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Lunedì, 12 Novembre 2018 08:31

"Pasta libera tutti" a Modena apre "Tortellante"

A Modena arriva rivoluzione in forma di tortellino. Apre la sede di Tortellante: la "pasta libera tutti" fatta a mano dai ragazzi autistici.

Un pomeriggio importanteoggi per la città di Modena: ha aperto i battenti la sede del Tortellante, la scuola di autonomia che permette per la prima volta di tracciare il futuro dei ragazzi autistici attraverso laproduzione di un'eccellenza della tradizione gastronomica modenese: la pasta fresca.

Che cos'ha di speciale il Tortellante? È un laboratorio terapeutico-abilitativo dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano. 24 famiglie coinvolte, uno staff scientifico, una produzione di qualità. Tortellante si definisce una "rivoluzione tranquilla" perché è un progetto unico almondo nel suo genere, capace di affrontare la disabilità in modo positivo, virtuoso e costruttivo. Come ha sottolineato Erica Coppelli, Presidente dell'associazione: "Questo èunesempio dimodello sostenibile, in cui i nostri ragazzi diventano una risorsa per le famiglie, per la società e per la città intera".

Da segnalare in particolare la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la Fondazione Saint-Gobain e UniCredit, attraverso il suo programma di Social Impact Banking, che hanno dato un significativo aiuto per sostenere i costi di ristrutturazione della nuova sede.

Al taglio del nastro c'erano anche le Istituzioni: il Presidente dellaRegione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il Sindaco Gian Carlo Muzzarelli. E c'era lo chef Massimo Bottura, appassionato sostenitore e parte integrante della squadra: "Tortellante è una cosa meravigliosa, un progetto culturale, un'azione di libertà e cambiamento, una rivoluzione capace di migliorare il futuro dei ragazzi, migliorando anche un po' tutti noi."

D'ora in poi, chiunque voglia gustare tortellini buoni, fatti con le mani e con il cuore, può contare sull'impegno del Tortellante di Modena.

 

UniCredit Social Impact Banking per Il Tortellante – Casa & Bottega

Social Impact Banking è il programma di UniCredit che rappresenta l'impegno della Banca nel contribuire allo sviluppo di una società più equa ed inclusiva, attraverso l'individuazione, il finanziamento e la promozione di iniziative che hanno un impatto sociale positivo misurabile, supportando microimprenditori, organizzazioni sociali e categorie vulnerabili.
Social Impact Banking, già attivo in Italia e attualmente in fase di estensione nei principali Paesi in cui il Gruppo opera, si sviluppa attraverso tre filoni di intervento: microcredito, impact financing ed educazione finanziaria e inclusione.

Il progetto Il Tortellante – Casa & Bottega, riconosciuto di grande interesse e sostenuto dal programma Social Impact Banking, è un esempio concreto di come UniCredit possa essere non solo finanziatore ma anche protagonista e facilitatore di un cambiamento positivo nella società. Per fare bene, dobbiamo fare del bene. Aiutiamo quindi, sul territorio, le persone a rischio di esclusione finanziaria e le organizzazioni attive nel sociale, dando loro fiducia, valorizzando il loro talento e merito, mettendo a loro disposizione credito, competenze e reti di relazioni, in una crescita reciproca.

 

Foto relatori Erika Coppelli, Presidente Tortellante; Paolo Cavicchioli, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Modena; Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena; Lo chef Massimo Bottura; Maurizio Beretta, Responsabile Institutional Affairs & Sustainability UniCredit; e Livio Stellati, Responsabile Territorial Relation Centro Nord UniCredit

Domenica, 11 Novembre 2018 22:23

F1, Brasile: ad Hamilton piace vincere facile

Gioia incontenibile a fine gara per l'inglese che vince, di fortuna, e consegna il titolo costruttori alla Mercedes. Weekend dominato dai dubbi e dalle scelte scellerate dei commissari. Vettel delude, Raikkonen salva la faccia alla Ferrari e va sul podio.

di Matteo Landi

Dopo il titolo mondiale conquistato da Hamilton, in Brasile, arrivano altre gioie per il team Mercedes. Con una gara di anticipo sul termine della stagione la squadra teutonica afferra il quinto mondiale costruttori consecutivo. Non è un record, a Maranello erano riusciti a vincerne addirittura sei, fra il 1999 ed il 2004. Ma fa comunque impressione. L'era turbo-ibrida, iniziata nel 2014, è un affare esclusivamente Mercedes e l'unico che è stato capace di interrompere l'altro dominio, quello di Hamilton, fu nel 2016 l'allora compagno di marca Rosberg. In Brasile va in archivio un gran premio avvincente. Tre marche, Mercedes-Red Bull-Ferrari, che si sfidano a muso duro: sorpassi, ruotate e strategia. Avremmo voluto parlare solo di questo ed invece, dopo la storia dei cerchi forati (ancora la Federazione non ha sciolto i dubbi e Mercedes per non rischiare reclami ha deciso di farne a meno anche in Brasile), altre nubi si addensano sopra il mondiale 2018. La solita storia, ormai vien da dire, che vede gli stessi commissari bacchettoni con alcuni piloti ed alcune squadre e decisamente "molli" con altri, vedi Hamilton, Bottas (ricordate le prove di Spa?) e la stessa Mercedes.

Hamilton da sanzionare, ma la scusa è pronta e servita

In Sud America ad approfittare della benevolenza degli stewart è stato Hamilton. Il vincitore del Gp del Brasile, partito da una pole position meritata per la velocità espressa al sabato ma regalata dalla Federazione, o chi per essa, che non è intervenuta nei confronti del campione del mondo in carica, nonostante durante le qualifiche si fosse reso protagonista di ben due "impedimenti": uno, opinabile, nei confronti di Raikkonen e l'altro nei confronti del povero Sirotkin costretto ad andare persino sull'erba per evitare un disattento Hamilton. Se la condotta del pilota inglese non ha danneggiato particolarmente il pilota Ferrari, è difficile stimare il tempo perso dal finlandese per evitare il pilota Mercedes, il discorso è totalmente diverso per il caso Hamilton-Sirotkin. Il pilota Williams non era nel suo giro veloce, ed è questa la "motivazione" trovata dai commissari che non hanno comminato alcuno sanzione ad Hamilton. Ma qual'è lo scopo delle penalità? Sanzionare solo chi danneggia il giro di qualifica ad altri o anche chi crea situazioni di pericolo? Viene in mente la qualifica dell'ultimo Gp d'Austria, con Vettel arretrato di tre posizioni in griglia per aver intralciato Sainz nel suo giro veloce, peraltro già compromesso alla prima staccata dal pilota iberico. In quel caso la decisione dei commissari arrivò puntuale come le tasse per Vettel. Il pilota tedesco la meritò e la scontò, senza troppe scusanti. Ancora una volta invece i commissari si attaccano ad inutili cavilli per evitare di rallentare la marcia trionfale dell'armata Mercedes. Paradossale che la reprimenda sia arrivata per Vettel, con tanto di multa da 25.000 euro, irrequieto durante la procedura del peso. Come dire...sono più importanti la forma e la "facciata" della sostanza. Ma questo weekend la faccia l'ha persa l'intera F1.

Ocon sperona Verstappen ed Hamilton vince. Senza merito.

Le cose non sono migliorate il giorno della gara, quando Verstappen, leader e pronto a prendersi una meritata vittoria, è stato inspiegabilmente speronato dal doppiato Ocon, pilota Force India dell'accademia Mercedes. L'olandese è riuscito comunque ad arrivare secondo ma con l'incidente le porte per la vittoria si sono spalancate per Hamilton, gioioso a fine gara per il titolo mondiale costruttori vinto dal suo team. La squadra anglo-tedesca l'ha indubbiamente meritato, per quanto mostrato nell'arco dell'intera stagione, ma qualche ombra sull'andamento di questo combattuto campionato rimarrà per sempre.

Vettel in affanno. Che fine ha fatto il campione pre-Monza?

Qualche ombra permane anche sulla situazione di Vettel. Il pilota Ferrari, velocissimo durante le qualifiche, è parso sottotono durante tutta la gara. Scattato dalla prima fila ha subito perso la seconda posizione a vantaggio di Bottas. Il tedesco avrebbe potuto sfruttare a suo favore l'essere partito con gomme più dure e durevoli rispetto a quelle montate dalla diretta concorrenza, malgrando lo start non eccezionale la vittoria sembrava quindi alla portata. Ed invece sono bastati pochi chilometri per rendersi conto che il tedesco non sarebbe stato della partita. Verstappen prima e Raikkonen dopo hanno sfilato il pilota secondo nel mondiale. Un problema ad un sensore potrebbe aver rallentato la marcia di Vettel ma il sesto posto finale lascia un pesante interrogativo: il Vettel pre-Monza è davvero tornato nello scorso Gp del Messico o in Ferrari devono iniziare a preoccuparsi? In questa stagione, al tedesco, resta solo una gara per convincere Arrivabene che il campione è intatto. Altrimenti chiuderemo il 2018 con un dubbio che ci accompagnerà fino al marzo 2019.

Raikkonen salva la Ferrari e va sul podio

La prossima stagione la Ferrari farà a meno di Raikkonen, in favore di Leclerc. Avranno fatto bene a Maranello a privarsi dei suoi servigi? In Brasile il finlandese si è reso autore di una gara solida e consistente. Tanto che al 35esimo giro Vettel, tornato davanti al compagno di squadra dopo il pit stop, ha ricevuto l'ordine di farsi da parte per lasciarlo passare. Poco dopo Raikkonen si è sbarazzato di Bottas issandosi in zona podio. Per racimolare punti e podii la Ferrari, in questo finale di stagione, si sta affidando al pilota di Espoo, prossimo al passaggio in Sauber. Fortuna che l'acquisto 2019, Charles Leclerc, si continui a dimostrare veloce ed incredibilmente concreto, se si pensa che è solo nell'anno del debutto. Alla bella terza piazza di Raikkonen il pilota monegasco ha risposto con una eccellente settima posizione, il primo degli altri dopo Mercedes, Red Bull e Ferrari.

Ricciardo d'orgoglio!

Non voleva correre le ultime due gare. Sconsolato ed arrabbiato per i continui problemi tecnici, Ricciardo, è poi tornato sui suoi passi, onorando il contratto in essere. A Interlagos ha insaccato l'ennesima penalità per sostituzioni impreviste sulla sua vettura e, dalla 11esima posizione in griglia, si è rimboccato le maniche. Per una volta la sua vettura non lo ha tradito e l'australiano ha sfoggiato la sua immensa classe. Sorpassi all'esterno, all'interno, ruotate. Fosse partito più avanti, forse, avrebbe vinto. Il quarto posto finale a 5 secondi da Hamilton la dice lunga. Ricciardo non sale sul podio da fine maggio, quando vinse il Gp di Monaco. Da allora tante sfortune gli hanno tolto il sorriso, costringendolo per il 2019 alla fuga nel team ufficiale Renault. Oggi non ha potuto bere lo champagne ma ha mostrato, se ce ne fosse bisogno, che la sua classe è intatta.

Abu Dhabi chiuderà il 2018

Ad Abu Dhabi, fra due settimane, andrà in scena l'ultima tappa del mondiale 2018. Una gara decisiva per l'assegnazione della terza posizione nel mondiale piloti, al momento brandita da Raikkonen, e per Force India e Alfa Romeo-Sauber in lotta per la settima posizione nel campionato costruttori. A titoli assegnati sarà, inoltre, importante vedere se a Maranello saranno capaci di una reazione. I tifosi Ferrari se lo augurano: occhi puntati su Seb quindi, con un pensiero grande e tanta commozione per l'ultimo Gp in Rosso di Raikkonen, ultimo campione del mondo al volante di una vettura del Cavallino.

Pubblicato in Motori Emilia

Editoriale: - Maltempo e Prevenzione. Poteva essere una strage epocale - Lattiero caseari. Torna a salire il Parmigiano Reggiano. - Cereali e dintorni. Mercati piatti anche a seguito dell'USDA. - Nicola Bertinelli nell'Olimpo Coldiretti. - EIMA la fiera delle novità

SOMMARIO Anno 17 - n° 45 11 novembre 2018
1.1 editoriale
Maltempo e Prevenzione. Poteva essere una strage epocale.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Torna a salire il Parmigiano Reggiano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Che conseguenza dalle elezioni di medio termine?
3.1 BIS - cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati piatti anche a seguito dell'USDA.
5.1 eventi parma Il Ministro dell'agricoltura On. Gian Marco Centinaio partecipa ad un convegno organizzato da Confcooperative Fedagripesca Parma
5.2 Merano wine festival Presentati a Eataly Milano Smeraldo il programma e le novità della 27^ edizione di Merano WineFestival.
6.2 Coldiretti nomine Nicola Bertinelli nell'Olimpo Coldiretti. Eletto vice presidente in affiancamento a Ettore Prandini, nuovo presidente nazionale.
7.1 eima bologna EIMA la fiera delle novità
7.2 EIMA Bologna MyKUHN: il nuovo portale online al servizio degli imprenditori agricoli lanciato a EIMA 2018.
9.1 ambiente inquinamento mare Nuovo allarme ambientale. Mare del Nord, collisione tra navi.
9.2 crisi ferrarini Ferrarini, si va verso la vendita?
10.1 imprese e partnership Partnership di eccellenza tra il CAE e la multinazionale John Deere
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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Dal Trentino alla Sicilia la natura ha dato una anticipazione della capacità distruttiva di cui è capace. Sarebbe grave che si classificasse l'evento tra i fenomeni eccezionali bensì dovremo annoverarlo tra gli avvertimenti, o ancor meglio "minaccia" ultimativa

di Lamberto Colla Parma 11 novembre 2018 -

In attesa che si completi il transito del colmo di piena del Po nella speranza che questa volta gli argini reggano tutti, così come quelli dei suoi affluenti, dobbiamo fermarci a riflettere, per l'ennesima volta, sul valore della parola prevenzione.

Quest'ultima ondata di maltempo, eccezionalmente violentissima e particolarmente estesa, deve obbligatoriamente fare cambiare atteggiamento, sia in ambito pubblico che nel privatissimo, verso l'ambiente che abbiamo colonizzato.

Abbiamo anche appurato che gli errori, se così vogliamo chiamarli, non sono una esclusiva del Sud ma anche del laborioso Nord.

Oltre 40 morti, vent'anni per riforestare la parte alpina andata distrutta e svariati miliardi di euro è il conto approssimativo che ci ha presentato la natura a partire dal 29 ottobre scorso.

Ma poteva essere un conto ancor più salato.

Siamo tutti rimasti attoniti per quanto accaduto in provincia di Palermo. A Casteldaccia due famiglie sterminate dal fiume in piena mentre erano riunite a festeggiare. Nove morti ma potevano essere ben 70 le vittime, affogate come topi all'interno dell'abitazione abusiva se, proprio a causa del maltempo, la maggior parte non avesse declinato l'invito dei padroni di casa.

Una casa costruita abusivamente nell'alveo di un torrente, il Milicia, che quando si "gonfia", occupa tutto lo spazio naturale della sua millenaria esistenza. Già lo scorso autunno aveva dato segnali di violenza, ovviamente inascoltati. Inascoltati dai proprietari della villetta che non hanno ben informato gli inquilini, gli inquilini che hanno fatto, probabilmente le orecchie da mercante, e le pubbliche amministrazioni che per non perdere voti non hanno fatto eseguire gli ordini di demolizione.

E se questo è il sud, al nord non è andata meglio.

Ha lasciato attoniti tutti la strage di alberi, caduti a terra come i bastoncini del "shangai".

Interi versanti, colpiti da raffiche di vento che correvano a oltre 180 km orari, devastati. Serviranno, dicono gli esperti cinque anni per ripulire quei "boschi, (sembra siano 10 milioni gli alberi caduti) e circa venti gli anni necessari a ripristinare i boschi allo stato che erano prima del disastro. Una ferita enorme che accresce enormemente il rischio idrogeologico da un lato e di incendi dall'altro, potenzialmente favoriti dalla massa enorme di legname secco a terra.

Quegli abeti rossi, meravigliosi ma fragili come gli Stradivari che sarebbero diventati, frutto di una precedente riforestazione, era noto che avessero le radici superficiali e perciò non idonei ai pendii che avrebbero dovuto proteggere, ma estetica e economia ebbero il sopravvento.

Anche al nord, la conta dei morti sarebbe stata enormemente superiore se l'apocalisse che ha colpito Veneto e Trentino si fosse scatenata nelle ore diurne quando, tra operatori e escursionisti, i boschi fossero stati occupati da decine e decine di persone.

Due stragi mancate ma comunque un numero troppo elevato di vittime su cui pregare e riflettere, affinché il loro sacrificio non sia, ancora una volta, totalmente inutile.

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Lago di Carezza

 

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Coltaro di Sissa Trecasali (PR) 10/11/2018

 

(per restare sempre informati sugli editoriali)

Pubblicato in Politica Emilia
Domenica, 11 Novembre 2018 06:24

Termini della Pace Fiscale

Il Direttore dell'Agenzia delle entrate, d'intesa con il Direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, ha pubblicato il provvedimento prot. n. 298724/2018 per i chiarimenti del decreto c.d. Pace Fiscale.

di Mario Vacca Parma 11 novembre 2018 - Il provvedimento che segue precisazioni già intervenute si concentra sul corretto calcolo dei termini ed evidenzia che la definizione agevolata degli avvisi di accertamento, degli avvisi di rettifica e di liquidazione e degli atti di recupero si perfeziona con il versamento degli importi dovuti in unica soluzione o della prima rata entro il termine del novembre 2018 o, se più ampio, entro il termine utile per la proposizione del ricorso previsto dall'articolo 15, comma 1, D.Lgs. 218/1997, ovvero assume rilevanza la sospensione derivante da:

 eventuali istanze di adesione ai sensi dell'articolo 6, comma 2, D.Lgs. 218/1997.

 da eventuali istanze per lo scomputo delle perdite di cui agli articoli 42, comma 4, e 40-bis, comma 3, D.P.R. 600/1973, e articoli 7, comma 1-ter, e 9-bis, comma 2, D.Lgs. 218/1997,
presentate entro il 23 ottobre 2018. E' espressamente previsto che il contribuente che intenda avvalersi della definizione agevolata debba rinunciare alle istanze appena richiamate.

A tal riguardo, nell'eventualità il contribuente avesse presentato istanza per l'accertamento con adesione, il termine per aderire alla nuova definizione scadrà il 23.11.2018, o se successivo, nei 150 giorni successivi alla notifica dell'atto); diversamente, se all'istanza di accertamento con adesione avesse fatto seguito la sottoscrizione dell'accordo, e quest'ultima è sia avvenuta entro il giorno 24.10.2018, gli importi dovranno essere versati entro il termine del 13.11.2018.

Dopo il versamento dell'intero importo o del pagamento il contribuente dovrà consegnare la quietanza dell'avvenuto pagamento all'ufficio competente.

 

 

Pubblicato in Economia Emilia
Domenica, 11 Novembre 2018 06:05

Imbevuto di pienezza alla ricerca della sazietà

La vita accade, le persone vivono. Le scelte sono l'espressione autentica delle cose che succedono, desiderate o meno, ma capitano. Essere immersi nella pienezza del Sé non significa essere sazi. C'è ancora un margine da colmare per raggiungere tutto ciò che le persone desiderano in assoluto.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 11 novembre 2018 - Una dimensione è concepire se stessi nella pienezza delle proprie azioni, l'altra è esserne sazi. Immergersi significa vivere istante per istante l'essenza della vita percorsa con intensità e velocità variabile per raggiungere con la forza della propria Anima l'Assoluto.

La vita delle persone scorre sul pelo dell'acqua avvolta da un mantello fatto apposta per proteggere, se stessi da se stessi, e se stessi dagli sguardi altrui. Occorre tuffarsi per scoprire nella gradualità della discesa chi siamo, e cosa desideriamo fare, per dare un senso compiuto alla nostra esistenza.

L'uomo è pieno di energia, il mondo è energia. Il cosmo è energia che si muove come i polmoni degli esseri umani, inspira ed espira per mantenere in equilibrio il sistema. Immergersi nell'energia del fare significa ritrovare se stessi. Un cammino non semplice, ma da fare: if you can't then you must, se non puoi, allora devi. Devi tuffarti e immergerti nella pienezza fino a quando non raggiungi la sazietà. Solo allora potrai fermarti perché hai sfiorato con l'Anima l'Assoluto.

Le cose accadono in forma positiva e negativa, in alcuni casi volute in altri non volute. Alcune cose non dipendono da noi, ma altre sì, influenzate dalla predisposizione positiva o negativa che ognuno ha verso le cose, perché gli eventi si attraggono o si respingono essendo parte di una energia più grande, infinita. Ognuno di loro ci spinge a vivere un passo dopo l'altro nella consapevolezza che possiamo ogni giorno andare oltre, osare, per superare il muro che ostacola il nostro desiderio di sazietà tenuta lontana dalla pienezza del tempo passato. Oppure fermarci. Ma questo significa rimanere in superficie evitando di immergerci nella pienezza, un tuffo nell'energia positiva della vita, dove raccogliere elementi sfidanti necessari per spingere noi stessi a superare l'asticella del fallimento e raggiungere, anche attraverso la fortuna, il successo.

È facile dire: dietro ogni sconfitta c'è l'opportunità. Per affermare questo, occorre sentire il grido dell'esperienza che spinge la sfida ad accrescere il valore del risultato. Deve emergere forte il bisogno di trovare un luogo dove l'energia positiva della vita aiuta le persone a spostare in avanti il muro che si inserisce tra la pienezza e la sazietà, tra un passo appena effettuato e l'altro da compiere. Per fare questo occorre immergersi sempre più profondamente nell'energia invisibile che è in noi, per vincere l'inerzia del non fare e ampliare gli orizzonti che rendono la visione miope. Quante volte le persone si trovano in situazioni che soffocano e tolgono il respiro.

Il cosmo respira, l'uomo respira, ma non è fatto per trattenere a lungo il respiro. Deve fare. Per uscire occorre immergersi ogni giorno in una dimensione più profonda, occorre vedere negli accadimenti quotidiani la via di fuga per raggiungere la sazietà. Rimanere fermi in superficie demanda agli altri la responsabilità del fare allontanando la possibilità di rapportarsi alla realtà senza prendere in considerazione la totalità delle situazioni. La sazietà ci riporta alla totalità dell'esistenza del vivere.

Negare tutto questo si perde di vista lo sguardo che inevitabilmente le persone hanno nei confronti di se stessi e degli altri. Si perdono in frastuoni assonanti che si disperdono nel nulla. La vita avanza e s'impoverisce perdendo lo smalto della primavera per rifugiarsi sotto le coperte congelate di ghiacciai perenni da cui nascondersi. Il tempo avanza e le stagioni sono li per illuminare con gli occhi della verità il valore dell'uomo. Occorre dissetarsi ogni giorno fino a raggiungere il punto dove tutto trabocca. È l'istante che rende sazia la nostra esistenza. Un punto che unisce il tempo trascorso e guarda al futuro imbevuto di una nuova pienezza, la sazietà.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli.

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Pubblicato in Economia Emilia

Da venerdì 9 a martedì 13 novembre 2018 APE Parma Museo ospiterà la Mostra itinerante del Museo del Calcio di Coverciano, promossa dalla FIGC in collaborazione con il Comune di Parma, che sarà visitabile con ingresso libero dalle ore 10.30 alle ore 19.00 (di cui si allega il programma)

Foto di Francesca Bocchia

 

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Ferrari richiama sei modelli per un problema all'airbag. Il bollettino Rapex segnala "rischio lesioni" livello grave

Ferrari sta richiamando sei modelli tra cui: 458 Italia, 458 Spider, 458 Speciale, California, FF e F12 Berlinetta, numero di lotto/codice a barre: da ZFFLJ65B000161035 fino a ZFF68NHC000198576 venduti o registrati, in Italia e Paesi Bassi. La causa del richiamo è da ravvisare nel fatto che "Un componente del sistema airbag sul lato anteriore può essere inadeguato e provocare una rottura del sistema di gonfiaggio. Di conseguenza, l'airbag del passeggero laterale può essere inserito in modo errato". La segnalazione "A12/1659/18 ", nel bollettino Rapex è stata pubblicata oggi. E il bollettino Rapex conclude sinteticamente ''non si possono escludere condizioni di guida non sicure''.

Pur non essendoci stati incidenti, segnala Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", è consigliabile che i proprietari di queste auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Ferrari in Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai lotti in questione. La difettosità segnalata è potenzialmente ancora più rischiosa se si pensa che le supercar in questione dispongono di un'accelerazione da 0 a 100 km/h che si può realizzare in frazione di secondi e che la velocità massima è di oltre 300 km/h. Ferrari non ha indicato quanti modelli sono stati identificati in Italia.

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(9 novembre 2018)

Pubblicato in Motori Emilia

Falso allarme bomba sull'Eurocity in viaggio da Milano a Zurigo. Il sospetto fermato è un 30enne italiano con "problemi pschiatrici". L'uomo avrebbe minacciato di far scoppiare un ordigno, ma sul treno sul quale viaggiava gli artificieri non hanno trovato nulla di sospetto. È stato ricoverato in una clinica psichiatrica

Scoperto l'uomo che aveva provocato il falso allarme bomba. Si tratta di un 30enne italiano con problemi psichici alle spalle l'uomo fermato ieri sera dopo l'allarme-bomba che ha fatto bloccare il traffico per circa due ore nell'importante snodo ferroviario svittese di Arth-Goldau.

L'uomo, per il quale è stato disposto il ricovero in una clinica psichiatrica, avrebbe minacciato di far scoppiare un ordigno, per motivi non ancora appurati. Sul treno sul quale viaggiava non è stato tuttavia trovato nulla di sospetto. L'allarme, è stato attivato poco dopo le 17.35 dall'interno dell'Eurocity in viaggio da Milano a Zurigo, indica la polizia svittese in una nota: un passeggero ha segnalato che un uomo a bordo si comportava in modo sospetto e che aveva con sé dell'esplosivo. Per motivi di sicurezza, la polizia ha lasciato passare il treno dalla stazione di Arth-Goldau. Il personale ferroviario lo ha fermato poco dopo.

La polizia è arrivata in forze, come pure i pompieri e i servizi di soccorso, in tutto un centinaio di persone e ha chiuso la stazione. Una unità speciale della polizia cantonale svittese è poi salita sul convoglio e ha arrestato il 30enne italiano. Questi ha fatto dichiarazioni confuse e un medico condotto ne ha disposto il ricovero in una clinica psichiatrica, è stato annunciato stamane. Successivamente, gli agenti hanno perquisito il treno lungo 350 metri, ma non hanno trovato ordigni. L'Eurocity ha così potuto proseguire verso Zurigo.

Alle 19.30 la linea ferroviaria è stata riaperta. Durante la chiusura ci sono stati diversi annullamenti e ritardi sull'asse del San Gottardo. Anche dopo la riapertura singoli treni hanno continuato ad essere cancellati o ritardati per un po' di tempo. Il senso di insicurezza ha fatto presa sul Vecchio Continente, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Le ultime settimane sono state scandite da falsi allarmi prima lanciati e poi prontamente rientrati, con giornate di allerta continue in metro, treni e aeroporti. Prove chiare di un legame diretto con la situazione mondiale di venti di guerra che alimenta il senso di incertezza, perché non sempre si riesce a distinguere la vicinanza a posizioni fondamentaliste da disturbi mentali.

(7 novembre 2018)

Pubblicato in Cronaca Emilia

"Un recupero dell'interesse nell'acquisto di abitazioni a Modena" - Il mercato immobiliare residenziale di Modena è ripartito. Lo rivelano i dati pubblicati dall'OMI, l'Osservatorio del Mercato Immobiliare, facente capo all'Agenzia delle Entrate. In particolare, significativo è stato il sostanzioso aumento delle compravendite portate a termine, almeno per quanto riguarda il primo semestre 2018. Nel periodo tra gennaio e giugno 2018, infatti, percentualmente, sia considerando l'intera provincia, che racchiudendo l'indagine al solo comune di Modena, il tasso di crescita è stato superiore al 20%.

Valori significativi, si diceva, soprattutto se si mettono a confronto con quelli registrati appena 12 mesi fa. Dati che restituivano, sia su base annua, che considerando solo primo semestre 2017, un mercato residenziale in difficoltà, in cui il flusso delle compravendite era in contrazione. Periodo, quindi, che si può a tutti gli effetti considerare una battuta d'arresto nel processo di crescita: su base annua, infatti, si è registrato solo un +1,1% nell'intera provincia, addirittura in negativo. Del 4,1%. il numero di transazioni normalizzate nel solo capoluogo canarino.

I motivi della ripresa.

Un recupero dell'interesse nell'acquisto di abitazioni a Modena, dunque, dovuto, principalmente, a tre fattori coincidenti. In primo luogo si segnala l'alto numero di abitazioni, nuove o recentemente ristrutturare o riqualificate, a disposizione sul mercato. Immobili che sono più facilmente acquistabili, in primis grazie agli incentivi fiscali e alle detrazioni messe a disposizione dal Governo, a favore dei privati cittadini; ma anche per la maggiore facilità con cui si può, oggi, accendere un mutuo: su questi finanziamenti, infatti, ad oggi gravano tassi d'interesse tra i più bassi mai registrati negli ultimi anni.

Questi sono i principali motivi della ripresa del mercato modenese, e italiano in generale. Per quanto riguarda il settore residenziale canarino, inoltre, un plauso va fatto all'amministrazione comunale, che ha agito oculatamente, mettendo a disposizione della cittadinanza gli strumenti necessari affinché il passo falso tra 2016 e 2017 fosse superato tempestivamente e intervenendo sulle principali problematiche cittadine, riportando Modena ad essere una meta ambita e attrattiva per investitori, nuovi abitanti e per gli stessi modenesi.

Il mercato 2018.

Il primo semestre 2018, si diceva in apertura, ha raggiunto risultati importanti. Parlando dell'intera provincia di Modena, nei primi sei mesi dell'anno, il flusso di NTN (numero di transazioni normalizzate) è aumentato del 21,9% rispetto al medesimo periodo 2017, frutto del passaggio dalle 3.310 alle 4.035 compravendite del 2018. Meglio, in questo senso, il secondo trimestre (periodo da aprile a giugno), in cui l'aumento percentuale è stato del 24,4%. più limitato, ma assolutamente positivo, quello del primo trimestre, che ha fatto registrare un +18,6%, rispetto allo stesso periodo 2017.

Restringendo il campo d'analisi al sono comune di Modena, ad un soddisfacente primo trimestre 2018, +11,6% le compravendite rispetto al 2017, è seguito un superlativo secondo quarto dell'anno. Nei mesi da aprile a giugno, infatti, sono state ben 682 le transazioni normalizzate, ben il 35,9% in più rispetto a quelle del secondo trimestre 2017 (quando furono appena 502).

Valori sicuramente significativi, ma che vanno contestualizzati nell'ottica di un confronto impari, ovvero con un primo semestre 2017 in forte contrazione. Nei primi sei mesi dell'anno passato, infatti, il numero di compravendite effettuate era calato quasi del 10% nel solo comune di Modena e di circa l'1,2% nell'intera provincia. Tutto ciò, ovviamente, non va ad inficiare la bontà di quanto raggiunto quest'anno, ma dà l'idea di un mercato in crescita, ma ancora in assestamento. In quest'ottica, saranno i prossimi 12 mesi a dirci se possiamo parlare di un mercato sano o ancora in difficoltà.

Analisi dell'andamento dei prezzi.

I risultati appena descritti, inoltre, arrivano in un momento in cui i prezzi medi di vendita, sono, in media, in crescita. E dunque si rivelano ancor più importanti. Secondo una comparazione dei dati disponibili su diverse siti immobiliari, l'andamento dei valori medi di vendita, nel 2017 è stato sostanzialmente costante (in leggerissima crescita, in realtà), ma costantemente inferiore rispetto ai dati disponibili per il 2018. Se la media mensile, l'anno scorso, si aggirava intorno ai 1.870 €/metro quadro, nell'anno corrente, finora, è stata di 1.950 €/metro quadro. Un aumento medio di circa il 4,3%, superiore a quello di molte delle province italiane, alcune delle quali sono, in realtà, ancora in stallo, se non in contrazione.

 

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Pubblicato in Economia Modena