino e la snaturino!
In buona sostanza, visti i programmi dell'attuale amministrazione (quali ?), i progetti in corso, ed patrimonio pubblico, al cittadino non è per niente chiaro se avremo in futuro una "grande" o una "piccola" Parma, una città "provincia" o tante città "paese". Le ultime iniziative messe in piedi dalla giunta, al momento non hanno dato alcun risultato tangibile e danno l'idea di essere misure prese solo per cercare di riacquistare un consenso ed una credibilità popolare ormai davvero scemata ...
Il "debito pubblico" ereditato dalla passata giunta, continuamente utilizzato come scusante / motivazione per l'attuazione della famigerata Decrescita Felice, non può e non deve bloccare la programmazione dello sviluppo futuro della città, soprattutto nell'ottica di altri quattro anni di governo! Viabilità, parcheggi, inquinamento, cultura in senso lato, ecc. sono indubbiamente grossi capitoli di intervento per il futuro assestamento-sviluppo della città; per essi non abbiamo visto alcuna pianificazione ne a medio ne a lungo termine.
Dal "chiuso per ferie" al "chiuso per sempre" ... numerosi negozi del centro storico e dintorni hanno le serrande abbassate. Via Bixio, via D'Azeglio, via Garibaldi, ed in tutte (o quasi) le strade attigue, negozi vuoti, sfitti, sono ormai un panorama costante, un dato che rischia di stabilizzarsi se non, purtroppo, di aumentare.
Tant'è che la presenza di uno o più negozi chiusi o vuoti in un borgo, in una via fino a ieri molto frequentata, porta inevitabilmente al declino di quella strada e con esso alla mal frequentazione (es. via Garibaldi, Via Verdi, e dintorni) poiché difficilmente qualcuno correrà il rischio di aprire una nuova attività (seria!).
Eccessivo forse parlare di desertificazione del commercio tradizionale di una città medio-piccola come la nostra ? Non penso proprio ! Da tempo ormai si vede come il piccolo commercio ed il dettaglio stiano riducendosi a ritmi impressionanti, minacciati sia dalla crisi attuale che dal proliferare di centri commerciali ed hard discount.
Grosso problema questo, soprattutto per quanti (anziani in testa) non avendo mobilità da centro commerciale si sentono un po' fuori dal mondo. D'altra parte molte sono le offerte di beni superficiali di vario genere, spesso vicini e ripetitivi, che continuamente ci bersagliano. E' lecito quindi porsi una domanda: "Nella struttura comunale o nell'assessorato dedicato, esiste una figura specifica che si occupi di marketing territoriale? Che fine ha fatto l' Urban City Manager? ". I cittadini di Parma, unitamente alle Associazioni di Categoria, urgono di vedere un piano organico di rilancio del centro storico, con dettagliati tempi e modi di intervento e non semplicemente manifestazioni-tampone in varie strade del centro o dell'oltretorrente (anche in quelle non adatte per strutture e/o spazi).
Per non parlare dei varchi elettronici ! Impressionante constatare la fantasia degli amministratori per escogitare mezzi utili solo a far cassa! Da sempre Parma è, a ragione, ritenuta una città a vocazione "turistica" con diversi punti forza quali cultura, arte, gastronomia, musica, e quant'altro ed è vero! E noi "respingiamo" i potenziali visitatori (non molti infatti amano i pullman turistici !) con "le mura elettroniche" perché non disponiamo di adeguate strutture di accoglienza raccordanti l'interland con il centro.
Provocatoriamente vorrei ricordare che fino all'800 intorno alla città esistevano le mura, chiuse di notte per proteggere la cittadinanza, ma assolutamente aperte durante i giorno per accogliere i visitatori, favorire ed incentivare il commercio e tutte le attività in genere ... Strano a dirsi, ma oggi avviene proprio il contrario ! Davvero una scelta opinabile !
Altro argomento molto dibattuto è l'inquinamento, in particolare del centro storico, che ha dato poi origine a quella tanto discussa ordinanza di chiusura dello stesso per un giorno alla settimana. Utile rammentare che, ricerche sistematiche degli Enti preposti, l'inquinamento della città, nel suo complesso, risulterebbe così composto: 40% traffico industriale (autostrada), 40% sistema viario urbano (tangenziale e affini), il rimanente impianto di riscaldamento ancora a gasolio ed altro ... Si pensi al contenzioso legale che una delle passate amministrazioni voleva aprire a questo proposito con ANAS (con quale eventuale successo è difficile da stabilire). Si evince comunque che la chiusura al traffico un giorno/settimana del centro storico (le cosiddette barriere), come più sopra detto, ha portato pochi benefici e non è stata risolutiva del problema ecologico in questione,arrecando invece problemi importanti alle attività commerciali già così fortemente penalizzate.
C'è quindi bisogno, a nostro avviso, di una "riarmonizzazione" di questa importantissima parte della nostra città, che sia il più possibile condivisa fra i vari utenti (cittadini, commercianti, istituzioni varie, ecc.). Enfatizzando, abbiamo cercato di individuare i punti deboli ma, al contempo, invitiamo l'amministrazione a conservare con impegno ed intelligenza, le peculiarità, forza indiscutibile ed irrinunciabile di una città che non ha nessuna intenzione di darsi per vinta !
Non possiamo e non dobbiamo accettare il concetto di decrescita felice che la cittadinanza comunque (grazie anche allo "zoccolo duro" della sua parmigianità) quotidianamente dimostra di non volere.
Portate all'attenzione di tutti i vostri programmi ed i vostri progetti in modo chiaro, spiegate dettagliatamente ai cittadini come intendete risolvere i problemi.
Avete ancora quattro anni a disposizione: un tempo breve forse per risolvere tutto ciò che non va, ma sicuramente lunghissimo per non fare nulla ! Lasciateci avere un controllo diretto sull'operato dell'amministrazione.... Non è forse un vostro vanto agire nel massimo della trasparenza ! Fino ad ora non ce ne siamo accorti ....
Carlo Ferrari di Civiltà Parmigiana
Parma 27 agosto 2013 - -
- Comunicato stampa -
Parma, la nostra amatissima Parma, una città con tanta storia... si pensi ad alcuni nomi: "Crisopoli", città d'oro, "Petite Capital", piccola capitale. Poi alcuni nomi di famiglie e persone: Borbone, Farnese, Maria Luigia ed il di lei marito morganatico Adamo Neipperg, grande ministro.
Già, è una vecchia storia, la storia è "Magistra vitae", ma è una maestra poco conosciuta. Purtroppo molti di noi, i giovani in particolare, hanno una scarsa conoscenza delle proprie radici, quindi come pretendere che abbiano il senso dell'appartenenza, della tradizione, ecc.... ?
Spontaneo quindi chiedersi se sia possibile programmare il futuro senza conoscere il passato ... Certamente no, e questo può avere conseguenze davvero gravi .......
Cosa più grave è che non si conosca neppure il Passato Prossimo, non solo quello remoto ... La probabilità di reiterare errori diventa quindi praticamente ineludibile......
Volendo fare un esempio a noi vicinissimo, il nostro leader Elvio Ubaldi, giustamente considerato il miglior sindaco del dopoguerra, ora non solo vede dimenticati i suoi grandi meriti, ma nientemeno si vede affibbiare colpe altrui.
Eppure sarebbe sufficiente conoscere le date, non dico della storia, ma della recente cronaca.
Se si sbaglia la scelta di una persona, si può essere criticati, ma non si può essere considerati corresponsabili dei suoi errori, se non prevedibili e soprattutto quando si sono prese tempestivamente le distanze, arrivando anche alla rottura.
Ma già si sa, nelle osterie, nei bar e sui siti internet, si chiacchiera in libertà, quasi con licenza di fesseria.
I guai capitano, oh se capitano, quando le chiacchiere vengono scambiate per cose serie e ci si attiene ad esse, orribile a dirsi, anche per votare......
Una crisi mondiale, come quella attuale, che poi è un vero e proprio ridimensionamento, non poteva non coinvolgere anche l'Italia e con essa Parma, siamo anche noi su questo pianeta.
Possiamo fare qualcosa? Per il ridimensionamento mondiale direi proprio di no, ma per ridurre al minimo il danno a livello locale qualcosa spero di si, anche se, mi pare, si stia facendo il contrario.
Come affrontare allora il futuro ? Come sempre: programmando l'amministrazione all'insegna dell'efficienza e cercando di influire positivamente con interventi utili sulle attività economiche. Le leggi dello stato esistono e si devono rispettare ma gli imprenditori si accontenterebbero di non subire l'imposizione di lacci e laccioli che gli impediscono di muoversi un po più liberamente in un contesto così difficile !
Oggi si sono fatte scelte del tutto imprevedibili fino a qualche anno fa, all'insegna del "cambiamento", ma quale cambiamento? Il "cambiamento" infatti non è di per se un valore, semmai lo è il "miglioramento" ....al momento vedo solo "peggioramento" intorno a noi ! Oggi tanto si parla di onestà e questo è giustissimo! Ma l'onestà dovrebbe essere una condizione minima ovvia, non una rara qualità da cercare affannosamente ...
Spesso si dimentica anche che intelligenza e competenza sono due fondamenti inscindibili per un amministratore
Allora, è lecito chiedersi: "Ci sono delle attenuanti ?" La risposta, ahimè è si. La classe politica ha dato prove davvero sconfortanti, ed anche i migliori uomini politici, e ce ne sono, sono rimasti sommersi in una palude di squallore. Questo ha fatto si che le persone si siano disamorate ed allontanate dalla politica; questo aspetto, anche se grave, non è il peggio in assoluto: infatti c'è anche chi ha votato con intento distruttivo o per il "cambiamento" a prescindere.
Oggi gli Amministratori del Comune di Parma, eletti per modo di dire, visto che molti hanno votato pensando al leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo ( peraltro non candidato), o scegliendo quello che si suol definire il male minore, parlano di "decrescita felice" e soprattutto agiscono in modo da attuarla !
L'espressione tanto pubblicizzata "Decrescita Felice" non solo è davvero brutta ma anche assolutamente contraddittoria .....
Crescere all'infinito potrebbe forse sembrare impossibile, ma almeno fare di tutto per mantenere alto il valore della qualità della vita nella nostra città è un dovere di cui l'amministrazione attuale deve farsi carico senza accampare sterili scuse.
La voglia di proseguire con questa dissertazione è davvero tanta ... per ora considerate queste mie parole come lo spunto per iniziare una interessante e, spero, proficua discussione
Cecilia Zanacca di Civiltà Parmigiana
Parma, 03 Agosto 2013 -
Il Comunicato stampa di "Civiltà Parmigiana" -
La replica scomposta e nervosa del gruppo consiliare del M5S, oltre a dimostrare che abbiamo toccato il nervo scoperto di questa maggioranza, merita una doverosa replica per le tante affermazioni prive di fondamento.
Innanzitutto, accostare le amministrazioni Ubaldi, con quella successiva della Giunta Vignali, significa mischiare il diavolo con l'acqua santa.
Il fallimento della scorsa amministrazione, infatti, non ha nulla a che fare con il modello politico ed amministrativo costruito dalle precedenti esperienze civiche del Governo della città, ma, come lasciano intravedere le conclusioni delle autorità competenti, sembrerebbero legate ad obiettivi ed interessi ben diversi. Stesso ragionamento vale per la degenerazione dello sviluppo urbano ed infrastrutturale della città. Per quanto concerne il tentativo di rendere corresponsabile Ubaldi delle azioni amministrative fatte da Vignali per il solo fatto di averlo indicato come suo successore, sta ad indicare la debolezza della posizione politica oggi assunta del M5S, sia perché esso è un ridicolo tentativo di mistificare la storia politica di Parma degli ultimi anni, sia perché proprio questa maggioranza, sta perpetuando le scelte amministrative più discutibili dell'amministrazione Vignali, avendo soppresse le poche condivisibili, vedi il quoziente famigliare.
Tornando al tema del nostro intervento, anche in questo caso la nuova maggioranza mischia realtà e fantasia. Dopo avere ammesso di avere ereditato dal tandem Ubaldi Sindaco - Lavagetto assessore, un sistema integrato per i servizi dell'infanzia innovativo e di eccellente qualità, cerca di trovarne i difetti inventando di sana pianta una scarsa qualità dell'edilizia scolastica ereditata. Ebbene, prendendo per buona fede la loro totale mancanza di conoscenza sul tema, dimostrato del resto ormai in tutti i settori della cosa pubblica, invitiamo il gruppo consiliare del M5S ad andarsi a rivedere tutte le indagini nazionali fatte dalle competenti Autorità in tema di qualità dell'edilizia scolastica in quegli anni e si accorgerà che Parma, grazie al governo Ubaldi, è sempre stata in vetta alle classifiche.
Per non parlare della qualità del servizio offerto alle famiglie. Progetti quali crescere in armonia sull'educazione alimentare e 1,2,3, via la ginnastica per te, divenuti poi un unicum in Giocampus, son stati riconosciuti a livello ministeriale veri modelli di buone pratiche di governo, quelle buone pratiche che proprio il M5S, al suo esordio amministrativo ha rischiato di fare addirittura saltare.
Un breve cenno, infine ad altre pessime prove di coerenza politica, dalle vicende del termovalorizzatore (si parla di una cena segreta con l'allora Vicepresidente di Iren, il consigliere Luigi Villani, alla faccia della trasparenza ..) fino alla imposizione di trasferimenti stile dittatoriale dal giorno alla mattina di pazienti disabili come se fossero pacchi postali da una struttura ad un'altra, sempre in omaggio alla politica delle scelte condivise.
Egregi consiglieri del M5S, questa città è stanca delle vostre futili e strumentali prediche di chi razzola bene ma governa male, anzi, non governa per nulla. Meno presunzione, più umiltà e sincerità. Ritenete di essere portatori assoluti del come si governi una città ? Allora fatelo! Diversamente, per coerenza, ammette la vostra impreparazione e date spazio ad altri. Per quanto ci riguarda, prossimamente metteremo in campo idee e proposte per la nostra città e saremo pronti ad un confronto con amministratori attenti, ma senza perdere tempo con gli integralisti delle ideologie e dei luoghi comuni
Cecilia Zanacca di Civiltà Parmigiana
di Civiltà Parmigiana-
Parma 29 luglio 2013 -
Il Vicesindaco Dott.ssa Paci, Assessore ai Servizi per l' Infanzia del Comune di parma, relativamente alla situazione delle lista di attesa per il prossimo anno scolastico 2013-14, ha testualmente detto: " Parma può contare su di un migliore servizio rispetto alle altre provincie".
Accogliamo queste parole, come il primo atto di onestà intellettuale della Giunta 5 stelle, nei confronti del Modello Parma dell'era Ubaldiana. Finalmente, dopo aver frettolosamente e ingiustamente fatto di tutta l'erba un fascio, si ammette che il lavoro svolto dalle Giunte Ubaldi in materia di servizi alla persone, e, nel caso specifico sui servizi per l'infanzia, è quello che oggi consente ad una amministrazione che soffre economicamente e socialmente sia per la crisi nazionale sia per le recenti vicende locali, di dare la migliore risposta alle famiglie in ambito regionale.
Questo è il risultato di quel sistema di servizi per l'infanzia integrato pubblico e privato che rappresenta un' eccellenza in ambito regionale e nazionale, frutto della lungimiranza dimostrata da quel sistema amministrativo sviluppatosi nel periodo ubaldiano conosciuto come Modello Parma. Un risultato che nasce dalla capacità dimostrata dall'amministrazione di quel periodo di sapere creare soluzioni innovative, di aprirsi ad un dialogo territoriale libero da pregiudizi ideologici ed integralisti. Soprattutto, il riconoscimento del grande valore tecnico e umano del Personale operante all'interno del servizio comunale. Difficile dimenticare in quegli anni l'enorme mole di iniziative a favore delle famiglie svolta nel settore dei servizi educativi, nonché i numerosi attestati di eccellenza provenienti da tutto il mondo. Un lavoro che ha saputo valorizzare, tutela e promuovere una trentennale storia di passione e lavoro. Un risultato ancora più straordinario se si pensa all'azione svolta in questo ultimo anno dall'attuale Giunta. Una dimostrazione di totale assenza progettuale, di capacità interlocutoria con territorio, regione e Stato, incentrata sull'ottusità del rigore ragionieristico di chi non ha idee e progetti per la propria città. La speranza, quindi, è che tale eccellenza amministrativa dei servizi alla persona, sappia superare anche l'inadeguatezza dimostrata dall'attuale amministrazione comunale.
Cecilia Zanacca di Civiltà Parmigiana