Edizione 2014 del bando fUNDER35, iniziativa promossa da 10 fondazioni di origine bancaria, tra cui Fondazione Cariparma con l'obiettivo di sostenere l'impresa culturale giovanile: 1 milione di euro per le imprese culturali giovanili -

 

Parma, 16 aprile 2014 -

1 milione di euro per la crescita di imprese non profit, operanti da almeno due anni nell’ambito della produzione artistica e creativa e dei servizi di supporto alla valorizzazione, tutela, protezione e circolazione dei beni culturali, il cui l’organo di amministrazione sia costituito in maggioranza da membri di età inferiore ai 35 anni. Lo mettono a disposizione, attraverso l’edizione 2014 del bando fUnder35, 10 Fondazioni di origine bancaria: Fondazione Cariplo, capofila del progetto, e Fondazioni Banco di Sardegna, Cariparma, Cassa di Risparmio della Spezia, Cassa di Risparmio di Lucca, Cassa di Risparmio di Modena, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Cassa di Risparmio di Torino, Livorno, Monte di Bologna e Ravenna. 

 

L’obiettivo di fUNDER35 è far decollare le migliori imprese culturali giovanili, che si distinguano per la qualità dell’offerta, nonché per una corretta politica del lavoro, e si prefiggano chiari obiettivi di sostenibilità economica tramite specifici progetti di miglioramento tanto in campo progettuale che gestionale. Il bando scade il 16 giugno 2014 ed è disponibile all’indirizzo (http://www.fondazionecariplo.it/it/progetti/arte/fUNDER35/index.html).

 

Con il bando fUnder35 le Fondazioni hanno deciso di dare un forte sostegno a imprese già attive, privilegiando le migliori in termini di qualità dell’offerta e corretta politica del lavoro; ovvero di concedere un contributo economico e formativo a quelle imprese che intendono sviluppare progetti di miglioramento tanto in campo progettuale che gestionale. Le principali tematiche sostenute nelle edizioni precedenti sono, infatti, l’avviamento professionale di artisti neo-diplomati e di nuovi talenti, l’avvicinamento del pubblico giovane alla cultura e la promozione di eventi teatrali dedicati ai giovanissimi, il miglioramento organizzativo finalizzato a una gestione sostenibile nel tempo, il consolidamento di posizioni lavorative strutturalmente precarie ma temporalmente stabili e l’assunzione di figure professionali under 35, lo svolgimento di un percorso formativo in campo manageriale destinato al personale interno e l’ampliamento/potenziamento dell’offerta culturale.

 

Il progetto fUnder35 prevede la pubblicazione di un bando rivolto a imprese non profit di natura privata aventi sede e operanti, da almeno due anni, nei territori di riferimento delle Fondazioni. Le imprese selezionate sono destinatarie di iniziative di monitoraggio periodico e di supporto connesse alle tematiche organizzative, gestionali e di innovazione tecnologica, con l’obiettivo di accompagnare il processo di miglioramento. Sono inoltre sviluppate attività di orientamento su tematiche fiscali, amministrative, di raccolta fondi a livello nazionale e internazionale da offrire agli enti finanziati come ottimizzazione delle risorse.

 

(Fonte: ufficio stampa ACRI)

 

 

Un seminario operativo di CNA domani, giovedì 17 aprile, alle 19 presso la sede provinciale dell’Associazione -

 

Modena, 16 aprile 2014 -

I “costi minimi di sicurezza” sono al centro di una discussa normativa il cui intento è quello di determinare gli importi dei costi di trasporto necessari a mantenere in sicurezza gli automezzi. Disposizioni discusse, appunto, e piuttosto incerte, tanto da spingere Fita CNA a organizzare un seminario per cercare di fare un po’ di chiarezza in merito. L’iniziativa si terrà domani, giovedì 17 aprile, alle 19 presso la CNA Provinciale, in via Malavolti, 27. L’avvocato Stefania Ghidoni parlerà di come si applicano i costi minimi, illustrerà il concetto di tratta e spiegherà in cosa consistono e come possono essere attivate le azioni speciali per il pagamento dei minimi, e come si definiscono e si stipulano i contratti nell’autotrasporto. Al presidente di FITA CNA Franco Casadei, invece, il compito di esaminare gli effetti che questa normativa ha avuto su tutti i vari attori della filiera della normativa, a volte aggirata da committenti e subvettori. La partecipazione è consigliata sia agli autotrasportatori che ai committenti.

 

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)

 

Parte domani, giovedì 17 alle 9 a Palazzo Giordani una serie di 12 seminari pubblici dedicati alla ricerca attiva di occupazione. Iniziativa finanziata dalla Provincia e realizzata dal Cisita.

 

Parma, 16 aprile 2014 –

La ricerca di un lavoro? Comincia da un curriculum scritto bene. Proprio al curriculum vitae è dedicato il primo di 12 seminari pubblici pensati per dare informazioni sulle tecniche da utilizzare per rendere più fruttuosa la ricerca: dodici appuntamenti finanziati dalla Provincia e realizzati dal Cisita, nei quali si spazierà dal curriculum all’analisi del mercato del lavoro (profili più richiesti e nuove professioni), dal colloquio di lavoro all’uso del web. 

“Oltre che con l’attività quotidiana dei centri per l’impiego, anche con questa iniziativa cerchiamo di stare il più possibile al fianco delle persone nella ricerca del lavoro. In periodi difficili come quelli che stiamo attraversando, di crisi, l'incontro fra chi cerca e chi offre occupazione è talvolta più complicato che in momenti “normali”: con iniziative come questa proviamo a dare alle persone strumenti in più”, spiega l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amoretti.

“Il curriculum vitae: istruzioni per l’uso” il titolo del primo appuntamento, che si svolgerà giovedì 17 aprile dalle 9 alle 13 nella Sala Borri di Palazzo Giordani (viale Martiri della libertà, 15). Relatore del seminario sarà Pier Evaristo Ziliotti, formatore e consulente esperto nell’ambito dell’organizzazione aziendale e della comunicazione. Nel programma della giornata: la mappa delle conoscenze, “disegnare” i propri saperi; il curriculum vitae, considerazioni di contesto; il curriculum vitae quale espressione di un progetto professionale; la creazione e la formattazione di documenti; i modelli utilizzati (criteri di scelta); la struttura del c.v.; la lettera di presentazione/autopresentazione

 

Per informazioni: Cisita Parma, via Cantelli 5, Parma, tel. 0521.226500, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., web www.cisita.parma.it

 

 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

 

 

Intervento CNA sullo stato della semplificazione burocratica emerso dalla Relazione annuale al Parlamento. Nunzio Dallari, CNA: “Imprese e cittadini non possono più aspettare. Occorre individuare subito strumenti di semplificazione per la pubblica amministrazione”

 

Reggio Emilia, 15 aprile 2014 -

La Relazione annuale al Parlamento sullo stato di attuazione delle disposizioni in materia di riduzione e trasparenza degli adempimenti amministrativi a carico di imprese e cittadini, prevista dallo Statuto delle Imprese, scatta una fotografia la cui lettura non si presta ad equivoci e conferma l’allarme più volte lanciato dalla CNA: sulla semplificazione siamo ancora ai principi, mancano i fatti. Su un totale di 89 provvedimenti monitorati dal Dipartimento della Funzione Pubblica, con la collaborazione delle associazioni imprenditoriali, fra cui la CNA, sono ben 47 quelli che hanno introdotto nuovi oneri per le imprese e soltanto in pochissimi casi le amministrazioni promotrici ne avevano segnalato la presenza. 

 

“È inquietante la diffusa inadempienza, da parte delle pubbliche amministrazioni, a redigere, allegare e pubblicare l’elenco degli oneri informativi riferiti ai provvedimenti adottati. Ciò - sottolinea Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA -  se, da una parte, denota la presenza di un grave ritardo culturale nelle amministrazioni rispetto alla “normalità” di molti altri Paesi, dall’altra, testimonia le resistenze delle stesse amministrazioni alle politiche per il miglioramento della qualità della regolazione. Per questo motivo, non basta più fare appello alla responsabilità politica, ma occorre individuare meccanismi e strumenti che possano realmente richiamare le pubbliche amministrazioni a comportamenti più virtuosi. Le imprese e i cittadini non possono più aspettare!”  

 

Sostanzialmente dello stesso tenore anche la seconda relazione presentata dal Dipartimento della Funzione Pubblica sul cosiddetto budget regolatorio, cioè sul bilancio complessivo degli oneri amministrativi introdotti ed eliminati nel corso del 2013. Anche in questo caso, l’attività di monitoraggio, svolta con il contributo della CNA, evidenzia che la maggioranza delle amministrazioni non ha rispettato le indicazioni di “rendicontazione” previste nello Statuto delle Imprese e in un solo caso su 20 sono stati quantificati gli oneri introdotti e quelli eliminati.  

 

“Insomma – conclude Dallari - il quadro generale mostra che è necessaria una rigorosa responsabilizzazione delle amministrazioni nell’utilizzo degli strumenti idonei a prevenire l’introduzione di nuovi oneri. Trasparenza, responsabilità e coinvolgimento diretto dei vertici politici ed amministrativi devono diventare le parole d’ordine per sgonfiare la burocrazia.” 

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

 

“Porte aperte” sui corsi organizzati dall’ente di formazione di CNA -

 

Modena, 15 aprile 2014 -

La bellezza non è un optional, tantomeno lo sono i mestieri che ci permettono di coltivarla. Stiamo parlando di estetica e di acconciatura, mestieri che CNI Ecipar, l’ente di formazione di CNA, insegna da oltre un decennio. Presso CNI Ecipar sono disponibili tutti i percorsi formativi necessari a conseguire la qualifica e l’abilitazione necessarie ad esercitare la professione.

Nei corsi di formazione in acconciatura ed estetica, CNI Ecipar è davvero maestra: assieme all’esperienza, c’è l’alta caratura tecnica dei docenti a garantire una qualificazione professionale di primo livello. A chi volesse verificarlo personalmente, l’ente di formazione aprirà le sue porte domani, mercoledì 16, e giovedì 17 aprile: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, infatti, sarà possibile visitare le aule di formazione ubicate presso la sede provinciale CNA, a Modena in via Malavolti 27 (uscita 5 della tangenziale, direzione Bologna). Per toccare con mano le attrezzature a disposizione degli allievi, per assistere a dimostrazioni pratiche e lezioni teoriche sulle tecniche estetiche, per parlare con i docenti, assistere alle impressionanti performance di “nail art”, conoscere i coordinatori delle lezioni, coloro che rendono possibile il processo di formazione pluriennale richiesto per legge, e ne assicurano l’elevata qualità. 

Per saperne di più potete contattare Majla Biolchini (tel,  059 269.800, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), visitare il sito http://www.cniecipar.com/professione-benessere/, o ancora meglio, venire a trovarci il  16 e 17 aprile.

 

(fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)

 

 

La sorveglianza doganale per stroncare possibili frodi. Un seminario domani 15 aprile promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia -

 

Reggio Emilia, 14 settembre 2014 -

La lotta alla contraffazione di marchi e brevetti è possibile, ed è tanto più efficace quando è preventiva, ovvero quando impedisce la messa in commercio di beni che costituiscono oggetto di frode ai consumatori.

Proprio di questo si parlerà nel seminario promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per martedì 15 aprile alle ore 14,30 nella sede camerale di Piazza della Vittoria.

L’incontro si inserisce nell’ampio ciclo di approfondimenti dedicato dalla Camera di Commercio alle modalità attraverso le quali è possibile tutelare i diritti di proprietà industriale e, conseguentemente, tutto quel patrimonio costituito da marchi, invenzioni e brevetti che rappresenta uno dei più importanti fattori competitivi delle imprese.

Il nuovo seminario in programma il 15 verterà in modo specifico sul servizio di sorveglianza doganale in Italia e nella UE, che si sostanzia di un vero e proprio “filtro” che può arrivare a bloccare partite di merce contraffatta prima che le stesse vengano introdotte e commercializzate nel territorio dello Stato e/o fuoriescano dallo stesso per essere commercializzate in Paesi extra-comunitari.

Il programma dei lavori prevede gli interventi dell’Ing. Aldo Paparo e dell’avv. Agela di Blasio dello studio Bugnion spa.

 

 

 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

 


Le Associazioni dell’artigianato e del commercio hanno convocato una conferenza stampa presso la Camera di Commercio di Parma per sollecitare le Amministrazioni comunali a una maggiore attenzione alle imprese nel ridefinire tariffe e regolamenti applicativi relativi ai tributi locali.

 

Parma, 14 aprile 2014 -


La Legge di stabilità 2014 ha istituito la IUC (Imposta Unica Comunale) che si divide in tre voci Tari (Tassa sui rifiuti), Tasi (Tributo per i servizi indivisibili) e Imu (Imposta municipale propria a carattere patrimoniale). Questi nuovi tributi stanno creando nelle imprese una seria preoccupazione, perché il rischio reale è quello di vedersi aumentare in modo esponenziale i costi.

Tenuto conto che è notorio  il grave stato di difficoltà in cui il sistema economico italiano sta dibattendosi, che come è bene ricordare è costituito per il 97% da imprese con meno di 20 addetti, le Associazioni in rappresentanza di artigianato e commercio, riunite sotto la sigla  di RETE IMPRESE ITALIA, hanno condiviso in un documento unitario da  sottoporre agli amministratori locali alcune riflessioni e richieste delle quali tenere conto nel ridefinire tariffe e regolamenti applicativi dei tributi predetti.

Il nostro sistema produttivo non può sostenere ulteriori oneri così come accaduto in precedenza in modo generalizzato e diffuso in gran parte dei Comuni della provincia. Senza impresa non c’è lavoro e non ci può essere crescita economica.

Per questa ragione le Associazioni chiedono che le scelte che si stanno per deliberare non vadano a penalizzare ulteriormente la componente produttiva e invitano le Amministrazioni a rivedere i contratti con le Multiutility fornitrici dei servizi, che continuano a macinare utili mentre le imprese chiudono,  che le risorse finanziarie di cui i comuni hanno bisogno vengano reperite attraverso una distribuzione,  tra i vari soggetti passivi dei suddetti tributi, con criteri di equità, evitando la tentazione di ricorrere a modalità e metodi che invece hanno, visto anche il periodo, l’unico obiettivo di cercare un consenso elettorale.

Per questo motivo alle Amministrazioni comunali del territorio, oltre che ad un confronto nel merito per condividere le scelte, le Associazioni sollecitano un maggiore coraggio su alcuni punti che ritengono fondamentali per le imprese: TARI, IMU, TASI e COSAP. 

Hanno illustrato questi temi in conferenza stampa:
Michele Pignacca (Presidente provinciale Confartigianato-GIA), Gualtiero Ghirardi (Presidente provinciale CNA), Leonardo Cassinelli (Presidente provinciale Confartigianato-Apla), Ugo Margini (Presidente provinciale Ascom-Confcommercio), Corrado Testa (Presidente provinciale Confesercenti).

 

 

DOCUMENTO INVIATO A TUTTI I SINDACI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI PARMA

 

A tutti i Sindaci dei comuni della provincia di Parma

Oggetto: Riduzione della tassazione locale

Illustrissimo Sindaco,

Senza impresa non c’è lavoro e non ci può essere crescita economica e se le imprese continueranno a chiudere non ci  sarà più neppure la base imponibile per tassarle. 

La Legge di stabilità 2014 ha istituito la IUC (Imposta Unica Comunale) che si divide in tre voci Tari (Tassa sui rifiuti), Tasi (Tributo per i servizi indivisibili) e Imu (Imposta municipale propria a carattere patrimoniale).

Questi nuovi tributi stanno creando nelle imprese che rappresentiamo una seria preoccupazione, perché il rischio reale è quello di vedersi aumentare in modo esponenziale i costi.

Tenuto conto che è notorio  il grave stato di difficoltà in cui il sistema economico italiano sta dibattendosi, che come è bene ricordare è costituito per il 97% da imprese con meno di 20 addetti, le scriventi Associazioni in rappresentanza di artigianato e commercio, riunite sotto la sigla  di RETE IMPRESE ITALIA, attraverso questo documento,  sottopongono agli amministratori locali alcune riflessioni e richieste delle quali auspichiamo vorranno tenere conto nel ridefinire tariffe e regolamenti applicativi dei tributi predetti.

Chiediamo in via generale che le imprese non vengano gravate di ulteriori oneri così come è accaduto in precedenza in modo generalizzato e diffuso nella gran parte delle municipalità del territorio provinciale.

Per questa ragione chiediamo che le scelte che si stanno per deliberare, salvo proroghe, non vadano a penalizzare ulteriormente la componente produttiva. È necessario rivedere i contratti con le Multiutility fornitrici dei servizi, che continuano a macinare utili mentre le imprese chiudono,  che le risorse finanziarie di cui i comuni hanno bisogno vengano reperite attraverso una distribuzione,  tra i vari soggetti passivi dei suddetti tributi, con criteri di equità, evitando la tentazione di ricorrere a modalità e metodi che invece hanno, visto anche il periodo, l’unico obiettivo di cercare un consenso elettorale.

Per questo motivo alle Amministrazioni comunali del territorio, oltre che ad un confronto nel merito per condividere le scelte, chiediamo  maggiore coraggio su alcuni punti che riteniamo fondamentali per le imprese che rappresentiamo e che di seguito elenchiamo.

 

 

TARI

Revisione contratti tra i Comuni ed enti gestori del servizio rifiuti.

Affinché si possa predisporre un piano pluriennale di raccolta dei rifiuti è necessario che da subito gli amministratori chiedano con forza agli enti gestori del servizio una modifica al ribasso dei contratti di fornitura, anche con l’appoggio delle nostre Associazioni. Inoltre è opportuno che il comune dimostri  che il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sia stato affidato a parità di qualità alle migliori condizioni economiche.

Ogni comune dovrebbe arrivare alla raccolta puntuale.

La legge di stabilità 2014 offre la possibilità ai comuni di adottare una tariffazione o determinata dai criteri del DPR 158/99 (Legge Ronchi), oppure nel rispetto di chi “inquina paga”. Nel secondo caso che è certamente più significativo, il comune può commisurare la tariffa alla quantità e qualità medie ordinarie dei rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e ad alla tipologia delle attività svolte, nonché al costo del servizio sui rifiuti. Questo porterebbe alla raccolta puntuale dei rifiuti, che andrebbe a risolvere molte problematiche relative ai costi: l’impresa paga in base a quanti rifiuti produce. In quest’ottica rileviamo la necessità che per la tariffazione puntuale venga considerato l’effettivo peso dei rifiuti prodotti e non il numero degli svuotamenti effettuati dal servizio di raccolta e vengano detassati i rifiuti speciali, assimilabili agli urbani ed i sottoprodotti che lo stesso produttore dimostri di avere avviato al recupero o in subordine individuare effettive agevolazioni proporzionali alla quota di rifiuti smaltiti autonomamente.

Ridefinire la ripartizione tra utenze domestiche e non domestiche in base ai mq nella parte variabile della tassa.

Come più volte sottolineato, per le aziende che rappresentiamo, la tassazione dei rifiuti è un a delle voci che incide maggiormente sui costi dell’impresa, pertanto è auspicabile che i comuni ridefiniscano, sulla parte variabile del tributo, in accordo con le Associazioni di categoria, una diversa ripartizione tra le utenze domestiche e quelle non domestiche in base ai metri quadrati di superficie atti a produrre rifiuto.

Agevolazioni per le attività economiche site nelle frazioni dei comuni.

È necessario inserire agevolazioni sulla tassa dei rifiuti per le attività commerciali e produttive site in frazioni con non più di 500 abitanti che esercitano un ruolo di presidio e servizio per la collettività.

Circoli privati e simili per la parte di somministrazione equiparati ai Pubblici Esercizi.

È necessaria una parità di trattamento per quanto riguarda la tassa dei rifiuti tra circoli privati o similari e aziende del settore dei Pubblici Esercizi (Bar, Ristoranti, ecc.).

Il termovalorizzatore come risorsa per diminuire la tassazione dei rifiuti.

Il termovalorizzatore, esistente e in funzione sul nostro territorio, deve portare ad un vantaggio economico reale in termini di riduzione delle tariffe dei rifiuti per il mondo delle imprese e sulla collettività. Sono noti infatti i benefici economici derivanti dalla produzione di energia elettrica e calore dalla combustione dei rifiuti. Inoltre, rispetto alla situazione preesistente, tale impianto ha favorito l’autosufficienza del territorio provinciale in tema di rifiuti facendo diminuire i costi di trasporto e smaltimento.

Regolamento uniforme a livello provinciale

Da anni si parla di semplificazioni mentre ci sono 47 regolamenti comunali, uno per ogni comune e tutti diversi tra di loro, per ogni tributo. Si auspica l’adozione di un modello uniforme di regolamento da parte di tutti i comuni del territorio provinciale.

IMU

L'immobile strumentale all'azienda non deve essere tassato.

L’Imu è l’imposta municipale propria di natura patrimoniale. Come ribadito a livello nazionale da Rete Imprese Italia riteniamo  che questa imposta non debba assolutamente essere applicata a tutti quegli immobili che sono strumentali all’azienda. In alternativa richiediamo comunque l’applicazione della tassazione minima consentita. 

TASI

Azzeramento dell'aliquota.

La Tasi è il tributo per i servizi indivisibili a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile. Nella Legge di stabilità 2014 viene evidenziato che l’aliquota base è pari all’1 per mille. È facoltà del comune, tramite delibera del Consiglio comunale, ridurre l’aliquota sino all’azzeramento oppure determinarla in modo tale che la somma tra l’aliquota Tasi e quella Imu non sia superiore all’aliquota massima statale del 31/12/2013, che per il 2014 non può superare il 2,5 per mille. Pertanto è importante che le amministrazioni tendano all’azzeramento dell’aliquota o al massimo rimangano su quella di base come prescrive la normativa.

COSAP

Incentivazione

Al fine di incentivare l’utilizzo di aree pubbliche al servizio delle attività e renderlo concorrenziale nei confronti dei comuni delle provincie limitrofe, si chiede la riduzione del 20% della tariffa giornaliera.

 

 

 

 

(Fonte: ufficio stampa Rete Imprese Italia) 

 

Lunedì alle 15 presso la Camera di Commercio un importante seminario tecnico per chi opera nel settore del condizionamento e refrigerazione. Con Cna per imparare tutto ciò che c’è da sapere per il registro dell’apparecchiatura e comunicazione Ispra -

 

Vignola, 11 aprile 2014 -

Importante occasione di aggiornamento professionale per la categoria degli Impiantisti coinvolti nel processo di Certificazione noto come Patentino del Frigorista. Verrà illustrata la corretta compilazione del Registro dell’Apparecchiatura per gli impianti di refrigerazione e/o condizionamento contenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra, registro da compilare per gli impianti che contengono più di 3 chilogrammi di gas e da lasciare presso l’impianto. Nell’occasione CNA metterà a disposizione dei partecipanti anche il Libretto in questione. L’incontro si terrà lunedì 14 aprile, a partire dalle 15.00, presso la Camera di Commercio di Modena, in via Ganaceto, 134.

È prevista la presenza di un esperto dell’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che per conto del Ministero dell’Ambiente si occupa, attraverso procedura telematica, della comunicazione obbligatoria, ai sensi dell’art. 16 del DPR 43/2012, che i proprietari degli impianti devono effettuare entro il 31 di maggio di ogni anno, relativamente agli interventi dell’anno precedente.

ISPRA illustrerà la procedura e il suo funzionamento. Questo permetterà di unire i due ambiti: la compilazione del Registro e la Comunicazione ISPRA in modo da fornire ai manutentori la possibilità di aiutare o fornire il servizio d’inoltro della comunicazione ai propri clienti, i proprietari obbligati alla comunicazione.

Per informazioni rivolgersi a Giorgio Falanelli di CNA Modena, cell. 328-3399860 o mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)

 

Martedì 15 aprile in via Maiella saranno illustrati nel dettaglio i programmi Horizon 2020 e COSME - 

 

Reggio Emilia, 11 aprile 2014 -

Da quest’anno, le PMI possono accedere alle linee di finanziamento agevolato previste dai nuovi Fondi Europei con i programmi Horizon 2020 e COSME, che offrono opportunità di sostegno agli investimenti in innovazione, ricerca e internazionalizzazione. La Comunità Europea ha infatti destinato all’ Italia 32,2 miliardi di Euro che verranno ripartiti in tre rami di intervento principali l’eccellenza scientifica, la competitività industriale e le sfide sociali. 

 

Industrie Emiliane Unite, il raggruppamento di CNA per le imprese industriali, organizza per martedì 15 Aprile dalle 18 alle 20.30 presso la sede provinciale CNA in via Maiella 4 a Reggio Emilia, un incontro destinato a fare luce sulla programmazione Europea, sull’utilizzo dei Fondi Strutturali 2014-2020 e sui partenariati Università e impresa per sostenere la ricerca e la commercializzazione del prodotto/ servizio, entrando nel dettaglio delle azioni maggiormente interessanti per le PMI e alla base del business futuro.

 

Dopo l’apertura dei lavori da parte di Carlo Intermite Presidente Industrie Emiliane Unite, seguiranno gli interventi della Dott.ssa Rita Malavasi, Direttore CNA Servizio Estero e della Dott.ssa Barbara Rebecchi, Ufficio Ricerca e relazioni internazionali Università di Modena e Reggio.

 

“Per continuare a stare sul mercato – spiega il Presidente Carlo Intermite - ed essere competitivi anche le piccole e medie imprese hanno sempre più bisogno di puntare su innovazione e internazionalizzazione. Accedere ai finanziamenti europei può rappresentare un’opportunità di sviluppo, rafforzando la capacità innovativa delle nostre eccellenze e aumentando l’innovazione di processo e prodotto. Non sempre è semplice entrare nel dettaglio dei singoli programmi, ecco perché CNA mette a disposizione un team di esperti che possano rendere concrete le possibilità di ottenere i finanziamenti stanziati e di avere comunque le informazioni necessarie”. 

 

Al termine del seminario avrà inizio la parte riservata ai soli componenti l’assemblea dei soci di Industrie Emiliane Unite per il rinnovo degli organi dirigenti.

 

Per adesioni Rif. Fosca Bonaretti, Tel. 0522 356350 Fax 0522 356351, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure Ughetta Fabris, Tel. 0522 356366, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 (Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

I sindacati sottolineano che, nonostante reiterate richieste, Fiumalbo e Montecreto sono le uniche amministrazioni dell'Unione del Frignano a non averli incontrati prima di approvare i bilanci.

 

Modena, 9 aprile 2014 

Dure critiche di Cgil e Cisl di Pavullo ai Comuni di Fiumalbo e Montecreto, colpevoli di non aver accettato alcun confronto con le parti sociali sui bilanci preventivi 2014. I sindacati sottolineano che, nonostante reiterate richieste, Fiumalbo e Montecreto sono le uniche amministrazioni dell’Unione del Frignano a non averli incontrati prima di approvare i bilanci.

«Non siamo in grado di esprimere alcun giudizio sulle misure adottate - affermano Augusto Casagrandi e Vincenzo Tagliaferri, responsabili pavullesi rispettivamente di Cgil e Cisl – Dal quel poco che abbiamo letto sui giornali non si capisce quanto peserà la Tasi su cittadini e attività commerciali, a quanto ammontano l’Imu sulle seconde case e la Tares, se sarà applicata l’addizionale Irpef e con quale aliquota. Non è dato sapere se c’è stato un incremento delle tariffe per i servizi, se sono stati mantenuti o incrementati gli investimenti sul sociale. Quanto al progetto del polo scolastico, ci permettiamo di osservare che un ragionamento a livello di Unione o sub ambito avrebbe permesso di investire le risorse disponibili in una logica più ampia e di prospettiva».

Casagrandi e Tagliaferri sottolineano che il tavolo dell’Unione del Frignano, che si è riunito qualche giorno fa, serve per un confronto costruttivo e responsabile di tutti gli attori del territorio, dalle parti sociali alle istituzioni, dalle imprese al sistema del credito. L’indisponibilità delle amministrazioni locali di Fiumalbo e Montecreto, chiuse in un campanilismo incomprensibile e impegnate in progetti singoli che non hanno più senso oggi con le limitate risorse a disposizione dei Comuni, rischiano di non favorire un più ampio rilancio del territorio. «Riforma del welfare locale, tutela idrogeologica, sviluppo di un turismo che duri tutto l’anno: sono alcune delle priorità che – continuano Cgil e Cisl di Pavullo – alcuni sindaci del Frignano condividono con noi. Abbiamo apprezzato l’approccio con cui alcuni Comuni hanno confermato i servizi senza aumentare le tariffe. Tuttavia avremmo preferito una maggiore uniformità delle aliquote Tasi e dei regolamenti d’attuazione con le relative detrazioni. L’Unione del Frignano deve servire per compiere passi avanti sull’omogeneità di trattamenti e regolamenti, semplificare burocrazia e modulistica, produrre sinergie, rendere efficienti le macchine amministrative per ridurre i costi e – concludono Casagrandi (Cgil) e Tagliaferri (Cisl) – erogare servizi sempre più efficienti alle nostre comunità».

 

(Fonte: ufficio stampa Cgil e Cisl)

 

Il Gruppo bancario struttura due nuove linee di credito per un totale di 50 milioni di euro a supporto del gruppo internazionale leader mondiale nei settori delle macchine per ceramics, packaging, food e plastics -

 

Parma, 9 aprile 2014 –

Ha il cuore a Imola e un giro d’affari che arriva fino in Cina, passando dall’India e da oltre 80 Paesi del globo. E’ Sacmi, gruppo internazionale leader nei settori delle macchine per ceramics, closures, beverage, food e plastics, grazie all'applicazione di tecnologie innovative, al forte posizionamento sul mercato mondiale e alla ricerca continua di alti standard qualitativi e servizio al cliente. Tutte caratteristiche che hanno contribuito alla conferma del sostegno da parte di UniCredit che ha concesso all’azienda un nuovo finanziamento da 50 milioni di euro.

 

E’ stato infatti siglato nei giorni scorsi un accordo tra Sacmi e UniCredit per la concessione di un “pacchetto di finanziamento”, composto da due linee di credito per un totale di 50 milioni di euro. Obiettivo: sostituire un precedente credito - già parzialmente rimborsato – e concedere nuova liquidità a supporto delle strategie di crescita della società che è presente in 26 Paesi con oltre 70 società (stabilimenti, aziende di distribuzione e di servizio) che fanno capo alla Sacmi Imola.

Una presenza capillare che spiega come l'89% del fatturato del Gruppo sia legato all'export che raggiunge più di 80 Paesi. Il Gruppo Sacmi è infatti  in grado di assicurare in tutto il mondo assistenza e servizi efficienti grazie ad un Global Network che offre ai clienti un servizio rapido, efficace e diretto in qualsiasi continente

Questa operazione, realizzata dalla struttura di Corporate Centro Nord della banca, vede agire UniCredit in qualità di organizzatore e sottoscrittore unico che consolida il rapporto con un player solido e affidabile quale Sacmi. Quest’ultimo “Rappresenta – spiega Elena Goitini, Responsabile Area Commerciale Bologna di UniCredit - un esempio concreto di eccellenza in ambito industriale ed economico; e la conferma che un business di successo non può prescindere dalle linee conduttrici dell’innovazione e dell’internazionalizzazione. Quella di Sacmi è una storia imprenditoriale di successo contraddistinta da un dinamismo che UniCredit intende assecondare e accompagnare nel suo percorso di crescita, prova tangibile dell’impegno del Gruppo nel supportare le eccellenze italiane”.

 

“La presenza internazionale del nostro Gruppo e le esigenze che da questa originano – spiega Paolo Billi, Direttore Finanziario del Gruppo Sacmi e Investor Relator – ci ha fatto “incontrare” sempre più spesso il Gruppo UniCredit con il quale si è sviluppato un rapporto proficuo e di soddisfazione che intendiamo consolidare in futuro. Il finanziamento appena concluso rappresenta un passo di un cammino che ci auguriamo di fare insieme”.

 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

 

Venerdì 11 aprile selezioni per un nuovo progetto formativo lavorativo per hostess fiere e congressi riservato a dodici giovani donne di Parma e provincia -

 

Parma, 9 aprile 2014 -

Un nuovo progetto formativo e lavorativo che mira formare in modo professionale la figura della hostess per fiere e congressi. Destinatarie dodici giovani donne dai 20 ai 39 anni, residenti a Parma e Provincia diplomate, laureande o laureate, disoccupate, con o senza precedenti esperienze lavorative che dopo la formazione in aula verranno inserite nel mondo del lavoro come hostess durante manifestazioni fieristiche e attività congressuali. Prerequisiti per accedere alle selezioni sono l’ottima conoscenza della lingua italiana e una buona cultura generale, la conoscenza di una lingua straniera e la predisposizione a lavorare in team. Affidabilità, serietà, voglia di imparare e disponibilità a lavorare anche nei week end completano il profilo, unite alle disponibilità di un mezzo di spostamento proprio.

I colloqui di selezione si tengono venerdì 11 aprile dalle 10.30 alle 18.30 chiamando preventivamente il numero 338 5219408. Occorre presentarsi munite di copia cartacea del cv e di una chiavetta usb con due foto primo piano e figura intera.

Il progetto gratuito a riscatto è volto a far apprendere in modo pratico e coinvolgente skills mirati che permettono non solo di lavorare durante fiere e congressi, ma anche come base per tutte le attività a contatto con il pubblico. La frequenza è obbligatoria e verrà rilasciato un attestato di partecipazione finale.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio di Parma.

In allegato la locandina scaricabile

 

La nota congiunta di Cgil e Cisl Piacenza (comparto Funzione Pubblica) sulla vertenza C.R.I. Emerge che una parte degli ex dipendenti pubblici di Croce Rossa siano stati ri-assunti, dopo la privatizzazione della Croce rossa, tramite Agenzie Interinali. Inoltre, da un'assemblea avvenuta oggi emerge che le perdite salariali siano intorno al 30%.

 

Piacenza, 8 aprile 2014 -

Si è tenuta oggi, martedì 8 aprile, una partecipata assemblea del personale della Croce Rossa di Piacenza, nell'ambito del percorso di mobilitazione iniziato dopo che l'amministrazione nazionale della C.R.I. ha disatteso gli accordi firmati con i sindacati riguardanti il passaggio dei lavoratori dal contratto pubblico a quello privato Anpas a causa della privatizzazione della Croce Rossa.

 

Il progetto di riorganizzazione al completo ribasso mette a rischio retribuzioni e posti di lavoro e di conseguenza i servizi di emergenza e soccorso forniti ai cittadini dal personale dipendente della C.R.I., altamente specializzato e professionalizzato.

 

Il Ministero della Salute in una lettera al presidente nazionale Cri aveva chiarito che il passaggio dei lavoratori al contratto privato sarebbe potuto avvenire solo in seguito a un decreto interministeriale che deve stabilire le norme di raccordo tra il vecchio e il nuovo contratto per garantire i livelli occupazionali e salariali. Ma dopo poche ore con un voltafaccia inaudito, la stessa Ministra ha dichiarato che il contratto poteva già essere applicato senza le tutele dovute.

 

Nel frattempo il passaggio al nuovo contratto Anpas ha già causato una perdita del 30% del salario, mentre la Cri continua a lucrare sulle convenzioni in essere e con il mancato rispetto degli accordi sono a rischio i posti di lavoro, in particolare del personale a tempo determinato, in servizio in media da 15-20 anni e che rappresenta quasi la metà della forza lavoro. 

Inoltre, dal 1°gennaio 2015 con la completa privatizzazione dell'associazione, potrebbe aprirsi lo scenario di nuovi esuberi.

 

Non solo: in questo quadro già abbastanza sconfortante, a Piacenza i lavoratori a tempo determinato non sono stati trattati tutti allo stesso modo: una parte è stata inquadrata con il nuovo contratto Anpas, diventando quindi dipendente a tutti gli effetti della C.R.I. privata pur senza le norme di raccordo con il vecchio contratto pubblico. A un'altra parte, invece, è andata ancora peggio: è stato proposto un contratto di somministrazione tramite un'agenzia interinale. 

Non possiamo che denunciare questa situazione, questa incomprensibile disparità di trattamento tra lavoratori che da moltissimi anni prestano la propria opera al servizio della Croce Rossa e dei suoi 7 principi e che sono stati costretti ad accettare un contratto capestro - che prelude forse al licenziamento? - perché hanno una famiglia da mantenere e un affitto da pagare.

 

Lo stato di agitazione nazionale proseguirà fino a quando non avremo ottenuto una soluzione concreta: il Ministro della Salute deve chiarire la posizione in merito alle sorti dei 4000 dipendenti della croce rossa, ai possibili rischi occupazionali e alla pesante perdita salariale che già stanno subendo.

Senza risposte chiare e tempestive sarà sciopero.

 

 

(Fonte: ufficio stampa CGIL Piacenza)

 

"Forum Brasile – Le opportunità di business per le Pmi" incontro che si svolgerà a Palazzo Soragna il 15 aprile a partire dalle ore 9 -

 

Parma, 8 aprile 2014 -

E’ il quinto Paese più popoloso al mondo, ha un PIL in crescita e un trend di sviluppo che continua a interessare le economie avanzate. E’ il Brasile e può costituire un’opportunità per le imprese del territorio. E’ per questo che UniCredit e l’Unione Parmense degli Industriali hanno organizzato l’incontro “Forum Brasile – Le opportunità di business per le Pmi” che si svolgerà a Palazzo Soragna il 15 aprile a partire dalle ore 9.L’iniziativa si propone di illustrare le opportunità che offre il Paese verde-oro agli imprenditori interessati a sviluppare la propria attività oltre confine, oltre a facilitare l’ingresso delle aziende locali nel mercato brasiliano per lo sviluppo di rapporti commerciali. L’incontro si aprirà con i saluti e l’introduzione di Cesare Azzali, Direttore Unione Parmense Industriali e di Fabrizio Simonini, Responsabile Area Commerciale Parma UniCredit; Luciano Mario Bencivinni, Political Risk & Country Analysis UniCredit, presenterà lo scenario politico e economico del Paese sudamericano. Prenderà poi la parola, per un approfondimento sul tema “Il Mercato Brasile: il contesto operativo per le imprese”, Renzo Regini, Responsabile dell’UniCredit Office San Paolo del Brasile. Giacomo Guarnera, dello Studio legale Guarnera Advogados, presenterà quindi la sua relazione sul tema “L’impatto fiscale sul business e accorgimenti legali nelle strategie di internazionalizzazione. In chiusura Federico Canuti, Partner Pop Consulting, si soffermerà sulle “opportunità in Brasile per l’industria alimentare”.

 In allegato la locandina scaricabile con il programma 

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

 

Succede a Claudio Della Pasqua, nominato Presidente onorario: lotta alle burocrazie e all’abusivismo e più credito alle imprese le priorità per i prossimi anni -

 

Parma, 08 aprile 2014

Filippo Donati, albergatore di Ravenna, presidente nazionale di ASSOHOTEL, è il nuovo Presidente di ASSOHOTEL Emilia-Romagna; è stato eletto dall’Assemblea elettiva dell’associazione degli albergatori di Confesercenti che si è riunita oggi a Bologna. Per il prossimo mandato, Donati, sarà affiancato da tre vice-presidenti con deleghe specifiche: Fabrizio Albertini, albergatore di Cesenatico e Presidente di Confesercenti Cesenatico; Paolo Mazza, albergatore di Bologna e Presidente di Assohotel Bologna e Gabriella Gibertini, albergatrice di Salvarola Terme e Presidente Assohotel Modena.

L’Assemblea, che si è svolta alla presenza, fra gli altri, dell’Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Maurizio Melucci; del direttore del Ciset-Cà Foscari di Venezia (Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica), Mara Manente e del Direttore di Confesercenti Emilia Romagna, Stefano Bollettinari, è servita anche a delineare il programma di lavoro per i prossimi anni e le tematiche più importanti da affrontare. Prioritari, da questo punto di vista sono stati valutati gli interventi a sostegno degli investimenti delle imprese per il miglioramento delle strutture e dell’offerta; la semplificazione di molte normative, come quella in materia di prevenzione degli incendi, per renderle praticabili da parte anche delle piccole imprese; la lotta a ogni forma di abusivismo e concorrenza sleale. Tutti aspetti valutati nel loro impatto sul territorio regionale e rispetto all’evoluzione del settore a livello nazionale.

“Proprio alla luce di quanto avviene a livello nazionale - ha sottolineato il neopresidente Filippo Donati nel suo intervento- occorre un sempre maggiore impegno, incisivo e costante. Siamo un territorio che ragiona, abituato da sempre a camminare sulle proprie gambe, abituato al confronto e alla concertazione. In tal senso, la riorganizzazione dell’associazione servirà a rappresentare tutto il territorio e a dare l’opportunità a tutti gli imprenditori del turismo della nostra regione, di dare il proprio contributo per lo sviluppo e la promozione delle nostre eccellenze. ”

Claudio Della Pasqua, presidente uscente, ha ripercorso la storia dell’associazione, nata ufficialmente con la sua presidenza: “i risultati ottenuti in tutti questi anni sono il frutto della collaborazione del mondo imprenditoriale turistico. Attraverso Assohotel E.R. abbiamo potuto constatare con mano che se vogliano raggiungere obiettivi importanti per il nostro settore, lo possiamo fare solo con il contributo di tutti. Siamo stati dei pionieri del sindacalismo turistico, ora tocca alla nuova dirigenza trovare strade nuove per rilanciare l’Emilia Romagna”. Proprio per l’importante contributo offerto da Della Pasqua in questi anni, gli è stato conferito il titolo di presidente onorario.

Nel dibattito sono anche intervenuti i vice-presidenti eletti:

Fabrizio Albertini, ha fatto riferimento alla recente costituzione del distretto turistico della Costa sostenendo che “deve essere riempito di contenuti volti all’integrazione delle eccellenze del nostro territorio. Sono necessarie strategie per promuovere e rilanciare l’offerta turistica della Romagna a livello nazionale e internazionale, con una visione di insieme capace di offrire diverse opportunità al turista curioso ed esigente. E’ ovvio che la sinergia tra le diverse realtà turistiche può avvenire soltanto mettendo mano a progetti strutturali, che implementino i collegamenti sia con il resto d’Italia che con il resto del mondo”.

Gabriella Gibertini, ha invece sottolineato come “in un momento delicato come quello che stiamo attraversando, diventi decisiva la formazione degli imprenditori del turismo su diversi fronti: formazione sull’utilizzo complessivo e più avanzato del web, elemento ormai decisivo per essere competitivi e visibili sul mercato nazionale e internazionale, ma altresì sull’accoglienza, sulle competenze linguistiche e culturali, tutte componenti che rendono capace l’operatore di rispondere alle richieste del turista”.

Sul turismo congressuale e fieristico si è soffermato invece Paolo Mazza: “La cronaca bolognese di questo ultimo periodo, che riguarda soprattutto il distretto fieristico, ci preoccupa molto. Come sappiamo non è solo il turismo vacanziero low cost quello che sostiene l’economia turistica bolognese, ma soprattutto quello del business che porta uomini d’affari nella nostra città per periodi più lunghi del turista mordi e fuggi. Come associazione vogliamo incidere sulle scelte strategiche per il nostro capoluogo, per non perdere un settore del turismo che ha da anni è stata una voce economica importante per la filiera turistica.” 

Mara Manente ha presentato alcuni dati sul peso economico del turismo sull’economia regionale attraverso un’analisi che ha affiancato, alle stime e modelli econometrici già in uso, l’analisi sistematica della contabilità del settore turistico considerato come un vero e proprio comparto economico. Come ha illustrato la Manente: “Sul fronte del turismo internazionale l’Emilia-Romagna ha registrato, nel 2013, una spesa di 1,9 miliardi di euro con un aumento del + 8.4% rispetto al 2011. Nello stesso periodo, la spesa complessiva italiana è cresciuta del 6,8%. Riportando i dati a ciò che ha speso ogni giorno il turista internazionale si arriva a 90 euro contro gli 81 del 2011 con un incremento che risponde alle dinamiche nazionali. Un periodo di crisi, infatti, seleziona le fasce medio alte della popolazione turistica internazionale che hanno, quindi, una propensione maggiore alla spesa. Il turismo pesa per l’8,7% sul Pil regionale. Tradotto, senza il turismo in Emilia-Romagna, mancherebbero all’appello 10 miliardi l’anno. Complessivamente, il settore vale l’11% della spesa turistica totale in Italia a conferma della sua importanza per l’economia sia regionale che nazionale”.

L’assemblea regionale di Assohotel è proseguita nel pomeriggio con il seminario sul tema delle agenzie di booking on-line e delle clausole vessatorie della parity rate -“Tra parity rate e contrattualistica, gabbie e consigli utili”- che ha raccolto un’altissima partecipazione delle imprese del settore alberghiero. Il seminario rientrava nel progetto *PER (PerEmiliaRomagna),  il laboratorio di formazione e informazione sui temi più innovativi del turismo, rivolto agli operatori turistici della nostra Regione, realizzato da Cat Confesercenti e BTO Educational.

 

(Fonte: Ufficio stampa Confesercenti Emilia Romagna)

 

 

Giovedì 10 aprile (ore 20.30) se ne parla presso la sede provinciale CNA -

 

Modena, 8 aprile 2014 -

Il passaggio d’impresa è un processo complicato, soprattutto nelle piccole imprese e in particolare in quelle familiari: i motivi di conflitto possono essere numerosi e ostacolare il processo, al punto da metterne in pericolo la sopravvivenza.

Confrontarsi sulle esperienze altrui, esaminare le difficoltà dei colleghi può essere un modo positivo per affrontare e superare gli ostacoli al passaggio generazionale che si sta affrontando. Per questo motivo CNA Giovani Imprenditori e Industria Italia CNA hanno deciso di organizzare un momento di confronto aperto al pubblico.

L’appuntamento è fissato per giovedì 10 aprile, a partire dalle 20.30, presso la sala Arcelli della sede provinciale CNA (via Malavolti 27, Modena).

L’obiettivo della serata è dare vita a un dibattito sincero e stimolante grazie alla presenza di imprenditori protagonisti di passaggi generazionali, coi quali sarà possibile esaminare in modo propositivo i diversi aspetti legati alla trasmissione di impresa.

Saranno presenti Roberta Pirronello dell’impresa alimentare “Il Mallo” di Maranello, Loris Ballotta per Zaba Impianti di Spilamberto, Fermo Ferrari per Milkyway di Spilamberto, Valdis Borghi per Modelleria Arcadia di Modena, e Giorgio Carretti per Bellwood di Carpi, a confronto in un dibattito moderato dal giornalista Ermes Ferrari

La serata si terminerà con una degustazione offerta da Il Mallo e dal Forno di Levizzano.

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA Modena)

 

I ristoranti, i bar e i pubblici esercizi aderenti alla Fiepet Confesercenti (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici) hanno chiesto alla Regione di prevedere l'obbligo per i Comuni di regolamentare in modo più efficace, in accordo con le associazioni del settore, la somministrazione di alimenti e bevande in occasione di sagre e feste...

 

Parma, 7 aprile 2014 -

In occasione della modifica alla legge regionale in materia di ristorazione e pubblici esercizi che la Regione Emilia Romagna ha predisposto, i ristoranti, i bar e i pubblici esercizi aderenti alla Fiepet Confesercenti (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici) hanno chiesto alla stessa Regione di prevedere l'obbligo per i Comuni di regolamentare in modo più efficace, in accordo con le associazioni del settore, la somministrazione di alimenti e bevande in occasione di sagre e feste e di ridurre significativamente il limite massimo attuale di 30 giornate per la somministrazione temporanea per ogni evento.
L'attuale sistema, infatti, a giudizio dei ristoratori della Fiepet, oltre a rappresentare una forma di concorrenza sleale nei confronti degli esercizi del settore, non garantisce in modo uguale i consumatori da un punto di vista delle normative igienico sanitarie e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
"Noi ristoratori – afferma Andrea Cavallina Presidente della Fiepet Confesercenti dell'Emilia Romagna - non siamo contrari per principio a quelle manifestazioni che valorizzano il territorio e le sue tipicità e le sue culture, che anzi appoggiamo e promuoviamo quando organizzate con criteri di qualità e garanzia per la salute del pubblico che vi partecipa, ma riteniamo che la moltiplicazione delle autorizzazioni alla somministrazione in via temporanea in occasione di questi eventi, abbia assunto una dimensione eccessiva in presenza di norme e adempimenti semplificati che rendono impossibile forme di controllo adeguate da parte degli organi proposti proprio a tutela della salute del consumatore."

Ma per arginare questo fenomeno, la cui semplificazione impedisce forme di controllo Fiepet chiede al Governo che si intervenga anche sulla normativa nazionale, rivedendo l'ingiusta e dannosa semplificazione che è stata introdotta per coloro che fanno ristorazione in questi eventi, prevedendo, come per i veri ristoranti, requisiti a garanzia della sicurezza alimentare e della salute dei consumatori, ma non solo introducendo l'obbligo di presentazione dei requisiti, da parte degli organizzatori dell'evento, con un adeguato margine preventivo per l'accertamento da parte degli enti preposti (Ausl ecc.).
"La pesante crisi economica che stiamo attraversando – conclude Andrea Cavallina – che ha fortissime ripercussioni sui consumi non permette più di tollerare regimi diversi che vedano, da una parte, un sistema di imprese sottoposte a mille adempimenti e a ogni forma di controllo e, dall'altra, un variegato mondo più o meno trasparente, dove tutto è permesso e reso possibile da ogni forma di agevolazione in virtù di una "semplificazione" del tutto sbagliata e dannosa per le imprese e per i consumatori. Questo sistema produce una situazione di concorrenza sleale che rischia di far chiudere definitivamente migliaia di imprese del nostro settore che lavorano onestamente nel rispetto della qualità".

 

(Fonte: L'Ufficio stampa Confesercenti Emilia Romagna)

 

 

Ancora alcuni giorni per iscriversi. Le lezioni inizieranno mercoledì 9 aprile.

 

Modena, 3 aprile 2014 -

Ancora qualche giorno per iscriversi al corso promosso da CESCOT Modena l’ente formativo di Confesercenti e rivolto a tutti coloro che vogliano conseguire l’abilitazione per imprenditore commerciale e somministrazione alimenti e bevande.

 

Il programma didattico affronta contenuti e temi imprescindibili per chi vuole gestire un’attività in questo ambito. Si parte con argomenti inerenti la comunicazione con il cliente, passando per nozioni di tecnica commerciale, norme igienico sanitarie, sicurezza sul lavoro, legislazione dei Pubblici Esercizi, autocontrollo punti critici e antincendio rischio basso. Verranno poi studiate le tecniche di riconoscimento merceologico degli alimenti, si passerà alla degustazione dei vini e all’abbinamento cibo-vino, alle tecniche di miscelazione, alla stuzzicheria dolce e salata e alla caffetteria. Non mancherà la parte dedicata alla promozione della propria attività attraverso tecniche di marketing. Durante il corso verranno svolte esercitazioni, prove pratiche e prove intermedie di simulazione su tutto il programma, prima della verifica finale dell’apprendimento.

 

L’inizio del corso è previsto per il 9 aprile e si svilupperà nell’arco di 6 settimane. In tutto 100 ore totali di lezione, 4 sere alla settimana, dal lunedì al giovedì, in orario serale: dalle 18.00 alle 22.00, presso la sede di Cescot in via Venceslao Santi, 8 a Modena.

 

Per tutte le informazioni in merito al corso, per l’iscrizione e gli estremi del bonifico bancario per effettuare il pagamento, consultare il sito http://www.cescotmodena.com/ o scrivere all’indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

 (Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

 

La convenzione viene presentata a Modena dopodomani - venerdì 4 aprile – in un incontro in programma alle 9.30 nella sede di Confcooperative Modena -

 

Modena, 2 aprile 2014 -

Anche le cooperative modenesi hanno difficoltà a incassare in tempi ragionevoli i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione. Per attenuare questo problema è stato firmato un accordo tra Confcooperative Emilia-Romagna e Sace Fct, la società di factoring del gruppo Sace (a sua volta società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti attiva nell’export credit, assicurazione del credito, protezione degli investimenti, garanzie finanziarie, cauzioni e factoring). La convenzione viene presentata a Modena dopodomani - venerdì 4 aprile – in un incontro in programma alle 9.30 nella sede di Confcooperative Modena (settimo piano Palazzo Europa, via Emilia Ovest 101). «La convenzione – spiega il direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli – consentirà alle cooperative nostre associate di accedere più facilmente ai servizi Sace Fct per ottenere una gestione più efficace dei propri crediti. Questo si tradurrà in un sostanziale risparmio di tempi e costi e una maggiore certezza nella pianificazione dei flussi finanziari. Grazie a questa intesa – conclude Golinelli - le nostre cooperative potranno disporre della necessaria liquidità in tempi certi».

 

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Mo)

 

Antonella Borghi, CNA: “Ritardi normativi sulla qualifica, ribassi ingiustificati e concorrenza sleale rendono molto difficile tutelare imprese e professionisti di questo settore”

 

Reggio Emilia, 2 aprile 2014 –

Tutelare la figura del restauratore di beni culturali, delle professionalità e delle competenze di questi professionisti e delle loro imprese, è sempre più difficile anche per CNA, in un Paese come l’Italia, che è il fanalino di coda in Europa per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura (1,1% a fronte del 2,2% dell’Ue a 27) e al penultimo posto, seguita solo dalla Grecia, per percentuale di spesa in istruzione (l’8,5% a fronte del 10,9% dell’Ue a 27)”. È l’allarme lanciato da Antonella Borghi, presidente provinciale di CNA Artistico e Tradizionale, che riporta i dati di uno studio pubblicato da Eurostat nel 2013. 

 

Nonostante, la Regione Emilia-Romagna abbia varato in tempi record il Piano delle Opere Pubbliche per la riparazione e il ripristino delle opere pubbliche, dei beni culturali e dell’edilizia scolastica e universitaria danneggiati dal terremoto del maggio 2012, “siamo ben lungi dallo stare tranquilli” sottolinea la Presidente Borghi, poiché “tra ritardi normativi nella definizione della qualifica, ribassi ingiustificati nei lavori e concorrenza sleale (non dimentichiamo che ci sono situazioni locali nelle quali, invocando l’emergenza ordinaria della carenza di fondi, vengono istituiti protocolli di utilizzo ordinario del volontariato per opere di manutenzione di beni tutelati in evidente contraddizione con intere sezioni del Codice degli Appalti e le altre normative vigenti), stiamo di fatto assistendo impotenti all’agonia di un settore e alla estinzione di una categoria di imprese e professionisti, i restauratori dei beni culturali”. 

 

Il rischio per le imprese di restauro è quello di vedersi strozzati dai grandi committenti che dopo aver ottenuto una commessa subappaltano la quasi totalità dei lavori per via dell’assenza di competenze specialistiche interne. Proprio per questo motivo la CNA ha attuato diversi interventi ottenendo in primis la possibilità di registrare le imprese del restauro nella Lista di merito della Regione, una sorta di marchio di qualità di cui finora potevano fregiarsi solo imprese edili e che di fatto costituisce una banca dati di imprese accreditate dalla Regione a cui le stazioni appaltanti, i Comuni, i committenti, i professionisti ed i cittadini potranno attingere per affidare incarichi alle imprese. 

 

“L’auspicio – conclude Antonella Borghi - è quello di vedere realizzato un effettivo coinvolgimento delle Associazioni e delle imprese locali negli interventi di restauro, poiché questo si configurerebbe come un’attività di elevato livello specialistico ed al tempo stesso porterebbe un aiuto concreto a realtà professionali localizzate nel cratere sismico oltre che ad altre dislocate nelle province coinvolte”.

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

Al via le domande. Contributi da 3.000 fino a 30.000 euro per le aggregazioni -

 

Reggio Emilia, 2 aprile 2014 -

 

Aumentano del 20% le risorse che la Camera di Commercio mette a disposizione delle imprese reggiane per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali in Italia e all’estero.

I contributi resi disponibili dall’Ente camerale (ed ai quali si può accedere presentando domanda dal 31 marzo al 30 aprile), infatti, passano dai 500.000 euro del 2013 a 600.000 euro.

“L’obiettivo di questo investimento in ulteriore rialzo – afferma il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – è quello di rafforzare la presenza delle imprese reggiane su quei mercati internazionali che nel 2013 hanno generato 8 miliardi e 600 milioni di valore per la nostra economia, facendo segnare un + 1,8% che è nettamente in controtendenza rispetto ad un valore complessivo della produzione che è invece diminuito del 3,45%”.

“Questo favorevole andamento – sottolinea Landi – va sostenuto non solo per la sua decisiva influenza sulla capacità di tenuta e di ripresa del nostro tessuto imprenditoriale, ma a maggior ragione di fronte ad un approccio all’internazionalizzazione che deve progressivamente interessare una più ampia platea di imprese reggiane”. 

“I primi risultati di questo cammino, che stiamo accompagnando con precise azioni di informazione e formazione rivolte, in particolare, alle imprese di piccole e medie dimensioni – spiega Landi – si sono già misurati sia in termini di partecipazione numerica agli incontri con i desk camerali presenti all’estero (all’ultimo, riguardante il mercato russo, si è formata anche una “lista d’attesa”) e ai confronti con gli operatori commerciali di altri Paesi, sia sul versante della tipologia d’imprese interessate, con una presenza sempre più ampia di aziende di dimensioni relativamente ridotte, ma in grado di proporre prodotti altamente competitivi sui mercati internazionali”.

“I contributi destinati al rafforzamento della partecipazione delle nostre imprese a fiere e rassegne internazionali – prosegue Landi – rientrano, peraltro, in un più ampio impegno della Camera di Commercio a sostegno dell’internazionalizzazione e dell’innovazione, che è uno dei fattori più importanti per accrescere quella competitività che sta consentendo al sistema produttivo reggiano di entrare anche in nuovi mercati continentali ed extraeuropei”.

Il contributo messo a disposizione dalla Camera di Commercio – che si aggiunge agli investimenti per la partecipazione diretta dell’ente camerale a fiere, missioni, iniziative promozionali e informative – riguarda sia singole imprese che consorzi di imprese, ed è destinato a sostenere diverse tipologie di interventi atti alla promozione degli scambi commerciali con l’estero.

Le richieste di contributo (valore minimo 3.000 euro per fiere internazionali in Italia, massimo 30.000 euro per la partecipazione delle imprese in forma aggregata) debbono pervenire alla Camera di Commercio dal 31 marzo al 30 aprile 2014 tramite raccomandata o posta elettronica certificata; la data di spedizione della domanda, così come la partecipazione in forma aggregata, rappresenterà uno dei criteri di precedenza per la formazione della graduatoria.

Il bando con le modalità di accesso ai contributi è disponibile su www.re.camcom.gov.it

 

 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

Sono circa 4 mila a Modena e provincia i cassintegrati interessati dalla proroga degli ammortizzatori sociali in deroga, concessa ieri dalla Regione Emilia-Romagna.

Modena, 1 aprile 2014


Sono circa 4 mila a Modena e provincia i cassintegrati interessati dalla proroga degli ammortizzatori sociali in deroga, concessa ieri dalla Regione Emilia-Romagna. Lo afferma la Cisl modenese, per la quale l'accordo tra Regione e parti sociali è positivo ma, considerando che la cassa in deroga scade il prossimo 30 giugno, è necessario cercare fin d'ora un nuovo strumento per tutelare il reddito dei lavoratori. «Tre mesi passano in fretta e dobbiamo evitare di arrivare ancora una volta alla scadenza senza aver trovato una soluzione – afferma Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale Cisl – Sarà difficile che il governo cambi in tempi così brevi la riforma Fornero, peraltro mai completata, per cui auspichiamo che l'esecutivo tenga conto dell'esigenza di tutelare i lavoratori colpiti dalla crisi. L'esperienza della bilateralità nella gestione degli ammortizzatori sociali contrattata con il sindacato è una strada che può tenere insieme il sostegno al reddito e la formazione professionale a salvaguardia delle professionalità all'interno delle imprese». Chiatto riconosce che gli ammortizzatori non possono avere una durata illimitata, ma devono essere sempre più collegati alla riconversione e riqualificazione delle maestranze secondo quanto richiesto dal mercato del lavoro. Il sindacalista Cisl aggiunge che comunque le riforme da sole non possono creare posti di lavoro; occorre che si muovano anche i territori. «Modena "batta un colpo" e rimetta il lavoro al centro del dibattito, pensando a come preservare e dare nuovo impulso al nostro manifatturiero e agroalimentare. Per questo – conclude il responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale Cisl – chiediamo un patto territoriale di comunità che, attraverso l'elaborazione e discussione di idee e proposte, individui la direzione da seguire per far ripartire il nostro territorio» .

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

 

Nuovo segretario provinciale della Slp-Cisl, il sindacato dei lavoratori postali che, con 420 iscritti, è il più rappresentativo tra i dipendenti modenesi di Poste Italiane.

Modena, 31 marzo 2014

Francesco Balzano è il nuovo segretario provinciale della Slp-Cisl, il sindacato dei lavoratori postali che, con 420 iscritti, è il più rappresentativo tra i dipendenti modenesi di Poste Italiane. Sostituisce Antonio Buongiovanni, che ha guidato la Slp dal 2002. Completano la segreteria provinciale Slp Anna Rosanova e Marcello Fiorito. Trent'anni appena compiuti, prima di entrare a tempo pieno nella Cisl Balzano ha lavorato come portalettere a Reggio Emilia e Modena; è stato anche componente rsu (rappresentanza sindacale unitaria). «Dopo le chiusure di uffici e le soppressioni di zone recapito degli anni scorsi, ora la situazione in Poste Italiane è più stabile – afferma il neo segretario provinciale della Slp-Cisl – È mia intenzione continuare l'opera del segretario uscente Buongiovanni, che ringrazio, a tutela dei lavoratori postali modenesi e dei cittadini utenti dei servizi».

 

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

 

Il Sindacato CNA auspica l’estensione dei benefici per le pensioni fino a 1000 euro per rilanciare i consumi e l’economia -

 

Reggio Emilia, 28 marzo 2014.

“Bene la scelta del governo di abbassare la pressione fiscale per i lavoratori fino a 25mila euro con il meccanismo delle detrazioni, ma non capiamo perché i pensionati che percepiscono pensioni fino a 1000 euro debbano essere tagliati fuori da questa manovra, visto che anche loro consumano come i lavoratori”. 

 

Giuliano Tamagnini, Presidente provinciale di CNA Pensionati, dopo le dichiarazioni del Ministro Poletti che conferma come non siano previsti benefici per i pensionati, ribadisce come “Questo sarebbe un modo per incrementare la domanda e rimettere in moto una economia debole e dai consumi quasi nulli. I pensionati, nonostante le loro esigue pensioni, continuano a essere il bancomat delle famiglie e non è giusto che siano considerati “invisibili” solo quando si tratta di benefici e i primi a essere considerati quando si parla di tagli alle spese”.

 

“Non dimentichiamo – conclude il Presidente Tamagnini - che rappresentano una percentuale sempre più alta della popolazione nazionale e auspichiamo che le proposte legate ad un nuovo stop all’indicizzazione, alla possibile variazione della percentuale spettante in caso di reversibilità, ai tagli alle pensioni di guerra e per finire all’innalzamento a 42 anni di contribuzione per il diritto alla pensione per le donne, vengano riviste o cancellate. In alternativa saremo pronti a fare sentire la nostra voce”.

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

Lunedì 31 marzo scade la cassa integrazione in deroga a zero ore per le sei lavoratrici ancora in servizio. A lanciare l'allarme sono i sindacalisti Carlo De Rosa (Fim-Cisl) e Sauro Tondelli (Fiom-Cgil), che chiedono all'azienda di dare risposte concrete alle dipendenti -

 

Modena, 28 marzo 2014 -

Si fa sempre più incerto il futuro dei dipendenti della TM srl, azienda di Cognento di Modena che produce apparecchiature per le cure estetiche ed è in liquidazione da inizio 2013. Lunedì 31 marzo scade la cassa integrazione in deroga a zero ore per le sei lavoratrici ancora in servizio. A lanciare l’allarme sono i sindacalisti Carlo De Rosa (Fim-Cisl) e Sauro Tondelli (Fiom-Cgil), che chiedono all’azienda di dare risposte concrete alle dipendenti. «La vertenza è iniziata ad agosto 2012, quando la quasi totalità degli undici dipendenti TM, in maggioranza donne, si è rivolta a noi denunciando ritardi di mesi nel pagamento delle retribuzioni e incertezze sul futuro, come dimostrano i tre amministratori delegati che si sono avvicendati negli ultimi due anni – ricordano De Rosa e Tondelli - Abbiamo avuto diversi incontri anche in Provincia per concordare, oltre all’utilizzo della cassa integrazione in deroga, percorsi di rientro degli arretrati. L’azienda ha rispettato il primo accordo, pur spostando il pagamento in avanti di alcuni mesi, ma non il secondo, firmato il 7 maggio 2013». Ai sindacati l’azienda lamenta una mancanza di liquidità dovuta a un calo del mercato; sostiene di avere in magazzino circa 200 macchine invendute, oltre a crediti per circa 100 mila euro nei confronti di alcuni clienti che si trovano in fase di concordato preventivo e per i quali TM sta chiedendo al tribunale l’insinuazione al passivo. L’azienda ha sempre dichiarato che sta analizzando alcune proposte per l’ingresso di nuovi soci o la cessione dell’attività commerciale. Recentemente si è parlato di una collaborazione tra TM e Teregroup, società di biotecnologie con capitali russi, che da alcuni anni ha messo le basi a Modena e che risulta appartenere anche alla madre di Tetyana Teregulova. Quest’ultima ricopre ruoli di responsabilità in TM, tanto che ha partecipato a un incontro in Provincia. «La signora Teregulova ha affermato che da TM Teregroup ha rilevato solo un progetto e il suo autore, negando collaborazioni tra le due società – continuano De Rosa e Tondelli – Nel frattempo la sede legale TM è stata spostata da Cognento a Modena e l’azienda ha acquisito un magazzino a Campogalliano per le 200 macchine ancora invendute. Teregulova ha ribadito che la TM si sta confrontando con un’azienda non di Modena con la quale dovrebbe nascere una collaborazione per commercializzare le macchine invendute. Questo porterebbe alla possibilità di far lavorare due impiegate oggi in cigs. E le altre? Se tutto resta come adesso, è chiaro che l’azienda non è in grado di rispettare l’accordo del 7 maggio 2013. Per questo – concludono i due sindacalisti di Fim-Cisl e Fiom-Cgil – chiediamo a TM di fare chiarezza una volta per tutte e dare risposte concrete alle sei lavoratrici rimaste in organico».

 

(Fonte: ufficio stampa CGIL- CISL)

 

Una legge "importante" e che "deve essere approvata il primo possibile" perché va a normare un settore dove "da molto tempo l'illegalità è forte" e dove è "costante il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata" -

Bologna, 27 marzo 2014 -

Una legge “importante” e che “deve essere approvata il primo possibile” perché va a normare un settore dove “da molto tempo l’illegalità è forte” e dove è “costante il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata”: il progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale “Disposizioni per la promozione della legalità e della responsabilità sociale nei settori dell’autotrasporto, del facchinaggio, della movimentazione merci e dei servizi complementari” ha ricevuto questa mattina una sostanziale approvazione da parte dei portatori di interessi convocati in udienza conoscitiva dalla commissione Territorio, ambiente, mobilità, presieduta da Damiano Zoffoli

Come spiega in apertura il relatore, Tiziano Alessandrini (Pd), “la presenza della criminalità organizzata è evidente, diffusa e pericolosa anche in Emilia-Romagna, ma non siamo sotto il controllo delle mafie, perché alle mafie qui manca il consenso, grazie anche al sistema sano di enti e istituzioni che con questa legge vogliamo andare a tutelare, dato il settore a rischio”.

Alessandro Monzani di Confcooperative dichiara di “essere favorevole al progetto di legge, perché chiama a sistema molte realtà diverse tra loro e questa è sicuramente la chiave per il successo”, ma ammette di “temere che la Regione abbia poche armi per intervenire concretamente”. Tra i punti su cui agire cita “un ruolo del pubblico più forte, a partire da Inps e Inail”, “l’elenco di merito, che appare una scelta inconsueta” e “l’aggiornamento delle tariffe, che sono ferme al 1994 e per l’Antitrust non sono conformi”.
Secondo Matteo Casadio di Unioncamere Emilia-Romagna, “la legge è positiva perché il suo asse portante, le White list, sono lo strumento giusto per fermare le infiltrazioni”: a questo proposito, assicura, gli enti camerali si rendono disponibili per “la gestione e l’integrazione di registri e albi”.
Aniello Pisanti, direttore della Direzione generale del lavoro dell’Emilia-Romagna, riferisce l’”apprezzamento da parte dell’ente per la proposta di legge, gli elenchi formativi renderanno la nostra attività di controllo più facile e la consulta regionale è un ottimo strumento a cui parteciperemo con la massima disponibilità”.
Gianluca Rusconi di Confindustria Emilia-Romagna riferisce di “non avere osservazioni di merito, perché il progetto di legge è completo”, ma richiama l’attenzione “sulla complessità del rapporto tra appaltanti e appaltatori nella logistica”, che non si può “ridurre ad un approccio sindacale o giuslavoristico” e apprezza quindi “lo sforzo della Regione attraverso le White list per risolvere il problema”. Secondo il rappresentante degli industriali, “le vertenze sindacali bloccano le attività che già sono ferme per la crisi, ed è proprio dove sorgono problematiche di ordine pubblico che la malavita si infiltra in maniera più agevole. Dei sindacati non autorizzati presentano istanze non accoglibili, come l’assunzione di persone con la fedina penale sporca, e ciò finisce per indebolire il settore”. Riferendosi agli autotrasportatori di materiale inerte, Rusconi avverte: “L’aumento degli oneri per le cave di recente promosso da questo ente metterà in difficoltà le imprese, finendo per aprire la strada alla criminalità organizzata”.
La Cgil, riporta il membro della segreteria regionale Antonio Mattioli, “condivide l’impianto della legge perché ne condivide l’obiettivo”: da troppo tempo, accusa, “in nome del profitto e grazie alla logica del massimo ribasso viene sacrificato il lavoro e la sua qualità, ci sono aziende che arrivano a pagare 1,20 euro all’euro, noi chiediamo solo l’applicazione del contratto nazionale di settore”.
Andrea Bertoni, del Collegio dei geometri di Modena, invita a “concentrarsi di più sulla responsabilità degli organi di controllo” che “sull’introdurre nuove procedure, che non significano automaticamente risultati in più”.

La logistica “è un settore in difficoltà a causa delle infiltrazioni criminali e del problema delle paghe irrisorie, e in entrambi i casi a pesare a monte è la logica del massimo ribasso per gli appalti”, sostiene Ciro Donnarumma, della segreteria della Cisl, e quindi “questa legge è opportuna e necessaria, purché arrivi in tempi rapidi”.
Alberto Armuzzi (Legacoop Servizi) spera “che la legge venga approvata prima dell’estate, perché ne abbiamo bisogno”, dal momento che “non si esce dalla crisi del settore senza rispettare la legalità e senza l’impegno in questa direzione da parte di tutti i soggetti coinvolti nei controlli, noi per primi”.
Infine, è intervenuto il vicesindaco di Sassuolo, in provincia di Modena, che ha denunciato nel suo Comune “una situazione disastrosa per quanto riguarda il settore degli autotrasporti, che è sotto infiltrazione sia da parte della camorra, e in particolare dei Casalesi, che della ‘ndrangheta”: l’amministratore riferisce di “aver fatto anche i nomi delle aziende coinvolte, anche nei tavoli interistituzionali, anche alla presenza di esponenti del governo”, ma “per ora non ci sono stati risultati, non possiamo che sperare nelle indagini”.

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

 

L' assessore regionale alle attività Gian Carlo Muzzarelli: "Questo provvedimento, un fondo per finanziare i mestieri guarda oltre la crisi e punta a sostenere le piccole e medie imprese" -

Bologna, 27 marzo 2014 -

Al via il Fondo StartER, a disposizione delle pmi emiliano romagnole di recente costituzione. Si tratta di un nuovo Fondo di finanza agevolata per il sostegno agli investimenti che dispone di un plafond iniziale di risorse pari a 8 milioni e 710 mila euro, di cui 6 milioni e 968mila euro messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna tramite risorse Por Fesr  e 1 milione e 742 mila euro reso disponibile dalle banche.
I finanziamenti sono rivolti al sostegno di investimenti delle Pmi (compresi consorzi, società consortili e società cooperative) costituite successivamente al 1 gennaio 2011 che hanno sede legale e/o operativa in Emilia-Romagna, e che realizzino gli interventi sul  territorio regionale. A gestire i finanziamenti sarà un’Ati tra i consorzi fidi regionali Unifidi e Fidindustria.
Le imprese potranno presentare domanda esclusivamente on line sul sito ufficiale www.fondostarter.eu, a partire da venerdì 4 aprile, alle ore 10 e fino ad esaurimento risorse.
«Questo provvedimento, un fondo per finanziare i mestieri guarda – ha evidenziato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli -  oltre la crisi e punta a sostenere anche le piccole e medie imprese. È uno stimolo all’economia emiliano romagnola per incentivare la voglia di intraprendere sostenendo concretamente  l’opportunità di accedere al credito».
La durata massima dei finanziamenti è fissata in 7 anni. Il finanziamento concesso dal fondo riguarderà l’85% dell’investimento. Del finanziamento l’80% sarà a  tasso zero (sulla quota di provvista pubblica) e il 20% pari all’Euribor a 3 mesi maggiorato di 5 punti percentuali (provvista privata). Risultato per l’impresa, un tasso d’interesse effettivo sul finanziamento concesso inferiore al 2%. L’entità minima e massima dei finanziamenti varia dai 25 mila euro ai 300 mila euro.
Sono considerate ammissibili le seguenti tipologie di spese: interventi su immobili strumentali quali costruzione, acquisizione, ampliamento e/o ristrutturazione; è finanziabile anche l’acquisto di terreni nel limite del 10% del progetto; acquisizione di macchinari, impianti e attrezzature; acquisizione di brevetti, licenze, marchi, avviamento; consulenze tecniche e/o specialistiche; spese del personale adibito al progetto nel limite del 30% del progetto; spese per materiali/scorte solo se capitalizzate; spese per la produzione della documentazione tecnica necessaria per la presentazione della domanda.
Possono fare ricorso al fondo le piccole e medie imprese operanti – in base alla classificazione delle attività economiche Ateco 2007 – nei settori dell’industria, dell’artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna. Gli interventi previsti, per essere ammessi all’agevolazione, dovranno essere realizzati sul territorio regionale. Le spese oggetto dell’investimento per le quali viene richiesto il finanziamento agevolato devono essere sostenute a partire dal 1° gennaio 2013 e gli interventi dovranno essere conclusi entro un anno dalla data di concessione dell’agevolazione.

 

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Restauratrice e docente di Belle Arti, già vicepresidente di CNA Costruzioni -

 

Modena, 27 marzo 2014 -

E’ il segno tangibile di un tessuto imprenditoriale che cambia nelle sue caratteristiche fondamentali: martedì 25 marzo 2014, per la carica di nuova presidente di CNA Impresa Donna, le Associate hanno scelto un’imprenditrice impegnata in due settori – le attività artistiche e l’edilizia – in cui trovare una donna è particolarmente raro. O meglio, era.

Giliana Gavioli, restauratrice di beni storico-artistici e docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, è l’esempio di un’imprenditoria femminile sempre più determinata ad abbattere le barriere di genere: in calo la presenza nei settori ai quali erano più tradizionalmente legate, come il commercio e la manifattura, le imprenditrici sono sempre più attratte da esperienze imprenditoriali artistiche, sportive e d’intrattenimento (+10,4% su base annua a Modena), attività finanziarie (+8,9%) e appunto edili. Soprattutto, le imprese gestite da donne reggono meglio la crisi e calano meno delle altre, a testimonianza della valenza economica dei valori “femminili”.

“Va detto che nel restauro le donne sono la maggior parte” racconta Giliana Gavioli, fondatrice dello studio “Gavioli G”. “Ma è nell’edilizia – il settore col quale interagiscono più di frequente – che la controparte femminile quasi non esiste. E’ un settore che alle donne presenta barriere d’ingresso quasi insormontabili: particolarmente difficile è costruirsi una credibilità professionale, ma quando la si ottiene si diventa punti di riferimento. Credo che sia importante per le imprenditrici debellare barriere di questo genere, essere pioniere in nuovi settori, rivoluzionare la propria attività e le proprie esperienze”. Già consigliere di CNA Area Modena, vicepresidente provinciale di CNA Modena e di CNA Costruzioni, Giliana Gavioli spiega i presupposti del suo nuovo impegno come presidente di Impresa Donna: “Ho accettato perché so che l’imprenditoria femminile è un valore aggiunto per il sistema economico, una nuova fonte di energia basata sul rinnovamento e sulla diversità. Sono fermamente contraria alle quote rosa di ogni sorta, che trovo anacronistiche nel 2014: ritengo che siamo una società abbastanza matura per premiare il merito e la competenza indipendentemente da ragionamenti di genere. Tuttavia prendo anche atto di certi meccanismi ancora in corso: ad esempio la tendenza persistente, nella politica, ad attaccare le donne sulla sfera personale anziché su quella professionale. Situazioni che dimostrano quanto lavoro debba ancora essere fatto per garantire a donne e uomini pari rispetto nel mondo del lavoro”.

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)

 

Mercoledì, 26 Marzo 2014 17:07

Sempre più NEET in Emilia Romagna

 

La crisi ha colpito pesantemente anche in Emilia Romagna. Nonostante tutto i NEET sono ancora, seppur di poco, al di sotto della media europea. 

 

di LGC - Parma 26 Marzo 2014 -- 

Sono quasi 90mila i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. Sono quelli che l'Unione europea definisce i Neet: Not in Education, Employment or Training. 

Un numero elevato in termini assoluti ma ancor più inquietante osservandone di  trend disegnato dal 2004 al 2011 quando, in soli sei anni,  si è passati dal 9,8% al 15,3% secondo i dati dell’ultimo report dell’ISTAT. Un tasso appena inferiore alla media europea.

Infatti,  in Italia (22,7%) la quota dei Neet,( giovani non inseriti in un percorso scolastico/formativo e neppure impegnati in un’attività lavorativa) è molto superiore a quella della media europea (15,4 per cento) con un’incidenza più elevata tra le donne (25,4 per cento) rispetto a quella registrata fra gli uomini (20,1 per cento), soltanto la Bulgaria e la Grecia presentano valori più alti fra i Paesi UE.

In Emilia Emilia-Romagna si osserva una percentuale di Neet inferiore che nella media del Paese pari al 15,3% e leggermente inferiore anche alla media europea.

NEET Emilia Romagna gde

 

Nell’analisi di genere, si evince che  le donne (18,9) registrano percentuali stabilmente più sfavorevoli rispetto agli uomini (11,9).

Più in generale nel secondo trimestre del 2013 sono 162.000 le persone in cerca di occupazione in Emilia Romagna. 

Una quota che si è andata a incrementare a partire dal 2008 con andamenti diversificati tra i generi. I maschi, come riporta la “Fotografia del Sociale” dell’Emilia Romagna,  in cerca di impiego risentono della crisi economico-finanziaria già dal quarto trimestre del 2008 mentre le femmine mostrano un aumento a partire dal secondo trimestre del 2009. Ad un primo parziale e leggero riassorbimento del fenomeno per entrambi i generi dal terzo trimestre del 2011 si assiste ad una ripresa della crescita fino a raggiungere il picco più alto nel primo trimestre del 2013 ed attestarsi nel secondo trimestre del 2013 a 82mila unità per le femmine ed 80mila per i maschi. Tuttavia, confrontando i punti più alti e più bassi raggiunti dalla disoccupazione, i maschi passano da 23mila unità a 93mila, quattro volte di più, mentre le femmine, nello stesso periodo, da 32mila a 103mila, oltre tre volte di più.

 

Forte presenza delle aziende di CNA Produzione: 54 emiliano-romagnole di cui 7 reggiane al salone manifattiriero di Parma dal 27 al 29 marzo -

 

Reggio Emilia, 26 marzo 2014 -

Il prossimo 27 marzo, presso le Fiere di Parma, è in programma ‘Mec Spe’, salone di riferimento per l’industria manifatturiera. CNA Produzione Emilia Romagna consolida la sua presenza alla manifestazione con un proprio stand B 19 presso il padiglione 5. Ben 54 le aziende emiliano-romagnole della meccanica presenti di cui 7 reggiane, ovvero: Hydroblock Srl di Reggio Emilia, Euro Assistance Srl di Arceto di Scandiano, Ma.Bo Srl di Correggio, Modelleria reggiana di Bertoni Giuseppe & C. Snc di Bibbiano, Officina Delta Snc di Bozzarelli & C. di Castellarano, Utek Srl di Cadelbosco Sopra e Zare Srl di Boretto.

 

La manifestazione Mec Spe nel 2013 ha attirato oltre 27.000 visitatori specializzati e si rivolge ai settori della subfornitura con le lavorazioni industriali conto terzi, le macchine utensili con utensili e attrezzature, gli stampi e lo stampaggio, la lavorazione delle materie plastiche, il montaggio assemblaggio e manipolazione, la logistica, la metrologia e il controllo qualità. 

 

La fiera sarà anche l’occasione per seminari di approfondimento promossi da CNA Produzione: nella giornata di giovedì 27 alle 16.30 si parlerà di “EN 1090: la nuova norma CEE obbligatoria per componenti strutturali in metallo” presso la Sala convegni B - Pad. 7, mentre alle 17 si terrà una dimostrazione pratica presso l’Area 3DPrint Hub - Pad. 3 sulle “Applicazioni di 3D printing in piccole imprese della meccanica”. Infine venerdì 28 alle 13.30 ci sarà aperitivo e presentazione “Desk Germania – Progetto per l’internazionalizzazione sul mercato tedesco dell’artigianato e della piccola e media impresa”  presso la Sala Convegni A – Pad. 7.

 

“Chi espone a Mec Spe ha la possibilità di incontrare i professionisti di diversi settori – afferma il Presidente provinciale CNA Produzione Sauro Maccorin – e un pubblico profilato e interessato ai prodotti in esposizione, attraverso incontri mirati con buyers italiani e stranieri. Una vetrina di eccellenza che fa bene alle nostre aziende e permette non solo di informarsi sulle novità di settore ma anche di farsi conoscere da un vasto pubblico e stringere importanti contatti commerciali. Un’opportunità concreta che CNA ha voluto dare ai suoi associati grazie alla collaborazione con Senaf e l’accordo per tariffe di partecipazione agevolate”.

 

Per maggiori info sulla manifestazione e sul biglietto invito omaggio personalizzato CNA Produzione  che consentirà ad accedere a MEC SPE, contattare CNA-Produzione Reggio Emilia, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 0522-356327, oppure visitare il sito: www.mecspe.com.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)