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Un corso di formazione professionale sulle arti delle forme e delle figure: più di 500 ore di offerta formativa che si terrà per la parte teorico-pratica a Piacenza e per la parte di project work a Piacenza, Parma e Ravenna. Si tratta di “Animateria”, corso di formazione per operatore esperto nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura. 

 

A fare da capofila del progetto Teatro Gioco Vita, che ha recentemente ottenuto l’accreditamento da parte della Regione Emilia-Romagna come ente di formazione professionale. Il corso è stato approvato con delibera della giunta regionale e cofinanziato con risorse del Fondo sociale europeo. 

Partecipano alla progettazione e realizzazione del percorso “Animateria”, che ha il patrocinio dell’Unima (Unione Internazionale della Marionetta), Teatro delle Briciole Solares delle Arti di Parma, Teatro del Drago di Ravenna e Fondazione Alberto Simonini di Reggio Emilia. Per le attività di formazione teatrale Teatro Gioco Vita si avvale della collaborazione di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Fondazione Teatri di Piacenza.

 

IL CORSO

Il corso ha l’obiettivo di formare attori/animatori esperti nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura (teatro d’ombre, burattini, teatro su nero, teatro degli oggetti etc.), che possano applicare le competenze acquisite nel campo delle arti performative, del multimediale, del cinema, della televisione, delle arti figurative e plastiche.

Al corso, totalmente gratuito, saranno ammessi 12 allievi, che dovranno avere la residenza o il domicilio in Emilia Romagna. A chi frequenterà almeno il 70% delle 530 ore totali previste, sarà rilasciato un attestato di frequenza. Il corso inizierà il 12 gennaio 2019 e si concluderà nel settembre 2019. Le ore di formazione sono 530, di cui 390 di teoria e pratica e 140 di project work

 

ISCRIZIONI

Le iscrizioni sono aperte e dovranno pervenire entro il 23 novembre a Teatro Gioco Vita (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Le eventuali prove di selezione si terranno a Piacenza dal 18 al 20 dicembre 2018. Per iscriversi basta inviare la propria candidatura compilando il modulo di iscrizione e allegando il proprio curriculum vitae con foto, carta d’identità e lettera di motivazione. 

Il progetto “Animateria”, attraverso un rigoroso percorso formativo, intende promuovere e stimolare, in particolare presso le nuove generazioni di artisti ma non solo, la pratica del teatro di figura in tutte le sue forme, suscitando interesse verso le sue straordinarie possibilità di sperimentazione scenica e drammaturgica.

 

OBIETTIVO DEL CORSO

L’obiettivo è di preparare esperti competenti nelle tecniche e nei linguaggi del teatro di figura che possano applicare le conoscenze acquisite nel campo delle arti performative. Professionisti con un alto grado di specializzazione, capaci di proporsi e confrontarsi con il mercato del lavoro dipendente o autonomo, sia in ambito nazionale sia internazionale.

 

4 MODULI PER 4 PERCORSI FORMATIVI

Il corso - che vede la direzione pedagogica di Fabrizio Montecchi e il coordinamento di Roberto De Lellis - si propone di fornire a questi stessi professionisti gli strumenti di base per applicare le conoscenze acquisite anche ad altri settori della creazione artistica come il multimediale, il cinema, la televisione, le arti figurative e plastiche. Si propone di fornire, inoltre, le competenze necessarie per interventi di animazione in ambito culturale, sociale, scolastico e terapeutico.

Il corso è strutturato in 4 moduli che corrispondono ad altrettanti percorsi formativi:

1 - L’ANIMA DELLE FIGURE (100 ore)

Organizzato in lezioni pratiche, è composto da 4 materie: animazione, recitazione, maschera, movimento.

Questo modulo fornisce ai partecipanti una formazione base sul lavoro del performer del teatro di figura che spazia dal corpo alla voce, dalla relazione con la maschera a quella con gli oggetti, fino all’interpretazione. 

2 - LA MATERIA DELLE FIGURE (175 ore)

Organizzato in laboratori pratici, è composto da 4 materie: teatro d’ombre, teatro d’oggetti, teatro dei burattini, teatro su nero. Propone una formazione di base su alcuni dei linguaggi fondamentali del teatro di figura con una particolare attenzione al teatro d’ombre.

3 - FARE TEATRO DI FIGURA (115 ore)

Organizzato in incontri teorico-pratici e lezioni teoriche frontali con esperti, studiosi e artisti del teatro di figura. Questo modulo fornisce ai partecipanti strumenti per conoscere e padroneggiare l’ambiente del teatro di figura riguardo alla sua storia, ai suoi attuali protagonisti e alle sue forme produttive e distributive nazionali ed europee.

4 - PROJECT WORK (140 ore)

Organizzato in laboratori pratici, favorisce la realizzazione di esercizi, individuali o di gruppo, finalizzati alla concezione e messa in scena di un piccolo spettacolo. Con l’obiettivo di incoraggiare la libera sperimentazione e permettere ai partecipanti di mettere in pratica gli strumenti e le conoscenze apprese durante il corso.

 

DOCENTI

Tra i docenti di “Animateria”, Beatrice Baruffini (teatro degli oggetti); Alessandra Belledi (organizzazione); Nicola Cavallari (commedia dell’arte); Alfonso Cipolla (storia del teatro di figura); Roberta Colombo (organizzazione); Andrea Coppone (movimento); Serena Crocco (teatro su nero); Emanuela Dall’Aglio (teatro degli oggetti); Roberto De Lellis (economia della cultura); Tiziano Ferrari (recitazione); Nicoletta Garioni (teatro d’ombre); Nadia Milani (teatro su nero); Fabrizio Montecchi (scrittura scenica e teatro d’ombre); Andrea Monticelli e Mauro Monticelli (teatro dei burattini); Silvio Oggioni (programmazione); Simona Rossi (ufficio stampa); Valeria Sacco (animazione); Helena Tirén (distribuzione); e ancora: Claudio Cinelli, Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli

- Associazione Grupporiani, Mimmo Cuticchio, Stefano Giunchi, Riserva Canini, Luca Ronga, Zaches Teatro, e tanti altri…

Teatro Gioco Vita - Piacenza

in collaborazione con 

Teatro delle Briciole - Solares Fondazione delle Arti - Parma

Teatro del Drago - Ravenna

Fondazione Alberto Simonini - Reggio Emilia

con il patrocinio di UNIMA 

si ringraziano Fondazione di Piacenza e Vigevano, Fondazione Teatri di Piacenza 

 

Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Pubblicato in Cultura Emilia

Molinella (BO) 23 ottobre 2018 - Il successo non viene, quasi mai, per caso. Un'equazione che calza alla perfezione alla NOBILI SpA di Molinella, che sin dalla sua fondazione ha avuto la "fortuna" di incappare in capitani d'azienda geniali e lungimiranti. Un'evoluzione continua senza soluzioni di continuità che hanno permesso di superare, senza scossoni anzi mantenendo un positivo trend di crescita, i diversi momenti di crisi intercettati dal 1945 a oggi.

Efrem Nobili, il fondatore, istrionico e geniale figlio di agricoltori locali, è stato capace di fondare ben due realtà industriali, fisicamente l'una a fianco all'altra, distanti nel core business ma affiancate nell'innovazione.

Da buon visionario e appassionato di meccanica e di aeromodellismo, Efrem dopo avere applicato motori a aria compressa agli aeromodellini, inventato una "Gelatiera Automatica", diede vita all'avventura industriale iniziando a produrre "Tacchi" da scarpa in legno, poi sughero, quindi metallo leggero e la sua ITE (Industria Tacchi Emilia), ricca delle attrezzature meccaniche d'avanguardia, da lui stesso pensate e realizzate, giunse a dare lavoro a oltre 150 dipendenti.

Come anticipato, Nobili non si è fermato ai tacchi e arrivò così a fondare la Officine Nobili Efrem e iniziò la produzione delle prime pompe a membrana e in seguito il primo atomizzatore a cisterna in legno, idee pensate e sviluppate con l'obiettivo di agevolare il lavoro dei propri genitori contadini.

Un anno prima del decesso di Efrem, avvenuto nel 1963, in azienda entrò un giovane e talentuoso tecnico, un certo Mario Rossi, che analogamente a Efrem era dotato di genialità e intraprendenza. Così, quando la famiglia Nobili decise, nel 1968, di cedere l'azienda ecco lo spirito imprenditoriale e pragmatico di Mario Rossi emergere. Riuscì a convincere un paio di fidati e storici fornitori a entrare in società per fondare la Nobili SpA nella cui compagine sociale, ancora oggi, sono le famiglie Rossi e Sabattini.

Dal 1969 quindi venne a cambiare il "manico" ma non la genialità e l'orientamento a stupire, in qualità e innovazione, mettendo nel proprio carnet ben oltre 20 Brevetti, frutto del pensiero e del lavoro di Mario, e la conquista dell'estero. "E' più semplice elencare dove non siamo" come ama dire Mario Rossi, modestamente ma orgoglioso della sua azienda, che ora conduce con i due figli, Giancarlo e Guido, e un nipote, Giacomo, giovane di laurea in ingegneria e quasi pronto a saltare sul carro.

"La nostra filosofia - commenta Mario Rossi - è di andare in loco a intercettare le problematiche di quella specifica area del mondo e pensare a come risolverle". Infatti, ha continuato a narrare il deus ex machina di "Nobili", durante le dimostrazioni in Jugoslavia della trinciatrice dei residui dalle potature (Brevetto del 1966), venne richiesto di verificare la possibilità di applicazione del loro brevetto agli stocchi di mais. E, visto che ogni problema ha una soluzione, a seguito di quella soluzione, il Paese di Tito divenne il primo di un lungo elenco di Stati conquistati dalle macchine di "Nobili spa". Dal Sud America, al Sud Africa, dalla Russia all'Australia per giungere infine a conquistare anche una larga fetta della Cina, la vendita è quasi sempre stata seguita dalla proposta di soluzione di un problema specifico.

L'attenzione alle esigenze della clientela si è dimostrato un fattore vincente e un modello eccezionale di propensione allo sviluppo. Ma tutto parte da Molinella. E' lì, nella campagna bolognese che nasce, progredisce e si consolida il modello industriale di Nobili SpA.

A passeggio all'interno dello stabilimento salta all'occhio un ordine e una pulizia che in una azienda metalmeccanica non ti aspetteresti. Le linee di produzione sono combinate a aree, all'interno delle quali il componente viene assemblato in perfetta applicazione dei dettami del progetto Lean Production (una filosofia industriale ispirata al Toyota Production System, che mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli) arricchita di specifici accordi sindacali attraverso i quali gli addetti alla produzione hanno la possibilità di interscambiarsi nelle diverse aree produttive e adattarsi a una flessibilità oraria che segue i cicli stagionali, tutto in favore dei diversi picchi produttivi.

Come è nella tradizione della Nobili, sin dal suo fondatore Efrem, le macchine operatrici, dalle più semplici alle più complesse sono state arricchite da personalizzazioni originali in grado di massimizzare l'efficienza e elevare la qualità a livelli eccelsi. Magazzini verticali automatizzati per la distribuzione dei manuali operativi (in tutte le lingue del mondo) fanno bella mostra al centro dei padiglioni così come altri, che apparentemente appaiono destinati alla medesima funzione, asserviscono all'assemblaggio proponendo all'operatore, in modo totalmente automatico e nella corretta sequenza, i diversi componenti destinati al montaggio delle macchine.
Intanto, l'ufficio tecnico, con vista sui reparti di produzione, continua a sfornare soluzioni sempre più avanzate, oggi anche con l'ausilio delle stampanti tridimensionali (3D Printing).

Insomma, tutto sembra funzionare in armonia con le nuove frontiere indicate da "Industria 4.0".
Che le cose procedono bene ci si accorge mentre incroci il personale e la cordialità con cui rispondono , in tono addirittura affettuoso, al signor Mario che ci accompagna in visita per l'azienda. Segnali che fanno riflettere sulla organizzazione d'impresa votata alla collaborazione condivisa che si è permeata in ogni settore aziendale. Tant'è che, se il cliente è il punto di riferimento della Nobili spa, i collaboratori sono il fulcro dello sviluppo costante e progressivo che ha portato a sfornare 5.000 attrezzature all'anno, tra trince, irroratori e elevatori, e un fatturato in costante salita che oggi ha superato la soglia dei 25 milioni di euro.

Non è un caso, infatti, che l'azienda di Molinella sia stata una delle prime imprese a introdurre, oltre vent'anni fa, i premi di produzione pari a una mensilità oltre a un "bonus" aggiuntivo di 100 euro per rimborso spese o benzina.

L'evoluzione e lo sviluppo di tutti i vari settori industriali, che si arricchirà di altri 2.000 mq di superficie coperta che verranno ufficialmente inaugurati durante il prossimo EIMA (7-11 novembre 2018), ha goduto dell'accordo di collaborazione, sottoscritta oltre trent'anni fa (1986), con la multinazionale francese KUHN.
"Dalla Kuhn ho appreso moltissimo - dichiara Mario Rossi - in fatto organizzativo e industriale. Ogni volta che tornavo dalla Francia mi sembrava di tornare da una lezione all'Università e cercavo di applicare gli insegnamenti acquisiti. Ho così tanto riversato nella Nobili Spa i modelli dei nostri partner che , in occasione dell'ultima vista a Molinella, l'Amministratore Delegato di Kuhn ha esclamato che gli sembrava di essere in una fabbrica del loro gruppo."

In conclusione la Nobili SpA somma i fattori positivi di un'azienda familiare con l'impostazione tipica delle multinazionali, attenta alla organizzazione, fortemente orientata alla ricerca (il 2% del fatturato è destinato alla Ricerca e Sviluppo) e il mondo come mercato di riferimento (il 80% del fatturato esce dai confini nazionali).

Arrivederci quindi all'EIMA, dal 7 all'11 di novembre, per incontrare le novità di "NOBILI" che anticiperemo nel prossimo articolo dedicato alla Nobili Spa.

 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

A Wujiang l'atleta modenese arriva secondo nella specialità scendendo al di sotto dei 6 secondi nelle due ultime due run. Nella Lead Stefano Ghisolfi e Francesco Vettorata chiudono rispettivamente al quinto e sesto posto una gara decisa da condizioni meteo avverse

Wujiang (CHN), 22 ottobre 2018 - Una grande gioia e una piccola amarezza per l'Arrampicata Sportiva italiana, impegnata nella penultima tappa di Coppa del Mondo delle specialità Lead e Speed a Wujiang, in Cina. In una città storicamente favorevole ai colori azzurri è arrivato infatti uno splendente argento con Ludovico Fossali nella gara a tempo, mentre nella Difficoltà sono state le condizioni meteorologiche avverse a decidere una competizione che è stata conclusa con le Semifinali, al termine delle quali Stefano Ghisolfi e Francesco Vettorata si sono piazzati rispettivamente in quinta e sesta posizione.

La bellissima medaglia dell'atleta di Vignola (MO), classe '97 e tesserato ASD Carchidio Strocchi Faenza, ha aperto al meglio il weekend di gare in Oriente: dopo essere entrato in Finale al dodicesimo posto, "Ludo" ha inanellato quattro scalate perfette, scendendo al di sotto dei 6 secondi sia in Semifinale che in Finale, dove però ha dovuto arrendersi all'indonesiano Aspar Jaelolo. Terzo l'iraniano Reza Alipourshenazandifar e quattordicesimo il nostro Gian Luca Zodda, mentre tra le donne il successo è andato all'indonesiana Aries Susanti Rahayu, che ha avuto la meglio sulla francese Anouck Jaubert e sulla russa Iuliia Kaplina.

Anche la Lead aveva visto gli azzurri dar vita ad un inizio incoraggiante: al termine delle Semifinali il torinese Stefano Ghisolfi e il bellunese Francesco Vettorata si erano qualificati per l'ultimo atto con il quinto e sesto posto, con un piccolo rimpianto per Marcello Bombardi al nono posto e fuori dai giochi per un soffio. Un improvviso cambiamento delle condizioni metereologiche, che ha reso impossibile il prosieguo delle gare, ha però costretto gli organizzatori a concludere la competizione confermando i risultati finora registrati ed assegnando la vittoria al francese Romain Desgranges, seguito dall'austriaco Jakob Schubert (che mantiene la leadership del ranking generale) e dal koreano Hyunbin Min. Risultati congelati anche tra le donne, dove ad affermarsi è stata la slovena Janja Garnbret, con la koreana Jain Kim e l'austriaca Jessica Pilz a chiudere il podio.

Adesso occhi puntati alla prossima tappa di Coppa del Mondo Lead e Speed: il 27 e 28 ottobre a Xiamen, sempre in Cina, si assegneranno i punti decisivi ai fini della classifica generale, con i nostri azzurri in prima fila per la conquista di una medaglia importante.

Tutti i risultati, le classifiche e le news sulle gare degli atleti della Nazionale italiana di Arrampicata Sportiva sono disponibili sul sito www.federclimb.it .

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Lunedì, 22 Ottobre 2018 10:33

Cereali e dintorni. La calma dopo la tempesta.

Dopo il sussulto della scorsa settimana è subito tornata la calma. In effetti nulla è cambiato. Due i filoni di pensiero che si susseguono.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 22 ottobre 2018 -
Dopo il sussulto della scorsa settimana è subito tornata la calma. In effetti nulla è cambiato. Il bilancio di una settimana è anzi con il segno meno, del resto i fondamentali sono quelli da mesi e le problematiche connesse alla guerra dei dazi sono state abilmente aggirate.

Persino i fondi in questo scenario hanno posizioni più leggere rispetto al passato (hanno investito di meno sulle merci) al 16/10 quindi, si dimostravano tendenzialmente ribassisti su quasi tutte le merci ad eccezione della farina di soya dove segnavano un lungo di 42000 contratti contro la precedente posizione a 39.000.

L'Indice dei noli è salito 1,576 punti, il petrolio wti è a circa 70 dollari al barile e il cambio alle ore 9,15 girava a 1,15494. (venerdì a 1,1440)

Mentre scriviamo il telematico ha un andamento misto ma con variazioni molto contenute.

Sul mercato interno da segnalare il rincaro dei cruscami, tiene l'orzo, tiene il frumento anche se qualche cedimento in alcuni areali lo sta subendo e cedente anche il mais nazionale. I consumi sono bassi e il freddo appena giunto non è sufficiente per dare un impulso significativo ai consumi. In tenuta tutti i fibrosi, foraggi, polpe, buccette di soya.

Un mercato che, salvo fattori esterni, non sembra dare indicazioni di mutamenti particolari.

Si inseguono due filoni di pensiero:
- proteici calmi sino a che non si raggiungerà un accordo sui dazi che potrebbe portare un netto segno positivo.
- l'altro che i cereali possano, da gennaio in poi, costare meno per le massicce vendite che saranno messe in atto da stati esteri appesantiti da scorte elevate e con la necessità di fare cassa (paesi dell'EST e Russia).

Intanto sulla penisola continua lo stato di sofferenza per un mercato piatto condizionato da forti tensioni finanziarie e politiche che creano un clima di incertezza di difficile interpretazione commerciale.

Per il settore delle bioenergie poco o nulla da segnalare. I consumi sono bassi per l'autoconsumo di masse vegetali prodotte dagli stessi operatori. Molte le richieste di mais tossinato che però al momento non è presente e di farinette che, non avendo alle spalle una spinta dai molini a giallo (anche qui il fattore caldo), faticano a scendere di quotazione.

 

Indicatori internazionali 22 ottobre 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1576 punti, il petrolio è sceso attorno a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15494

 

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

 

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

 

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Un errore di Gagliolo a dieci minuti dalla fine condanna i crociati che non riescono a reagire al rigore realizzato da Ciro Immobile e subiscono il due a zero finale da Correa. La prestazione non è da buttare contro una Lazio da primi posti in classifica.

Parma, 22 ottobre 2018 - di Luca Gabrielli - 

Ce l'aveva quasi fatta la squadra allenata da D'Aversa a inchiodare la Lazio sullo zero a zero ma all'81' un intervento scomposto in area di rigore del centrale Gagliolo permette al cinico bomber Immobile di battere dal dischetto l'estremo difensore crociato Sepe e di dare una svolta alla gara, fino a quel momento in equilibrio. Certo gli ospiti nella ripresa hanno cambiato ritmo chiudendo nella meta campo gli ordinati giocatori ducali. Ma il calcio è fatto di episodi e l'astuto Berisha, subentrato nella ripresa, ha permesso agli aquilotti di portare a proprio vantaggio il match. Il Parma, a dieci minuti dalla fine, subisce il colpo e prova in modo disordinato a riportare la gara in parità dando alla Lazio l'occasione di colpire in contropiede proprio con l'onnipresente Immobile che al 94' serve un assist al neoentrato Correa che in diagonale trafigge l'incolpevole estremo difensore parmigiano e fissa il risultato sul due a zero finale. Nel primo tempo non ci sono troppe emozioni, con i laziali che sembrano imballati con un un giro palla lento, permettendo al Parma di chiudere bene gli spazi e cercare di colpire in contropiede. Nella ripresa invece la squadra di Inzaghi alza il ritmo e aumenta il pressing rendendosi più pericoloso dalle parti di Sepe.

I cambi di Inzaghi danno una svolta alla gara

Ma sono i cambi effettuati da Simone Inzaghi che regalano i tre punti alla Lazio con Berisha e Correa che prendono il posto rispettivamente di Lucas Leiva e Luis Alberto, fino a quel momento evanescente.
Il Parma gioca una partita con tenacia e concentrazione ma l'assenza pesante di Gervinho e un Roberto Inglese a mezzo servizio alla lunga pesano sull'economia del gioco e del risultato che cambia in favore degli ospiti proprio grazie ai due subentrati. Nulla da rimproverare agli uomini di D'Aversa che contro una Lazio formato Champions non sfigurano per niente. Ora testa alla prossima trasferta di Bergamo contro un'Atalanta vittoriosa ieri per cinque a zero contro un Chievo letteralmente in disarmo. Non sarà facile agli Atleti Azzurri d'Italia ma il Parma visto quest'anno ci ha abituati a imprese fuori dall'ordinario.

Pubblicato in Calcio Parma

Con un aumento del 10% del numero di nuovi prodotti presentati per il SIAL Innovation Awards, non vi è alcun ostacolo al flusso di innovazioni agroalimentari.In tutto il mondo, l'industria agroalimentare si sta impegnando per adattarsi agli appetiti di una nuova generazione che desidera cibo più fresco e più sano, sviluppando nuovi prodotti e nuovi ingredienti che presto si faranno strada verso gli scaffali dei negozi e il tavolo da pranzo.

Questa edizione di SIAL 2018 segnerà il grande ritorno del gusto. O meglio dei gusti: gusti nuovi e potenti, per portare nuove "esperienze di piacere" ai consumatori. Anche - e soprattutto: i gusti naturali. Prodotti "veri", autentici, che riproducono la carta trasparente per rassicurare i consumatori sempre più consapevoli dei rischi alimentari.

Mulino Alimentare spa, è presente al SIAL 2018 - 21-25 ottobre - con grandi novità allo stand HALL 7 BOOTH A 147

Lunedì, 22 Ottobre 2018 06:23

Tragico dopo partita - Muore un tifoso laziale

Dopo la partita tragico episodio per un tifoso della Lazio. Un uomo di 53 anni si è accasciato al suolo in Viale Solferino all'interno del cortile del Seminario Minore dove è stato trovato da alcuni passanti che hanno dato l'allarme. Le cause del decesso sembra siano di origine naturale.

Molto probabilmente l'uomo, a fine della partita Parma Lazio, era in cammino verso la stazione ferroviaria quando è stato colto da un improvviso malore. Dei passanti hanno dato l'allarme vedendo il corpo dell'uomo a terra, ma i soccorsi sono stati inutili. Quando è arrivata l'ambulanza non c'era più niente da fare. Sul posto la Polizia di Stato e la scientifica per gli accertamenti del caso. Il corpo dell'uomo è a disposizione dell'autorità giudiziaria per gli accertamenti del caso.

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 22 Ottobre 2018 00:19

F1, Stati Uniti: reazione KIMI-ca!

In Texas, a poche settimane dal suo prossimo addio alla Rossa, Raikkonen torna alla vittoria. Una gara epica, di una domenica struggente. Vettel fallisce ma Hamilton non riesce a chiudere i giochi.

di Matteo Landi

Osannato, criticato, amato, sottostimato. Oggi Kimi Raikkonen, il pilota più venerato del globo, nonostante non manchino i detrattori, ha messo tutti d'accordo. Da quanto ha ricevuto la notizia del suo prossimo abbandono forzato della Ferrari il finlandese ha messo le ali. Quasi a voler dimostrare al mondo che Arrivabene e compagni hanno sbagliato a metterlo da parte in favore di Leclerc. Sul podio di Austin il pilota Ferrari sorride mentre gli altoparlanti scandiscono l'inno finlandese. Il box Rosso è in delirio. La Ferrari quest'anno ha ottenuto altre cinque vittorie, tutte ad opera di Vettel, ma questa ha un sapore diverso. Ha il sapore del ritorno alla serenità. Il pilota tedesco della Ferrari oggi ha sbagliato. Ancora una volta, ed il fatto diventa di gravità assoluta per uno sportivo di livello come lui se si evidenziano ben due errori in un weekend di gara. Il primo è arrivato durante le prove libere, quando non ha adeguatamente rallentato in regime di bandiera rossa beccandosi una penalità di tre posizioni in griglia di partenza. Il secondo in gara: Vettel, scattato dalla quinta piazza, ha cercato una rimonta immediata che si è spenta contro le ruote di Ricciardo. Il pilota Ferrari è finito in testacoda (come da tradizione, visto quando successo a Monza ed a Suzuka) autocostringendosi ad una rimonta che è culminata con la quarta posizione finale. Abbastanza per rimandare la festa mondiale di Hamilton. Poco per l'umore nero che il tedesco non riesce a schiarirsi. Nell'attesa che Sebastian ritrovi se stesso la Ferrari festaggia il ritorno al trionfo di Raikkonen, autore di una delle migliori gare della sua carriera. Con la 21esima vittoria il pilota di Espoo diventa, in quanto a trionfi di tappa, il finlandese più vincente nella storia della Formula 1. Alle sue spalle, a quota 20, lascia un certo Mika Hakkinen. Giusto per far capire la portata del risultato ottenuto quest'oggi dal pilota che nel 2014 tornò in Rosso dopo la sua ultima stagione in Lotus, che gli consegnò, in Australia, quella che fino ad oggi era la sua ultima vittoria nella massima formula. Un ventunesimo trionfo che cade esattamente 11 anni dopo il giorno che lo consacrò campione del mondo. Una coincidenza che rende quasi magico quanto accaduto oggi in Texas.

Se Vettel cade, Raikkonen giganteggia

Prima del weekend tutti attendevano la riscossa di Vettel. In caso di debacle del tedesco erano pronti i festeggiamenti per il quinto titolo mondiale di Hamilton. Entrambe le cose non sono accadute, per merito di Raikkonen e Verstappen. E per demerito, come detto, di Vettel. Il finlandese di casa Ferrari non ha commesso il minimo errore. Correndo con grinta fin dal via. Allo spegnersi dei semafori ha subito sopravanzato Hamilton, mettendosi a dettare il passo. La gara si è accesa quando l'inglese è entrato ai box al termine dell'11esimo giro e, sfruttando il regime di virtual safety car, è tornato in pista staccato di pochi secondi dal leader. Quando 10 giri dopo Raikkonen effettua la sua sosta Hamilton torna in testa ma con il passare dei giri diventa chiaro che l'inglese non sarebbe riuscito a gestire le sue gomme fino al termine della gara. Costretto ad un altro pit stop Hamilton rimonta furioso. La gara diviene una lotta di nervi sul filo dei centesimi di secondo. A pochi km dal termine Raikkonen, un incredibile Verstappen (partito 18esimo) ed Hamilton sono racchiusi in appena 2 secondi. Chi attendeva la resa del 39enne ferrarista, vista la velocità espressa dai suoi inseguitori, ha dovuto ricredersi. Raikkonen ha tenuto meravigliosamente a bada Verstappen che, a sua volta, ha impedito ad Hamilton di cogliere una seconda posizione che gli avrebbe consegnato il quinto titolo mondiale.

Verstappen show: rimonta dalla 18esima posizione e sale sul podio

Se l'impresa di Raikkonen porta con sé del romanticismo struggente, quella di Verstappen è quasi altrettanto storica. L'olandese aveva malamente fallito le qualifiche, distruggendo una sospensione contro un cordolo, e regalandosi, si fa per dire, la 18esima posizione in griglia di partenza. Peggio per lui ma bene per lo spettacolo che ha offerto in una domenica per lui indimenticabile quasi quanto una vittoria. Sorpassi ed una strenua difesa su Hamilton nel finale. Nel giorno dell'ennesima debacle tecnica dello sfortunatissimo compagno Ricciardo, Verstappen colora questa F1, che per un giorno assomiglia più ad una gara motociclistica, per i distacchi esigui e la tensione vissuta, che ad una delle brutte gare di F1 vissute quest'anno. Ad Austin ha vinto Raikkonen, ha brillato Verstappen ed ha trionfato lo spettacolo.

I commissari vedono (solo) Rosso

Peccato che, nel momento in cui la massima formula ritrova le battaglie che fanno appassionare i tifosi, i commissari continuino a macchiare questo campionato con sprazzi di protagonismo non richiesto. Si arriva in Texas ed ecco che diviene legale l'illegalità "limitata" dei cerchi delle vetture Mercedes. Giudizio incredibilmente espresso dagli stessi commissari che creano un precedente pericoloso e graziano il team diretto da Toto Wolff. Durante il fine settimana passano poi dal segnalare, e sanzionare, il comportamento di Vettel durante le prove al graziare Bottas ed Ocon, entrambi rei di aver rallentato eccessivamente nel corso di un giro di rientro in qualifica. Senza contare che il pugno duro promesso a chi avrebbe oltrepassato i limiti della pista durante la gara si è visto nei confronti di alcuni come Vandoorne o Sainz ma non con il big Hamilton. Una F1 in costante cerca di spettacolo avrebbe bisogno, alla base, di una credibilità che Whiting e compagni sembrano minare pericolosamente.

Prossima tappa: Gp del Messico

Nonostante le scelte dubbie dei commissari e l'ennesima giusta sanzione comminata ad un Vettel ancora falloso, oggi, 21 ottobre 2018, ci ha pensato Kimi Raikkonen a rasserenare l'ambiente in quel di Maranello. Proprio lui, il pilota che al termine del 2018 si troverà costretto a passare in Alfa Romeo-Sauber. Nei prossimi due anni, al volante di una vettura molto probabilmente non da vertice, si troverà costretto a fare a ruotate per raggiungere la zona punti. Nell'attesa è riuscito a regalare a lui ed a noi un ultimo romantico ruggito. Il prossimo weekend si correrà ancora, con il Gp del Messico. Dopo la festa Rossa i festeggiamenti mondiali di Hamilton sembrano scontati.

Pubblicato in Motori Emilia

Editoriale: - I I moderni iracondi, social e radical chic. -Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia. - Cereali e dintorni. All'improvviso un sussulto - Un caso di Malaria a Firenze  -

SOMMARIO Anno 17 - n° 42 21 ottobre 2018
1.1 editoriale
I I moderni iracondi, social e radical chic.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Rallenta il latte spot estero mentre Crolla il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. All'improvviso un sussulto.
4.1 sicurezza alimentare Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia.
4.2 biodiversità Rural premiato dal GIST "Travel Food Award"
5.1 parmigiano reggiano La Nazionale Parmigiano Reggiano vola in Norvegia
5.2 salute e benessere Un caso di Malaria a Firenze
6.1 bonifica Summit anti-siccità e nuovo progetti per il tavolo sulla crisi idrica
7.1 zucchero made in italy Zucchero made in Italy. Confcooperative non è più sola
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Domenica, 21 Ottobre 2018 08:29

I moderni iracondi, socialpatici e radical chic

L'arte del giudicare è ormai in mano agli "hater". Nascosti dietro a pseudonimi lanciano giudizi morali e mai oppongono idee e proposte alternative concrete.

di Lamberto Colla Parma 21 ottobre 2018 -

Se l'hater è anche radical chic allora la prerogativa è quella di alzare il fumo di frasi auliche e spesso incomprensibili alla massa (fa molto figo) che però ha senz'altro ben compreso e ovviamente apprezzato l'insulto che precede o segue il "tocco di classe".

Il critico radical chic più borioso si sceglie lo pseudonimo (Nick Name per i patiti del web) coerente e in linea con la propria attività e psicologia, ad esempio "Filippo Argenti", l'iracondo vicino di casa di Dante Alighieri, che amava andare a cavallo con le gambe ben allargate in modo da colpire in faccia i passanti. "Filippo Cavicciuli, soprannominato "Argenti" o "Argente" a causa del vezzo borioso di ferrare il cavallo con ferratura d'argento, veniva descritto come "uomo grande e nerboruto, e (...) iracundo e bizzarro più che altro, e dotato di pugna (...) che parevan di ferro".

Così ben attrezzato di contributi culturali, dall'alto della sua posizione e ben schermato dall'anonimo ma "dotto" Nick Name, il socialpatico critico dell'era moderna è pronto a scorrazzare nel web alla ricerca delle proprie vittime e del consenso, cercando di raccogliere più medaglie possibili (qualche distratto like non può non arrivare) e l'eroe moderno finalmente può dormire sonni tranquilli.

Nel linguaggio comune ormai la parola "critica" ha perduto di valore e è cosa ufficializzata anche dalla autorevolissima enciclopedia  Treccani:
"crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell'agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i risultati della loro attività per scegliere, selezionare, distinguere il vero dal falso, il certo dal probabile, il bello dal meno bello o dal brutto, il buono dal cattivo o dal meno buono, ecc.: avere capacità di critica. In filosofia, parte della logica che si occupa del giudizio.. ... 4. Nel linguaggio corrente, giudizio sfavorevole, di natura soprattutto morale, censura, biasimo dei difetti, veri o presunti, delle azioni, delle parole, dei comportamenti altrui, oppure di fatti e situazioni (in questo sign. è frequente anche il plur.): fare, muovere delle c. a qualcuno; esporsi alla c., offrire il fianco alle c.; tirarsi addosso molte c.; essere oggetto di critica o di critiche; ricevere delle c.; non curarsi delle c.; c. severa, maligna, dispettosa, pettegola."

Da "arte del giudicare" a "giudizio sfavorevole di natura morale", questo purtroppo è il passaggio evolutivo, comunque in perfetta sintonia con la teoria della "decrescita (in)felice", della critica.

Anche noi non siamo passati indenni, e ne siamo lusingati, dalle feroci fauci dei critici radical chic. Preso di mira è stato il mio ultimo editoriale "I risultati che non ti aspetti" .

Il Signor Filippo Argenti si è così espresso:
"Filippo Argenti Che gran porcata di articolo, scritto da qualcuno che fa cherry picking e che probabilmente non è mai stato in USA"

Il caso ha voluto che il nostro critico portasse il medesimo nome dell'iracondo e dispettoso vicino di casa di Dante. Dalla sua torre d'avorio fa cadere, in pochissime righe, ben tre osservazioni a dimostrazione delle sue abilità e esperienze:

1."Gran Porcata": ben definisce il giudizio critico. Le masse lo comprendono e facilmente lo condivideranno;

2. Cherry Picking: le masse non lo comprenderanno ma garantirà loro che il giudizio di cui sopra viene da un "intellettuale", quindi autorevole;

3. "...mai stato in USA". Si suppone invece che Filippo Argenti abbia vissuto a lungo negli Stati Uniti (utilizza termini inglesi!) e lì abbia esercitato professioni e vissuto nelle aree più degradate (che ovviamente non sono New York, Los Angeles e la Capitale);

Peccato però che manchino i contenuti tipici della critica. Attendiamo quindi, dal Signor Filippo Argenti, una analisi e un corposo scritto (i Cherry Picking da lui raccolti in opposizione ai miei) che pubblicheremo molto volentieri, al netto di eventuali parolacce e/o insulti.

(Copertina: Gli iracondi assaltano la barca di Dante, dipinto di Eugène Delacroix)

 

 

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Pubblicato in Politica Emilia