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Domenica, 20 Aprile 2014 08:42

Buona Pasqua. In evidenza

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La fioritura nel deserto. 

--- di Lamberto Colla ---

Parma, 20 aprile 2014 -

Il grande messaggio che giunse all’umanità con la Pasqua di risurrezione è che un nuovo inizio c’è sempre.

Non solo un messaggio di speranza alla quale attaccarsi nei momenti di difficoltà ma un modo di pensare il quotidiano per proiettarsi nel futuro.

La Pasqua è quindi un passaggio, “è l’esodo, il passaggio dell’uomo dalla schiavitù del peccato, del male alla libertà dell’amore, del bene”, come l’ha ben espresso Papa Francesco nel messaggio augurale dello scorso anno. 

La risurrezione parte quindi da ciascuno di noi, dal nostro pensiero dal nostro modo di vedere e interpretare i fatti quotidiani; non da spettatore ma da protagonisti della nostra e altrui vita. 

Lo spettatore spera che qualcosa accada di positivo mentre il protagonista lavora e opera perché ciò che sta sognando accada. 

E’ in questa sottile linea di demarcazione che sta la “magia” della risurrezione.  E’ il momento della scelta che ci colloca nella classe dei protagonisti e costruttori della nostra vita. Quindi è da ciascuno di noi, dalle semplici decisioni quotidiane prese secondo morale e buon senso che la società civile progredisce, il pensiero positivo si espande e la luce di una speranza in un futuro migliore si accende sempre più luminosa.

La scelta è una azione di coraggio e di sofferenza. Niente si ottiene senza l’impegno e la fatica e perciò non guardiamo con invidia coloro che senza apparente impegno raggiungono traguardi a noi preclusi. Proseguiamo invece nella opera di fare bene quello di cui siamo capaci; solo così contribuiremo, anonimamente ma dignitosamente, a migliorare la società nella quale viviamo. E’  nostro personale contributo all’umanità.

L’insegnamento che deriva dalla Pasqua vale sia per cristiani sia per atei o appartenenti a altre confessioni religiose. Perché pensare alla Pasqua vuol dire pensare alla resurrezione. Concetto, questo, che ha perfettamente espresso l’Arcivescovo di Benevento , Andrea Mugione, nel suo messaggio augurale. “La resurrezione del Signore deve essere il modello per la rinascita dell'intera umanità”. 

Così come Cristo è risorto, anche la comunità può farlo grazie alla coesione sociale e ad un cambio di mentalità. “Sogniamo un Sud diverso – si legge nel messaggio – che lasci definitivamente alle sue spalle la pressione della protesta, la retorica del lamento”.

Un messaggio che possiamo benissimo riproporre al nord. Basta lamento avanti col cambiamento, a partire da noi stessi. Con impegno, intelligenza e coesione si può fare fiorire il deserto, anche quello che spesso è albergato nell’animo umano.

Auguriamoci perciò che il momento della resurrezione giunga a coloro i quali posseggono mezzi, risorse e potere per fare evolvere più rapidamente la società perché si allenti la stretta della crisi e poter ricostruire le fondamenta di una società più equa. 

Buona Pasqua! 

 

 

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