Lunedì, 07 Agosto 2023 09:36

Basta opinioni: inizia l’era della colonizzazione del pensiero unico In evidenza

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In questi ultimi tre anni abbiamo conosciuto un grande nemico della democrazia e della libertà: il pensiero unico.

Di Andrea Caldart Cagliari, 6 agosto 2023 (Quotidianoweb.it) - L’esperimento dell’operazione pandemica in Italia ha dato il via al progetto di colonizzazione del pensiero unico, che deve diventare il solo, inculcato di cervello in cervello.

Tutto questo è stato molto facile perché le autorità instillavano un senso di paura nei cittadini attraverso i bollettini dei morti giornalieri, narrando una realtà consapevolmente contraria alla verità, che oggi è supportata e smascherata da molte testimonianze di quanto realmente accaduto.

Una vera e propria prova generale della colonizzazione del pensiero unico dove la propaganda è riuscita e ancor oggi riesce a discriminare la verità, offuscandola di continuo, con un linguaggio che nega la realtà.

Quello che la nostra società sta perdendo, seguendo la propaganda, è la voglia di avere, dubbi, idee, creatività godendo invece la tranquillità della conformità.

La comunicazione attuale continua nella sua propaganda contro chi pensa fuori dagli schemi per condurre il cittadino con “pensieri pre-approvati e sicuri”.

Avere opinioni diverse per contestualizzare un dibattito e un contradditorio ovvero un pensiero divergente, sembra diventato fuori luogo e quindi oppositore del pensiero “ufficiale”.

Siamo di fronte alla progressiva scomparsa di quella stampa libera, minacciata senza precedenti, dall’impoverimento della diversità dei contenuti nei media.

Al contrario invece delle ripetute informazioni antisociali di un’unica disciplina omogenea che gestisce anche la censura in un unicum che, secondo le regole di questi “pochi eletti” tifosi del transumanesimo, diversità ed eguaglianza si fondono in un pensiero unico, il loro.

Non c’è giorno che passi che in radio, in tv, in un’omelia, in un concerto, nel web, l’inutile idiota di turno non emani il solito slogan: “abbattiamo i muri” in una sorta di controllata e finta ribellione anticonformista.

Attraverso il controllo dei media, i signori della comunicazione, proseguono la fase di controllo commissariale del progetto di cessione della sovranità.

Il pensiero unico sta abituando le masse a comprendere che per vivere non serve più di tanto, è sufficiente una sola moneta unica, una sola identità digitale con cui fare tutto e quel che è peggio, una sola solidarietà e cooperazione, basate su delle complementarietà uguali e uniche per tutti.

Siamo arrivati all’alba di una futura umanità dove, il pensiero unico, ha iniziato a mostrare la separazione tra il popolo e l’élite, e il sorgere di una subordinazione globale.

Solo un’informazione libera e distaccata dalla manipolazione istituzionale rimane l’unica alternativa che valorizza e contestualizza la realtà.