Giovedì 5 Giugno (ore 20.30) presso la sede provinciale CNA un seminario per parlare del commercio elettronico e del diritto d'autore nell'era della rete -

Modena, 4 giugno 2014 -

Cambiamento: un termine strettamente legato alle attività collegate al web, ma anche, come sta accadendo negli ultimi mesi, un processo determinato dalle sempre più frequenti variazioni alla normativa di riferimento. E' il caso, ad esempio, delle vendite effettuate tramite web e la tutela sul diritto d'autore online.
Argomenti di cui si parlerà domani, giovedì 5 giugno alle ore 20.30, presso la sede Provinciale CNA in via Malavolti 27 a Modena, grazie al confronto con l'esperta di diritto applicativo alle nuove tecnologie, Maria Pia Miani di CNA Interpreta.
Si comincerà dal commercio elettronico, uno degli esempi di cambiamento più eclatanti. Questo tipo di commercio, infatti, rappresenta per il consumatore un'importante opportunità per fare acquisti risparmiando tempo e denaro, ma si tratta di un mercato ancora poco conosciuto, regolato da quel Codice del Consumo che il 14 giugno conoscerà notevoli cambiamenti.
L'incontro darà anche l'opportunità per esaminare anche le variazioni sul regolamento dell'Agcom, novità entrate in vigore a fine marzo e riguardanti la tutela del diritto d'autore on line. In particolare ci si soffermerà su uno dei passaggi più discussi del regolamento, quello che riguarda la possibilità, per la stessa Agcom, di poter intervenire sui siti ritenuti responsabili di violazione del diritto d'autore, senza l'intervento dell'autorità giudiziaria.
La partecipazione all'evento è gratuita.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA Modena)

Venerdì 6 giugno a Concordia incontro con on. Edo Patriarca e Gaetano De Vinco, per illustrare la proposta del governo e confrontarsi su di essa, raccogliendo le opinioni di chi opera nel terzo settore, dei cittadini sostenitori e degli utenti finali.

Modena, 4 giugno 2014 -

Si parla di volontariato, no profit e welfare partecipativo nell'incontro sulla riforma del terzo settore in programma dopodomani – venerdì 6 giugno – a Concordia. L'iniziativa, che si svolge alle 21 presso la sala conferenze del nuovo municipio (piazza 29 maggio 2), è organizzata dalla cooperativa culturale "Alcide De Gasperi" e dalla Consulta del Volontariato di Concordia in collaborazione con Confcooperative Modena. Intervengono Gaetano De Vinco (presidente Confcooperative Modena), Luca Barbari (consigliere Centro Servizi per il Volontariato di Modena), Cristina Muzzioli (consulente legale Centro Servizi Volontariato), il deputato Edoardo Patriarca (membro della commissione Affari sociali e presidente del Centro nazionale per il Volontariato), Federico Tassi (presidente della cooperativa "De Gasperi") ed Enrico Benetti (presidente della Consulta Volontariato di Concordia).

Ricordiamo che il 13 maggio scorso il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avviato una consultazione per conoscere l'opinione dei cittadini in merito alle linee guida per una riforma del terzo settore che mira a una revisione della legislazione sul volontariato, la cooperazione sociale, l'associazionismo no-profit, le fondazioni e le imprese sociali. Il convegno di Concordia offre l'opportunità di illustrare la proposta del governo e confrontarsi su di essa, raccogliendo le opinioni di chi opera nel terzo settore, dei cittadini sostenitori e degli utenti finali. Tra i temi affrontati nell'incontro ci sono la riforma del Codice Civile per dare riconoscimento a tutti i soggetti privati con finalità pubbliche, la stabilizzazione del 5 per mille, il servizio civile universale e il potenziamento degli strumenti di finanziamento.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Tecniche di consolidamento statico nei lavori post terremoto e prevenzione dei rischi nei cantieri del cratere. Sono i temi affrontati in due seminari che la Scuola Edile di Modena organizza a Finale Emilia mercoledì 4 e giovedì 5 giugno.

Modena, 2 giugno 2014 -

Il seminario di mercoledì 4 giugno, dedicato alle tecniche di collegamento e rinforzo strutturale in ambito sismico, si svolge dalle 15 alle 18 nella sala polivalente edificio EMT (viale della Rinascita). È rivolto a responsabili aziendali, progettisti, uffici tecnici, piccole e medie imprese di costruzione, addetti tecnico-commerciali di rivendite edili. Il secondo seminario, in programma giovedì 5 giugno dalle 14 alle 18 nella sala polivalente MAF (viale Rinascita), è organizzato in collaborazione con i servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Azienda Usl di Modena; si parla dei principali rischi per la salute in edilizia, delle misure di prevenzione e protezione, della sorveglianza sanitaria per il controllo della salute dei lavoratori, della valutazione dei rischi e delle azioni da adottare per evitare infortuni e malattie nei cantieri del cratere. La partecipazione a entrambi i seminari, che vale come aggiornamento obbligatorio per le figure interessate ai sensi del Dlgs 81/08, è gratuita, ma è necessario prenotarsi presso la Scuola Edile (tel. 059.283511; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

(Fonte: ufficio stampa Confccoperative Modena)

Continua con una serata evento, il ciclo di incontri gratuiti sulla formazione organizzati dal Centro di Formazione di Confesercenti Modena -

Modena, 30 maggio 2014 -

Secondo appuntamento, mercoledì 4 giugno 2014 con Cescot More, l'originale iniziativa messa in campo dal Centro di Formazione di Confesercenti Modena per costruire percorsi di crescita professionale e imprenditoriale su misura. L'incontro formativo, si terrà a Carpi, in via Bellini 1/B presso il locale "Wine & Wine" a partire dalle 18.30. Mauro Ganzerla, il titolare che per l'occasione vestirà i panni del docente, accompagnerà gli intervenuti in una serata di confronto e degustazione, sul tema del bere e far bere responsabilmente e consapevolmente. Aperta e dinamica, la serata vedrà la partecipazione di numerosi esperti, ospiti e, naturalmente di Cescot Modena.

"Anche quest'occasione rientra tra gli appuntamenti, che si svilupperanno nell'arco dell'anno, grazie ai quali alla nostra offerta tradizionale si aggiungerà qualcosa di decisamente nuovo che parte dall'ascolto dei destinatari dell'intervento di aggiornamento. A ciò si affianca la pluriennale esperienza del nostro Centro che ci permette d'individuare gli argomenti di maggiore interesse e di tradurre le indicazioni dei partecipanti in risposte personalizzate. In estrema sintesi, Cescot More è un nuovo strumento per favorire la diffusione dell'innovazione nelle imprese, sostenere la crescita economica, aumentare e qualificare l'occupazione." spiega il direttore di Cescot, Francesca Sola.

L'iniziativa di mercoledì 4 giugno è gratuita e riservata (fino ad esaurimento dei 22 posti disponibili) a quanti dal sito www.cescotmodena.com scaricheranno e compileranno l'apposito invito dedicato, inviandolo entro e non oltre il 2 giugno a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure mandando un fax al numero 059 4824779. Per ricevere ulteriori informazioni è possibile inviare una mail aQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.';document.getElementById('cloakf34555bada5cf2bdbc0ca1eeb698e3e5').innerHTML += ''+addy_textf34555bada5cf2bdbc0ca1eeb698e3e5+'<\/a>'; telefonare al numero 059 892667.

Per conoscere ed essere aggiornati sulle iniziative di Cescot è possibile visitare il sito www.cescotmodena.com, o seguirlo attraverso lo spazio facebook e i profili twitter e linkedin.

Cescot More, una delle principali novità proposte dal Centro Formazione di Confesercenti
Sette appuntamenti che si caratterizzano prima di tutto sul piano metodologico, volto a favorire la massima interazione tra i partecipanti e gli organizzatori: l'obiettivo è raccogliere, attraverso un ascolto attivo e l'interazione di esperti di Cescot i bisogni formativi dei partecipanti. Successivamente, elaborando le riflessioni e gli spunti emersi durante gli incontri, di volta in volta, saranno proposti i programmi di iniziative formative rivolte ad imprenditori, lavoratori, occupati o in cerca di lavoro. Tra i temi scelti nell'ambito di Cescot More spiccano il mondo della green economy, in tutte le sue declinazioni, il marketing e l'e-commerce, sino ai social network.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Importante riconoscimento del sistema CNA nazionale all'Associazione reggiana. L'imprenditore di Poviglio nominato al vertice della rappresentanza delle PMI industriali -

Reggio Emilia, 30 maggio 2014 -

Alfeo Carretti, imprenditore di Poviglio titolare dell'azienda Atlantic Man Srl di Castelnovo Sotto e Presidente provinciale di CNA Servizio Estero, è stato nominato Presidente Nazionale di CNA Industria, il raggruppamento d'interesse che rappresenta solo a Reggio oltre un migliaio di imprese industriali.

"L'elezione di Carretti è il riconoscimento al lavoro svolto in questi anni da CNA Reggio Emilia per la rappresentanza delle piccole e medie imprese industriali – sottolinea il presidente provinciale di CNA, Nunzio Dallari - una realtà importante sul territorio reggiano, la prima ad essere attivata nel sistema CNA dieci anni fa, che l'Associazione sostiene sviluppando azioni volte ad aumentare la cultura e la competitività d'impresa in ambito nazionale e internazionale".

Da neo presidente nazionale del Raggruppamento, Carretti si è detto: "Onorato della fiducia dimostrata e soddisfatto per la concretizzazione di un impegno teso a valorizzare le pmi industriali attraverso servizi e consulenze ad hoc. A questo proposito ritengo sia fondamentale l'implementazione di progetti di internazionalizzazione, formazione manageriale, innovazione di processi e prodotti e il maggior ricorso a bandi nazionali e europei per finanziare lo sviluppo. Mi metterò subito al lavoro: l'impegno mio personale e del sistema di CNA è di divenire sempre più punto di riferimento anche per questo segmento di imprese che rappresentano la vera forza del paese ma che va stimolato e sostenuto a costruire una nuova stagione di crescita".

Chi è Alfeo Carretti. Nato a Poviglio (RE) nel 1956, è Vicepresidente e Amministratore Delegato della Atlantic Man S.r.l. di Castelnovo Sotto, azienda che produce macchinari ed attrezzature per il settore Orto Floro Vivaismo, leader nei sistemi industriali di serraggio. In passato ha ricoperto diversi incarichi per la Confederazione Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, CONFAPI. Dal 2008 al 2011 è stato Presidente Unionapi Emilia-Romagna. Attualmente è Vicepresidente di CNA Emilia Romagna e Presidente provinciale di CNA Servizio Estero.

(Fonte: ufficio stampa CNA Reggio Emilia)

Trespidi: "Da fine 2013 complessivamente stanziati un milione e 150mila euro a favore del lavoro. Al via due interventi innovativi a sostegno dei Comuni" -

Piacenza, 29 maggio 2014 -

E' stato presentato questa mattina il piano straordinario che la Provincia attuerà con cinque significativi interventi a sostegno dell'occupazione, mettendo a disposizione oltre cinquecentomila euro a favore del lavoro. Una Piano straordinario prevede l'inserimento e reinserimento professionale di lavoratori a rischio di espulsione-esclusione dal mercato del lavoro, oltre, a due interventi che riguardano incentivi alle imprese, per l'assunzione e la stabilizzazione di giovani dai 29 ai 34 anni e per l'assunzione a tempo determinato (di almeno 12 mesi) di lavoratori ultra-ventinovenni. Infine altri due interventi a sostegno dei Comuni. I bandi dei singoli interventi verranno pubblicati in giugno.

"Dalle analisi del mercato del lavoro locale – ha detto Trespidi - emerge che le permanenti difficoltà dell'apparato produttivo provinciale comportano conseguenze sul piano delle prospettive occupazionali ed imprenditoriali, permanendo quali elementi di criticità l'inserimento e il reinserimento professionale dei lavoratori espulsi dai processi produttivi e l'inserimento al lavoro dei giovani. Le misure finora adottate dalla Provincia per il supporto e la qualificazione degli inserimenti lavorativi dei lavoratori a rischio di espulsione-esclusione dal mercato del lavoro, da una parte, e dei giovani (29-34 anni) dall'altra, tuttora in corso hanno fatto registrare risultati positivi anche in termini di domande di contributo presentate. Per questo l'Amministrazione provinciale ha scelto di continuare su questa strada prevedendo, dopo quello dello scorso inverno, un nuovo piano straordinario. Complessivamente sono stati un milione e 150mila euro i fondi messi a disposizione da fine 2013 ad oggi: un impegno importante che si aggiunge a lavori pagati per 14 milioni di euro da questa Amministrazione, segno di un impulso forte per lo sviluppo del lavoro. Due degli ultimi interventi finanziati sul tema lavoro sono a sostegno dei Comuni: si tratta di un'assoluta novità che intendo condividere con i sindaci nelle prossime settimane".

Il piano prevede cinque interventi.

Fondo per contributi a datori di lavoro per interventi a sostegno dell'inserimento e del reinserimento professionale di lavoratori a rischio di espulsione-esclusione dal mercato del lavoro (budget 250mila euro). I destinatari sono: lavoratori e lavoratrici over 50 disoccupati; lavoratrici over 35 e lavoratori over 40 in difficoltà nel reinserimento lavorativo. Il termine per la presentazione delle domande è il 31.3.2015. Questa tipologia di contributi tiene conto dell'immediatezza dell'intervento, dei tempi stretti di spesa, dei risultati pregressi ed in modo particolare che sono contributi che riceve l'impresa (datore di lavoro) per l'assunzione a tempo indeterminato o la stabilizzazione del lavoratore (ossia, trasformazione di un precedente rapporto di lavoro a tempo determinato).


Incentivi alle imprese per l'assunzione e la stabilizzazione di giovani dai 29 ai 34 anni (budget risorse provinciali da economie precedenti 150mila euro). I destinatari sono giovani disoccupati e inoccupati; lavoratori discontinui di età 29-34 anni. Il termine per la presentazione delle domande è stato prorogato al 30.9.2014. Si tratta di un'iniziativa per fronteggiare la disoccupazione giovanile che prevede contributi a favore dei datori di lavoro che assumono (o trasformano il rapporto) a tempo indeterminato.


Incentivi alle imprese per l'assunzione a tempo determinato (di almeno 12 mesi) di lavoratori ultra-ventinovenni (budget risorse provinciali 190mila euro). I destinatari sono lavoratori e lavoratrici di età superiore a 29 anni disoccupati assunti con un primo contratto a tempo determinato dal datore di lavoro che chiede il contributo. Il termine per la presentazione delle domande è il 31.3.2015.


Lavoro accessorio presso gli Enti locali di percettori di ammortizzatori sociali (budget 30mila euro). Contributi "voucher" ai Comuni del territorio della provincia di Piacenza che utilizzano per svolgere lavoro occasionale ed accessorio lavoratori percettori di ammortizzatori sociali (trattamento di CIG, di mobilità, indennità di disoccupazione), per lo svolgere ad esempio di lavori di giardinaggio, pulizia, manutenzione edifici, strade, manifestazioni sportive, culturali, caritatevoli. L'iniziativa si rivolge ai lavoratori provenienti da situazioni di crisi aziendali.


Lavori socialmente utili (LSU) presso i Comuni (budget 30mila euro). Contributi concessi ai Comuni che presentino un progetto per l'utilizzo diretto dei lavoratori titolari del trattamento straordinario di integrazione salariale (sospesi a zero ore) e del trattamento di indennità di mobilità per lo svolgimento di attività socialmente utili per un periodo massimo di 6 mesi. L'utilizzo dei lavoratori in tali attività socialmente utili non determina l'instaurazione di un rapporto di lavoro. I Comuni fungono da soggetto utilizzatore e provvederanno alla copertura delle assicurazioni e dell'integrazione del trattamento previdenziale nel caso in cui i lavoratori siano utilizzati per una durata superiore a quella minima prevista (20 ore settimanali).

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

Operatori croati in visita nella comunità terapeutica La Torre, nell'ambito di un progetto, finalizzato ad agevolare l'integrazione dei paesi che entrano a far parte dell'Ue. 

Modena, 29 maggio 2014 -

La cooperazione sociale modenese è un modello in Europa nelle attività riabilitative e di inserimento lavorativo di persone ex tossicodipendenti. Lo conferma la visita che hanno effettuato nei giorni scorsi cinque dirigenti di un'associazione croata che gestisce una comunità terapeutica. Gli operatori, accompagnati da quattro ragazzi che hanno terminato il programma di recupero, hanno partecipato a seminari, incontri con esperti, visite guidate, laboratori e a "Open university", l'evento promosso dalla cooperativa sociale Ceis Formazione per presentare le attività di ricerca e formazione sulle scienze dell'educazione. La delegazione croata ha trascorso un'intera giornata nella comunità terapeutica La Torre, gestita a Modena dalla cooperativa sociale Sole e diretta di Visnja Vorkapic, mettendo a confronto approcci, metodologie e pratiche nella riabilitazione delle dipendenze patologiche. Il gruppo, accompagnato dalla vicedirettrice di Confcooperative Modena Cinzia Nasi, da Maria Catelli e Margherita Dalla Casa di Irecoop Emilia-Romagna (ente di Confcooperative per la formazione professionale), Boze Klapez e Andrea Ascari del gruppo Ceis, ha incontrato anche gli assessori uscenti Francesca Maletti e Fabio Poggi, i quali hanno illustrato i principi sui quali si fonda la qualità dei servizi sociali del territorio e le opportunità di sostenibilità e innovazione che derivano dalla stretta collaborazione e progettazione condivisa tra cooperative sociali, volontariato e pubblica amministrazione. La visita dei croati è avvenuta nell'ambito di un progetto, di cui Irecoop è partner, finalizzato ad agevolare l'integrazione dei paesi che entrano a far parte dell'Ue. Il progetto, che si chiama Golden Valley, ha come obiettivo il trasferimento del modello della cooperazione sociale nella nostra regione per consentire lo sviluppo di attività riabilitative e di inserimento lavorativo in favore di persone tossicodipendenti. Irecoop continuerà a sostenere lo sviluppo dell'associazione croata con attività formazione e consulenza in Croazia e con un tutoraggio a distanza svolto attraverso una piattaforma informatica. Morena Manni e Margherita Dalla Casa (Irecoop) e Andrea Ascari (Ceis Formazione) sono incaricati della gestione del percorso.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Dopo la denuncia di Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del mercato del lavoro per la segreteria provinciale Cisl, del blocco delle autorizzazioni a novembre, per il pagamento delle indennità della cassa integrazione guadagni in deroga, anche la Fim-Cisl di Modena esprime forte preoccupazione per il mancato finanziamento della cassa integrazione in deroga e chiede, oltre al rifinanziamento, la possibilità di prolungare la scadenza oltre l'attuale termine del 30 giugno 2014.

Modena, 29 maggio 2014 -

Il comunicato -

«Nel 2013 le ore di cig autorizzate a Modena per il settore metalmeccanico sono state 5,3 milioni, di cui il 30 per cento in deroga – spiega il segretario provinciale della Fim Claudio Mattiello - Nel primo quadrimestre di quest'anno siamo già a 2,5 milioni di ore, cui vanno aggiunte le sospensioni Eber, il fondo bilaterale Emilia-Romagna di sostegno al reddito per le imprese artigiane. Nei primi due mesi dell'anno Eber ha affrontato circa 500 crisi aziendali, 200 delle quali coinvolgono aziende metalmeccaniche. Questi dati confermano che la situazione è ancora grave e richiede misure straordinarie». Per il sindacato dei metalmeccanici della Cisl non è accettabile che migliaia di lavoratori modenesi non possano percepire l'indennità della cig in deroga, con l'aggravante di non sapere cosa li attende dopo il 30 giugno, quando scadrà l'accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga firmato a marzo da sindacati e Regione Emilia-Romagna. «Difficile pensare che si possano aspettare i tempi della legge delega sulla riforma degli ammortizzatori sociali depositata in Parlamento – aggiunge Mattiello - Auspichiamo un confronto tra sindacati e governo per dare subito una risposta concreta ai problemi dei lavoratori, non solo metalmeccanici, che in questa situazione – conclude il segretario provinciale della Fim-Cisl - non sanno come sostenere le loro famiglie».

(Fonte: ufficio stampa Fim Modena)

"Per molti lavoratori il blocco delle autorizzazioni a novembre significa che la sospensione del ricevimento dell'indennità è iniziata nei mesi di luglio/agosto 2013 e che da quel periodo non beneficiano più di alcun sostegno al reddito" -

Modena, 28 maggio 2014 -

Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del mercato del lavoro per la segreteria provinciale Cisl, denuncia il blocco delle autorizzazioni a novembre, per il pagamento delle indennità della cassa integrazione guadagni in deroga, nonostante la Legge di stabilità 2014 abbia già previsto la destinazione delle relative risorse -

Il comunicato stampa -

Sono ferme in Regione al mese di novembre 2013 le autorizzazioni per il pagamento delle indennità della cassa integrazione guadagni in deroga. Lo segnala la Cisl di Modena, aggiungendo che si è in attesa dello sblocco del finanziamento delle risorse previste nella Legge di stabilità. «Per molti lavoratori il blocco delle autorizzazioni a novembre significa che la sospensione del ricevimento dell'indennità è iniziata nei mesi di luglio/agosto 2013 e che da quel periodo non beneficiano più di alcun sostegno al reddito – spiega Domenico Chiatto, responsabile delle politiche del mercato del lavoro per la segreteria provinciale Cisl – Si tratta di somme che possono variare da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 2.600 euro a lavoratore, assegni familiari esclusi. Dopo l'accordo del 31 marzo scorso tra Regione Emilia-Romagna e sindacati, il presidente Errani aveva prorogato al 30 giugno 2014 la scadenza della cig in deroga. Quindi si è continuato a utilizzare l'ammortizzatore, ma nulla è accaduto di nuovo sul fronte dei pagamenti, anche se la Legge di stabilità 2014 ha già previsto la destinazione delle relative risorse. Di fatto la Regione, in attesa dei finanziamenti statali, non sta procedendo alle autorizzazioni, tenendo bloccati i pagamenti dei circa 4 mila lavoratori modenesi interessati». Questo problema si sta estendendo anche alle anticipazioni bancarie, uno strumento che fino a oggi ha svolto un ruolo prezioso di sostegno al credito dei lavoratori; in mancanza delle autorizzazioni oggi le banche non anticipano le indennità per la cig in deroga. «La scadenza del 30 giugno è imminente e i ritardi del governo nell'emanare i decreti di copertura sono inaccettabili – continua Chiatto - La riforma degli ammortizzatori sociali annunciata dal governo deve sostituire in continuità gli attuali ammortizzatori senza abbandonare al loro destino lavoratori e famiglie. Ora che abbiamo archiviato la campagna elettorale, se non vengono sbloccate le risorse al più presto noi della Cisl proporremo a Cgil e Uil di confrontarci per promuovere azioni di mobilitazione unitarie, eventualmente anche a livello nazionale». La Cisl precisa che questo problema non riguarda solo i dipendenti delle piccole e medie imprese, ma anche di grosse aziende industriali che hanno esaurito gli ammortizzatori ordinari e straordinari. Il territorio modenese, infatti, è uno dei più colpiti in Emilia-Romagna dalla crisi del manifatturiero, che riguarda in particolare metalmeccanica, ceramica e tessile. «Il rischio è di avere tra un mese migliaia di licenziamenti e perdere professionalità e competenze di persone che – conclude il responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl - difficilmente potranno rientrare nei loro posti di lavoro».

(Fonte: ufficio stampa Cisl Modena)

Nell'Area Centro Nord ai primi posti nelle rispettive categorie per qualità del servizio e attenzione alla clientela -

Reggio Emilia, 27 maggio 2014 -

La Filiale di Reggio Emilia ha ottenuto importanti riconoscimenti in occasione del meeting degli Specialisti Commerciali dell'Area Centro Nord di Poste Italiane.
Grazie alla capacità di ascoltare i bisogni dei clienti e di proporre soluzioni personalizzate per ogni tipologia di esigenza, gli uffici postali di Reggio Emilia 1 e Poviglio si sono classificati al primo posto nelle rispettive categorie. Tale successo (arricchito dal secondo posto di Correggio e dai terzi posti di Reggio Emilia Centro e Sant'Ilario d'Enza), è stato determinato da consulenze ispirate all'etica e alla competenza professionale, che pongono il cliente al centro di ogni proposta commerciale.
I lavori della convention sono stati aperti dal responsabile territoriale Doriano Bolletta, che coordina una rete di 15 Filiali e oltre 1.350 uffici postali, davanti ad una platea formata dai vertici aziendali nazionali, dai direttori di Filiale e da circa 400 operatori specializzati del settore provenienti da Emilia Romagna e Marche, selezionati tra i più rappresentativi dell'intera Area.
Per la provincia di Reggio Emilia erano presenti, oltre al responsabile Biagio Ximenes, 24 Specialisti Commerciali che negli uffici postali lavorano nelle salette riservate alle informazioni finanziarie e che si sono particolarmente distinti per la qualità del lavoro svolto, gli obiettivi raggiunti e la soddisfazione dimostrata dalla clientela.
La Filiale di Reggio Emilia abbraccia un bacino territoriale in cui sono presenti complessivamente 93 uffici postali (di cui uno interamente dedicato a professionisti e imprese), distribuiti nelle varie località della provincia, e 45 sportelli automatici Postamat, in funzione 24 ore su 24.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

CNA Reggio Emilia offre consulenza per partecipare al bando CCIAA per programmi di ricerca e innovazione -

Reggio Emilia, 27 maggio 2014 -

"La necessità di innovare in termini di prodotto e processi produttivi vale soprattutto in tempi di recessione, quando la domanda cala e la concorrenza aumenta. I momenti di crisi possono quindi rappresentare un'ottima opportunità per innovare e affrontare il mercato con idee alternative, sfruttando la possibilità di ottenere finanziamenti a fondo perduto".

Rodolfo Manotti, Presidente di Industrie Emiliane Unite, il raggruppamento del sistema CNA a sostegno delle PMI, commenta così il bando della Camera di Commercio di Reggio Emilia per finanziare programmi di ricerca e innovazione, assistenza e consulenza tecnologica, destinato a micro, piccole e medie imprese, in forma singola o associata e i consorzi di impresa con sede legale e/o unità operativa nella Provincia reggiana.

Il bando, per il quale CNA Servizio Estero offre consulenza per la presentazione delle domande, è a sportello, quindi terrà conto dell'ordine cronologico di invio delle domande e si aprirà dal 1 giugno al 30 agosto 2014, salvo precedente esaurimento delle risorse disponibili. L'agevolazione, in regime de minimis, consiste in un finanziamento a fondo perduto pari al 50% dell'importo complessivo delle spese sostenute e ammesse sino ad un massimo di €30.000,00. Tale percentuale è elevata al 60%, per un importo massimo comunque non superiore a 30.000,00 euro, nel caso di imprese femminili o giovanili o imprese aggregate.

Gli interventi ammessi a contributo devono necessariamente essere svolti in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia e/o con i Centri per l'innovazione ed il Trasferimento Tecnologico e con i Laboratori di Ricerca Industriale accreditati presso la Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia‐Romagna e essere rivolti alla realizzazione di un progetto di ricerca e innovazione tecnologica. Ad esempio, per l'introduzione di processi produttivi innovativi con particolare riferimento ai "processi puliti", o nuovi modelli organizzativi di gestione e di controllo fortemente incentrati sull'utilizzo di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT). Sono ammissibili le spese sostenute nel periodo compreso tra il giorno successivo la presentazione della domanda fino al 30/06/2015.

Per maggiori informazioni e presentazione delle domande rivolgersi a CNA Servizio Estero, Rif. Dario Varsalona tel. 0522-1547060 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Martedì 27 maggio a Guastalla il rapporto tra banche e imprese al centro del seminario di CNA Reggio Emilia -

Reggio Emilia, 26 maggio 2014 -

"Il problema dell'accesso al credito ha ridotto moltissimi artigiani e imprese in gravi difficoltà o peggio li ha costretti alla chiusura. CNA si batte da sempre per facilitare l'accesso al credito per le pmi e nel corso degli anni l'Associazione ha potenziato i suoi servizi cercare tutte le soluzioni e le opportunità che favoriscano al contrario al crescita e lo sviluppo dei suoi Associati". Queste le motivazioni principali secondo Cristina Ferraroni, Presidente CNA Area Padana Ovest, alla base del seminario dal titolo: "Come conoscere meglio il sistema bancario" che si terrà martedì 27 maggio alle 20.30 presso la sede CNA di Guastalla in Via 11 Settembre, 6.

Tanti i temi che verranno affrontati nel corso della serata: Sergio Manini, formatore esperto di banca e finanza, parlerà dei sistemi di valutazione del merito creditizio; Gianni Mazzi, Direttore di CNA Prefina, illustrerà gli interventi pubblici nazionali e regionali per il sostegno al credito; Massimo Medici, Direzione CNA Servizi Imprese e Cittadini, e Marco Lasagni, Consulente CNA Prefina, entreranno nel merito dei servizi CNA per difendere le imprese e sostenerle nei rapporti con le banche.

"Ritengo sia importante informarsi – conclude la Presidente Ferraroni - perché spesso non conosciamo l'esistenza di accordi e finanziamenti per il sostegno al credito. L'impegno di CNA è anche quello di promuovere una cultura d'impresa orientata a servirsi degli strumenti pubblici, supportando gli imprenditori con consulenti esperti e momenti formativi".

Per info e prenotazioni: Segreteria organizzativa rif. Daniela Nasi tel. 0522/356380 oppure email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Lunedì 26 Maggio (dalle ore 18.00) presso la Camera di Comercio un'iniziativa di CNA Modena, per far chiarezza sull'intero quadro di modifiche relative agli obblighi e aggiornamenti per la categoria degli impiantisti - 

Modena, 23 maggio 2014 -

Dopo l'ultimo seminario di aggiornamento sul nuovo libretto per gli impianti di climatizzazione organizzato lo scorso 12 maggio che ha registrato una massiccia partecipazione, CNA vuole far chiarezza sull'intero quadro di modifiche relative agli obblighi e aggiornamenti per la categoria degli impiantisti. Obblighi che, come nel caso del nuovo libretto d'impianto per la climatizzazione (invernale ed estiva), ricadono anche sullo stesso cittadino. Basti pensare che i trasferimenti immobiliari a qualsiasi titolo (vendita o affitto della propria abitazione, negozio o capannone), richiedono la Dichiarazione di Conformità, la certificazione energetica e la corretta tenuta della carta d'identità dell'impianto (aggiornata dal responsabile che per i piccoli impianti altro non è che l'utente stesso). Una certificazione tanto più utile se redatta da imprese aggiornate e consapevoli delle normative in vigore.
L'incontro che si terrà lunedì 26 maggio presso la Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena, via Ganaceto, 134 vuole appunto fornire agli impiantisti una sorta di guida sulle nuove normative. In particolare, si farà il punto sul patentino del frigorista, sul registro dell'apparecchiatura, sulla comunicazione ISPRA, sul nuovo libretto d'impianto per la climatizzazione e sul rapporto di efficienza energetica. A fare chiarezza su questi temi interverranno Giorgio Falanelli di C.N.A. Modena, Daniele Vecchi come esperto del settore e un relatore di ASQ S.r.l., società che si occupa degli adempimenti in materia di sicurezza, ambiente e rifiuti. È previsto anche l'intervento del Presidente Unione Installazione e Impianti CNA Modena, Gennaro Petrillo.
La partecipazione è gratuita: per l'iscrizione basta registrarsi sul sito www.mo.cna.it, oppure rivolgersi a Giorgio Falanelli allo 059-418546 o mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Quarta edizione dell'iniziativa che si svolgerà venerdì 23 maggio nei locali dell'azienda montecchiese -

Reggio Emilia, 21 maggio 2014 -

Un pomeriggio da trascorrere insieme, mamme, papà e figli, sul posto di lavoro. Torna venerdì 23 maggio 2014, a Montecchio Emilia presso i locali di Serigrafia 76, la "Festa della mamma che lavora", l'iniziativa che arriva quest'anno alla sua quarta edizione pensata per tutte le mamme lavoratrici della storica azienda montecchiese, per far conoscere il proprio posto di lavoro ai bimbi e passare con loro del tempo in azienda. Il tema scelto per il 2014 è "Oggi cucino io Mamma": dalle 16.30 alle 18.00 circa, mamme e bambini potranno cimentarsi con il cake design, mettendosi alla prova con gli strumenti del pasticcere grazie al Laboratorio di decorazione di biscotti (adatto per bambini dai 3 anni con adulto).
Un modo inconsueto per portare i propri figli nella quotidianità dell'azienda e far conoscere loro il luogo di lavoro: «Sono ormai quattro anni che Serigrafia 76 organizza la "Festa della mamma che lavora" con grande entusiasmo e partecipazione. Per noi si tratta di un'iniziativa importante, in cui crediamo in quanto parte integrante del percorso di conciliazione casa/lavoro che abbiamo intrapreso da tempo » spiega Fausto Mazzali, Amministratore delegato di Serigrafia 76. «Un momento di festa, dunque, ma anche di riflessione, che porta al centro dell'attenzione il ruolo delle mamme, sottolineando da una parte l'importanza delle pari opportunità lavorative e della conciliazione e quello delle tematiche che investono le donne nella quotidianità dell'ambito lavorativo».
Ciascuna mamma che parteciperà con i propri figli avrà a disposizione un kit del cake design, che prevede un Sacchettino con 3/4 BISCOTTI da decorare con pasta di zucchero colorata. Matterelli e attrezzi saranno forniti da Cake design.
L'appuntamento è in via Torricelli 18, a Montecchio Emilia, dalle 16.30 alle 18.00.

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

La modenese TECHBOARD, del cui gruppo fa parte anche SYAC•TB, conferma il proprio dinamismo e sigla un'intesa che le consente di rafforzare la propria posizione nel settore della sicurezza professionale -

Modena, 20 maggio 2014 -

Nuovo passo in avanti per TECHBOARD. La storica azienda modenese leader nel settore dei circuiti stampati ha siglato un importante accordo che le consente di rafforzare la propria posizione nell'ambito della sicurezza professionale sia a livello nazionale che internazionale

L'intesa che interessa SYAC•TB, rilevante realtà nel settore della video sicurezza digitale entrata a far parte del gruppo TECHBOARD lo scorso anno, e SELESTA INGEGNERIA, punto di riferimento a livello mondiale nel settore del controllo accessi, rilevazione presenze e raccolta dati, è stata ufficialmente presentata oggi, a Modena, in occasione dell'open day aziendale promosso da TECHBOARD. Un appuntamento, che ha offerto l'occasione per presentare anche le soluzioni video e i prodotti messi a punto da SYAC•TB nel campo della video sicurezza e da EMC•TB, nel settore delle telecomunicazioni professionali.

All'iniziativa erano presenti, tra gli altri, Fabio Malagoli, amministratore delegato di TECHBOARD e Marco Mignacco, amministratore delegato di SELESTA INGEGNERIA. I due AD hanno evidenziato quanto sia innovativo l'accordo siglato che consente di unire le qualità di due aziende leader italiane, attraverso un'alleanza strategica che punta a offrire soluzioni integrate nel settore della sicurezza professionale.

"SYAC▪TB e SELESTA INGEGNERIA sono esempi di eccellenza e creatività tecnologica italiane. Lavorare a stretto contatto con SYAC▪TB ci consentirà di immettere sul mercato, con rapidità, soluzioni innovative e di grande affidabilità in grado di supportare i bisogni sempre più complessi dei nostri clienti" ha dichiarato Marco Mignacco, Amministratore Delegato di SELESTA INGEGNERIA.

"Oggi la convergenza fra i mercati del Controllo Accessi e della Video Sorveglianza ha compiuto un significativo passo in avanti grazie a questo accordo. Con i prodotti di SELESTA INGEGNERIA, dai sistemi per il controllo degli accessi a quelli per la rilevazione e gestione delle presenze e la raccolta dati, c'è già un'ottima integrazione" ha osservato Fabio Malagoli, Amministratore Delegato di TECHBOARD. "Ora però intendiamo consolidare e ampliare la nostra presenza nazionale ed internazionale attraverso le rispettive reti di partner ed utenti finali che raccoglieranno i frutti di questa alleanza."

A livello internazionale, tra meno di un mese, le soluzioni integrate di SELESTA INGEGNERIA e SYAC▪TB verranno presentate a Londra in occasione di IFSEC 2014, tra i più importanti saloni al mondo in tema di sicurezza, che si terrà dal 17 al 19 giugno.

(Fonte: ufficio stampa Nevent)

La difficile situazione economica e il cambio di abitudini di consumo incidono sulla vendita al dettaglio. "Imprenditori in forte sofferenza. Servono regole e sostegno" -

Modena, 20 maggio 2014 -

E' un amaro primato quello che vanta il territorio modenese tra le PMI del settore tessile, moda e abbigliamento. Il saldo tra le nuove imprese iscritte e le attività cessate nel primo bimestre dell'anno ha fatto registrare il dato peggiore in regione: -34. È FISMO-Confesercenti Modena a rilevarlo, l'organizzazione sindacale che rappresenta le piccole e medie aziende che si occupano della distribuzione al dettaglio di articoli di abbigliamento, tessile, calzature, pelletteria e accessori moda. "La difficile situazione economica, le abitudini cambiate, il proliferare degli outlet, incidono pesantemente sul settore – evidenzia l'Associazione – ma pure catastrofi naturali e bizzarrie del clima, cui la nostra provincia in modo particolare si è trovata costretta a misurarsi".

Il dato modenese che supera anche quello del capoluogo regionale si inserisce nel cupo andamento nazionale del settore. Nel primo bimestre 2014 si contavano 131.682 imprese nel comparto tessile, dell'abbigliamento e delle calzature, contro le 158 mila del 2011, con una riduzione quasi del 17%. Da gennaio 2013 ad oggi le cessazioni sono state 14 mila e 500, più di 34 al giorno. I dati sui consumi delle famiglie italiane, infatti indicano che negli ultimi 2 anni c'è stato un vero tracollo, pari al 15% in meno; il totale dei consumi è diminuito nello stesso periodo di 6,6 punti percentuali. Da prima della crisi ad oggi ciascun italiano ha ridotto la propria spesa in abbigliamento e calzature di circa 150 euro.

Relativamente invece all'Emilia Romagna, nel primo bimestre 2014, le imprese registrate sono in totale 8.437; 46 le nuove aperture e 223 le chiusure, per un saldo di -177 attività, con una variazione percentuale delle imprese registrate tra dicembre 2013 e febbraio 2014 del -1,7% e febbraio 2013 e 2014 di – 2,5%. Quanto a Modena e il suo territorio il saldo risulta essere il peggiore in regione. A fronte di 9 nuove aziende del settore sono 43 le cessate nei primi due mesi dell'anno con un saldo negativo di -34 attività. Dietro, il capoluogo Bologna, Rimini e tutte le altre realtà emiliano romagnole.

"Il settore dell'abbigliamento nella nostra provincia, purtroppo, sta scontando in modo pesante la crisi che ha investito l'intero Paese – spiega FISMO Modena - Le abitudini dei modenesi in fatto di consumi, paiono essere cambiate profondamente. L'abbigliamento non è più tra le priorità d'acquisto ed anche il modo di acquistare si è modificato con l'affermarsi dell'e-commerce, dei siti specializzati ed il proliferare degli outlet. Il settore ha bisogno di sostegno adeguato, a partire dalle normative che dovrebbero regolamentarlo al fine di evitare forme di concorrenza a tutti gli effetti sleale, come pure la necessità di rivedere le politiche fiscali e del lavoro. I margini ormai sono ridottissimi per gli esercenti e il rischio è quello di vedere scomparire giorno dopo giorno uno degli ambiti principali del commercio al dettaglio".

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(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Nell'Area Centro Nord ai primi posti nelle rispettive categorie per qualità del servizio e attenzione alla clientela -

Modena, 20 maggio 2014 -

La Filiale di Modena ha ottenuto importanti riconoscimenti in occasione del meeting degli Specialisti Commerciali dell'Area Centro Nord di Poste Italiane.
Grazie alla capacità di ascoltare i bisogni dei clienti e di proporre soluzioni personalizzate per ogni tipologia di esigenza, gli uffici postali di Modena Centro, Modena 1, Modena 11 e Castelnuovo Rangone si sono classificati al primo posto nelle rispettive categorie. Tale successo (arricchito dai secondi posti di Carpi e Finale Emilia, dal terzo posto di Spilamberto e dai singoli riconoscimenti attribuiti a due specialiste), è stato determinato da consulenze ispirate all'etica e alla competenza professionale, che pongono il cliente al centro di ogni proposta commerciale.
I lavori della convention sono stati aperti dal responsabile territoriale Doriano Bolletta, che coordina una rete di 15 Filiali e oltre 1.350 uffici postali, davanti ad una platea formata dai vertici aziendali nazionali, dai direttori di Filiale e da circa 400 operatori specializzati del settore provenienti da Emilia Romagna e Marche, selezionati tra i più rappresentativi dell'intera Area.
Per la Filiale di Modena erano presenti, oltre al responsabile Mauro Chiarelli, 34 Specialisti Commerciali che negli uffici postali lavorano nelle salette riservate alle informazioni finanziarie e che si sono particolarmente distinti per la qualità del lavoro svolto, gli obiettivi raggiunti e la soddisfazione dimostrata dalla clientela.
La Filiale di Modena abbraccia un bacino territoriale in cui sono presenti complessivamente 132 uffici postali (di cui due interamente dedicati a professionisti e imprese), distribuiti nelle varie località della provincia, e 57 sportelli automatici Postamat, in funzione 24 ore su 24.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

Al via, nei prossimi giorni, la nuova edizione della Start Cup Emilia Romagna, il concorso dedicato alla creazione di nuove imprese promosso da Aster (l'agenzia regionale per la promozione dell'innovazione), che vede in prima linea, in ambito locale, l'Amministrazione comunale e Piacenza Expo.

Piacenza, 19 maggio 2014

Il successo registrato nel 2013 dalla "sezione speciale" realizzata nella nostra città, con il coinvolgimento dei soggetti istituzionali, delle agenzie di sviluppo e degli incubatori di impresa, ha determinato un nuovo modello organizzativo per l'iniziativa in tutta la regione.
La prima fase del concorso sarà finalizzata alla selezione delle idee imprenditoriali: i partecipanti dovranno iscriversi tramite il sito www.startcup-emilia-romagna.it (in fase di attivazione) per prenotare i colloqui che si svolgeranno a Bologna il 4 e 5 giugno, nell'ambito dell'evento R2B – Research to Business e a Piacenza il 12 giugno, in piazza Cavalli. La presentazione della propria idea ai valutatori è propedeutica all'invio delle domande per via telematica, che dovrà avvenire entro il 30 giugno.
Verranno quindi scelte 40 proposte, i cui autori potranno partecipare a una due giorni di approfondimento da cui verranno ulteriormente scremati i partecipanti: le migliori 20 idee saranno ammesse allo stadio successivo, che prevede una settimana di formazione per la messa a punto di tutti gli aspetti connessi al prodotto, all'elaborazione di business plan, nonché per la creazione di una rete e i contatti con imprenditori di successo. Al termine, dieci progetti passeranno alla fase finale della Start Cup, nella cui giornata conclusiva i tre vincitori assoluti potranno presentarsi a una platea di investitori, operatori specializzati e giornalisti.
I primi tre che dimostreranno una consolidata relazione con il sistema regionale della ricerca avranno un riconoscimento economico, l'accesso a un percorso formativo e al Premio nazionale per l'Innovazione. E' inoltre previsto un premio aggiuntivo, "Climate Kic", per il primo classificato in ambiti di interesse della Comunità per l'Innovazione della Conoscenza, con contributo in denaro e, per i primi 12 classificati, due giornate di formazione con esperti internazionali. Per i primi tre, inoltre, vi sarà l'accesso alla fase finale della "European Business Ideas Competition", all'Innovation Festival di Valencia (29-31 ottobre), oltre al diritto di accesso all'Acceleration Programme di KIC (in regione o all'estero).
I partecipanti piacentini potranno inoltre competere per premi aggiuntivi in denaro, eventualmente sommabili ai contributi economici già messi a disposizione dalla Regione. Inoltre, l'Amministrazione comunale agevolerà l'individuazione di spazi per la start-up di impresa e segnalerà ai vincitori una convenzione favorevole per l'accesso al credito.
Ulteriori informazioni saranno on line a breve sui siti web del Comune di Piacenza, di Piacenza Expo e di Aster.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Oltre al segretario generale Gianluca Zilocchi, viene confermata, Stefania Bollati (Fp) ed entra Ivo Bussacchini (Fiom). Colla (segr. gen Cgil E-R): "Fase nuova con impianto politico e progettuale importante per Piacenza" -

Piacenza, 19 maggio 2014 -

Il Comitato direttivo della Camera del Lavoro di Piacenza ha votato nel primo pomeriggio di lunedì 19 maggio la nuova Segreteria Confederale della Cgil di Piacenza: con quasi il 90% dei voti favorevoli, l'assise che raggruppa tutte le categorie e la sensibilità della Cgil ha deciso per una Segreteria a tre, più "snella" - negli ultimi anni la Segreteria è stata composta da cinque membri.

Oltre al segretario generale Gianluca Zilocchi, viene confermata Stefania Bollati, 43 anni, piacentina, segretaria generale Funzione Pubblica Piacenza. Con Zilocchi e Bollati entra in Segreteria Ivo Bussacchini, 43enne, segretario generale Fiom Piacenza.

Dopo un confronto molto partecipato in cui i membri del "parlamentino" Cgil hanno messo sul tavolo spunti e riflessioni sull'attuale fase politica e sindacale, è partita la consultazione sulla Segreteria. "L'impianto politico e progettuale di Zilocchi – riassunto in un documento conclusivo votato all'unanimità - ha messo in evidenza un lavoro collegiale di questa Camera del Lavoro, importante per questa città e per la Cgil dell'Emilia-Romagna" ha commentato il segretario generale della Cgil Emilia-Romagna Vincenzo Colla dopo che sono stati resi noti i dati delle votazioni.
Hanno votato a favore della Segreteria a tre composta da Zilocchi, Bollati e Bussacchini 47 dei 53 votanti, 2 gli astenuti e 4 i voti contrari.
Il prossimo passo sarà l'assegnazione delle deleghe, che verranno rese note nei prossimi giorni.
Nel corso della seduta, il Direttivo ha approvato all'unanimità un Ordine del Giorno proposto da Bruno Carrà (responsabile ufficio stranieri) in cui si sottolinea il lavoro dei pensionati iscritti allo Spi che hanno imbastito dei corsi d'italiano per i profughi.

(Fonte: Ufficio stampa CGIL )

Roberto Manzoni, già presidente di Confesercenti E.R., è stato rieletto alla presidenza della Fismo nazionale, l'organizzazione sindacale che rappresenta le piccole e medie aziende che si occupano della distribuzione al dettaglio di articoli di abbigliamento, tessile, calzature, pelletteria e accessori moda.

Parma, 16 maggio 2014 -

A livello nazionale, nel primo bimestre 2014 si contavano 131.682 imprese nel comparto tessile, dell'abbigliamento e delle calzature, contro le 158 mila del 2011, con una riduzione quasi del 17%. In termini assoluti le cinque città con saldi negativi più alti nei primi due mesi del 2014 sono: Roma, Napoli, Torino, Milano e Brescia.
Il 2013 si è chiuso con un saldo negativo tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni di quasi 6.000 unità a cui si aggiungono le 2.342 imprese scomparse durante lo scorso anno. Da gennaio 2013 ad oggi le cessazioni sono state 14 mila e 500, più di 34 al giorno.
I dati sui consumi delle famiglie italiane, infatti indicano che negli ultimi 2 anni c'è stato un vero tracollo, pari al 15% in meno; il totale dei consumi è diminuito nello stesso periodo di 6,6 punti percentuali. Da prima della crisi ad oggi ciascun italiano ha ridotto la propria spesa in abbigliamento e calzature di circa 150 euro.
Relativamente invece all'Emilia Romagna, nel primo bimestre 2014, le imprese registrate sono in totale 8.437; 46 le nuove aperture e 223 le chiusure, per un saldo di -177 attività, con una variazione percentuale delle imprese registrate tra dicembre 2013 e febbraio 2014 del -1,7% e febbrario 2013 e 2014 di – 2,5%.

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"L'abbigliamento nella nostra regione, purtroppo, sta scontando la crisi che ha investito l'intero Paese– ha spiegato Roberto Manzoni, presidente della Fismo. Le abitudini dei nostri corregionali in fatto di consumi, sono cambiate profondamente. L'abbigliamento non è più tra le priorità d'acquisto e tra gli status symbol come alcuni anni fa, ed anche il modo di acquistare si è profondamente modificato con l'affermarsi dell' ecommerce, la crescita dei siti specializzati ed il proliferare degli outlet anche nella nostra regione. A tutto ciò si sono aggiunti terremoti, alluvioni, grandinate, trombe d'aria: ora ci aspettiamo, se non la ripresa economica, un po' di serenità anche se, purtroppo i dati odierni del PIL non prospettano una ripresa dei consumi L'Emilia Romagna vanta un settore di qualità ed eccellenza che deve essere supportata dalla formazione e promossa e valorizzata. Ma per consentire tutto ciò è necessario anche il sostegno delle Istituzioni e dell'intero sistema paese, che deve rivedere le politiche fiscali e del lavoro per consentire a questa importantissima voce economica di poter stare su un mercato sempre più globalizzato".

(Fonte: Ufficio Stampa Confesercenti Emilia Romagna)

 

Modena prima in regione nei progetti di alternanza ma in sofferenza per dispersione scolastica -

Modena, 16 Maggio 2014 -

Grande successo di partecipazione per il 2° MEETING Scuola- Lavoro organizzato da CNA Modena ieri, giovedì 15 maggio a cui hanno preso parte direttori scolastici, professori, imprenditori e operatori di CNA impegnati nel confronto che ha avuto per argomento tutti gli strumenti della cosiddetta alternanza scuola-lavoro, cioè stage, tirocini, apprendistato e formazione professionale.
Tra i numerosi relatori l'Assessore provinciale Cristina Ceretti è intervenuta sull'attuale tema della Garanzia Giovani: un progetto dell'UE che mette a disposizione risorse per collocare i neet (giovani fra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano) attraverso diverse forme di occupazione come tirocini, apprendistato, autoimpiego o formazione. Lo scenario del mercato del lavoro con le opportunità di collocamento è stato illustrato invece da Sara Reggiani (Responsabile CNA dei rapporti con la scuola) che ha presentato le azioni positive realizzate da CNA e dai propri imprenditori presenti nei CTS (comitati tecnico scientifici) delle scuole, trattando i temi dell'orientamento per gli studenti, della formazione fatta dagli imprenditori e delle testimonianze dei fabbisogni occupazionali. Azioni importanti, se si pensa che una recente indagine svolta dal Censis ha evidenziato come sei ragazzi su dieci che abbiano conseguito il diploma in un istituto tecnico, siano poi stati assunti nella stessa impresa dove hanno svolto lo stage.
"Ritengo che la "contaminazione" scuola-impresa – ha affermato il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Silvia Menabue - sia una possibile risposta alla crisi occupazionale. Dai dati illustrati, le performance modenesi spiccano in quanto ad efficacia dei meccanismi di alternanza, visto che la nostra provincia è al primo posto in regione, sia per progetti approvati, sia per numero di scuole e studenti coinvolti. Le dolenti note emergono, però, sul piano della dispersione scolastica: secondo il dossier di "TUTTOSCUOLA", a fronte di una media di dispersione nazionale del 27,6%, la provincia Modena raggiunge il 30,6% (3 punti peggio della media nazionale). Questo evidenzia come, da un lato, il sistema scolastico soffra ancora di una certa autoreferenzialità e dall'altro come il sistema datoriale fatichi ad interagire con la scuola". La Responsabile delle Politiche del Lavoro di CNA Modena Claudia Zagni, ha lamentato la mancata entrata in vigore del decreto interministeriale sull'apprendistato a scuola per i ragazzi delle quarte e quinti classi degli istituti superiori, provvedimento che rappresenterebbe un'ottima opportunità per reintrodurre l'apprendistato per i minorenni (diminuiti del 41% fra il 2011 e il 2012) e integrare concretamente la qualifica di alunno con quella di apprendista durante il percorso scolastico. Tutti d'accordo, infine, sulla necessità di condividere un modello di alternanza che aiuti scuola e imprese a superare la burocrazia e che definisca per tempo le azioni di alternanza necessarie preparando alla formazione sulla sicurezza e alla distinzione tra adempimenti a carico della scuola e quelli a carico dell'impresa, come ha sottolineato Ivan Bignardi di ASQ, auspicando la costituzione di un gruppo di lavoro fra ASL, DTL, scuole e associazioni datoriali per individuare soluzioni in grado di andare in questa direzione.

Il confronto comunque non si fermerà qui, ma proseguirà nei comitati tecnico scientifici dei diversi istituti della nostra provincia.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Il Presidente Dallari: "Nel 2014 a Reggio pressione fiscale al 60%. In queste condizioni artigiani e pmi non possono ripartire" -

Reggio Emilia, 16 maggio 2014 -

Come sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate) sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani? Il Centro Studi CNA lo ha misurato e quantificato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione. Il risultato di questo lavoro capillare è il primo "Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 112 Comuni d'Italia".

L'Osservatorio, presentato a Roma in occasione del convegno "Comune che vai tassa che trovi", raccoglie tutti i dati fiscali del 2011, del 2012 e del 2013, comparati con le previsioni di quello che succederà nel 2014. Il dato medio della pressione fiscale complessiva in Italia nel 2014 attesta un 63,1%. I dati provinciali collocano Reggio Emilia all'88° posto della classifica con una media del 60% (-0,4% rispetto al 2013).

Per quanto riguarda il Tax Free Day, ovvero fin dove arriva in dodici mesi la mano del fisco sulle pmi, a Reggio si lavora fino all'8 agosto solo per poter pagare le imposte, ben 12 giorni in più rispetto al 2011. Una bella differenza rispetto alle prime in classifica Cuneo e Carbonia dove il fisco si ferma rispettivamente al 25 e al 26 luglio.

Triste risultato anche per il reddito disponibile che resta alle imprese dopo aver pagato le tasse: tenendo a riferimento come modello un'impresa manifatturiera individuale, con un laboratorio di 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d'impresa di 50mila euro/anno, l'Osservatorio CNA ha collocato Reggio Emilia al 26° posto con soli 19.982 euro su 50mila con una variazione rispetto al 2011 di 1.663euro (-7.7%).

"Una fotografia dell'economia reggiana non certo confortante – sottolinea il presidente provinciale CNA Nunzio Dallari – ma che non si attesta su livelli drammatici. In regione siamo la provincia che tratta fiscalmente meglio artigiani e pmi, eppure quel 60% di pressione fiscale è davvero troppo alto per poter pensare a una ripresa economica. Governo e amministrazioni comunali devono impegnarsi per ridurre il carico fiscale a livelli accettabili per permettere nuove assunzioni e investimenti".

CNA non si limita a osservare e analizzare la situazione economica italiana e sulla base dei dati raccolti avanza 8 proposte su fisco, artigiani e pmi:
attivare un fondo unico (con entrate provenienti da lotta all'evasione, riduzione della spesa pubblica e risistemazione delle tax-expenditures) che per ridurre la pressione fiscale su imprese e lavoro;
rivedere la tassazione Irpef riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito dichiarato;
aumentare la franchigia dall'imposizione Irap a 25mila euro;
rivedere i criteri per l'attribuzione dei valori catastali degli immobili;
ridurre il peso dell'Imu sugli immobili strumentali d'impresa destinati ad attività produttive;
rendere deducibile l'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap;
rendere obbligatorie tariffe Tari commisurate a quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica;
semplificare e ridurre gli adempimenti burocratici sia a livello centrale che locale.

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Un'analisi di CNA Nazionale su 112 comuni italiani. Piccoli imprenditori al lavoro sino al 19 agosto per pagare le tasse nazionali, regionali e comunali -

 

Modena, 15 Maggio 2014 -

Cinquantesima in Italia per pressione fiscale complessiva (Total Tax Rate:TTR), al 63esimo posto della classifica nazionale per reddito disponibile (cioè, dopo averci pagato le relative tasse). E' questo il piazzamento del comune di Modena tra i 112 comuni classificati dal Centro Studi di CNA nazionale in merito al peso delle imposte gravanti sulle imprese artigiane nel 2014.
La Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola Impresa ha calcolato il livello della tassazione effettiva gravante su un'azienda tipo, individuata da alcuni parametri (impresa manifatturiera individuale con laboratorio più negozio per complessivi 525 mq, cinque dipendenti, quattro operai e un impiegato, un fatturato di 430.000 euro e un reddito d'impresa di 50.000 euro), scoprendo che, mediamente, nel 2014, questa azienda pagherà in tasse il 63,1% (nel 2011 eravamo al 59,1%), valore a cui si giunge sommando le tasse nazionali, regionali e comunali.
Ma, dato che la statistica risponde alla famosa distribuzione del pollo, accanto a situazioni relativamente virtuose come quelle di Cuneo (la più economica, a quota 56,2%, Carbonia (56,5%) e Sondrio (56,9%), scopriamo città davvero esose come Roma, al top della graduatoria a quota 74,4%, seguita a brevissima distanza da Bologna e Reggio Calabria, appaiate a 74,2%.
Quanto a Modena, il nostro capoluogo lo troviamo più o meno nel mezzo, al 50esimo posto con un TTR del 63,1%, in compagnia di Bergamo, Fermo e Monza, con un aumento di un decimale rispetto al 2013.

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Una crescita impositiva risibile, è vero, ma che stride di fronte alla constatazione che in tre comuni su quattro, nel campione dei 112 capoluoghi di provincia analizzati, quest'anno si registrati invece una riduzione rispetto al 2013.
Limitando il confronto alla Regione Emilia Romagna, con la sola esclusione di Piacenza, Modena la ritroviamo al quinto posto, più "risparmiosa", in termini di tasse, di Bologna (seconda con 74,2%), Parma (23esima a quota 66,3%), Forlì (273esima, 65,7%) e Cesena (32esima con il 64,7%), ma più "cara" di Rimini (59esima, 62,3%), Ravenna (64esima, 62,1%), Ferrara (71esima, 61,4%) e Reggio Emilia, la meno invasiva della nostra Regione, con un TTR del 60% (87esimo posto in graduatoria).
Ciò significa che gli artigiani e i piccoli imprenditori che abitano e lavorano all'ombra della Ghirlandina quest'anno dovranno lavorare sino al 19 agosto (diciassette giorni in più rispetto al 2011) per pagare le tasse dell'anno. Insomma, a volerci scherzare, si potrebbe dire che le tasse si mangiano anche un pezzetto di ferie, oltre al lavoro.
Ma l'indagine evidenzia anche qual è il reddito che rimane all'impresa dopo averci pagato le tasse, e pure in questo caso Modena rimane a metà via, il 63esima posizione e al quinto posto in regione, con un reddito disponibile di 20.869 euro, 2.428 euro in meno (l'11,6%) rispetto a tre anni fa.

Reddito disponibile ad un'impresa artigiana dopo imposte – Emilia Romagna - 2014

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Leggendo i dati nel loro complesso, è evidente l'insostenibilità di una situazione che vede le piccole imprese pagare in tasse i tre quinti di ciò che guadagna e che penalizza realtà che contribuiscono in modo decisivo alla produzione di benessere. Sulla base di queste considerazioni, CNA ha avanzato propose concrete per andare verso un sistema fiscale più equo, misure che coinvolgono sia lo Stato che gli enti locali. E' il caso dell'aumento a 25.000 euro della franchigia Irap (attualmente fissata a 10,5mila euro), di una consistente riduzione dell'imposta sugli immobili strumentali d'impresa (capannoni, negozi, laboratori, uffici) quando questi sono usati per l'attività produttiva (una riduzione del 50% dell'Imu abbasserebbe di 3,8 punti il TTR, riportandolo ai livelli del 2011), della piena deducibilità dell'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap (manovra che vale 4,1 punti del TTR), la previsione di tariffe Tari effettivamente commisurate alle quantità e alle qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica. Insomma, a giudizio di CNA esistono margini di manovra per intervenire su quel mostro abnorme di nome fisco, a patto di volere davvero andare verso un regime fiscale più equo.

 

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA MO)

Il Centro Studi Cna ha misurato e quantificato, il peso complessivo del fisco andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione.


Modena, 15 maggio 2014 -


Come sarà nel 2014 il peso complessivo del fisco (il Total Tax Rate) sulle piccole e medie imprese e sugli artigiani?
Il Centro Studi Cna lo ha misurato e quantificato, andando a controllare, una per una, 112 città italiane, cioè tutti i capoluoghi di Provincia e di Regione.
Il risultato di questo lavoro capillare è il primo "Osservatorio permanente sulla tassazione di artigiani e piccole e medie imprese in 112 Comuni d'Italia".


L'Osservatorio, che viene presentato oggi a Roma in occasione del convegno "Comune che vai tassa che trovi", raccoglie tutti i dati fiscali del 2011, del 2012 e del 2013, comparati con le previsioni di quello che succederà nel 2014.
Le "brutte" sorprese scoperte dall'Osservatorio.

Total Tax Rate.


Nel 2014 si arriverà – dato medio su Italia – al 63,1%. Nel 2011 era del 59,1%. E' il risultato del lavoro di un mostro fiscale a tre teste (nazionale, regionale e comunale) che opera incessantemente su artigiani e Pmi.
Se guardiamo alla classifica delle 112 città la musica cambia in peggio e di parecchio.
Partiamo da Roma, la città che conquista il primo posto. Nel 2011 registrava una pressione del 65,7%. Nel 2014 segna il 74,4%. Un balzo dell'8,7%.
A ruota, di pochissimo, a pari merito, ben due città: Bologna con il 74,2% (nel 2011 era il 64,6%) e Reggio Calabria, sempre con il 74,2% (nel 2011 era il 62,4%).
Ruolo di damigella d'onore, Firenze con il 74,1% (nel 2011 era il 63,9%).
La classifica 2014 della pressione fiscale complessiva delle 112 città è ben raccontata dalle tabelle 1.1 e 1.2.
La tabella 1.A evidenzia la "top ten" delle città dove i piccoli pagano più tasse: Roma al primo posto e al decimo Biella.


Il Tax Free Day.


E' un modo semplice ed efficace per capire fin dove arriva in dodici mesi la mano del fisco sulle piccole imprese.
Anche qui (vedi tabelle 2.1, 2.2 e 2.3) non mancano le sorprese.
Se la tua impresa si trova a Cuneo, il 25 luglio del 2014 sarà l'ultimo giorno che lavori per le tasse (nel 2011 il fisco si fermava al 22 luglio). Ma se per sfortuna l'impresa si trova in una delle 10 "peggiori" città allora sono guai. La tabella 2.B è impietosa. A Reggio Calabria, Bologna, Roma e Firenze nel 2014 il fisco ti chiede di lavorare per lui fino al 29 settembre.
Vediamo in dettaglio cosa è successo. Rispetto al 2011 a Reggio Calabria il fisco si prende 43 giorni in più, a Bologna 35 giorni, a Roma 31 giorni, a Firenze 38 giorni.
Nella tabella 2.A troviamo la classifica delle 10 città "migliori"(si fa per dire). Cuneo in testa dove il fisco si ferma al 25 luglio (nel 2011 al 22 luglio). Al secondo posto Carbonia con il 26 luglio (il 24 luglio nel 2011). E Gorizia con il 28 luglio (23 luglio nel 2011).


Il reddito che resta dopo aver pagato le tasse (tabelle 3.1, 3.2 e 3.3)
Alla fine la faccenda più importante di tutte: nel 2014 quanto resta alle imprese?
Tutti i calcoli dell'Osservatorio sono stati fatti tenendo a riferimento come modello (vedi allegato di seguito) un'impresa manifatturiera individuale, con un laboratorio di 350 mq, un negozio di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d'impresa di 50mila euro/anno.
A conti fatti il risultato fa cadere le braccia. A Cuneo (vedi tabella 3.A), la città che tratta fiscalmente meglio artigiani e Pmi, dopo aver pagato tutte le tasse i 50mila euro diventano, nel 2014, 21.190 (erano 22.356 nel 2011).
E nelle città più "cattive"? (vedi tabella 3.B). La "top ten" vede sempre al comando il poker che già conosciamo: in testa Roma, dove i 50mila euro sono diventati 12.814
(17.139 nel 2011) seguita da Reggio Calabria con 12.896 (18.810 nel 2011), da Bologna con 12.921(17.720 nel 2011) e Firenze con 12.938 (18.072 nel 2011).

 

FISCO, ARTIGIANI E PMI OTTO PROPOSTE DELLA CNA

1) Una strada per ridurre progressivamente la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo


CNA ritiene fondamentale trovare un giusto coordinamento tra il Fondo taglia tasse previsto nella Delega per la riforma fiscale e il Fondo, con la stessa finalità, previsto dalle legge di stabilità per il 2014. In particolare, occorrerebbe costruire un automatismo, che intercetti tutte le maggiori entrate provenienti:


1) dalla lotta all'evasione fiscale,
2) dalla riduzione della spesa pubblica,
3) dalla risistemazione delle tax-expenditures, per alimentare un unico fondo che indirizzi ogni anno, inderogabilmente, una quota cospicua alla riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro. Solo la parte eventualmente eccedente potrà essere utilizzata per altri obiettivi di finanza pubblica.

2) Irpef. Rivedere la tassazione delle imprese personali e degli autonomi, riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito
dichiarato (chi più dichiara, meno paga) -


CNA ritiene necessario un nuovo sistema di tassazione che premi l'efficienza e la fedeltà fiscale, in modo automatico, all'aumentare del reddito dichiarato.

Per raggiungere questo obiettivo occorre:

1) Una strada per ridurre progressivamente la tassazione
sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo
2) Irpef. Rivedere la tassazione delle imprese personali e degli autonomi, riducendo l'aliquota all'aumentare del reddito
dichiarato (chi più dichiara, meno paga)
introdurre a regime, cioè in modo permanente, un sistema premiale legato alle performance di reddito incrementale dichiarato rispetto a una soglia minima di reddito, riferibile alle potenzialità produttive dell'impresa e da determinarsi in via presuntiva.

 

3) Irap. Aumentare la franchigia dall'imposizione Irap a 25mila euro


Sull'Irap, CNA ritiene, in primo luogo, che sia fondamentale procedere a una immediata individuazione della tipologia di imprese individuali da escludere dal pagamento del tributo, perché non dotate di un'autonoma organizzazione. Sebbene la giurisprudenza abbia ormai sancito questa esclusione, l'area dei requisiti per poter accedere a tale esenzione risulta tutt'altro che chiara. Questo lascia molte piccole imprese nel dubbio se sia preferibile rischiare, non versando il tributo, o pagare per poi presentare istanza di rimborso. E' una situazione di incertezza normativa non più tollerabile. In attesa di una definizione legislativa di autonoma organizzazione, CNA ritiene opportuno procedere all'immediato innalzamento della franchigia di imposizione (no tax area Irap) almeno fino a 25mila euro dagli attuali 10,5 mila euro, esentando così dal tributo, nei fatti, le imprese minori.

 

4) Valori catastali. Rivedere i criteri per l'attribuzione dei valori catastali degli immobili per allinearli periodicamente ai valori di mercato, A INVARIANZA DI GETTITO


Dalle analisi dell'Osservatorio è emersa la necessità di eliminare le profonde iniquità addebitabili a una tassazione locale sugli immobili fondata su valori catastali molto lontani dai valori di mercato. CNA ritiene importante, quindi, l'immediata attuazione della riforma del catasto con l'obiettivo di avvicinare il più possibile le valutazioni catastali ai valori di mercato, prevedendo, nel contempo, una revisione triennale degli stessi.
Occorre prestare ferma attenzione affinché la riforma del catasto sia orientata esclusivamente verso obiettivi di maggiore equità in tema di tassazione sugli immobili e non si traduca nell'ennesimo pretesto per aumentare ancora una volta le imposte. La CNA, insieme ad altre 14 organizzazioni, sta seguendo attivamente la riforma.

 

5) Imu. Ridurre il peso dell'imposta sugli immobili strumentali d'impresa quando vengono utilizzati per l'attività produttiva


Un buon contributo alla riduzione del "Total Tax Rate" sulle imprese potrebbe derivare da una sostanziale riduzione dell'Imu dovuta sugli immobili produttivi utilizzati dall'imprenditore per svolgere la propria attività. Si deve prendere atto che gli immobili strumentali delle imprese subiscono già una tassazione concorrendo alla determinazione del reddito d'impresa, ossia alla creazione di ricchezza tassata. Gli immobili strumentali, se effettivamente utilizzati, sono fattore di sviluppo da incentivare e non una rendita da penalizzare. La proprietà degli immobili, insomma, sta diventando uno svantaggio competitivo, piuttosto che una risorsa.



ABBIAMO CALCOLATO CHE LA RIDUZIONE DELL'IMU DEL 50% ABBASSEREBBE IL TOTAL TAX RATE DELLA PICCOLA IMPRESA DI 3,8 PUNTI PERCENTUALI (DAL 63,1% AL 59,3%) RIPORTANDOLO SOSTANZIALMENTE AI LIVELLI DEL 2011.


6) Deducibilità Imu. Rendere pienamente deducibile l'Imu dal reddito d'impresa e dall'Irap


La deducibilità completa dell'Imu dal reddito d'impresa e dalla base imponibile Irap, oltre a eliminare una norma incostituzionale (doppia imposizione), potrebbe andare nella direzione di ridurre in modo automatico l'incidenza della tassazione erariale all'aumentare di quella comunale, riequilibrando il "Total Tax Rate" complessivo.


ABBIAMO CALCOLATO CHE LA DEDUCIBILITA' COMPLETA DELL'IMU DAL REDDITO D'IMPRESA ABBASSEREBBE IL TOTAL TAX RATE DELLA PICCOLA IMPRESA DI 4,1 PUNTI PERCENTUALI (DAL 63,1% AL 59%) RIPORTANDOLO AI LIVELLI DEL 2011.

 

7) Tari. Bisogna rendere obbligatorio per i comuni la previsione di tariffe Tari (la nuova imposta sui rifiuti) commisurate alle quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica


Le criticità che per anni hanno caratterizzato l'evoluzione della tariffa rifiuti possono essere superate solo attraverso la previsione, da parte dei comuni, di sistemi di misurazione puntuale delle quantità di rifiuti conferite al servizio pubblico. Occorre individuare un metodo di determinazione per commisurare la tariffa Tari alle quantità e qualità dei rifiuti effettivamente prodotti e conferiti in discarica (tariffa puntuale).
In assenza di una tariffa puntuale, le continue modifiche, apportate nel corso degli anni al regime di tassazione sui rifiuti, hanno determinato notevoli aumenti dei costi di smaltimento e, di conseguenza, delle tariffe applicate. Peraltro, l'utilizzo inappropriato da parte dei comuni del principio di assimilabilità ai rifiuti urbani dei rifiuti prodotti dalle imprese si è tradotto in una doppia imposizione sui rifiuti prodotti.
La tassazione dei rifiuti nel 2007 pesava per 4,7 miliardi, nel 2012 per 6,8 miliardi, segnando un aumento del 44,68% in soli cinque anni, senza considerare gli ulteriori aumenti connessi all'introduzione della Tares nel 2013, i cui dati non sono ancora disponibili.


8) Gli adempimenti: troppi e complicati. Vanno semplificati e ridotti gli adempimenti, sia a livello centrale sia a livello locale,
che determinano costi indiretti sulle imprese, minore produttività e minore competitività


Tutti concordano, a parole, che occorra semplificare e ridurre gli adempimenti a carico delle imprese. Una intenzione che non trova attuazione sul lato pratico. Il proliferare di norme sempre più complesse e la richiesta di un numero crescente di adempimenti si traducono inevitabilmente in maggiori oneri e complessità gestionali per il contribuente. Negli ultimi anni, sono stati sempre più "scaricati" sull'impresa adempimenti formali finalizzati all'attività di controllo dell'Amministrazione finanziaria. Se a questo onere si aggiunge la potestà regolamentare attribuita ai comuni in materia di tributi locali, ci si trova in una "giungla" dalla quale si esce solo con molte difficoltà, anche interpretative, e con maggiori costi e oneri per le imprese, a scapito della produttività e della competitività. Lo prova il posizionamento dell'Italia al 131° posto (sui 185 Paesi considerati) nel rapporto Doing Business 2013 della Banca Mondiale per l'indicatore "paying taxes" che, oltre all'ammontare delle imposte da versare ogni anno, tiene conto anche degli oneri amministrativi.

In allegato le tabelle di riferimento 


(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

CNA ospita delegazione tunisina per avviare collaborazioni nella filiera abitare-costruire -

 

 

Reggio Emilia, 14 maggio 2014 -

Nell'ambito del progetto BUILDING.IT.GREEN, realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna, CNA Servizio Estero ospita giovedì 15 maggio una delegazione di tunisini tra cui il Sindaco di Jemmal e alcuni imprenditori della filiera abitare e costruire interessati ad avviare una collaborazione con gli imprenditori reggiani.

Partner strategico tunisino, l'Italia è presente in loco con oltre 750 aziende, attive soprattutto nel campo del tessile e dell'abbigliamento insieme a gruppi industriale attivi nel settore energetico, trasporto, metallurgia e costruzioni. A ciò va aggiunto che a settembre 2012 è stato siglato un nuovo accordo per l'erogazione di finanziamenti a PMI tunisine che acquistano prodotti di origine italiana. Questa è la seconda fase di un finanziamenti che ha avuto avvio nel 2009 con lo stanziamento di un fondo di 36,9 mln di euro e successivamente riproposto con una dotazione di 70 mln, grazie alla convenzione siglata tra la Banque Centrale de Tunisie e Artigiancassa.

"Un'opportunità davvero importante - sottolinea Alfeo Carretti, Presidente di CNA Servizio Estero - specialmente per un settore così duramente colpito dalla crisi come quello edile. CNA Servizio Estero, in virtù della collaborazione avviata con FIPA Tunisia sarà, inoltre, presente al Tunisia Investment Forum con l'obiettivo di farsi parte attiva e rappresentare gli interessi del tessuto imprenditoriale reggiano".

Per maggiori informazioni rivolgersi a CNA Servizio Estero Rif. Valentina Bedogni, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

 

Seconda edizione di Giovani e Idee di Impresa per l'assegnazione di contributi a fondo perduto fino a 8.000 euro per le start up di impresa giovanili.

 

Piacenza, 14 maggio 2014 -

 

Anche nel 2014 il Comune di Piacenza, alla luce delle progettualità sviluppate in collaborazione con la Regione Emilia Romagna all'interno dei Piani di Zona del benessere e la salute per gli anni 2012- 2013 – 2014, intende promuovere la partecipazione attiva dei giovani favorendone l'autoimprendorialità attraverso il Bando Giovani e Idee di Impresa.
L'iniziativa è volta a favorire l'occupazione giovanile creando occasioni di valorizzazione delle idee dei giovani, dei loro saperi e talenti come risorsa per lo sviluppo e accrescimento di competenze del Comune di Piacenza.

A tale scopo vengono stanziati per questa seconda edizione del concorso 40.000 Euro a fondo perduto destinati alle start up di impresa giovanili nei seguenti settori: valorizzazione del patrimonio culturale e/o ambientale; turismo sociale e sostenibile e responsabile; commercio e agricoltura a vocazione equo - solidale o di prossimità e industria del gusto; arte, architettura, design industriale, moda, creatività, artigianato, tecnologie, software, web 2.0, editoria, tv e radio, pubblicità, cinema, musica e spettacolo.

A partire dal 20 Maggio e sino al 20 Giugno sarà possibile presentare la propria idea di impresa compilando i formulari presenti sul sito web http://www.comune.piacenza.it/temi/cittadini/giovani. Sarà attivato inoltre uno sportello di orientamento e tutoraggio per i giovani neoimprenditori attivo il giovedì, dalle 11 alle 13, e il martedì sera, dalle 18.30 alle 20.30, per supportare e sostenere i giovani nella trasposizione della loro idea di impresa in un business plan e poter accedere quindi alla selezione.

I contributi saranno assegnati sulla base del punteggio ottenuto e vanno da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 8.000 euro. I requisiti per partecipare sono avere un'età compresa tra i 18 e i 35 anni ed essere residenti o domiciliati nel Comune di Piacenza. Possono partecipare sia singoli proponenti che gruppi di giovani che condividano un progetto imprenditoriale nei settori in oggetto del Bando.

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Nell’Area Centro Nord ai primi posti nelle rispettive categorie per qualità del servizio e attenzione alla clientela -

 

Piacenza, 14 maggio 2014 -

 

La Filiale di Piacenza ha ottenuto importanti riconoscimenti in occasione del meeting degli Specialisti Commerciali dell’Area Centro Nord di Poste Italiane, svoltosi a San Lazzaro di Savena, nelle vicinanze di Bologna.

Grazie alla loro capacità di ascoltare i bisogni dei clienti e di proporre soluzioni personalizzate per ogni tipologia di esigenza, l’ufficio postale di San Nicolò a Trebbia si è classificato al primo posto nella rispettiva categoria. Tale successo (arricchito dal secondo posto di Fiorenzuola e dai terzi posti di Piacenza 6, Piacenza 9 e Rivergaro, è stato determinato da consulenze ispirate all’etica e alla competenza professionale, che pongono il cliente al centro di ogni proposta commerciale. A suggello delle singole competenze è arrivato il premio personale a Tommasina Porcelli come migliore pianificatrice commerciale dell’intera Area.

I lavori della convention sono stati aperti dal responsabile territoriale Doriano Bolletta, che coordina una rete di 15 Filiali e oltre 1.350 uffici postali, davanti ad una platea formata dai vertici aziendali nazionali, dai direttori di Filiale e da circa 400 operatori specializzati del settore provenienti da Emilia Romagna e Marche, selezionati tra i più rappresentativi dell’intera Area.

Per la provincia di Piacenza erano presenti, oltre al responsabile Enrico Carini, 22 Specialisti Commerciali che negli uffici postali lavorano nelle salette riservate alle informazioni finanziarie e che si sono particolarmente distinti per la qualità del lavoro svolto, gli obiettivi raggiunti e la soddisfazione dimostrata dalla clientela.  

La Filiale di Piacenza abbraccia un bacino territoriale in cui sono presenti complessivamente 82 uffici postali (di cui 2 interamente dedicati a professionisti e imprese), distribuiti nelle varie località della provincia, e 27 sportelli automatici Postamat, in funzione 24 ore su 24.

 

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

 

 

Giovedì 15 Maggio (ore 17.15) presso CNA Provinciale Modena individuare un modello condiviso tra studenti, scuola e imprese così da creare uno strumento davvero utile per rispondere a esigenze formative degli studenti -

 

Modena, 14 Maggio 2014 -

L’alternanza scuola-lavoro non sempre riesce a rispettare le aspettative degli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età e che consentirebbe loro di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di lavoro a quelli di studio. Talvolta, poi, diventa anche un problema per le imprese inserire questi studenti nel proprio processo produttivo nel modo più utile ad entrambi.

Del resto, non è casuale che – come ha rilevato una recente indagine svolta dal Censis, sei ragazzi su dieci che hanno conseguito il loro diploma in un istituto tecnico, abbiano poi trovato lavoro nella stessa in presa dove hanno svolto lo stage.

Una questione che CNA ha deciso di affrontare organizzando il secondo meeting scuola-lavoro (il primo si è tenuto nel 2012) in programma domani, giovedì 15 maggio alle ore 17.15 presso la sede Provinciale di CNA a Modena, in via Malavolti, 27.

L’iniziativa ha come obiettivo quello di individuare un modello condiviso tra studenti, scuola e imprese così da creare uno strumento davvero utile per rispondere a esigenze formative degli studenti.

Numerosi i relatori: infatti, è prevista la partecipazione, tra gli altri, di Cristina Ceretti (Assessore Formazione professionale e Mercato del lavoro, Provincia di Modena), Silvia Menabue (Dirigente Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, Provincia di Modena) Claudio Medici (Vice-presidente, CNA Modena), Claudia Zagni (Responsabile Divisione Politiche Settoriali e del Lavoro, Cna Modena) oltre a dirigenti e operatori della scuola. 

L’iniziativa è aperta al pubblico.

 

(Fonte: L’Ufficio Stampa CNA MO)

 

 

I settori trainanti del franchising – In Emilia Romagna 3.328 punti vendita in franchising e 71 aziende franchisor -

 

Piacenza, 13 maggio 2014 –

 

Aprirà tra pochi giorni la fiera “Franchising Nord”, a Piacenza Expo dal 24 al 25 maggio 2014 (http://www.fieradelfranchising.it/). Sono attese da tutta Italia migliaia di persone interessate alla realtà dell’affiliazione (potenziali franchisee), per incontrare le aziende che propongono l’apertura di punti vendita in affiliazione (franchisor).

In Emilia Romagna il franchising è da tempo una realtà consolidata con i suoi 3.328 punti vendita in franchising e la presenza di 71 aziende franchisor (in Italia le aziende franchisor sono in totale 900).

La fiera “Franchising Nord”, organizzata da QUiCKFairs®  e dal portale BeTheBoss.it, è giunta alla sua 4° edizione che si annuncia record, con una forte crescita di franchisor espositori. Uno sviluppo che le consente oggi di vantare il maggior numero di società in franchising diventando quindi la fiera di riferimento del settore in Italia. Franchising Nord è anche l’unica fiera italiana ad aver ricevuto la qualifica di fiera “internazionale” da parte dell’Associazione Esposizione e Fiere Italiane (Aefi).

In occasione della fiera, l’ “Osservatorio Franchising Nord” ha svolto un sondaggio on line tra le aziende franchisor e tra il popolo dei potenziali franchisee (stimabili in almeno 500 mila persone, di cui 100 mila lettori registrati del portale BeTheBoss.it), individuando quei comparti merceologici del franchising che hanno fatto registrare maggiori aperture di punti di vendita nel 2013 e maggiore interesse da parte dei franchisee.

Dal sondaggio emerge che I franchisor hanno aperto punti vendita nel 2013 soprattutto in comparti merceologici come l’alimentare, i centri estetici, l’abbigliamento, cosmetica, le calzature ed altro.

I franchisee candidati hanno cercato l’affiliazione principalmente nell’alimentare, ma anche nei servizi della persona, nella telefonia, ma anche in settori nuovi come il comparto dei veicoli elettrici o l’editoria on line.

In crescita l’offerta di settori come il servizio alla persona, il benessere, la cosmetica ed i centri estetici, mentre segnano il passo comparti come le agenzie immobiliari o la bigiotteria. In generale si consolida la tendenza di consumo che vede una forte attenzione al food, a tutto ciò che può migliorare la qualità della vita, ad internet, alla telefonia e all’innovazione tecnologica.

La ricerca completa del sondaggio sui settori merceologici del franchising sarà presentata nel corso del convegno d’apertura della fiera Franchising Nord sabato 24 maggio 2014. 

 

Chi è Franchising Nord

Giunta alla quarta edizione, Franchising Nord, è la fiera B2B dove i franchisee provenienti da tutta Italia (il nome Franchising Nord fa riferimento solo alla location settentrionale) incontrano i principali franchisor per colloqui finalizzati all’affiliazione. Oltre la parte espositiva, sono previsti numerosi seminari e workshop a cura delle aziende del franchising. Franchising Nord dispone di un proprio Osservatorio permanente che svolge ricerche e sondaggi.

 

Chi è BeTheBoss.it

BeTheBoss.it fa parte di un network internazionale, casa madre a New York, ed è stato importato in Italia nel 2004 da un team di giovani imprenditori. Negli anni si è affermato come il portale di riferimento nel settore franchising. Ogni mese, sono 70.000 i potenziali franchisee che visitano BeTheBoss.it ed entrano in contatto con circa un centinaio di proposte di franchising (http://www.betheboss.it/).

 

Chi è  QUiCKFairs®

E’ il primo organizzatore di fiere low-cost in Italia e realizza i suoi eventi all’insegna dell’efficienza di costi e di tempo per gli operatori, rendendo più facile fare affari in un ambiente professionale. Fondata nel 2010, ha già realizzato con successo 9 fiere  nei settori del commercio e dell’industria. (http://www.quickfairs.net/)

 

 

(Fonte: Ufficio Stampa Franchising Nord)

 

Come iscriversi all’albo fornitori? Un seminario della Camera di Commercio.

 

Reggio Emilia, 13 maggio 2014 -

 

Fra 18 mesi potrà essere una grande vetrina per le eccellenze reggiane e per giocare la carta dell’ospitalità e della ricettività, ma già oggi l’Expo 2015 può rappresentare una opportunità particolarmente importante per le imprese locali in termini di: fornitura di prodotti, servizi e lavoro; allestimento di padiglioni, trasporti e tanto altro che gravita attorno all’esposizione universale.

Proprio per rendere più concrete queste prospettive, la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha programmato per mercoledì 14 maggio un seminario gratuito nell’ambito del quale saranno presentate alle imprese le modalità di iscrizione al Catalogo per i Fornitori Expo 2015. 

Si tratta di uno strumento telematico attraverso il quale le imprese possono presentarsi ai Paesi Espositori ad Expo 2015, proponendosi in tal modo per la gestione delle fasi di progettazione, costruzione ed allestimento del loro padiglione e, contemporaneamente, per organizzare la loro presenza all’esposizione universale. 

Al catalogo dei fornitori sono ammesse tutte le imprese iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio, disponibili a siglare il protocollo di legalità all’atto della sottoscrizione del contratto con i Paesi Espositori ad Expo e a rispettare le regole dell’esposizione. L’iscrizione al catalogo sarà poi accessibile anche ad alcune categorie di professionisti: tra questi, a breve, sono previsti gli architetti.

Al seminario della Camera di Commercio in programma mercoledì 14 maggio alle 15,00 nella Sala Convegni dell’ente (Piazza della Vittoria, 3) interverranno, tra gli altri, Andrea Bonilauri, Alice De Giovanni e Romina Rossini di Promos (l’azienda speciale della Camera di Commercio di Milano), ed esponenti di  Digicamere.

 

 

 

(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)